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[RUGBYLIST] Notizie del lunedì

allrugby allrugby a gmail.com
Lun 5 Maggio 2008 14:32:11 CEST


Riprendo dal Gazzettino quanto oggi pubblica sul rugby.
Ciao.
Franco (TV)

Immelman, gigante con i numeri da trequarti

Bella stagione quella di Abraham Immelman. Il terza linea sudafricano
è giunto a Rovigo dopo un anno a Montauban tormentato dai guai al
ginocchio sinistro. Tra Adige e Po ha ritrovato la condizione fisica e
affermato la propria identità di gioco. Cresciuto in una fattoria nei
dintorni di Città del Capo, "Bram", come lo chiamano i compagni, è
figlio di agricoltori afrikaner. Il padre Kobus è un omone che oltre a
coltivare la terra ha giocato seconda linea. Il ragazzo gli assomiglia
nel fisico con i suoi 110 chili per 195 centimetri. Del colosso ha
tutte le caratteristiche: la schiena che sembra una spianata, braccia
e gambe possenti. Infatti nelle fasi statiche si fa sentire: imponente
nelle battaglie aeree in fondo touche, dà solidità al pacchetto in
mischia chiusa entrando con lo slancio del bobbista.
Ma chi si aspettava un classico numero otto che lavora di martello
pneumatico a raso del pack, è rimasto sorpreso. Pur avendone i mezzi
fisici, Immelman non possiede la forma mentis per quel compito. Ha
rivelato invece qualità tecniche e tattiche al di sopra della media
del Super 10 e stoffa di leader del gioco accanto ai mediani. Legge la
partita e va dove lo porta il pensiero. Flaviano Brizzante,
l'allenatore degli avanti rossoblù, ne apprezza assai la rapidità e la
sicurezza con cui porta fuori la palla dalla mischia ordinata. Spesso
sotto pressione. Mete non ne ha ancora fatte. Spiega Immelman: «La mia
filosofia è il collettivo. Mi piace lavorare con gli altri, per la
squadra. Quest'anno non ho segnato, è vero. Ma ho contribuito a far
segnare». Lello Salvan, centro tra i più creativi del rugby italiano,
dopo la partita di Treviso confidava la meraviglia per l'abilità nel
passaggio, da mediano di mischia.

Un'altra perla del suo repertorio il numero otto l'ha sfoggiata nel
secondo tempo del match vinto con il Viadana. Ricevuta palla in
attacco sul lato chiuso di una ruck, anziché andare in percussione si
è lasciato cadere il pallone con naturalezza sul destro, e di interno
lo ha accarezzato per un calcetto basso a seguire. Nello scatto ha
superato quattro difensori prima di incontrare l'ostacolo dell'ala,
voltatasi di schiena. Non ha recuperato l'ovale ma ha trovato una
touche a ridosso della meta.

Il segreto di tanta abilità gestuale e del "pensare rugby" risale ai
suoi 18 anni. Giocava primo centro e talvolta apertura. Jacques
Hanekom, allenatore al college, lo convinse a passare in terza linea.
Non è mai diventato un cacciatore di palloni implacabile. Gli piace di
più giocare l'ovale. Correre al largo, mescolarsi ai trequarti.
All'inizio lo si può vedere un po' defilato per comprendere meglio la
situazione prima di tuffarsi negli intervalli. I difensori preferisce
evitarli, se può. E' nel suo Dna. Del resto a 26 anni conta su
caviglie, forza e agilità sufficienti per fintare e cambiare passo. I
dieci metri in Italia li guadagna così. Di finezza. Sui calci degli
avversari gli piace invece farsi trovare piazzato in copertura,
raccogliere e rilanciare.

Peccato che per ora non possa esprimersi con una mischia che avanza.
Ma alle difficoltà è abituato. Era tra i candidati alla maglia degli
Springboks under 21 quando un doppio infortunio al ginocchio destro
gli ha tolto due stagioni. Si è ripreso, ha lasciato la Western
Province per tentare la fortuna nei Natal Sharks. Due anni nel Super
14. Ma lì la concorrenza è tremenda. E ha deciso di rilanciare la
carriera in Europa. Si è sposato a settembre, dice che a Rovigo si
trova bene. Le offerte per cambiare squadra non gli mancano. Ma
assicura che vorrebbe restare per vedere l'ottimo lavoro di quest'anno
dare frutto.
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Il Venezia dopo la salvezza ora punta all'Europa
Il presidente Pipitone: «Il problema è che abbiamo una struttura
sportiva inadeguata». Il tecnico Casellato: «Pronto al rinnovo del
contratto»

