Serge Blanco – Il Pelé del Rugby

La corsa elegante, la creatività, la libertà di esecuzione, la velocità e lo spirito d’iniziativa hanno fatto di Serge Blanco uno dei più grandi giocatori della Francia e anche uno dei migliori estremi nella storia, tanto da meritarsi il soprannome di Pelè del Rugby.

Serge Blanco è nato il 31 agosto 1958 a Caracas, da padre venezuelano e madre francese. Per quanto riguarda il rugby ha debuttato nel 1974 con il Saint-Jean-de-Luz, prima di approdare la stagione successiva al Biarritz, club al quale è stato legato per tutto l’arco della sua carriera sportiva.

Con la vittoria ai giochi del mediterraneo del 1979 sulle spalle, Blanco è stato selezionato dalla nazionale francese per il tour in Sudafrica del 1980. Nel suo primo cap contro gli Springboks, l’8 novembre a Pretoria, Serge ha visto gli avversari marcare cinque mete e sconfiggere la sua squadra 37 a 15.

La Francia ha quindi incontrato due settimane più tardi la Romania a Bucarest. Il capitano e mediano di mischia rumeno era Mircea Paraschiv, il centro Constantin Ion e un flanker Florica Murariu. Questi nomi non sono mai entrati nella leggenda, ma quel giorno i galletti sono stati sconfitti 0 a 15, con una meta trasformata e tre penalties. Così, alla fine dell’anno è arrivato Jacques Fouroux a sostituire Pebeyre Elia quale capo del comitato di selezione. Con la nazionale in crisi, Fouroux ha goduto del pieno sostegno del presidente della Federazione Albert Ferris, ed è diventato il primo vero allenatore-selezionatore del XV francese.

 

Nel 1981 Blanco ha partecipato per la prima volta al Cinque Nazioni. Gli uomini d’esperienza di quella squadra erano Roland Bertranne, che deteneva il record di presenze con la Francia, Jean Pierre Rives (38 caps) e Robert Paparemborde (37 selezioni prima dell’inizio del torneo): questi tre giocatori erano allora gli unici francesi ad avere conquistato due Slam in carriera. Nel match di apertura la Francia ha sconfitto la Scozia 16 a 9 con un prima meta segnata da Serge dopo nove minuti, seguita da una seconda di Bertranne, contro una degli scozzesi di John Rutherford. Per il match con l’Irlanda le linee arretrate francesi sono state tutte cambiate, e anche Blanco è stato sostituito da Alain Caussade. Serge, vittima di un’epidemia, ha ritrovato il posto da titolare contro il Galles, una gara vinta 19 a 15. La Francia è così calata su Twickenham per l’assegnazione del titolo e del Grande Slam. Serge non ha segnato, ma l’hanno fatto Pierre Lacan e Laurent Pardo, con un eccezionale Guy Laporte che ha aggiunto otto punti grazie ai suoi calci, per una vittoria finale di 16 a 12.

 

Nel mese di luglio c’è stato il tour in Australia e Serge ha fatto parte del gruppo. È stata quella un’occasione per testare nuovi giocatori: Alain Lorieux, Dominique Erbani e Laurent Rodriguez hanno debuttato tutti il 5 luglio durante un incontro a Brisbane perso 15 a 17. Brendan Moon, Michael O’Connor e Simon Poidevin hanno marcato una meta ciascuno, contro una sola dei Blues realizzata da Patrick Mesny. Nel secondo incontro ha esordito Marc Sallefranque, mentre Jean-Luc Averous ha disputato la sua ultima gara internazionale. Questa volta le mete sono state due per parte: di Jean-Pierre Elissalde e Pierre Lacan quelle francesi, di Michael O’Connor e Duncan Hall quelle dei Wallabies. La differenza l’ha fatta Paul McLean con il suo piede, che ha condotto i suoi alla vittoria per 24 a 14.

A novembre i francesi hanno incontrato di nuovo la Romania a Narbonne e hanno ottenuto la loro rivincita, vincendo, anche se a fatica, 17 a 9 grazie a una meta segnata da Serge Blanco.

 

Pierre Berbizier e Daniel Revallier hanno fatto il loro debutto internazionale con Jacques Fouroux nel mese di gennaio, quando la Francia ha incontrato la Nuova Zelanda in due test match casalinghi. Gli All Blacks di Graham Mourie, Andy Dalton e Gary Whetton hanno vinto entrambe le sfide, 13 a 9 e 18 a 6. Lentamente, però, i Blues stavano creando il loro XV stellare.

