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[RUGBYLIST] Notizie del lunedì

allrugby allrugby a gmail.com
Lun 7 Giu 2010 22:42:08 CEST


Dal Gazzettino.
Ciao, anzi 'notte.
Franco

Sudafricani in difficoltà

Mentre l’Australia ha travolto in scioltezza le Figi (49-3) gli
Springboks si sono imposti a fatica sabato a Cardiff sul Galles
(34-31). I dragoni rossi hanno giocato un match effervescente che ha
colto di sorpresa una Sudadrica rimaneggiato. Sei le mete: Ndungane,
Potgieter e De Jongh per il Sudafrica, Hook Prydie e Jones per il
Galles. Nella foto Bradley Davies.
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Rinascono i Dogi Missione Balcani

Sabato a Pordenone con l’Albania, non giocavano dal ’93

Ivan MALFATTO

Dogi testa di ponte per lo sviluppo del rugby nei Balcani, come anche
la storia con la s maiuscola della Serenissima insegna. Elemento di un
progetto organico in Friuli Venezia Giulia (dopo i test azzurri, i
Golden Oldies, il Benetton di Celtic a Fontanafredda). Strumento per
portare risorse nuove all’insegna del motto «impegno nella
tradizione».
      È su queste basi che sabato alle 18 a Pordenone contro l’Albania
XV risorgerà la selezione a invito dei Dogi. Quella in maglia rossa
che annovera tra le sue fila giocatori triveneti o stranieri di club
triveneti. A cavallo fra gli anni ’70 e ’90 ha segnato la storia di
questo sport. Dal 17 novembre 1993 (sconfitta 33-23 contro le Zebre a
Treviso) era sparita. Stritolata dal professionismo e dai calendari
saturi. «Ora nonostante tutto e tutti siamo ripartiti - spiega con
orgoglio Elio De Anna, dei Dogi giocatore, selezionatore e oggi
presidente - Siamo riusciti a mettere in piedi 3 squadre per 4 impegni
nel giro di un paio di settimane. Il triangolare di L’Aquila, con
anche la nazionale Vigili del Fuoco, come preparazione al test di
rientro con l’Albania XV di sabato. I Dogi seven vincitori del torneo
di Mirano. I Dogi under 20 che hanno sfidato il GranViadana a Padova».
      I giocatori selezioni non sono più campioni come un tempo,
perchè oggi i big sono impegnati fra nazionali, Celtic e Super 10.
Sono giocatori di squadre delle serie minori. Ma De Anna non è
spaventato dall’etichetta Dogi di serie B. «La squadra non ha limiti,
chi vuol venire gioca - afferma - Non vogliamo intralciare nessuno, nè
club, nè federazione. Abbiamo i nostri sponsor. Le nostre
assicurazioni per tutelare le società che ci danno i giocatori. Il Cus
Padova ci ha dato gentilmente i campi d’allenamento. Piero Monfeli e
Fabio Coppo hanno accettato di fare i selezionatori. Partiamo dal
livello più basso possibile con l’unico intento di esistere, di essere
utili al rugby e a chi vorrà».
      Ad esempio l’Albania. Dopo la sfida di sabato a Pordenone contro
un XV, verrà restituirà la visita con l’obiettivo di far nascere la
nazionale albanese. Sarà la prima meta nei Balcani dei risorti Dogi.
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L’Italia A in scioltezza. Parisse per un’ora

(e.g.) Nel match di Mirano e vinto dall’Italia A sul XV della
Serenissima per 33-0, 60’ per Sergio Parisse, al rientro dopo
l’operazione al crociato del 29 novembre.
      Nell’ambito del Torneo a 7 “La Colonna”, l’Italia A ha svolto un
buon test in vista dell’IRB Nations Cup che inizierà venerdì a
Bucarest. Mete azzurre di Sgarbi, Minto, A. Pratichetti, Majstorovic e
Furno.
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Dopo l’Under 20 del Petrarca, trionfano Tarvisum (U.18) e Valsugana (U.16)

