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[RUGBYLIST] Notizie del giovedì

allrugby allrugby a gmail.com
Gio 1 Ott 2009 14:26:46 CEST


Dal Gazzettino.
Ciao.
Franco (TV)

Benetton e Petrarca
nella notte dei derby

La "derby night" del rugby Veneto nel 4. turno di Super 10 sorride al
Petrarca e al Treviso. In attesa che il D-day del rugby italiano,
domani con il consiglio federale a Roma, decida se riammettere il
Benetton e il Galles d’Italia in Celtic League.
      Una decisione possibile alla luce della lettera del Comune Roma
in cui si dice: «Non risulta che l’amministrazione abbia finanziato i
Pretorians». O della Provincia che afferma di non aver «assunto alcun
impegno finanziario in favore della suddetta società».
      Lettere di fatto non smentite da missive successive inviate alla
Fir, in cui si testimonia «il sostegno organizzativo, convinto e
fattivo» ai Pretoriani, ma si conferma che non esistono soldi già
stanziati. Questa federazione è capace di tutto. Quindi non c’è da
mettere la mano sul fuoco su nulla. Nè sulla riammmissione del Veneto
in Celtic. Nè sul fatto che i 7 consiglieri veneti della Fir diano
sdegnati le loro dimissioni, se sarà confermata la decisione del 18
luglio favorevole ad Aironi e Pretoriani. Una bella "palla
avvelenata", foriera di conseguenze qualunque sarà la decisione.
      Meglio pensare alle palle vere schiacciate in meta ieri sera dai
baby Gatto e Ricciardi (cannoniere del campionato con 4) nella larga
vittoria del Petrarca sul Venezia dell’ex Innocenti. Una dimostrazione
del fatto che la linea verde e austera, pilotata dal piede e dalla
testa di Mercier, sta pagando. Padova infatti sale al 3. posto.
      Il Benetton invece batte a fatica la FemiCz Rovigo e cambia
partner in vetta (ora c’è Parma vittorioso con bonus nel derby). È
stato il match dei pali (3) e della gran difesa di Rovigo che è
riuscita ad arginare il maggior potenziale dei campioni d’Italia (2
mete a 0 per loro). Rovigo è felice comunque per il punto di bonus
strappato e per il 4. posto in classifica. Si giocassero domani i
play-off ci sarebbero 3 squadre venete su 4, ma dopodomani la Fir
potrebbe cancellare il Veneto dal rugby che conta.
      Tutto vero, o siamo su scherzi a parte?
      Ivan Malfatto

      RISULTATI - Benetton Treviso-Femi Cz Rovigo 17-12 (pt 10-6
Treviso m. Goosen, tecnica, 1 cp e 2 tf Goosen; Rovigo 4 cp Bustos),
Petrarca-Casinò di Venezia 36-3 (pt 8-0, punti 5-0; Petrarca m. Gatto,
Mercier, Padrò, Ricciardi, 3 cp, 2 tf Mercier, 1 cp Ambrosio; Venezi 1
cp D. Duca), Mps Viadana-Futura Park Roma 29-10, L’Aquila-Consiag I
Cavalieri Prato 20-29 Plusvalore Gran Rugby-Parma 15-36.
      CLASSIFICA - Benetton, Parma 15 punti, Petrarca 14, Rovigo 12,
Viadana 11, Venezia 7, Prato, Gran Parma, Roma 5, L’Aquila 4.
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Super Ten
Biancoverdi
appaiati
al comando
dal Parma


I tricolori piegano il Rovigo
Ancora uno show di Goosen

Fatica il Benetton ma grazie al carattere resiste al tentativo di
rimonta dei cugini