 

Forte del successo nel Cinque Nazioni dell’anno precedente, Jacques Fouroux e Serge Blanco sono entrati con fiducia nel Torneo del 1982. La prima gara è stata contro il Galles dove, però, i Blues si sono inchinati 12 a 22, con Serge che ha segnato l’unica meta per la sua squadra. In seguito la Francia ha perso in casa contro gli inglesi 15 a 27. Clive Woodward ha marcato una delle due mete per i bianchi e Dusty Hare ha segnato tutti i punti al piede (19). Anche la Scozia ha evidenziato i problemi della squadra di Blanco e l’ha sconfitta 16 a 7. La Francia è riuscita a salvare l’onore contro gli irlandesi di Phil Orr, John O’Driscoll e Michael Kiernan (tutti e tre Lions) vincendo 22 a 9 con una meta e due penalties del Pelè del Rugby.

 

Il quindici della Francia ha quindi perso ancora contro la Romania a Bucarest per 9 a 13, in una gara che ha visto il debutto internazionale di futuri campioni quali Philippe Sella, Didier Camberabero, Pierre Chadebech, Jean Condom e Patrick Esteve.

In seguito i transalpini hanno ricevuto la visita dell’Argentina di Hugo Porta e Marcelo Loffreda e ha vinto 25 a 12 e 13 a 6, con una meta a partita segnata da Blanco.

L’estremo del Biarritz è così stato nominato "miglior giocatore francese dell’anno" per la prima volta da Midi Olympique, la Bibbia del rugby transalpino.

 

Nel 1983 i galletti hanno iniziato bene il Cinque Nazioni vincendo 19 a 15 contro l’Inghilterra a Londra, grazie a tre mete di Patrick Esteve, Robert Paparemborde e Philippe Sella, contro nessuna del XV della Rosa. La Scozia si è invece dimostrata un avversario più ostico del previsto al Parc des Princes, dove i Blues hanno faticato a vincere 19 a 15. La seguente partita ha visto i verdi irlandesi vincere 22 a 16 con due mete di Finn Moss e le realizzazioni al piede di Ollie Campbell. Di contro, per i francesi, una meta di Esteve e una meta, una trasformazione e due punizioni di Blanco. All’ultima giornata una meta e tre penalties di Esteve e un drop di Didier Camberabero hanno consegnato la vittoria 16 a 9 con il Galles. Patrick Esteve ha realizzato almeno una meta in ogni partita, per un totale di cinque. Con 36 punti, invece, Serge Blanco ha conseguito il suo record nel torneo. Alla fine la vittoria del Cinque Nazioni è stata condivisa con gli irlandesi.

 

Ormai titolare inamovibile, l’anno seguente Serge Blanco ha aperto il Cinque Nazioni con una vittoria 25 a 12 contro l’Irlanda, in parte grazie al piede di John Patrick Lescarboura, autore di 17 punti (saranno 54 nell’arco del torneo). Con questo giocatore la Francia aveva trovato un forte realizzatore, che con altri 17 punti ha aiutato i Blues a vincere anche in Galles (21 a 16). Contro l’Inghilterra la squadra in blu ha marcato cinque mete, gentilmente concesse da Jacques Begu, Didier Codorniou, Patrick Estève, Jérôme Gallion e Philippe Sella. La Scozia, però, è stata implacabile tra le mura di Murrayfield e, grazie a campioni del calibro di Jim Calder, Peter Dods, Jim Aitkin e John Rutherford si è imposta per 21 a 12, realizzando in quel modo il Grande Slam; erano 59 anni che non accadeva. Dopo quella gara si è ritirato il capitano transalpino Jean-Pierre Rives.

 

In estate la Francia si è recata in Nuova Zelanda. Il 16 giugno Blanco ha registrato l’unica meta nella sconfitta di misura per 9 a 10. La vittoria degli All Blacks è stata più tagliente una settimana dopo: 31 a 18. Tre le mete francesi, per merito di Bonneval e due di Lescarboura.

 

Nel 1985, Serge e la Francia hanno iniziato il torneo a Twickenham con un pareggio 9 a 9, contro una squadra che presentava il giovane mediano d’apertura Rob Andrew. Lescarboura ha segnato tre drop, eguagliando così il record di Pierre Albaladejo, che resisteva dal 1960. Nella seguente partita Blanco si è distinto segnando due mete contro la Scozia, portando i suoi a vincere 11 a 3. In Irlanda, invece, la squadra capitanata dal tallonatore Philip Dintrans è impattata in un altro pareggio, 15 a 15, con cinque calci di Michael Kiernan contro due mete di Codorniou e Esteve e i punti al piede di Lescarboura. La Francia ha poi trionfato 14 a 3 con il Galles a Parigi, ma l’Irlanda ha vinto le sue seguenti partite e con esse il torneo.

