Dal Gazzettino del 19 luglio 2010

Scommessa Nazionale Pumas e test d’autunno – Gli All Blacks fanno il bis – Gli allenatori dell’Italia A under e donne – Diffida alla Fir sul caso Roma – Tra le promesse selezionate per Tirrenia sei petrarchini e nessuno di Rovigo – Pumas a Verona e test autunnali doppia scommessa – Il sogno biancoverde del baby Pratichetti – LA PREPARAZIONE: Smith ha proposto un triathlon – Luca Bot assistant coach al Petrarca

Scommessa Nazionale Pumas e test d’autunno

Per il terzo anno consecutivo al Nordest è stato assegnato un grande
test match d’autunno della nazionale italiana. Il 13 novembre
l’Argentina sarà a Verona. Poi a Firenze l’Australia e a Modena le
Isole Figi.
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Gli All Blacks fanno il bis

Ad Auckland nel Tri Nations gli All Blacks concedono il bis battendo
31-17 gli Spirngboks con mete di Ma’a Nonu, Mils Muliaina, Rene Ranger
e Israel Dagg, contro due dei rivali. Dopo due turni la Nuova Zelanda
guida a punteggio pieno (10). Il Sudafrica ancora a zero sabato a
Brisbane sfiderà l’Australia.
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Gli allenatori dell’Italia A under e donne

Il consiglio Fir ha nominato gli allenatori delle nazionali minori:
Italia A Gianluca Guidi, Giampiero De Carli; under 20 Andrea Cavinato
(neo papà di Matilde Eva, felicitazioni), Vincenzo Troiani; under 19
Alessandro Ghini, Carlo Pratichetti; under 18 Fabio Roselli, Stefano
Romagnoli; under 17 Massimo Brunello; donne Andrea Di Giandomenico.
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Diffida alla Fir sul caso Roma

È stata fatta dai creditori del club prima del consiglio

Ivan MALFATTO

La composizione del prossimo Super 10 non si può ancora considerare
definitiva e il caso Roma tutt’altro che concluso. È la situazione
emersa a seguito del consiglio federale che ha dato una risposta al
giallo dell’estate rugbistica.
     Il governo della Fir ha trovato una compromesso. La Roma è stata
ammessa al campionato con riserva, consentendo così il ripescaggio del
Venezia e l’allestimento del Super 10. O definisce entro il 5 agosto
la sua posizione debitoria nei confronti del rodigino Stefano Bordon
(ex allenatore) e Cettina Tassinari (ex segretaria) che hanno vinto
due lodi arbitrali contro di essa. Oppure è esclusa dal torneo,
probabilmente a beneficio del Giunti Firenze (A1), seconda ripescata.
     Come rientrerà la Roma dal debito di circa 250 mila euro dei due
lodi? Con una fidejussione bancaria a garanzia, escutibile dal 2
gennaio. Una soluzione che potrebbe anche risultare illegittima
rispetto alle norme federale, le quali prevedono la non ammissione al
campionato senza scappatoie per chi non adempie ai lodi. Lo afferma
una segnalazione-diffida giunta prima del consiglio di sabato al
presidente del comitato esecutivo Fir da parte dei creditori. «Senza
dire che un eventuale provvedimento di ammissione della Roma al
campionato in assenza di adempimento dei lodi – recita un passo del
documento – non rileverebbe solo la sua illegittimità sul piano
amministrativo, ma anche quale condotta commessa abusando della
pubblica funzione allo scopo di consentire alla società un ingiusto
vantaggio patrimoniale, con pregiudizio delle ragioni dei vincitori
degli arbitrati».
     La decisione del consiglio Fir di sabato potrebbe quindi esporsi
a tre conseguenze. Creare un precedente, perchè chiunque ora tramite
una fidejussione può non onorare i lodi ed essere iscritto al
campionato. Sollevare il ricorso di un club che intenda disputare il
Super 10 al posto della Roma. Condizionare il torneo, perchè essendo
ricorsa alla giustizia ordinaria sulla vicenda, la Roma dovrebbe
essere penalizzata di svariati punti in classifica.
     «Preferisco non commentare fino alla lettura della delibera
federale, solo dopo decideremo se e quali iniziative intraprendere»
risponde interpellato Francesco Zarbo, avvocato di Bordon. La
sensazione è che la partita sia tutt’altro che chiusa.
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Tra le promesse selezionate per Tirrenia sei petrarchini e nessuno di Rovigo