Il Benetton ha vinto il derby numero 121 contro il Femi CZ Rovigo ed è
rimasto al comando della graduatoria. Ora con Treviso c’è Parma a sua
volta vincitore della sfida cittadina contro il Gran.
      Un derby non bello, ma agonisticamente interessante, intenso,
tirato, giocato punto a punto e deciso solo al fischio conclusivo.
Treviso ha così reagito alla sconfitta di Parma di 4 giorni prima: non
ha disputato una grande partita per qualità, ma ha fatto vedere il
carattere. La lezione emiliana è senz’altro servita, ieri infatti si è
visto un Benetton con maggiore voglia e tanta determinazione.
      Di fronte i Campioni d’Italia si sono trovati un Rovigo che ha
fatto appieno la sua parte, un XV rossoblu caparbio, che ha messo in
difficoltà il Benetton con il suo solito gioco aggressivo, riuscendo a
chiudere bene quasi tutti i tentativo biancoverdi.
      Treviso parte a mille, sembra di assistere al primo tempo
giocato contro il Petrarca. I biancoverdi si installano nella metà
campo ospite senza tuttavia trovare il modo per sfondare e
concretizzare con punti pesanti la superiorità territoriale e il
maggior possesso. I punti arrivano solo dal piede di Goosen che prima
mette dentro da 30 metri e poi colpisce il palo al secondo tentativo.
Dopo un quarto d’ora Treviso è avanti 3-0. Biancoverdi che attuano una
grande pressione offensiva, ma Rovigo non si fa sorprendere, fa buona
guardia e alla prima occasione trova anche il modo di andare in
attacco ed impattare il parziale grazie ad un piazzato di Bustos: 3-3
al 20’.
      Treviso continua il suo forcing e al 24’ viene premiato. A
segnare è Goosen, ma grande merito è soprattutto di Orlando, abile a
cambiare fronte dopo una incursione di McLean e a spiazzare la difesa
avversaria. La terza linea trevigiana elude il placcaggio di un paio
di avversari e poi libera Kingi che serve a Goosen un pallone d’oro
che il regista sfrutta nel migliore dei modi. Dopo la trasformazione
Treviso è avanti 10-3.
      In campo è una battaglia. Poco dopo la mezz’ora Bustos accorcia
ancora dalla piazzola e sul 10-6 per il Benetton si chiude il
parziale.
      La ripresa vede subito Rovigo a punti, ancora con Bustos che non
sbaglia un colpo. I polesani sono ora ad una sola lunghezza e al
quarto d’ora hanno la possibilità di mettere per la prima volta il
muso davanti. Penalty da metà campo, s’incarica Basson: l’estremo ha
la potenza giusta ma colpisce il palo.
      Treviso trema ma resiste al tentativo di sorpasso di Rovigo.
Casellato, tecnico trevigiano sulla panchina polesana, fa entrare
l’argentino Buquete in prima linea per dare freschezza al pack, ma il
pilone si fa mandar fuori subito per un pugno. Il Benetton ha una
mischia ordinata ai 5 metri e con l’uomo in più non ha particolari
problemi. Marrama vede un crollo volontario dei polesani e decreta la
meta tecnica. Il Benetton è avanti 17-9. Partita finita? Assolutamente
no. Anzi da qui alla fine in campo si vede soprattutto Rovigo che ora
fa la partita anche perché Treviso si trova prima in 14 (giallo ad
Andrea Ceccato) e poi chiude in 13 (altro giallo, stavolta a Kingi).
Bustos accorcia le distanze (12-17) con il quarto piazzato alla
mezz’ora e ad un paio di minuti dalla conclusione conquista una nuova
punizione che stranamente decide di piazzare anziché tentare la via
della meta. Bustos calcia corto ma la gara non finisce ancora; Treviso
libera male, Basson conquista palla e rilancia l’azione, calcetto per
se stesso, ma l’opportunità sfuma. Il Benetton non riesce ad uscire
dai suoi 22. Rovigo è sempre in agguato, l’ultimo tentativo è di
Calanchini, ma i polesani gestiscono male la palla, l’azione si perde
e Marrama decreta la fine.
      Ennio Grosso
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  HANNO DETTO. SCANAVACCA: «80’ DI GIOCO CONTRO LA PIÙ FORTE DEL TORNEO»

«Aver conquistato solo un punto mi brucia»

Casellato deluso, capitan Reato no: «Più luci che ombre». Vecchi:
«Sono orgogliosa dei ragazzi»

