Graham Mourie – La fascia al braccio

Graham Mourie è unanimemente considerato uno dei più grandi capitani All Blacks di tutti i tempi. La sua intelligenza e l’innata dote d’ispirare fiducia tra i propri compagni ne hanno fatto un personaggio da leggenda.

Graham Mourie è unanimemente considerato uno dei tre migliori capitani All Blacks di tutti i tempi: gli altri sono Wilson Whineray e Brian Lochore. Le grandi qualità di Goss sono state l’intelligente approccio al gioco e la capacità d’ispirare fiducia tra coloro che lo circondavano, in particolare ai compagni di squadra più giovani, per i quali diventare un All Black non era una esperienza facile. Giocatore veloce e costruttivo, Graham è stato anche uno dei migliori flanker che la Nuova Zelanda abbia mai prodotto e un esempio per chiunque in ogni momento della sua carriera.

 

Graham Neil Kenneth Mourie è nato l’8 settembre 1952 a Opunake, nella regione di Taranaki, e ha studiato presso la locale High School dove, nel 1968, ha iniziato la sua attività con la palla ovale. Dopo avere rappresentato i XV delle scuole da lui frequentate, ricoprendo ruoli diversi quali apertura, mediano di mischia e seconda linea, ha indossato la maglia di flanker per Wellington, New Zealand Colts, New Zealand Universities, mentre studiava alla Victoria University, e New Zealand Juniores. Con questi ultimi ha segnato una meta nella gara in cui i giovani sono riusciti ha sconfiggere clamorosamente gli All Blacks 14 a 10 nel 1973, quindi, in qualità di capitano, ne ha marcate due contro la nazionale rumena durante il loro tour del 1975, conducendo i suoi a pareggiare 10 a 10.

 

Dopo aver guidato Taranaki nella prima divisione del National Provincial Championship, nel 1976 Mourie è stato convocato dagli All Blacks per intraprendere l’imbattuto tour di Argentina e Sudamerica. Il 12 ottobre è entrato in campo con la fascia di capitano in una gara non ufficiale contro l’Uruguay a Montevideo, dove i neri hanno vinto 64 a 3. Il tour è culminato con due nette vittorie contro l’Argentina a Buenos Aires, anche se nessuna delle due è stata omologata test match.

 

Il debutto ufficiale è arrivato il 30 luglio 1977, quando Graham è entrato in campo per sostituire Keith Eveleigh nella terza prova contro i British Lions di John Dawes, vincendo 19 a 7. Il ragazzo ha giocato anche nel quarto test match, dove un suo tackle ha fatto sì che Laurie Knight marcasse la meta della vittoria per 10 a 9. Grazie a questa marcatura, la serie è stata vinta dai padroni di casa 3 a 1. Queste sarebbero state le uniche due partite in cui Mourie ha giocato senza essere il capitano della squadra. Con Tane Norton ritiratosi dopo la serie con i Lions, infatti, Mourie ha guidato gli All Blacks ogni volta che era disponibile, fino al 1982.

 

Graham ha avuto modo d’indossare la fascia al braccio già nel novembre dello stesso anno, in occasione del tour in Francia dove sono stati disputati due test match, uno vinto e l’altro perso. Queste gare hanno segnato anche l’inizio di una personale battaglia per la supremazia con l’omologa terza linea francese Jean-Pierre Rives, per il quale Mourie ha sempre dimostrato enorme rispetto.

Dopo il tour, egli è tornato in Francia per la stagione invernale e ha giocato con il Paris University Club.

 

Il flanker ha mancato la serie del 1978 contro l’Australia a causa di un infortunio alla schiena, ma è tornato a guidare la propria squadra nello storico tour in Gran Bretagna in autunno. Con il leggendario allenatore Jack Gleeson, Graham ha orchestrato le vittorie su tutte e quattro le nazioni ospitanti, conquistando il primo Grande Slam neozelandese e ricevendo la nomina di Player of the Tour.

 

Nel 1979 i francesi sono arrivati in Nuova Zelanda e sono stati in grado di pareggiare la serie 1 a 1. Graham ha dichiarato che il secondo test è stato perso per colpa dei problemi in touche. Quella partita ha visto anche Mourie segnare la prima delle sue quattro mete in match ufficiali, quando ha capitalizzato un buon lavoro svolto da Murray Taylor verso la fine della gara.

