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[RUGBYLIST] Fw: diario sudafricano -10- (mercoledì 10 giugno 2009)

Angelo Volpe a fast volpe_angelo a fastwebnet.it
Gio 11 Giu 2009 15:20:15 CEST


----- Original Message ----- 
From: Giampaolo Tassinari 
To: gtassinari15 a email.it 
Sent: Thursday, June 11, 2009 8:30 AM
Subject: diario sudafricano -10- (mercoledì 10 giugno 2009)


I BABY BOKS TRAVOLGONO L'ITALIA
Seconda uscita e seconda vittoria nel Gruppo C per gli Under 20 sudafricani
che ieri mattina ad Osaka hanno superato l'Italia per 65-3 (pt 20-0) al
Mondiale IRB. Nuovamente protagonisti i fratelli Ebersohn con capitan Robert
autore di una meta mentre il gemello Josias ha realizzato 16 punti con una
meta, 4 trasformazioni ed una penalità. In tutto i Baby Boks hanno messo a
segno 10 mete con in evidenza Gerhard van der Heever (Blue Bulls), Omphile
Seabela (Blue Bulls) e Lionel Cronjé (Cheetahs Vrystaat) ciascuno autore di
due mete personali.

I GEMELLI EBERSOHN
Inutile scrivere che sono una delle massime attrazioni del mondiale in corso
ad Osaka. Il più anziano dei due, Josias o anche solo Sias, è nato 30
secondi prima del fratello gemello Robert il 23 febbraio 1989. Vivono ancora
nella stessa casa con mamma e babbo, hanno frequentato la stessa scuola e
giocano per la stessa squadra provinciale: Vrystaat. Sì proprio i
famosissimi Cheetahs nei quali pian piano cercano di scavarsi uno spazio
duraturo. E sebbene gemelli e con un amore fraterno reciproco altissimo, i
due Ebersohn hanno anche una costruttiva rivalità sul campo di gioco. "Io
giocavo col numero 8 e lui all'apertura. Poi due anni fa mi sono spostato a
secondo centro col numero 13 e cerchiamo di ispirarci a vicenda per giocare
meglio" ha affermato Robert recentemente senza sapere che Sias sarebbe stato
spostato ad estremo dove in Giappone sta facendo, a dir poco, meraviglie.
Telepatia e sincronismo dentro e fuori del terreno di gioco sono all'ordine
del giorno per i due gemelli che anche nel parlare comune anticipano le
frasi finali dell'altro. "Giocando e vivendo moltissimo assieme abbiamo
sviluppato un affiatamento fuori del comune senza dovere ricorrere a
super-qualità psichiche" ha detto poi Sias che ha aggiunto: "nelle squadre
veniamo visti come una buona combinazione in attacco e ci sosteniamo a
vicenda quando l'altro viene placcato". All'età dei 6 anni i due hanno
conosciuto il rugby al celebratissimo Grey College di Bloemfontein, che così
tanti fuoriclasse e Springbokke ha sfornato nel corso di decenni e decenni.
La loro maggiore fortuna però è derivata dall'avere avuto babbo e nonno
paterno quali ex-giocatori del Grey College. In particolare il babbo alla
scuola primaria insegnò ai gemelli parecchi fondamentali che nemmeno i pur
preparatissimi tecnici poterono del tutto approfondire. "Tornare a casa dopo
un allenamento ed avere chi ti ascolta, capisce, motiva e cerca di
consigliare per il meglio è una gran cosa. E con il babbo è sempre stato
così" ammettono i due Ebersohn. "Lui è il nostro maggiore tifoso ma anche il
nostro critico più micidiale". "Molto spesso ci critichiamo costruttivamente
per quello che di sbagliato facciamo durante una partita" ammette inoltre
Robert. Nei gusti i due sono abbastanza differenti: Sias ama i grandi spazi,
andare a pesca ed a caccia. Inoltre condivide molte delle sue cose con terze
persone ed amici. Robert è più pantofolaro, un pò geloso dei suoi averi ed
amante da sempre della cioccolata (che Sias detesta). E se gli infortuni non
saranno un problema, tra qualche anno li rivedremo con una casacca verdeoro
differente...