Sottile amarezza in casa rossoblu per una gara che poteva regalare di
certo qualche soddisfazione in più ai Bersaglieri, oltre al punto di
bonus, e che invece ha fatto perdere l’imbattibilità in campionato.
      Nel complesso, però, Andrea Scanavacca, direttore sportivo della
Femi Cz Rugby Rovigo si dichiara molto contento dell’atteggiamento
dell’intera squadra: “Abbiamo giocato per 80’ contro il Benetton
Treviso, la formazione più forte del torneo. L’aspetto positivo emerso
dalla gara è quello che abbiamo dimostrato di potercela giocare e di
poter competere contro team più attrezzati di noi. Complimenti ai
ragazzi, tutti si sono impegnati da inizio a fine senza risparmiarsi.
Sono stati grandi, peccato, però, perchè meritavano qualcosa di più.
Discutibili a nostro avviso, alcune scelte arbitrali che ci hanno
penalizzato come ad esempio la meta tecnica concessa troppo
frettolosamente. Certo, c’è la soddisfazione per il punto conquistato,
ma in questa occasione oserei dire che è come se avessimo perso tre
punti”.
      Gli fa eco la presidente Susanna Vecchi: “Nonostante la
sconfitta, posso dire di essere molto orgogliosa del risultato
raggiunto e soprattutto dell’atteggiamento tenuto da tutti i ragazzi
per l’intera gara. Alla vigilia c’era molta pressione e tensione
intorno a questo match che invece abbiamo condotto con orgoglio,
mantenendo lucidità, subendo certo un po’ il calo fisico, ma
continuando fino all’ultimo minuto a contrastare con forza
l’avversario”.
      L’allenatore rossoblu Umberto Casellato non condivide il giallo
a Buquete “arrivato nel momento topico della partita”. Riguardo ai
suoi plaude “la caparbietà dei ragazzi, anche se, rispetto a come
poteva finire, un solo punto conquistato mi brucia”.
      Tommaso Reato, capitano della Femi CZ Rovigo sottolinea: “Oggi
ci sono state più luci che ombre sul nostro gioco. Buona parte della
partita, soprattutto nel secondo tempo, l’abbiamo fatta noi. Che
questi progressi e la fiducia nei nostri mezzi siano di buon auspicio
per la prossima gara contro Viadana”.
      Alice Sponton
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  RUGBY SUPER 10 Facile successo ieri sera dei bianconeri al "Geremia"
alla Guizza su un Casinò Venezia apparso inconsistente

Il Petrarca dei giovani vince e diverte

Punto di bonus grazie alle 4 mete, di cui una strepitosa di Ricciardi.
Espulso Presutti: il tecnico esce da gentiluomo

MARCATORI: pt 12' meta Gatto, 31' cp Mercier; st 8' meta Mercier, 11'
meta Padrò tr Mercier, 16' cp Duca, 20' meta Ricciardi tr Mercier, 26'
cp Mercier, 31' cp Mercier, 41' cp Ambrosio.
      PETRARCA: Acuna, Spragg, Bertetti (26' st Ambrosio), Chillon,
Ricciardi, Mercier, Leonardi (26' st Billot), Padrò, Galatro, Bezzati
(21' st Derbyshire), Cavalieri, Fletcher (30' st Filippini),
Chistolini, Gatto (30' st Caporello), Costa Repetto. All. Presutti.
      VENEZIA: Pilat (10' st Candiago), Perziano, Innocenti Lorenzo,
Pozzebon (21' st Dallan), Stodart, Duca, Prati (24' st Daupi),
Paschini, Wium (24' st Cazzola), Palmer, Montauriol (39' st Ciochina),
Ursache, Levaggi, Cafaro, Mc Govern (13' st Ceglie). All. Marzio
Innocenti.
      NOTE: serata calda e umida. Spettatori 1.500 circa. Espulsi
Presutti per proteste al 4' del secondo tempo e Palmer al 41' del
secondo tempo. Cartellino giallo a Padrò al 36' del primo tempo.

