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[RUGBYLIST] Re: "Stranieri" in C [era: IL NUOVO NUMERO DI RUGBY CLUB]

Marco marco_suomi a libero.it
Lun 12 Ott 2009 10:50:23 CEST


 Da: gaetano.palmiotto a fastwebnet.it
> E gli stranieri di C non sono 
professionisti, 
> ma gente che è qua per lavorare. Argentini? 
> E chi li ha 
visti? Parlo di rumeni, marocchini, 
> tunisini che magari hanno avuto la 
sventura 
> di giocare a rugby nel loro paese da ragazzi.

Al riguardo, da 
emigrato (comunitario) in Scozia, porto la mia esperienza.
La mia società, i 
Greenock Wanderers (capoclassifica in quinta serie, ogni serie sono 12 squadre, 
fate un po' il conto voi), un paio d'anni fa aveva un giocatore australiano 
(che si è frantumato la rotula alla seconda partita, poro cristo, ma non 
c'entra) come "straniero". Poi, c'ero io e un altro amico di Genova che ci 
allenavamo e ci mettevamo a disposizione, abbiamo giocato con la seconda 
squadra (io anche con la terza, una volta). È permesso perché abbiamo un lavoro 
all'esterno del rugby e ce l'avevamo ben prima di tesserarci con la società. Ci 
sono anche due fratelli sudafricani, una terza da paura e un mediano tosto, che 
giocano (quando possono) in quanto entrambi hanno un lavoro eccetera.
Insomma, 
per regolamento ci può essere uno "straniero" vero e proprio - anche Lomu, se 
gli andasse di fare un giro da queste parti - e poi *gente che lavora nella 
zona*, da qualunque parte del mondo vengano.
Non so, a me questo regolamento 
piace.
In fondo anche nella seconda metà degli anni '90 al Valsugana c'era 
Liviu Doncila, un ragazzo rumeno (simpaticissimo) in Italia per lavorare che 
non ha mai avuto problemi per giocare.

Marco Piva


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