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R: Re: [RUGBYLIST] Comunione d'intenti

Antonio Mangano antoniomangano1962 a libero.it
Mar 22 Giu 2010 18:57:42 CEST


Credo che gli accordi vadano fatti a partire dalla 14. Più in basso occorre 
che ci siano più società e maggiore tolleranza se non discrezionalità. Io 
penso per esempio che con le attuali regole il campionato giovanile più 
difficile sia la 14. Noi quest'anno siamo partiti in 24 abbiamo disputato 17 
concentramenti, siamo andati al Topolino, ma abbiamo giocato alcuni 
concentramenti 2 concentramenti in 16 e mi pare uno in 15 e Treviso si sono 
assentati 3 dei migliori perché ammalati. l?under 14 si svolge in un momento 
difficile e particolare della crescita dei ragazzi. Le difficoltà non 
mancano credo che affrontare il torneo in meno di 20 e fare 14 
concentramenti  sia veramente difficile. Più avanti è un po' più semplice, è 
vero che gli ormoni sono più dirompenti, ma gioca già chi ne ha veramente 
voglia e ha già contratto il "morbo". Concordo con Luca che molte squadre 
senior quest'anno non avrebbero potuto, con le regole di questa stagione 
fare i play off in C élite e in B. Mi chiedo a questo punto come si può 
obbligare una squadra con velleità a strutturare il proprio percorso verso 
la crescita in amniera razionale e rafforzando la propria struttura e il 
proprio vivaio? Solo in questo modo. Credo che la norma sia più punitiva per 
chi fa senior di un certo tipo che verso chi fa solo giovanile. Cosa è 
avvenuto finora? Naturalizzati in prima squadra, qualche italiano in grado 
di incidere e via alle speranze per uno o due anni. Patrimoni delapidati, 
squadre e spogliatoi spaccati sulle miserie economiche di piccolo rimborsi e 
tonfi clamorosi. Bisogna stabilire regole chiare anche dure e indigeste. Ma 
occorre pensare in primis al settore giovanile robusto e composto da molti 
giocatori per under. Occorre fare accordi e pensare alle proprie società in 
maniera diversa. Credo che questa sia una giusta scelta federale e credo 
anche il doppio canale proposto da Luca andrebbe studiato anche se bisogna 
ricordare che non tutte le realte nazionali sono il Veneto, l'Emilia e il 
Lazio. E strutturare 2 livelli potrebbe significare fare campionati 
logisticamente ed economicamente molto dispendiosi.
----- Original Message ----- 
From: "Oliver63" <luca.oliva a katamail.com>
To: <rugbylist a rugbylist.it>
Sent: Tuesday, June 22, 2010 5:56 PM
Subject: Re: R: Re: [RUGBYLIST] Comunione d'intenti


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> Ho lanciato il sasso e non nascondo il braccio ...
>
> Questa regola indurrà le società ad uno sforzo ulteriore di reclutamento e 
> tesseramento per l'anno a venire: per numeri bassi (10 o meno) sarà 
> necessario realizzare accordi con società maggiori o con altre società 
> della zona ...
>
> Quando però il numero si farà critico - e per me il numero critico è tra 
> 15-20 - nonostante eventuali accordi con altre società ci sarà il rischio 
> concreto di trovarsi con una multa equivalente ad una rinuncia alla gara 
> ... E questo rischio ci potrà essere anche per squadre "al di sopra di 
> ogni sospetto" perchè annate storte possono capitare a tutti ... Non farò 
> il nome di una società che ha partecipato quest'anno all'Under 16 èlite ma 
> non ha i numeri per partecipare l'anno prossimo ...
>
> Mi chiedo: è questo il modo migliore per aumentare il numero di praticanti 
> ?
>
> Mi ricorda un pò quanto fatto per l'Under 13 un paio di anni fa: ci sono 
> troppe mischie ? Aboliamo le mischie ... Ci sono troppo pochi giocatori ? 
> Aumentiamoli per decreto ... !!!
> Insomma si guarda l'effetto e non la causa ...
>
> Una proposta interessante è stata fatta da Gianni Zanasi: premiamo chi ha 
> più tesserati e chi fa più squadre non penalizziamo chi ne ha di meno ... 
> !!!
> Ma questa proposta richiede un cambiamento di mentalità che mi pare 
> difficile da realizzare nel breve termine ...
>
> A breve termine ritengo più fattibile l'attivazione di un secondo 
> circuito, anche per le giovanili ...
> Un primo livello fatto da squadre che non hanno problemi a raggiungere il 
> numero ... un secondo circuito cui si iscriveranno le squadre che qualche 
> problema a raggiungere il numero ce l'avranno ... anche con 10 giocatori 
> voglio dire ... Quando si incontreranno decideranno se giocare 10 vs 10, 
> 13 vs 13 o 7 vs 7 ... !! L'incontro sarà comunque valido a formare una 
> graduatoria di merito, per quel che vale, naturalmente ... perchè lo scopo 
> è fare giocare i ragazzi, dare continuità al lavoro e naturalmente 
> aumentare gradualmente il numero fino a poter partecipare al primo 
> circuito ...
>
> Ma chi lavora nel nostro settore sa che i numeri aumentano gradualmente e 
> non di botto, soprattutto i primi anni, e per arrivare a stabilizzare 
> numeri di un certo livello ci vuole comunque uno startup che può essere in 
> certi casi di parecchi anni ...
>
> Aperto al dibattito ...
>
> Ciao.
> Luca Oliva
>
> Giorgio Betteto ha scritto:
> Coobiz.it - Gestisci la tua azienda in rete - http://www.coobiz.it
>
>
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>
>  Ciao da Giorgio
>
>  paolo.valbusa a libero.it wrote:
>  Non sono d'accordo.
> È meglio "provarci" con 14 o 13 che perdere a tavolino, con le solite
> conseguenze disciplinari, perché la classe è in gita scolastica e c'è 
> stata
> un'epidemia di diarrea tra i giocatori.
>
>
> Concordo con Marco Piva e Gaetano Palmiotto,
> "la norma dei 15" non ha senso. Se una società avesse davvero la 
> possibilità
> di scegliere preferirebbe, ovviamente, presentarsi con la lista completa 
> invece
> che con 12,13 o 14 giocatori. Se non lo fa è perché non può, non perché 
> non
> vuole. Penalizzando, anche sotto l'aspetto pecuniario, le società che non
> schierano almeno 15 giocatori,  si corre il rischio di dare il colpo di 
> grazia
> ad un movimento che già non gode di una buonissima salute. Perché, invece, 
> non
> chiudere le accademie e destinare quei fondi (che si dicono ingenti) alla
> formazione di tecnici territoriali da affiancare alle società 
> nell'attività di
> reclutamento e di gestione dei giovani rugbisti?
> un saluto dalla Destra Piave,
> Paolo Valbusa
> _______________________________________________E' mancata l'applicazione 
> del più minimo buon senso .... si voleva cercare di elevare il livello ? 
> visto che buona parte dei campionati
>  giovanili e di serie C è poi organizzata localmente in gironi 
> meritocratici, bastava applicare questa regola SOLO ai gironi più 
> elevati... può essere giusto obbligare
>  chi vuole salire di categoria o lottare per un titolo italiano ad avere 
> dei numeri ... ma applicata così è semplicemente demenziale.
>  Una ennesima ulteriore conferma che la FIR dovrebbe più onestamente 
> definirsi Federazione delle nazionali di rugby italiane ed accademie...
>
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