  Con questa sono tre vittorie. Su quattro giornate. Battendo anche il
Casinò Venezia, il Petrarca "povero" di Pasquale Presutti consolida la
quarta posizione in classifica, sfruttando ancora una volta al meglio
il fattore campo: questa volta quello del centro Memo Geremia, alla
Guizza, e non il Plebiscito. Una scelta che si è rivelata azzeccata,
perchè nel "catino" di casa, il pubblico, vicinissimo al campo di
gioco, ha saputo dare quel sostegno di cui questa squadra, composta
anche di tanti giovani, ha assoluta necessità.
      È stata una partita costellata da errori da parte dei giocatori
del Venezia. La prima meta è figlia di un intercetto di Gatto, su
passaggio errato di Pilat, a cinque metri dalla linea di meta. Per il
tallonatore la meta è facile. Mercier non trasforma. Il francese si
rifà al 31', quando mette nell'acca la punizione dell'8-0. Al 36'
l'arbitro estrae il giallo per Padrò, che ha commesso fallo
volontario. In superiorità numerica il Casinò si rende pericoloso una
sola volta, con un'iniziativa di Perziano che calcia a seguire per se
stesso: la palla viene intercettata da Spragg.
      A inizio ripresa Pilat sbaglia un piazzato facilissimo (anche
Mercier è stato stranamente impreciso, probabilmente per la non
impeccabile illuminazione del campo della Guizza), e lo stesso
giocatore, unitamente a Perziano, commette al 7’ un errore madornale.
Mercier lascia partire un calcetto alto e corto: la palla dovrebbe
essere facile preda della difesa, ma i due ex azzurri si impappinano
ed è lesto lo stesso Mercier a recuperare l'ovale e andare in meta. Il
Venezia non c'è più e all'11' dopo una mischia chiusa ai 5 metri,
vinta con irrisoria facilità, la palla esce per Padrò, che va
nuovamente in meta. Mercier trasforma e punteggio di 20-0. Gli unici
tre punti il Venezia li segna al 14' con un piazzato centrale di Duca.
      L'azione che strappa gli applausi arriva al 20'. Mercier apre
poco dopo la meta campo per Ricciardi. La giovane ala rompe due
placcaggi con una facilità estrema e poi si accentra e va a concludere
la sua velocissima corsa in mezzo ai pali. Bellissimo. Ed è la quarta
realizzazione per il Petrarca, quella che vale il punto di bonus
supplementare. Non succede altro di rilevante, salvo l'espulsione
all'ultimo minuto di Palmer per offese all'arbitro (forse travisate,
perchè sembra si stesse rivolgendo a un compagno di squadra). A
realizzare il susseguente calcio di punizione è Ambrosio, che fissa il
risultato sul 36-3.
      Una vittoria più facile del previsto per il Petrarca, che ha
avuto una netta supremazia in mischia, settore che doveva essere il
punto debole della squadra bianconera. I tre di prima linea,
Chistolini, Gatto e Costa Repetto, forse non sono fisicamente
potentissimi (a parte Gatto), ma di sicuro hanno buona tecnica,
rapidità e tantissima volontà. Come tutto questo Petrarca, a dire il
vero. Da segnalare che anche Pasquale Presutti è stato espulso per
proteste al 4' del secondo tempo. Prima di uscire, da perfetto
gentiluomo, ha stretto la mano ad arbitro, segnalinee e a Marzio
Innocenti, allenatore del Casinò.
      Alberto Zuccato
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RUGBY Sconfitta senza attenuanti per i lagunari a Padova nel turno
infrasettimanale di campionato