I BRITISH LIONS HANNO DENTI MOLTO PIU' AFFILATI DEGLI SHARKS
Come da previsioni è durato solo un tempo la resistenza degli Sharks. Giunti
all'intervallo sotto di 4 punti, 7-3, i padroni di casa si sono disuniti
nella ripresa subendo la migliore organizzazione dei britannici che alla
fine hanno vinto 39-3. Gli Sharks erano privi della bellezza di 9 giocatori
convocati al raduno degli Springboks ed il solo Deon Carstens ha fatto
momentaneo rientro a Durban per giocare questa partita. Quattro su quattro
quindi per i British Lions che ora si spostano a Città del Capo dove sabato
a Newlands c'è Western Province ad attenderli.
Mercoledì 10 giugno 2009
King's Park di Durban (arbitro: Jonathan Kaplan)
Sharks 3 (p= Rory Kockott)
British Lions 39 (m= Lee Mears, MIke Phillips, Luke Fitzgerald, Lee Byrne,
Jamie Heaslip; t= Ronan O'Gara 3, James Hook; p= Ronan O'Gara 2)

ANNUNCIATI I 22 DI WESTERN PROVINCE
Per la sfida di sabato prossimo, 13 giugno, a Newlands (kick-off alle ore
15.00 locali)contro i British Lions, i padroni di casa di Western Province
hanno annunciato la formazione, riserve comprese: Joe Pietersen; Tonderai
Chavhanga, Morgan Newman, Peter Grant, Gcobani Bobo; Willem de Waal, Dewaldt
Duvenage; Luke Watson (capitano), Duane Vermeulen, Pieter Louw; Anton van
Zyl, Martin Muller; Brok Harris, Tiaan Liebenberg, Wicus Blaauw.
Riserve: Hanyani Shimange, JD Moller, De Kock Steenkamp, Zandre Jordaan,
Conrad Hoffmann, JJ Engelbrecht, Gio Aplon.
Quattro sono i giocatori assenti perché in ritiro con i Bokke, mentre
Jantjes, Naqelevuki e Des Fountain sono infortunati. Notasi Bobo all'ala e
Grant primo centro per includere il cecchino de Waal all'apertura...Op Die
Streeptruie!!!

LA TERNA ARBITRALE DI SABATO A NEWLANDS
Arbitro: Mark Lawrence
Giudici di linea: Wayne Barnes (Inghilterra), Cobus Wessels
Arbitro video: Shaun Veldsman
Osservatore: Dennis Immelman
Cronometrista: Paul Ackermann

RYAN JONES RIMPIAZZA STEPHEN FERRIS. ANCHE HALFPENNY TORNA A CASA
Il capitano della nazionale gallese Ryan Jones (che sabato contro gli Stati
Uniti è dovuto uscire dopo soli 20' per un brutto colpo ricevuto al capo) è
in volo verso Città del Capo per sostituire il terza linea irlandese Stephen
Ferris. Quest'ultimo lunedì in allenamento a Durban si è infortunato ad un
legamento collaterale di un ginocchio venendo dichiarato inutilizzabile per
il resto del tour. Anche il recentemente arrivato Leigh Halfpenny torna a
casa per il riacutizzarsi del problema inguinale che gli aveva fatto
ritardare l'arrivo in Sud Africa. Per Halfpenny al momento il management non
ha indicato alcun sostituto.

FRANSWA STEYN FIRMA COL RACING METRO
"Al Mondiale del 2007 ho camminato per le strade storiche della capitale
bevendo caffé e mangiando crepes. Forse ne ho mangiate troppe. Ma Parigi mi
è rimasta nel sangue. E poi i giocatori che attuano all'estero sono
convocabili in nazionale ed io spero di esserci in Nuova Zelanda al Mondiale
del 2011" ha dichiarato François Steyn degli Sharks che ha appena firmato un
contratto triennale con il Racing-Métro '92 neopromosso nel Top14
transalpino. Sicuramente un colpo gigantesco del club capitolino.

DIMISSIONI DIRIGENTI ALLA GOLDEN LIONS RU
Non c'è stato bisogno che i rappresentanti dei clubs affiliati votassero la
sfiducia lunedì sera. Infatti martedì mattina Jannie Ferreira (presidente) e
Manie Reyneke (vice-presidente) hanno formalizzato le loro dimissioni da
massimi dirigenti della Golden Lions Rugby Union. Il recente disastroso
andamento nel Super14 ha messo i clubs sul piede di guerra obbligando i già
traballanti dirigenti a prendere la drastica quanto opportuna decisione. E
poi c'è chi sostiene che Louis Luyt era troppo dittatoriale...