Mestre
NOSTRO SERVIZIO

Il Casinò di Venezia non ci ricasca più: questa volta il Super Dieci
non dura solo il tempo di una stagione in laguna. Dalla salvezza
dipendeva il futuro a medio termine di tutto il movimento guidato dal
presidente Tommaso Pipitone. Che dopo la permanenza in prima divisione
appena conquistata con l'affermazione sul disastrato Amatori Catania,
già guarda alla prossima stagione. "Non ci basterà salvarci ma
punteremo all'ingresso nelle competizioni europee, dove già quest'anno
potevamo esserci se non avessimo perso per strada punti come quelli
lasciati un mese fa a Treviso nel pareggio" dice Pipitone, che si
avvicinò alla palla ovale per seguire il figlio Michele, sabato in
campo come tallonatore, e che da allora non ha più smesso di credere e
investire nel rugby veneziano. Che secondo lui meriterebbe più
attenzione da parte di tutti, pubblici e privati. "Siamo in prima
divisione con una struttura sportiva inadeguata negli spazi per il
pubblico e per i giocatori - dice Pipitone - tanto che talvolta
dobbiamo chiedere in giro ospitalità per allenarci. Ci stiamo
guardando attorno per il prossimo anno, ma le alternative sono
difficili".

Il presente parla intanto della salvezza e di una stagione un po'
contrastata. "Beh contro Catania mancava solo la matematica - prosegue
Pipitone - ci contavamo tutti, la squadra messa insieme era più che
buona, adesso si tratta di aggiungere qualche tassello. E comunque
respingo le critiche di chi parla di rosa ristretta, fare giocare
sempre i soliti è stata una scelta tecnica non sempre dettata dalla
ristrettezza dell'organico. Merito comunque agli allenatori, per avere
organizzato tatticamente una squadra in gran parte rinnovata".

Già gli allenatori: il contratto biennale di Umberto Casellato scade
il 30 luglio, è ora il tempo di prendere delle decisioni. Soprattutto
per chi come Casellato ha deciso di mollare l'attività familiare di
più generazioni, e dedicarsi totalmente al rugby. Si fermerebbe ancora
al Casinò di Venezia? "Mi trovo bene se la società me lo chiede mi
fermo per il terzo anno - risponde il tecnico di Treviso - potrebbe
essere quello di troppo, come invece quello necessario per raccogliere
i frutti, ne parleremo in settimana". Torniamo allora alla salvezza
tanto agognata. "Adesso puntiamo a finire a 33 punti", conclude
Casellato.

Il giocatore Harley Crane ha portato l'esperienza a Mestre e l'ha
messa a disposizione della squadra, anche se lui si sente un po' fuori
ruolo. "No scherzo, se gioco centro vorrei il nove, se gioco mediano
vorrei avere il dodici", dice Crane, che per intanto ha lasciato il
posto di mediano a Mauro Marcuglia, a 37 anni Man of the match contro
l'Amatori: "Serviranno cinque o sei buoni rinforzi".

Michele Salin
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Parisse in meta con il Bourgoin. Leinster campione di Celtic League


FINE TABU'- Dopo 10 anni di digiuno la franchigia del Capo torna a
sconfiggere i Brumbies. Sabato nell'11° turno del Super14 gli Stormers
hanno superato i biancoblu 20-10 grazie ad una meta di capitan Jean de
Villiers e con il fantasioso gioco illuminato dall'apertura Peter
Grant. Dopo questa vittoria, la 7. negli ultimi 8 incontri, gli
Stormers salgono al 4. posto.
LEINSTER CAMPIONE - Due mete del pilone Ollie le Roux, nel match di
addio prima di rientrare in Sud Africa, ed uno scatenato Brian
O'Driscoll mandano in paradiso il Leinster che travolge 41-8 i Newport
Dragons aggiudicandosi il titolo della Magners League. Incolmabile
infatti per i Cardiff Blues lo svantaggio di 9 punti ad un turno dalla
fine.

FINALE TUTTA MUNSTER - Cork Constitution-Garryowen sarà la finale di
prima divisione in Irlanda. Nel derby di Limerick il Garryowen,
campione in carica, supera lo Shannon 31-6; a Cork i locali
sconfiggono 17-3 il Clontarf.

MELROSE DI COPPA - Il Melrose dell'ex-nazionale scozzese Craig
Chalmers ha vinto la Coppa di Scozia battendo in finale 31-24
l'Heriot's con 4 mete realizzate nei primi 40'. Un'efficace difesa ha
contenuto la parziale rimonta avversaria dopo la pausa.

LUSITAN OVALE - Settimo titolo nazionale per il Belenenses che nella
finale di Divisao de Honra ha superato 22-21 l'Agronomia grazie ad una
meta allo scadere del tallonatore maori William Hafu. Agronomia in
questa stagione aveva già vinto Coppa Iberica e Supercoppa portoghese.

GIAPPONE A VALANGA - Nel 2° turno del Cinque Nazioni d'Asia:
Giappone-Golfo Arabo 114-6 (Onozawa 3 mete), Hong Kong-Kazakistan
23-17.

PARISSE META - Vince 34-20 lo Stade Français contro il Bourgoin nel
posticipo del 20° turno di Top14. Una delle mete porta la firma di
Sergio Parisse. Clermont Ko a sorpresa in casa con Castres 28-35.

GIALLO NIETO - Nel penultimo turno di Premiership il Gloucester passa
sul terreno dei London Wasps 25-17 nonostante l'espulsione temporanea
di Carlos Nieto nel primo tempo. Perde anche il Leicester
(Castrogiovanni esce al 50') sul terreno del Newcastle, 28-25.