 

A giugno la Francia si è mossa verso l’Argentina, dove ha perso la prima partita contro i Pumas 16 a 24, nonostante una meta di Serge Blanco e una di Jean-Baptiste Lafond, con il contributo del piede di Eric Champ. L’estremo di Caracas si è ripetuto anche nel match seguente, una settimana più tardi, imitato dal tallonatore Philippe Berbizier, fratello di Pierre, Dominique Erbani e Didier Codorniou, per un risultato finale di 23 a 15.

 

Nel primo atto del Cinque Nazioni 1986 il debuttante scozzese Gavin Hastings ha sbagliato il calcio d‘invio, spedendo l’ovale fuori campo. I francesi hanno battuto rapidamente la touche e sono andati a marcare la loro prima meta. Questa è stata la marcatura più veloce nella storia della squadra francese. Il giovane Hastings non si è abbattuto e ha segnato sei penalties, portando i suoi a vincere 18 a 17. In seguito tra Big Gave e Serge Blanco è nata una specie di rivalità tra chi dei due fosse il migliore estremo in circolazione. La Scozia ha poi perso in Galles e vinto contro Inghilterra e Irlanda. La Francia, dal canto suo, ha affrontato l’Irlanda al Parc des Princes alla seconda giornata e ha trionfato 29 a 9, marcando tre mete; una di queste, quella di Sella, è arrivata dopo un’azione lunghissima durata più di un minuto. Poi si è trasferita a Cardiff, dove ha realizzato altre quattro mete: due di Lafond e una ciascuna di Sella e Blanco, vincendo 23 a 15. Serge e Philippe hanno segnato ancora una meta a testa contro gli inglesi a Parigi, dove la Francia vincendo 29 a 10 ha raggiunto il primo posto nel torneo a pari merito con il XV del Cardo.

 

La Francia ha incontrato nuovamente la Romania in aprile, sconfiggendola 25 a 13, e a giocato una partita in Argentina nel mese di giugno, dove ha vinto 22 a 9. Poi Serge e compagni hanno affrontato le due candidate alla vittoria nella futura Coppa del Mondo, l’Australia e la Nuova Zelanda. Nonostante le mete di Blanco e Sella, gli australiani hanno vinto 27 a 14 grazie a una marcatura di David Campese e i 23 punti di Michael Lynagh. Gli All Blacks, invece, hanno presentato sul campo ben undici esordienti, tra i quali Frano Botica, Mike Brewer e Sean Fitzpatrick, i cosiddetti Baby Blacks. Ciò non ha impedito loro di vincere 18 a 9.

In Inverno la Francia ha incontrato ancora i neozelandesi per due test match sul proprio terreno, perdendo quello di Tolosa e vincendo a Nantes.

 

Nel match d’apertura del Cinque Nazioni 1987 la Francia ha sconfitto il Galles 16 a 9 con due mete segnate da Eric Bonneval e Franck Mesnel. La partita successiva ha visto la squadra inglese ricevere i Blues a Twickenham. Bonneval ha marcato di nuovo una meta, seguita da quella di Philippe Sella che ha corso per 80 metri. Il 19 a 15 con cui i transalpini si sono assicurati la vittoria è stato assicurato da tre drop realizzati da Berot, Blanco e Mesnel. Nella gara contro gli scozzesi, Bonneval ha segnato tre mete, eguagliando il record che apparteneva a Michel Crauste e Christian Darrouy. Berot ha realizzato la quarta, oltre ad avere piazzato tre penalties. La Francia si è quindi mossa in direzione di Lansdowne Road per l’assegnazione del titolo e del Grande Slam. Serge Blanco non ha segnato, ma ci ha pensato Eric Champ a marcare due mete, con Berot che ha aggiunto undici punti al piede per un 19 a 13 che ha consegnato alla Francia il suo quarto Slam della storia, il secondo di Blanco.