(im) Saranno famosi? Chissà. Intanto sono soprattutto veneti. Dei 34
selezionati per l’Accademia federale under 20 “Ivan Francescato” che
hanno iniziato a lavorare a Tirrenia e cercheranno di far fare
all’Italia bella figura ai Mondiali di giugno in Veneto ben 14 vengono
da qui (6 dal Petrarca). Gli altri da Lombardia (7), Lazio (5), Emilia
e Toscana (3), Campania e Sicilia (1). Ecco le 34 promesse.
     Piloni (5): Maurizio Aluigi, Giovanni Maistri (Calvisano),
Riccardo Cagna (Viadana), Alessandro Furia, Piermaria Leso (Petrarca).
Tallonatori (2): Alvise Faraon (Treviso), Andrea Lupetti (Prato).
Seconde linee (5): Marco Bellucci (Tirreno), Matteo Fuser (Mogliano),
Filippo Gerosa (Noceto), Lucas Gabriel Lehmann (San Donà), Alfio
Mammana (Catania). Terze linee (7): Andrea Balsemin (Gran), Federico
Conforti, Edoardo Ghiraldini(Petrarca), Matteo Dell’Acqua (Milano),
Ruben Piccoli (Roma), Guglielmo Zanini (Venezia), Jacopo Bocchi
(Treviso). Mediani di mischia (2): Guido Calabrese (Benevento),
Vittorio Callori Di Vignale (Primavera). Aperture (2): Giovanni
Alberghini (Gran), Augusto Cosulich (svincolato). Ali (3): Marco
Ferrini (Viadana), Federico Guida (Mirano), Leonardo Sarto (Petrarca).
Centri (5): Giulio Bisegni (Frascati), Timi Enodeh (Capitolina),
Francesco Menon (Firenze), Luca Morisi (Asr Milano), Michele Visentin
(Paese). Estremi (3): Matteo Appiani (Calvisano), Alex Morsellino
(Petrarca), Alessandro Tartaglia (Primavera).
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Pumas a Verona e test autunnali doppia scommessa

di Ivan MALFATTO

Per il terzo anno consecutivo al Nordest è stato assegnato un grande
test match d’autunno della nazionale italiana. Dopo l’Australia a
Padova e il Sudafrica a Udine, il 13 novembre toccherà all’Argentina
calcare il “Bentegodi” di Verona. Gli altri due test sono stati
assegnati allo stadio “Franchi” di Firenze (Australia, 20 novembre) e
al “Braglia” di Modena (Isole Figi, 27 novembre).
     La lacuna che per circa un decennio ha caratterizzato le partite
dell’Italia da tre anni quindi è colmata. L’area rugbisticamente più
sviluppata non poteva essere condannata sempre a emigrare per ammirare
dal vero (e non solo in tv) la massima espressione del movimento: la
nazionale. Il nuovo corso imboccato dalla federazione ne sta
finalmente tenendo conto. La scelta del “Bentegodi” però è una bella
scommessa. Tanto più dopo aver escluso la candidatura per l’Argentina
presentata da Udine, che l’anno scorso ha dimostrato la capacità di
riempire il “Friuli” in poche settimane rimediando al pasticcio di
Firenze con gli Springboks. Verona non è una piazza di grande
tradizione rugbistica. L’unico precedente relativo al “Bentegodi” è
una desolante finale scudetto del 1997, vinta dal Benetton Treviso sul
Milan, con la miseria di 5.375 spettatori paganti persi fra i 40.000
posti dello stadio.
     La scommessa della Fir è quella stavolta di fare il tutto
esaurito (circa 37mila i posti, alcune aree saranno lasciate vuote).
Idem per le altre due sfide a Firenze (47mila) e Modena (20mila). In
tutto 104 mila posti da riempire per bissare il successo dei circa 130
mila dell’autunno 2010 (Milano, Udine, Ascoli).
     Stavolta non ci sarà il supporto dell’Rcs. La Fir farà tutto in
proprio. Ha ingaggiato per i grandi eventi Claude Atcher, direttore
della Coppa del Mondo 2007 in Francia. Piloterà la squadra
organizzativa dei test autunnali. I quali insieme alle due/tre partite
casalinghe del Sei Nazioni sono gli unici grandi eventi di rugby in
Italia. La finale scudetto, infatti, da quando è in mano alla Fir è
stata declassata. Gli spettatori e l’organizzazione di Roma ’09 e
Padova ’10 sono lì a dimostrarlo.
     Riuscirà la federazione a vincere la sua scommessa e riempire i
104 mila posti? L’onda lunga di popolarità dell’Italrugby, nonostante
le sconfitte, fa ritenere di sì. Se non riempirà lo stadio con
l’Australia due volte iridata (e nostra avversaria al Mondiale) una
piazza “vergine” come Firenze, ma capoluogo di una delle regioni più
vitali, vuol dire che “gli è tutto sbagliato, tutto da rifare”, come
direbbe Gino Bartali, toscano doc. L’Argentina di Verona sarà la più
abbordabile dell’ultimo decennio (2 ko casalinghi con la Scozia in
giugno, mai successo!). La prospettiva di assistere a una vittoria di
prestigio contro i Pumas, che manca da Piacenza ’98 (23-19) in casa
stuzzicherà appassionati e profani. Idem per le Figi a Modena, contro
cui ci giocheremo il 10° posto nel ranking mondiale. Allora sotto con
le scomesse. Due vittorie in campo e tre sugli spalti renderebbe d’oro
l’autunno dell’Italia.
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EDIZIONE DI TREVISO