Petrarca in cattedra, Casinò a picco

Finale di partita caratterizzata dal nervosismo, Palmer espulso allo scadere

Si trasforma in una vera batosta la trasferta infrasettimanale del
Casinò di Venezia a Padova. Dal derby non arriva solo una sconfitta
rotonda per 36-3, ma anche la tegola dell’espulsione di Scott Palmer,
rifilatagli dall’arbitro Traversi a partita di fatto finita. Il
Petrarca conduce infatti per trenta punti tondi sul filo del 40.
minuto quando, in seguito ad una punizione, nasce un po’ di nervosismo
in campo. Innocenti cambia subito Montauriol per evitare il peggio,
mentre Palmer istruisce in maniera “colorita” Cazzola su cosa fare
nelle touche. L’arbitro interpreta il vigoroso richiamo come rivolto
all’operato della terna e rifila il rosso a Palmer che lascia il campo
della Guizza in anticipo, seppur di poco, sui compagni.
      Al di là dell’episodio, che potrebbe essere negativo soprattutto
in vista del match in programma già domenica in casa con L’Aquila, la
partita di Venezia non offre certo segnali positivi. Padova in realtà
ha dilagato solo nel secondo tempo, mentre nel primo tempo le cose,
almeno nel punteggio erano state diverse. Certo, la mischia
petrarchina è stata davvero troppo difficile da gestire per gli avanti
veneziani, ma la supremazia territoriale dei padroni di casa non si è
concretizzata e Duca e Pilat hanno messo insieme tre calci di
punizione sbagliati fino all’8-0, l’ultimo con l’uomo in più.
Sfruttando le occasioni il prosieguo dell’incontro probabilmente
avrebbe cambiato faccia.
      Si parte con Padova che riesce a tenere Venezia nella sua metà
campo. La meta che inaugura il tabellone arriva al 12', con Gatto
lesto a sfruttare lo spazio di potenza. Mercier sbaglia una
trasformazione non impossibile e dopo un paio di minuti dalla piazzola
ci prova Pilat. L’estremo del Casinò mostra di non essere in giornata
e calcia fuori. Duca ci prova poi da lontano, ma senza maggiore
fortuna.
      Il Petrarca mette subito in soggezione la mischia lagunare,
rubando due palloni sull’introduzione avversaria. Meglio vanno per
Venezia touche e maul, ma resta in attacco Padova che segna ancora al
31’. Nel finale arriva il fallo professionale che costa dieci minuti a
Padrò. Il Casinò prova subito ad appofittare della superiorità
numerica, ma due belle azioni di Stodart e Lorenzo Innocenti non sono
trasformate in punti.
      Al cambio di campo arriva subito un altro calcio per Venezia, ma
Pilat non arriva nemmeno ai pali. Nonostante l’espulsione di Presutti
i padroni di casa cominciano a crescere. Pilat e Perziano si
ostacolano su un pallone alto e Mercier ringrazia schiacciando in
meta. A questo punto Venezia perde lucidità. La seconda meta è frutto
di un ulteriore indecisione, con Innocenti che non riesce ad annullare
prima di essere placcato nella sua area di meta. Pardò parte dalla
base della mischia seguente e segna.
      Ormai la partita è di fatto decisa e c’è tempo solo per gli
applausi al numero del dicianovenne Ricciardi che dopo le tre mete di
sabato a L’Aquila si ripete con uno slalom di pregevole fattura.
Conquistato il anche punto di bonus il Petrarca rallenta e per il
Casinò c’è solo lo spazio per il pasticcio finale.
      Massimo Zilio
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 Innocenti: «La mischia
ha fatto la differenza»

A fine partita Marzio Innocenti non può che scuotere la testa per il
risultato maturato sul campo. Dopo un necessario, visto il finale di
gara, confronto con i suoi giocatori, il commento che il coach del
Casinò rilascia non può che essere mesto: «È stata una vittoria netta
– dice Innocenti – niente da dire. Potevamo fare di più in un buon
primo tempo, ma non ci siamo riusciti. Forse abbiamo affrontato il
match in maniera troppo tattica. Noi abbiamo certe caratteristiche che
non possiamo trascurare troppo e dovevamo quindi provare a muovere di
più il pallone».
      Se il risultato finale è comunque rotondo, vero è anche che con
un pizzico di precisione in più dalla piazzola l’inizio della ripresa
sarebbe potuto essere ben più equilibrato, se non addirittura a
vantaggio di Venezia: «I calci li abbiamo comunque sbagliati noi –
taglia corto Innocenti – Non li ha calciati il Petrarca». A fare la
differenza, a parte le giocate dei singoli come Mercier e Ricciardi,
senz’altro la mischia ordinata: «Non ci aspettavamo di soffrire così
tanto. Pensavamo che potesse essere un nostro punto di forza, invece è
stato un problema. Forse un errore di valutazione».
      Come si diceva, il finale è stato nervoso: «C’è stata un po’ di
tensione. L’espulsione comunque mi pare un equivoco: Palmer si era
rivolto ad un compagno, non si stava riferendo all’operato degli
arbitri. Peccato perchè ci è costata un rosso pesante anche in vista
della partita di domenica».
      Domenica a Venezia arriva L’Aquila: «Spero che sarà una partita
diversa – si augura Innocenti – Dovremo giocare con maggiore
attenzione, non tanto con più voglia visot che anche con Padova c’era.
Abbiamo tre giorni per recuperare, ma non credo che sia un problema
per noi, lo è per tutti e L’Aquila in più deve fare un lungo viaggio.
Queste tre partite per noi erano importantissime, una l’abbiamo
giocata bene, l’altra male. Speriamo di chiudere in bellezza».
      M. Zi.


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