In seguito gli All Blacks hanno perso 6 a 12 a Sydney: la loro prima sconfitta sul suolo australiano da trenta anni a quella parte.

La stagione è terminata con un buon tour in Europa, dove spiccano le vittorie contro Scozia (20 a 6) e Inghilterra di misura (10 a 9) La tournèe ha visto anche l’arrivo dei Tuttineri in Italia, precisamente il 28 novembre a Rovigo, dove gli azzurri (per l’occasione in maglia bianca) hanno perso con il minor scarto di sempre contro gli All Blacks: 12 a 18.

 

Graham Mourie non era disponibile per il tour del 1980 in Australia, perché non poteva permettersi di stare lontano dalla sua azienda, ma è stato di nuovo capitano del XV che ha affrontato le Fiji a Auckland e ha guidato gli All Blacks in un tour imbattuto nel Nord America, durante il quale sono stati sconfitti Stati Uniti e Canada.

I neri sono quindi volati in Europa, dove il primo di novembre hanno affrontato il Galles al Cardiff Arms Park per la gara del Centenario, terminata 23 a 3. Nella netta vittoria All Black è stato giusto che la prima meta sia stata marcata proprio da Graham. Il capitano ha ottenuto recensioni entusiastiche sia per il suo gioco sia per il modo in cui si è comportato fuori dal campo. Quel tour, infatti, ha fatto tanto per ripristinare i logori rapporti tra i due paesi.

 

Nel 1981 la squadra ha giocato in casa contro la Scozia e Mourie ha ottenuto un’altra meta nella seconda prova di Auckland. Più avanti nella stagione, però, il capitano ha rifiutato di scendere in campo contro il Sudafrica, poiché contrario alla politica di apartheid di quel Paese. Per l’occasione, la fascia di capitano è finita al braccio di Andy Dalton. Dopo la vittoria della Nuova Zelanda per 2 a 1, Graham ha temuto di non essere più un giocatore necessario, ma Dalton gli ha restituito la fascia senza protestare e a fine anno il flanker ha potuto condurre la sua squadra in un nuovo tour in terra francese, dove sono stati vinti entrambi i test match.

 

Tutto ciò che rimaneva per chiudere una carriera splendida era la vittoria sui Wallabies e l’occasione ideale è arrivata quando l’Australia ha intrapreso una serie di match in Nuova Zelanda, nel 1982. Graham sapeva che quella era probabilmente la sua ultima possibilità di battere il vecchio nemico e ha messo il suo sigillo segnando una meta nella prima partita. Alla fine la serie è stata vinta 2 a 1, la Bledisloe Cup conquistata e Graham ha annunciato il suo ritiro subito dopo l’ultima prova, l’11 settembre 1982.

 

In tutto Graham Mourie ha giocato 21 test ufficiali con la propria nazionale, 19 dei quali come capitano, e ha siglato 4 mete.

 

A quel punto Mourie è tornato in Francia per un’altra stagione di club. Nello stesso periodo ha disputato anche due gare con i Barbarians, la prima contro il Racing Metro di Parigi e la seconda contro Waterloo, segnando un totale di 12 punti.

 

Alla fine del 1982 Graham è stato accusato di avere ricevuto royalties dalla sua biografia, "Graham Mourie – Captain". Il reato, in giorni in cui il rugby era considerato amatoriale, l’ha visto bandito dall’IRB per dieci anni.

Comunque sia Mourie ha mantenuto il contatto con il mondo ovale lavorando per West Nally, società di marketing, durante la prima Coppa del Mondo. In seguito ha iniziato la sua attività di allenatore, sedendo sulla panchina di Opunake (poi ribattezzata Coastal). Nel 1997 Mourie era alla guida di Wellington e alla fine del 1999 è diventato head-coach degli Hurricanes, squadra di Super 12, un ruolo che ha ricoperto fino alla fine della stagione 2002.

Dopo la deludente Coppa del Mondo del 2003 da parte degli All Blacks, Mourie è entrato a fare parte del consiglio direttivo della New Zealand Rugby Football Union.

 

Grazie ai suoi meriti sportivi, nel 2007 Mourie è stato introdotto nella International Rugby Hall Of Fame

 

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *