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[RUGBYLIST] Campionato

allrugby allrugby a gmail.com
Mer 28 Maggio 2008 10:01:35 CEST


Vedo che da qualche tempo la list si sta occupando del numero delle
squadre che il massimo campionato italiano potrebbe ospitare.  Si
scrive di campionato da 8, 10, 12 o 14 squadre.
La moltiplicazione (o divisione) dei pesci, rapportata alle squadre di
rugby, però, sembra non funzionare.
Come per tutte le cose serie, infatti, non credo sia facilissimo
cambiare formula senza tener conto dei tempi e, soprattutto, senza
previsioni esatte sul futuro del ns. rugby.
A questi livelli, i ns. ragazzi più promettenti saranno sempre
attirati all'estero, da realtà diverse sia dal punto di vista del
gioco che da quello economico; qualcuno, al massimo,  tornerà utile
per la Nazionale.
Perciò il campionato potrebbe essere anche aperto a 16/18/20 squadre
(lasciando stare il fattore budget, sponsor, ecc.).
Resterebbe sempre povero di talenti e spettacolo, anche se la
nazionale potrebbe trarne qualche giovamento, sempre per il discorso
di cui sopra.
Ed i club dovrebbero continuare a "pescare" all'estero per tamponare
l'emorragia dei propri giocatori migliori, con la conseguenza di un
campionato le cui squadre sarebbero contraddistinte sempre più da
cognomi esotici a scapito di quelli autoctoni senza, ripeto, alzare di
molto il livello dello spettacolo.
Discorsi vecchi, si dirà, ma sempre attuali.
La tendenza si potrà invertire solo quando saranno giocatori stranieri
di primissimo piano ad essere attratti dal campionato italiano.
Per fare questo, però, la politica del rugby in italia si dovrà
sviluppare diversamente, dandosi ruoli, tempi, obiettivi e
trasparenza, magari "copiando" ciò che fanno i paesi più evoluti.
Ogni tanto ci penso e mi chiedo: è mai possibile che nessun club in
Italia, di qualsiasi serie, abbia tra i propri giocatori un'apertura
almeno decente da schierare in Nazionale (o da "coltivare")?
Ovvero, chi tiene le fila del rugby, in Italia, sguinzaglia per la
penisola, capillarmente, i propri "esperti" per individuare italenti o
si limita a mandare osservatori solo da qualche parte, trascurando chi
non ha "peso" politico rugbystico?
Certo, non abbiamo un serbatoio paragonabile, per esempio a Francia o
Inghilterra, ma sono sicuro che i talenti ci sono: basta che qualcuno
vada a scoprirli!
Il discorso, magari anche semplicistico, a questo punto potrebbe avere
molti altri sviluppi e proporzionali disquisizioni in merito .
Io però, per il momento, mi fermo qui.
Ciao.
Franco (TV)



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