 

A maggio la Francia si è recata nel sud del mondo per partecipare alla prima Coppa del Mondo. Il 23 Maggio la squadra ha affronta la Scozia, partendo favorita grazie al magnifico Cinque Nazioni che aveva disputato. Gli scozzesi non avevano niente da perdere e dopo 52 minuti di gioco erano in vantaggio 16 a 6. A quel punto Sella, Berbizier e Blanco hanno marcato una meta ciascuno. Il Pelè del Rugby ha segnato anche due penalties e una trasformazione, regalando ai suoi un vantaggio inatteso per 20 a 16. Alla fine, però Matthew Duncan ha realizzato una meta che ha permesso alla Scozia di pareggiare 20 a 20.

Le altre due squadre nel girone della Francia erano la Romania e lo Zimbabwe: entrambe sono state dominate agilmente (55-12 e 70-12). Didier Camberabero ha realizzato un record individuale segnando 30 punti contro gli africani. La qualificazione è stata conquistata a pari merito con la Scozia ma, grazie alla differenza punti i transalpini sono arrivati primi nel girone e hanno così evitato gli All Blacks. La squadra da battere nei quarti erano le Fiji e la Francia ha vinto 28 a 16, anche se senza convincere.

A quel punto i Blues si sono trasferiti per la semifinale a Sydney, il luogo dove la carriera di Serge ha raggiunto il punto più alto. Ad attenderli c’era l’Australia di David Campese, Michael Lynagh e Nick Farr-Jones, quella che nel 1984 era diventata la prima squadra australiana a conquistare il Grande Slam nel corso di un tour nelle isole britanniche. La partita è diventata una delle più belle nella storia del rugby. Negli ultimi minuti i Wallabies erano in vantaggio 24 a 21, prima che Didier Camberabero portasse il punteggio in parità grazie ad un calcio di punizione. Proprio alla fine, a seguito di un’azione lunghissima che si è dipanata per tutta la larghezza del campo, nata da una palla recuperata da Berbizier dopo una maul, l’ovale è arrivato nelle mani di Laurent Rodriguez, il quale l’ha trasmesso a Blanco, che con una corsa in diagonale è sfuggito a un placcaggio ed è andato a schiacciare all’angolo sinistro: 30 a 24 per la Francia.

La finale, giocata contro i forti All Blacks, non ha avuto storia. I neri si sono imposti 29 a 9, segnando tre mete e concedendone ai francesi solo una, quella di Pierre Berbizier.

 

La Francia si è consolata vincendo i due successivi Cinque Nazioni: quello del 1988, in coppia con l’Irlanda, e quello del 1989, dove ha mancato lo Slam a causa dello 0 a 11 subito a Twickenham.

 

Nel 1990 i galletti sono riusciti a perdere ancora contro la Romania. In seguito si sono recati in Australia, dove hanno disputato tre test match. In uno di questi, Serge, sulla propria tryline, ha raccolto la palla uscita dalla parte chiusa della mischia e con notevole velocità ha corso per tutta la lunghezza del campo andando a segnare, non prima, però, di avere travolto David Campese, che aveva tentato di placcarlo. La serie è stata persa 2 a 1.

Lo stesso anno Serge ha ricevuto il premio dalla città di Parigi per le prestazioni sportive e le eccezionali qualità umane.

 

L’anno seguente Blanco ha disputato il suo ultimo Cinque Nazioni. Nel match di apertura la Francia ha sconfitto la Scozia 15 a 9, con due calci di punizione e due drop segnati da Camberabero e Lagisquet. I Blues hanno quindi prevalso 21 a 13 a Lansdowne Road, con due mete marcate da Lagisquet e Laurent Cabannes e i punti ai piedi ancora di Camberabero. La successiva vittoria contro il Galles al Parc des Princes è stata più ampia, 36 a 3, con sei mete tra cui una di Blanco. La Francia è così andata a Twickenham ad affrontare una squadra inglese anch’essa imbattuta, per tentare di realizzare il Grande Slam. Il XV della Rosa, però, era tornato grande, grazie a gente del calibro di Will Carling, Jeremy Guscott, Jason Leonard, Wade Dooley, Paul Ackford, Rob Andrew e Dean Richards. Simon Hodgkinson, per l’occasione, ha realizzato quattordici punti al piede, Andrew un drop e Rory Underwood una meta. I francesi hanno marcato tre mete, ma alla fine hanno perso la partita 19 a 21, e con essa il torneo. Questa gara, comunque, è stata l’occasione per vedere una nuova meta d’antologia. Dopo un calcio sbagliato dagli inglesi, la palla è stata recuperata da Berbizier nella sua area di meta e l’ha trasmessa a Blanco. L’estremo ha corso in avanti, ha eluso un difensore, ne ha fissato un altro e ha passato l’ovale a Lafond sulla fascia destra, dentro la linea dei 22 francese. Lafond ha lanciato Sella, il quale è uscito dai 22 e ha dato la palla a Camberabero alle sue spalle. Isolato in mezzo a sette difensori, l’ala ne ha saltato uno con un Up and Under, quindi ha calciato di nuovo in avanti. Il primo a recuperare la palla è stato Philippe Saint-André, che si è accentrato, ha eluso Jeremy Guscott e ha segnato la meta dopo un’azione avviata centinaia di metri prima.