Il sogno biancoverde del baby Pratichetti

Il neoacquisto Benetton può giocare ala o centro e nonostante la
giovane età vanta esperienze con Roma, Calvisano e Rovigo

Andrea, 21 anni è figlio d’arte.Già nazionale come il fratello

Di Ennio GROSSO

Andrea Pratichetti, Nazionale A, 21 anni, è un altro dei nuovi
acquisti della Benetton rugby.
     Nonostante la giovane età arriva a Treviso dopo aver indossato
parecchie maglie di squadre italiane. Può giocare indifferentemente
ala oppure centro e proviene dalla splendida stagione disputata con la
Femi CZ Rovigo.
     Ha iniziato a giocare a rugby giovanissimo spinto dalla passione
familiare, dallo zio Carlo, ex tallonatore ed ex azzurro, attualmente
allenatore della Futura Park Roma e con il fratello Matteo, trequarti
degli “Aironi Viadana” e Nazionale pure lui.
     Proprio contro lo zio Carlo, nella passata stagione Andrea
Pratichetti ha disputato la sua migliore partita stagionale, coronando
con 4 mete di pregevole fattura la sua prestazione.
     “Mi verrebbe quasi da dire… purtroppo – ammette Andrea – per
me è stata una gioia anche se avrei preferito fare tutto ciò contro un
altro avversario. Alla fine infatti mi è un po’ dispiaciuto per mio
zio”.
     Quando ha iniziato a giocare Andrea Pratichetti era piuttosto
attivo in due discipline: il rugby da un lato, ma anche la passione
della vela, un hobby però abbandonato all’età di 14 anni per inseguire
le soddisfazioni della palla ovale. Da lì cominciò la lunga trafila
con le varie squadre della Capitale. Prima l’Olimpic Roma, poi la
Capitolina ed infine la Polisportiva Lazio, squadra con la quale ha
fatto il suo esordio, giovanissimo, in Serie A.
     Quindi il passaggio al Calvisano dove ha alternato partite in
giovanile ad altre in Prima Squadra e dove ha ritrovato il fratello
Matteo. Quindi il trasferimento a Rovigo.
     Adesso Treviso, con la cui squadra giocherà in Celtic League,
come del resto il fratello Matteo il quale però vestirà il giallonero
degli Aironi Viadana. «Giocare assieme a Matteo mi fa indubbiamente
piacere, ma non è assolutamente una cosa necessaria. Anche lo scorso
anno, in fin dei conti, abbiamo giocato da avversari, sia nella
Regular Season che nella semifinale dei playoff. Oltretutto le mie
scelte sono state precise. Penso che Treviso sia la miglior piazza in
Italia per il rugby e mi ha fatto molto piacere essere contattato
dalla società. Inoltre volevo confrontarmi col livello più alto
possibile nel nostro Paese – conclude – e la prossima Celtic League
offrirà indubbiamente scenari interessanti».
     Nella passata stagione Andrea Pratichetti ha chiuso al secondo
posto nella graduatoria dei metamen con 8 marcature, alle spalle del
capolista Pace del Montepaschi (9) e alla pari dell’altro viadanese
Sole e del nuovo compagno di squadra in Benetton, Brendan Williams.
     Già Nazionale giovanile, con la partecipazione alla Coppa del
Mondo Under 19 a Belfast nel 2007 e a quella Under 20 a Swansea nel
2008, Andrea è di recente entrato a far parte anche del gruppo della
Nazionale A.
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LA PREPARAZIONE: Smith ha proposto un triathlon