Giampaolo Tassinari
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Padova
NOSTRO SERVIZIO

Il Carrera Petrarca torna a credere nei playoff. Il sofferto successo
sull'Overmach Parma, ha infatti ridato la quarta posizione al XV
allenato da Pasquale Presutti. I tre punti di vantaggio sulla squadra
di Andrea Cavinato, non possono però far dormire sonni tranquilli,
visto che nelle ultime due giornate il Carrera dovrà vedersela con il
Viadana in trasferta e con la Benetton a Padova. «Sappiamo che per
qualificarci per le semifinali - dice Presutti - sarà necessario fare
altri punti. Anche perché l'Overmach, all'ultima giornata gioca con il
Catania retrocesso e quei cinque punti li prende di sicuro».

A voi potrebbero bastarne solo due, perché in caso di arrivo in parità
con l'Overmach avete migliori scontri diretti.

«Sono calcoli che è meglio non fare. Dobbiamo affrontare Viadana e
Benetton con l'intento di vincere e non di accontentarci di portare a
casa il punticino di bonus. Sappiamo che sono due partite molto
difficili, ma la vittoria con l'Overmach, oltre a ridarci un po' di
quel morale che era finito sotto ai tacchi, ci ha dato anche qualche
nuova certezza».

A cosa si riferisce?

«Che, finalmente, ho capito che la convivenza tecnica tra Niky Little
e Lodovic Mercier è possibile. Per tre quarti di campionato ho fatto
giocare Mercier apertura e il figiano centro. I due si pestavano un
po' i piedi, ma fino a quando si vinceva il problema sembrava
marginale. Quando è iniziato il periodo negativo, mi sono detto che
valeva la pena tentare di trovare un'altra soluzione. E così ho
riportato Little all'apertura, spostando Mercier a estremo.
Tatticamente funziona. Certo, potevo pensarci anche prima, ma può
essere una soluzione importante per questo finale di Super 10».

L'infortunio di Sisa Kaiamaybole ha però aperto una nuova crepa, visto
che nessuna delle vostre terze linee è in grado di contenere
fisicamente giocatori come Vosawai.

«È evidente che l'assenza di un giocatore come Sisa si fa sentire sia
in fase difensiva che in attacco, perché oltre ad essere potente è
anche molto tecnico ed è un finalizzatore. Però ormai abbiamo
recuperato Mariano Lorenzetti».

Calvisano e Benetton hanno preso il largo, mentre il Viadana, che
andrete ad affrontare sabato, ha bisogno di un'altra vittoria per
essere certo almeno del terzo posto.

«Anche se avesse avuto qualche punto in più, sarebbe stato lo stesso.
Si tratta di una squadra di grossa».

Tanto meno al Carrera che in questa stagione l'ha battuta sia in
campionato che nella semifinale di Coppa Italia.

«Di regali una squadra come il Viadana non ne fa a nessuno. Punta a
vincere il campionato e ha la mentalità vincente. Questo non significa
che anche la mia squadra non abbia le medesime qualità e gli stessi
intenti».

Tra Viadana e Petrarca (si giocherà alle 18,30 con diretta su Sky)
sono sempre state partite molto tirate, tanto che negli scontri
diretti, che sono appena 15, c'è un equilibrio pressoché perfetto, con
otto vittorie dei padovani e sette per i mantovani. Un equilibrio che
Pasquale Presutti - ora che la sua squadra ha ritrovato fiducia -
spera si rompa sabato.

Alberto Zuccato
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Scudetto alle Red Panthers TV - I tabellini

SITAM RIVIERA DEL BRENTA: Zampieri (38'Ceradini); Gabrieli (33'Di
Martino), Veronese, Pizzati (cap.), Molic (36'st Gabrieli);
Zangirolami, Schiavon V.; Toniolo (5'st Boscain), Bettin, Vigato
(36'st Nespoli); Fattori, Basso (30'Scarin); Bonaldi (37'st Gavagnin).
Allenatore: Schiavon.
BENETTON TREVISO: Barattin; Furlan, Colusso, Peron, Renosto (32'st
Oraria) F.; Tondinelli (10'st Carlet), Costa; Bado G., Agostinelli
(22'st Menuzzo), Bado A.; Gallina F., Severin (22'st Tronchin);
Innocente, Stefan (cap), Franchin (32'st Gallina R.). Allenatore:
Rossetti.

ARBITRO: Barbara Guastini (Prato).

MARCATORI: P.T. 3'm Furlan, 12'm Stefan tr. Tondinelli, 19'm
Tondinelli, 21'm. Renoso tr Tondinelli, 29'm Colosso tr Tondinelli,
32'm. Renosto,39'm G. Bado, 42'm Veronese. S.T.: m Colosso tr
Barattin, 42'm Carlet tr Barattin, 46' drop Peron.

NOTE: P.T: 5-41. Spettatori 700.Calci. Treviso 5/9 (Tondinelli 6
punti, Barattin 4 punti), Riviera 0/1. Migliore in campo: Silvia Peron



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