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[RUGBYLIST] Io sto con Gianni

allrugby allrugby a gmail.com
Dom 29 Nov 2009 23:20:02 CET


Sono d'accordo con Gianni Zanasi. Ok. La sbornia di vittoire l'abbiamo
fatta con la strabiliante performance dei ns. beneamati contro Samoa:
probabilmente la più squinternata squadra di "perlustrati" che mai
l'arcipelago abbia avuto. Però abbiamo vinto! E qesto è importante. E
chi mai si sognerebbe di affermare il contrario?
Pazienza se abbiamo visto di nuovo la ns. mischia chiusa e la ns. maul
avere qualche difficoltà; paziemza se la touche non ha funzionato
proprio a dovere; pazienza se non disponiamo di uno straccio
d'apertura di ruolo che, oltre a gestire la gara al piede, sappia
anche buttare qualche calcio in mezzo ai pali; pazienza se, con la
palla in mano, non sappiamo ancora cosa e come fare; pazienza se anche
invocando il ritorno di Masi, probabilmente le ns. chances in attacco
cambierebbero di poco; pazienza se negli ultimi tredici anni la
federazione ha fatto di tutto per affossare i nostri talenti; pazienza
se un qualsiasi responsabile, in qualsiasi azienda del mondo, dopo
tredici, diconsi TREDICI anni di presidenza FIR, non sia stato
cacciato via per la pochezza - o nullità - dei risultati ottenuti;
pazienza se chi lo ha sostenuto, forse, non sapeva se fare del bene al
rugby o a qualcos'altro.
Comunque, sincero e sentito onore al merito per la squadra e per il
suo onesto impegno. Le colpe non sono di Parisse & Co.!
Ma ci vuole altro. Dopo 10 anni di VI Nazioni è stata cavalcata solo
la politica del populismo e della demagogia: una federazione incapace
di valorizzare i vivai a favore della spinta mediatica che ancora ci
tiene a galla da quella prima - e storica - vittoria sulla Scozia.
Investimenti, soprattutto a livello umano, quasi a zero. E lasciamo
perdere le accademie... misero riflusso di quello che avrebbe potuto -
e dovuto - essere un grande sviluppo dei ns. talenti.
Dicono che la NZ sia "Carter dipendente". Noi, invece, dipendiamo da tutto!
Il mio augurio è quello di evitare che, ogni anno, la partita della
vita si giochi contro il moribondo di turno, cercando di assestargli
il colpo mortale con il manganello di Pulcinella.
Quindi, partiamo proprio dalla partita di ieri per far intendere ai
ns. vertici ed ai ns. giocatori che non possiamo più confondere, per
esempio, la NZ con il Canada o il Sudafrica con il Giappone (che ci è
con il fiato sul collo).
La confusione è deleteria ed ognuno si rende consapevole dei propri
mezzi quando si confronta con le diverse abilità avversarie.
Certo, può essere interessante vedere come la NZ ha steso la Francia,
sabato scorso. Ma l'importante è stabilire come. Avere dei parametri
di confronto e degli obiettivi progressivamente raggiungibili.
Questo è importante.
Non la sfida all'ultimo sangue con la Scozia o l'annuale avversario,
predestinato alla ns. portata, decisiva per credere di salvare una
stagione.
Abbiamo visto che, per il momento, la gente segue e crede in questo
sport molto diverso dal calcio, più "vero" e sanguigno, più credibile
ed entusiasmante.
Non deludiamo chi ci segue con politiche assurde e con proclami ancora
più patetici.
Chi di dovere si dia, finalmente, da fare. Gli avversari, ora, ci
rispettano: lo faccia anche la federazione e chi, almeno a parole,
dice di amare il rugby.
Ciao.
Franco (TV)


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