Ennio GROSSO

UNDER 18 – La Volteco Tarvisium ha conquistato il titolo Nazionale di
categoria battendo nella finale di Firenze l’Academy Noceto 9-8. Per i
trevigiani 3 piazzati di Pizzinato.
      UNDER 16 – Sempre a Firenze, l’Under 16 del Valsugana ha vinto
il titolo Nazionale battendo la Lazio 23-8. Per i patavini mete di
Catelan e Parisotto, quindi 13 punti di piede di Roden. Titoli
giovanili vinti tutti da venete, visto che nell’Under 20 aveva
trionfato il Petrarca.
      SERIE C – Cus Torino, Imola, Rovato e Tirreno sono le 4 squadre
di serie C promosse in B. Una sola veneta presente alle finale per la
B, il Rangers Vicenza. Battuti all’andata a Rovato 18-14, i vicentini
speravano nella rimonta ma al ritorno sono stati sconfitti 26-12.
      NAZIONALE SEVEN – Secondo posto per l’Italia al Seven di
Spalato. Azzurri battuti in finale dal Portogallo 38-5. Col secondo
posto di Spalato e l’identico piazzamento ottenuto a Sopol nella tappa
polacca, l’Italia ha conquistato la qualificazione alle finali Fira in
luglio a Mosca.
      Ennio Grosso
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Miaschia Aperta di Antonio LIVIERO

Per l’attacco azzurro è fondamentale il recupero del maul

L’Italia si appresta a un doppio test molto difficile in Sudafrica.
Come ogni squadra di rugby andrà in campo per vincere ma,
naturalmente, non è l’impresa che ci si attende. Agli azzurri si
chiedono significative risposte dal punto di vista della solidità
mentale e dell’organizzazione di gioco. C’è ancora una difesa in grado
di reggere con dignità contro i migliori attacchi? E la conquista,
specie in mischia ordinata, può tornare al rendimento mostrato in
autunno? Durante il Sei Nazioni quelle che sembravano certezze sono
diventate dubbi, tanto da generare sospetti di logorio di un gruppo
con le cicatrici di mille battaglie. Adesso sono queste le priorità.
Le condizioni preliminari senza le quali diventa accademico qualunque
discorso su un gioco d’attacco più brillante.
      Penso invece che qualcosa si possa tentare subito sul piano
della sterilità offensiva, cioè delle mete e della pericolosità
dell’attacco, a prescindere dalla qualità del movimento e dallo
spettacolo. Penso, come dicono i francesi, a “les fleurs du maul”, ai
raggruppamenti penetranti tanto invisi dai cultori del gioco alla
mano. Prima che il Bord ne autorizzasse il crollo, gli azzurri
ricavavano proprio dal maul buona parte delle poche mete che
segnavano. Ma con il ripristino del divieto gli azzurri non sono
ancora riusciti a rimetterlo in campo. Colpa di meccanismi arrugginiti
e di arbitri intransigenti con chi lo imposta e magnanimi con chi
difende. Nel corso della stagione però allenatori e giocatori hanno
preso le misure, chiarendo le interpretazioni regolamentari e
adattandosi agli arbitraggi. Il maul sta tornando un po’ ovunque,
anche nel campionato italiano, come hanno dimostrato le due finaliste
Benetton e Viadana, che dalla prossima stagione ci rappresenteranno in
Celtic League.
      È lecito dunque aspettarsi che l’Italia lo rilanci al più
presto. Potrebbe trovare qualche meta in più. Quella seconda marcatura
che da sempre manca al suo score e che è quasi sempre il viatico per
poter ragionevolmente ambire a un successo. Sia chiaro: in astratto
una partita si può vincere 3-0. Ma in media servono tra i 20 e i 30
punti. Cioè un paio di mete e 3 o 4 tra calci e drop. A noi manca la
seconda meta. E la mete del maul. Appartiene pertanto alla logica
pensare che se ritroviamo alla svelta quest’ultimo, un passo avanti si
possa fare in termini di competitività e persino di vittorie. Nel
senso che gli azzurri tornerebbero in grado di approfittare di una
giornata storta di Galles, Inghilterra e persino Irlanda. E sappiamo
che queste occasioni capitano. A patto però che si ripristini la
tenuta difensiva e che gli avanti tornino a mettere pressione e
destabilizzare la conquista avversaria.
      C’è poi un altro uso interessante del maul di cui gli azzurri si
potrebbero giovare non per segnare direttamente o cercare i calci di
punizione, ma proprio per costruire il gioco e trovare quelle
soluzioni che la nostra linea d’attacco non trova. Cioè stringere e
bloccare le difese con l'azione penetrante del pack. Per poi
trasformare il gioco sugli spazi creati a raso o all’esterno. Ma per
ora meglio non pretendere troppo.
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Edizione di Treviso