BREVE STORIA DEI TOUR IN SUD AFRICA DEI BRITISH LIONS (6)
La sesta escursione britannica in Sud Africa fu nel 1938. Dopo le difficoltà
incontrate nel tour precedente, 1924, i British Lions erano decisi a
migliorare nettamente la loro prestazione globale. E così fu. Negli incontri
con le selezioni e le province ne vinsero 16 su 20. Delle quattro sconfitte
risaltano quelle contro Western Province per 21-11 e, a Durban, contro le
Northern Provinces per 26-8 in cui l'ex-Bok, Jan Broodryk, segnò tre mete.
L'obbiettivo dei britannici, chiaramente, era quello di riportare vittoriosi
la serie fissata su tre sfide contro gli Springboks: capitan Sam Walker ed
il suo vice Vivian Jenkins (estremo del Galles, poi divenuto un celebrato
giornalista corrispondente di rugby per il Times londinese nonché scrittore
di diversi libri in materia) ci contavano parecchio. Il primo test tenutosi
sabato 6 agosto all'Ellis Park di Johannesburg fu però vinto abbastanza
comodamente dai padroni di casa: finì 26-12 con due mete di Dai Williams ed
una a testa per Tony Harris e Fanie Louw con lo stellare estremo Gerrie
Brand che aggiunse tutte e quattro le trasformazioni più due piazzati.
Furono solo quattro i piazzati dei British Lions in quella sconfitta di cui
tre ad opera di Vivian Jenkins. Il secondo test si svolse sabato 3 settembre
al Crusaders Ground di Port Elizabeth. Per gli europei era il momento del
riscatto ma i Bokke non erano di quell'avviso. La meta consolatoria di Duff
verso l'epilogo del secondo tempo costituì gli unici punti che i British
Lions poterono mettere nel carniere per il definitivo 19-3 in favore dei
padroni di casa. Assente Brand, Freddie Turner lo sostituì egregiamente nel
ruolo di estremo: 2 piazzati e due trasformazioni. Le tre mete verdeoro
furono realizzate da Ben du Toit, Flappie Lochner e Johnny Bester. A serie
oramai decisa, il terzo test di Newlands di sabato 10 settembre assunse un
significato meno importante ma nessuna delle due compagini era decisa a
perderlo, ovviamente. Ne scaturì una battaglia campale a viso aperto con i
British Lions che la spuntarono 21-16 dopo avere chiuso in svantaggio 13-3
la prima frazione di gioco. Freddie Turner (schierato trequarti centro),
Johnny Bester e Jan Lotz (il leggendario tallonatore di Transvaal) segnarono
le mete sudafricane nel primo tempo. Dopo l'intervallo però i britannici
seppero reagire a dovere con le mete di Dancer e Alexander per il momentaneo
vantaggio: 14-13. Il piazzato di Turner portò i padroni di casa sul 16-14 ma
verso la fine del match un drop dell'estremo scozzese Charles Grieve e la
meta del suo connazionale Peter Duff ribaltarono le sorti della contesa:
21-16 il finale per gli europei, che salvarono così l'onore. La serie andò
comunque agli Springbokke: 2-1. Si era in tempi abbastanza rischiosi ed
infatti il rugby di lì a poco dovette sospendere le sue manifestazioni. Per
il Sud Africa il ritorno ufficiale sarebbe avvenuto nel 1949 mentre per i
British Lions la riapparizione avrebbe datato 1950 nell'epico tour in Nuova
Zelanda.

LA F.I.R. NON DECIDE ANCORA LA SEDE
Come oramai noto, il prossimo 21 novembre sul suolo italiano si disputerà il
test tra Italia e Sud Africa. Ma a soli cinque mesi dal suo svolgimento,
ancora non è dato sapere dove sarà giocato questo test contro gli attuali
campioni del mondo. Come sappiamo in ballo ci sono le città di Udine e
Firenze. Ma la Federazione Italiana Rugby, splendidamente gestita dal
geometra Giancarlo Dondi, continua a ritardare la scelta della località.

Un caro saluto a tutti!

Tot siens
Giampaolo Tassinari
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