 

Blanco è stato quindi capitano della nazionale francese durante la Coppa del Mondo del 1991. I Blues hanno superato agevolmente il primo turno, sconfiggendo 30 a 3 la Romania, 33 a 9 le Fiji e 19 a 13 il Canada. Poi, però, il 19 ottobre si sono schiantati nei quarti contro l’Inghilterra, con i quali hanno perso 10 a 19. È stata questa l’ultima partita in nazionale di Serge Blanco.

 

L’estremo di Caracas ha guadagnato un totale di 93 caps (ancora un record al momento) e detiene anche il record di mete segnate per la Francia: 38. Il Pelè del Rugby era abile anche come calciatore. In totale, infatti, ha segnato 2 drop, 21 penalies e 6 trasformazioni.

A livello personale è stato designato sei volte miglior rugbista francese dell’anno, nel 1982, nel 1983 e consecutivamente dal 1989 al 1992.

 

Blanco ha perfettamente incarnato lo sfarzo della palla ovale francese e deve la sua popolarità anche al comportamento leale che ha sempre dimostrato sul campo. Sebbene non sia noto per essere stato un grande estremo difensivo, come ad esempio JPR Williams e Gavin Hastings, egli è stato comunque un difensore affidabile. Tuttavia, quest’aspetto del suo gioco è stato messo in ombra dal suo impressionante potenziale offensivo, tant’è che nessun giocatore è riuscito a eguagliarlo, almeno sino a quando non è esploso sulle scene internazionali Christian Cullen.

Serge era considerato un fanatico del fitness e nonostante sia noto per fumare fino a 75 sigarette al giorno, è stato comunque uno dei membri più atletici della stellare nazionale francese di quel periodo. Gli unici sogni che non è riuscito a realizzare, sono quelli di vincere un mondiale con la Francia e di conquistare il campionato nazionale con il Biarritz Olympique, anche se proprio nella sua ultima stagione, nel 1992, ha raggiunto la finale contro il Tolone. È stato quello il suo ultimo atto anche a livello di club.

 

Blanco ha anche accumulato diverse selezioni con i French Barbarians ed è con questa squadra che ha disputato la sua ultima partita, il 31 ottobre 1992 contro gli Springboks, presso lo Stadio Nord Lille Métropole.

 

Serge, oltre al rugby, ha sempre lavorato. Dopo avere conseguito il diploma di tornitore, montatore e installatore professionale, nel 1976 ha iniziato a lavorare presso una catena di montaggio per aerei a Dassault. Vi è rimasto per otto anni, finché nel 1983 l’amico Jean-Pierre Rives l’ha convinto a lavorare nell’ufficio di relazioni pubbliche del gruppo Pernod. Ha lasciato la società nel 1992, dopo nove anni di fedele servizio. Quell’anno, infatti, terminata la sua attività di giocatore, con il fisioterapista del Biarritz Michel Clus ha inaugurato un centro di talassoterapia a Hendaye.

 

Nel 1993, Blanco ha dato il suo nome ad un videogioco, "World Class Rugby Blanco", uscito su Super Nintendo. Questa è stata la prima simulazione di rugby disponibile su una console domestica.

 

Nel 1995 l’ex estremo è diventato presidente del suo Biarritz Olympique, carica che ha mantenuto sino al 1998, quando è stato eletto presidente della Lega Nazionale Professionistica Francese, la Ligue Nationale de Rugby. Ha lasciato tale incarico nel dicembre 2008. A quel punto è tornato a guidare il Biarritz.

 

Nel 1997, Serge Blanco è stato tra i primi giocatori a essere introdotto nella International Rugby Hall of Fame.

 

Al di fuori del rugby è un imprenditore di successo, grazie al suo marchio di abbigliamento sportivo "Quinze-Serge Blanco".

 

Nel marzo 2009 Serge è stato colpito da un attacco di cuore, dal quale, fortunatamente, ha recuperato dopo l’intervento chirurgico

 

 

 

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