Il 25 agosto la prima amichevole della stagione con i Saracens, ma il
15 i biancoverdi potrebbero esordire con i francesi del Dax.

Benetton, una rosa di 42 giocatori

Orlando e Kingi potrebbero scendere a Mogliano

Ennio GROSSO

In casa Benetton è ormai tempo di vacanze, solo per i giocatori però,
non per la dirigenza che sta programmando la nuova stagione, quella
che, prima volta in assoluto, vedrà i Campioni d’Italia lasciare il
campionato italiano per dedicarsi solo alle gare internazionali con la
disputa di 22 partite nella Magners Celtic League e 6 nella Heineken
Cup.
      Il club biancoverde in questo periodo sta definendo la nuova
rosa che sarà composta di 42 giocatori come da prassi nella Celtic
League, quindi si stanno programmando le varie amichevoli da disputare
nel mese di agosto, prima dell’inizio della competizione celtica che
scatterà sabato 4 settembre e che dovrebbe vedere Treviso esordire in
casa.
      Per quanto riguarda le sfide amichevoli, già definito il match
del 25 agosto a Londra contro i Saracens, finalisti della Guinness
Premiership appena 10 giorni fa; sarebbe in via di definizione un
altro incontro per domenica 15 agosto, questa volta in terra francese.
Avversario sarebbe il Dax, XV del Pro D2 transalpino che i tifosi
biancoverdi ricorderanno di certo visto che nel novembre 1996 affrontò
il Benetton a Monigo in Heineken Cup.
      Sulla questione nuovi arrivi non dovrebbero esserci grosse
novità. Undici i nuovi giocatori già sbarcati a Treviso, nove dei
quali hanno potuto conoscere la nuova squadra lunedì scorso. Sul
fronte partenze la società deve invece risolvere alcune faccende. Per
forza di cose, infatti, la rosa trevigiana ha bisogno di una sfoltita,
pertanto alcuni atleti saranno dirottati altrove.
      Chi potrebbe decidere proprio oggi il suo futuro, è ad esempio
Dion Kingi, appetito dal Petrarca Padova e pure dal Marchiol Mogliano.
Dopo alcuni incontri con la dirigenza del Petrarca, oggi la terza
linea che ha vinto 10 giorni fa un nuovo scudetto con il Benetton, il
quarto personale, avrà un incontro con la dirigenza del Marchiol che
potrebbe rivelarsi decisivo. A Mogliano, con Kingi, potrebbe arrivare
anche un altro neo scudettato biancoverde, Silvio Orlando. Per lui si
tratterebbe di un ritorno alle origini a distanza di 11 anni e dopo 9
campionati disputati con la Prima Squadra del Benetton. Con Saviozzi,
altro ex biancoverde, già da tempo in bianco-blu, formerebbero un
reparto di spessore che potrebbe fare cose di livello nel prossimo
campionato di eccellenza.
      Ma a Mogliano, il cui tecnico sarà il confermato Eugenio
Eugenio, sembrano scatenati: ad interessare al club del Terraglio
sarebbe infatti anche il pilone-tallonatore Nicola Corbanese del
Benetton, Nazionale Under 20, quindi in cabina di regia il mirino è
puntato sul neozelandese Harvey, nell’ultima stagione in forza
all’Amatori Milano. Harvey occuperebbe il posto di Darrel Eigner che a
sua volta potrebbe essere il nuovo regista del Nuova Punto Casa
Casale.
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UNDER 18