TREVISO – Un allenamento del tutto diverso dal solito quello disputato
venerdì dai Campioni d’Italia del Benetton.
     Tanta bicicletta, davvero tanta, quindi corsa sulla sabbia e
nuoto. Una squadra di rugby che per un giorno ha dedicato i suoi
sforzi ad altre discipline: in pratica una giornata dedicata ad una
sorta di triatlon per quella che tra un mese e mezzo sarà una delle
due franchigie che difenderanno i colori italiani nella Magners Celtic
League.
     Una giornata di allenamento orientata anche a cementare e
consolidare ancor più il gruppo.
     La rosa biancoverde, ancora senza gli azzurri della Nazionale
maggiore che si aggregheranno al gruppo solamente oggi, è partita
all’alba di venerdì dallo stadio di Monigo.
     Una rosa divisa in vari gruppi, in base alle caratteristiche
fisiche dei singoli giocatori e in base al risultato dei test atletici
svoltisi negli ultimi giorni. Partenza in bicicletta alla volta di
Jesolo su un percorso un po’ diverso dal tradizionale per raggiungere
la cittadina turistica, un percorso anche sensibilmente allungato per
un totale di oltre 67 chilometri.
     Il primo gruppo, composto da Pedro Di Santo, Antonio Pavanello,
Fabio Semenzato ed Andrew Vilk, ha raggiunto la centrale Piazza
Brescia a Jesolo in appena tre ore.
     Velocità piuttosto sostenuta con il caldo opprimente, quasi 23
chilometri orari di media.
     Oltretutto su percorsi diversi, costituiti da tratti sterrati,
tratti d’asfalto e di un ultimo tratto in erba che per la sua durezza
ad alcuni dei protagonisti dev’essere sembrata una piccola
Parigi-Roubaix.
     Completati i ranghi a Jesolo e dopo una breve sosta, la squadra
si è portata sulla spiaggia per un altro tipo di lavoro, un percorso
costituito da nuoto e corsa.
     Quindi un’oretta di riposo e libertà anche per poter consumare
il pranzo e poi, nel primo pomeriggio, sotto un sole cocente e con una
temperatura di 38 gradi, il rientro a Treviso ancora in bicicletta.
     E. G.
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Luca Bot assistant coach al Petrarca

TREVISO – (e.g.) Luca Bot, trevigiano, 43 anni, in passato allenatore
delle giovanili del Benetton, farà parte del nuovo staff tecnico del
Petrarca Padova nel campionato d’Eccellenza. Affiancherà Pasquale
Presutti e fungerà da Assistant Coach dopo che Polla Roux è passato a
guidare il Femi CZ Rovigo al posto di un altro trevigiano, Umberto
Casellato.
     Tecnico di buona esperienza (ex terza linea del Benetton, con la
cui maglia ha conquistato 4 scudetti), Bot ha un passato di tecnico di
alto livello: è stato tecnico federale, responsabile tecnico del
settore giovanile del Benetton e per 3 stagioni ha fatto parte dello
staff del Parma Rugby in Super Ten. Nella passata stagione ha guidato
il Mirano in serie A e contemporaneamente è stato assistente nella
Nazionale Femminile.
     “Bot, è un allenatore completo e quindi a disposizione di
Presutti per ogni necessità della squadra – ha detto il ds padovano
Corrado Covi – non è specializzato in un solo reparto, ha esperienze
importanti di club e di Nazionali, è pertanto un tecnico affidabile”.

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