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[RUGBYLIST] Il destino dell'Aquila

Angelantoni Mario mario.angelantoni a gmail.com
Mar 3 Ago 2010 23:11:57 CEST


Angelo ha centrato in pieno la situazione. Il dottor Berlusconi, prima delle elezioni regionali è venuto ventotto volte a L'Aquila . Ha promesso mari e monti. Ha imbonito tutti, da quel bravo venditore di fumo che è. Ha preso il 65% dei voti . Ha creato ex novo un aeroporto in pochissimi giorni. E' servito egregiamente per tutta la durata del G8. Oggi non ce lo fanno usare. Ma saremmo immemori e quindi irriconoscenti se non ci ricordassimo di come siamo stati sorretti nella fase di emergenza dalla Protezione civile, dai volontari e soprattutto dai Vigili del Fuoco e dagli innumerevoli donatori, pubblici e privati. Ma una cosa è l'emergenza, per la quale fase noi diciamo grazie, anche se andrebbero fatte anche altre considerazioni, altra cosa è la RICOSTRUZIONE. E su questo versante segniamo vergognosamente il passo. 
La zona rossa dell'Aquila è sempre presidiata dall'esercito e negli  appartamenti di chi vi scrive hanno diritto di entrare solo i ladri.  Ma veniamo a L'Aquila Rugby. Intanto le prime difficoltà le ha create lo sponsor uscente che non ha totalmente onorato ancora gli impegni assunti. Poi c'è da dire che la Protezione Civile si è impossessata dei campi da gioco con pieno diritto, ma non si è data carico di riportarli allo statu quo ante. Ciò comporta allenamenti ad Avezzano o a Roma!!! Va aggiunto che l'impoverimento qualitativo del campionato di eccellenza,  dopo la costituzione di due Clubs di più alto livello, ha determinato un esodo degli sponsor (vedasi Calvisano) , che ha strangolato il movimento rituffandolo nel dilettantismo più becero. Non si possono pretendere cinque allenamenti la settimana, più svariate sedute di  palestra e riunioni varie con ottocento euro al mese a meno che non si abbia a che fare solo con studenti universitari del luogo.  Comunque l'alibi per allontanarsi dal Rugby aquilano agli Sponsor lo ha fornito soprattutto la politica del Nostro beneamato Premier, il quale se avesse continuato con le sue sortite all'Aquila,  avrebbe mantenuto desta l'attenzione generale sul disastro, a questo punto direi irrimediabile, e sicuramente le grandi imprese che ora si aggiudicano lotti da 43,5 milioni di euro con una facilità estrema non avrebbero potuto negarci una sponsorizzazione.


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