La Tarvisium è campione d’Italia

MARCATORI: pt 3' Pizzinato cp, 11' Pizzinato cp, 21' Gennari cp, 26'
Feretti meta; st 43' Pizzinato cp.
      RUGGERS TARVISIUM: Esposito, Pantaleoni, Zorzi, Lucchetta,
Offor, Pizzinato, Francescato, Favaro, Furlan, Conte, De Adamo,
Amadio, Cappelletto, Bonato, Papa. A disposizione: Tonellato,
Piovesan, Gato, Bettiol, Menuzzo, Catarin, Tocanne. All. Bonatto.
      RUGBY ACCADEMY NOCETO: Gennari, Gabelli (60' Taciti), Feretti,
Tannoia, Trotta, Farolini, Violi, Giovanelli, Sciacca (44' Sandretto),
Rimpelli, Bongiorni, Grassotti, Telò, Baronio, Silvestri. A
disposizione: Bortolin, Ngom, Berghenti, Singh, Kumar. All. Bonardi.
      ARBITRO: Belvedere di Roma.
      NOTE: Ammoniti: Giovanelli (Noceto). Spettatori 2000.
      FIRENZE - Il 'Padovani' di Firenze si colora di rosso perché il
Tarvisium è campione d'Italia under 18. Al termine di una sfida non
spettacolare ma appassionante, piena di capovolgimenti di fronte e,
decisa soprattutto dai tiratori specializzati, i trevigiani hanno la
meglio su Noceto con il punteggio di nove a otto. Implacabile
Pizzinato per Tarvisium mentre il parmense Gennari pretende troppo da
se stesso e, nel momento migliore di Noceto, a fine primo tempo,
fallisce il piazzato che poteva scavare il solco decisivo nel
punteggio. La partenza di Tarvisium è buona, anche se, alcune
leggerezze difensive di Noceto, vengono sfruttate solo su calcio
piazzato da Pizzinato, per ben due volte nel primo quarto d'ora: 6-0.
Bastano però due accelerazioni consecutive, la prima di Violi, con
punizione trasformata da Gennari, e la seconda da Farolini, splendido
assist per la meta di Feretti, non trasformata, a ribaltare il
risultato in favore dei parmigiani che all'alba della mezz'ora si
portano avanti nel punteggio per 8 a 6, stesso risultato con cui si
chiude il primo tempo. Nel secondo tempo è dominio territoriale di
Tarvisium che si riporta in avanti, per l'ultima e, decisiva volta,
con Pizzinato al 43', ancora su calcio piazzato.
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Memorial Lello Dolfato: i suoi amici premiano Paese

TREVISO - (e.g.) Si è disputato ieri in Ghirada il “2. Memorial Lello
Dolfato” riservato alla categoria Under 16 in ricordo della terza
linea del Benetton scomparso il 7 luglio 1997. Sei formazioni
partecipanti, Alpago, Benetton A, Benetton B, Paese, Piave e Villorba.
      Come consuetudine a vincere non è stata la squadra che ha
ottenuto il maggior numero di vittorie, bensì quella che a giudizio
degli ex compagni di squadra di Dolfato ha giocato il miglior rugby.
Giudici, tra gli altri, i vari Ceselin, Collodo, Rigo, Rossi, Russo,
Tesser, Zanon, alcuni dei giocatori che hanno condiviso gioie e
successi sportivi con Lello.
      Alla fine vincitore è stato il Paese, premiato da Arrigo
Manavello che ai tempi di Lello Dolfato era il presidente del Benetton
Rugby. Presente anche l’assessore Andrea De Checchi e alcuni
rappresentanti del Vecio Rugby, in primis il presidente Manrico
Marchetto, che hanno premiato le altre squadre. Una targa ricordo
anche ad Umberta Casellato, moglie di Franco, scomparso un paio di
mesi fa e uno dei promotori di questo Memorial.
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Nelle edizioni di Rovigo e Padova non ho rilevato articoli sul rugby


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