[RUGBYLIST] Dondi e...

Gio 24 Giu 2010 22:24:04 CEST

Caro Antonio, ripensa alla tua decisione. Sentirei troppo la tua mancanza e soprattutto i tuoi 
ricordi scritti con tanto gusto e ironia.

Penso che abbiamo press'appoco la stessa età (io ne ho 68) e quindi mi ritengo in grado di dire 
la mia sul rugby di un tempo come sui valori in cui ogni cittadino deve credere.
Ora, mentre il rugby è cambiato, i valori restano (dovrebbero restare) gli stessi. La coscienza 
civica, il senso del dovere, l'etica pubblica, la cultura del merito: c'è qualcuno che non abbia 
osservazioni da fare sul come questi esempi che ho fatto siano considerati oggi in Italia? 
E secondo te, non è forse l'esempio che viene dall'alto (dalla classe politica come da quella 
dirigenziale) la principale causa del degrado che viviamo? Eppure, disgraziatamente, c'è un 
approccio diverso, quasi tollerante o indifferente, mentre io continuo ad indignarmi (e penso 
anche tu come più o meno tutti in questa list). 

Veniamo a noi: non ho mai sentito critiche a Dondi per come ha condotto l'Italia nell'ambito
internazionale. Tutt'altro. Credo anzi di poter affermare con tutta sicurezza che gli siamo tutti grati 
di questo. Ma giunge sempre un momento in cui il leader - se ha l'intelligenza per farlo, ma ci vuole 
una gran dote di umiltà - capisce che ha fatto il suo tempo e si fa da parte. 
Glielo dimostrano i fatti: è più lento nelle decisioni, aumenta la propensione al compromesso, ha 
meno visione del futuro, non riesce più a controllare, come un tempo, il sistema che lui stesso ha creato. 
Capita anche nelle piccole aziende familiari, vuoi che non possa capitare altrove, in grandi strutture?
Infatti quello che io imputo a Dondi - per quello che ho visto e vissuto negli ultimi anni - è proprio la 
sua incapacità di capire che è ora di passare la mano, trovare un nuovo leader, più giovane, più in 
consonanza coi tempi, che percepisca immadiatamente le tendenze, le possibili evoluzioni di quel 
mondo che ha finora lui , Dondi, ha governato bene. Quello stesso mondo che dimenticherà presto 
quel che ha fatto di buono se i progressi attesi non diventeranno (e non sta avvenendo, purtroppo)
realtà nel breve.

Arrivo a quanto dichiarato da Sonego. Se ieri un cittadino poteva anche astrarsi dalla politica (intesa 
come gestione della cosa pubblica), oggi la situazione del Paese, la crisi internazionale e soprattutto il 
degrado morale di cui dicevo prima che sta erodendo fin le fondamenta della nostra comunità nazionale
non lo consentono più. Se prima quindi potevo permettermi un minimo di rilassatezza di fronte agli scandali
che si registravano, oggi mi sento (e sono) in prima linea per denunciarli ed attaccarne gli autori. E sai
perchè, Antonio? per egoismo: se egoismo si può chiamare la mia aspirazione di lasciare ai miei figli un 
Paese degno di essere all'altezza delle altre nazioni.

Infine, un cenno sulla scintilla che ha scatenato tutto questo: la nota di Franco circa l'adombrata amicizia di
Dondi con Lunardi. Sarò breve, Antonio: l'amicizia è una cosa sacra per me. Ma non deve aver nulla a che 
fare col mio mestiere o con la posizione che ricopro. Non deve in nessun modo inquinare le deleghe di
fiducia che mi sono state affidate, non devono esserci sospetti o dicerie. In particolare se dovessi
ricoprire una posizione di vertice. Lunardi non è stato ancora processato, è vero: ma sarebbe cosa buona
e giusta se Dondi facesse chiarezza sui suoi rapporti con il medesimo e meglio ancora sarebbe se
cessasse di averne, fin quando la situazione non verrà chiarita. Oppure, se decidesse una buona volta di
lasciare la presidenza ad un degno successore: da pensionato, da libero cittadino, può fare quel che vuole.

Antonio, ripensa alla tua decisione. 

Con molta  simpatia e immutata stima.
Piero
  ----- Original Message ----- 
  From: A Zibana 
  To: rugbylist a rugbylist.it 
  Sent: Thursday, June 24, 2010 7:03 PM
  Subject: Re: [RUGBYLIST] Dondi e...

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  Caro Sonego, in passato alcune  mie e-mail inviate in copia ad altri mi furono bloccate e quindi invio questa alla list. 

  Mi sembra che tu abbia rispostoin puro politichese e quindi non accetto quanto tu dici.
  Non ho mai capito perché certuni attacchino Dondi senza riconoscergli i meriti che ha acquisito e che non sto ad elencare in quanto anche i suoi critici conoscono bene.
  Ora che si tiri in ballo Lunardi già ministro e senatore di questa nostra repubblica come se fosse già statop condannato mi sembra assurdo. e non accettabile. Quindi caro Sonego ti prego cancellarmi dalla lista. Il mio indirizzo é : azibana a tin.it e quindi chi mi vorrà contastarmi sa come farlo.
  Ammetto che non mi sarei mai aspettato di dover fare quellop che sto facendo a dimostrazione, sd mai cene fosse bisogno. che questo rugby non é fatto per chi, come, lo ha vissuto in altri tempi.
  Un saluto a tutti coloro che credono in certi valori.

  Antonio  
    ----- Original Message ----- 
    From: Giovanni Sonego 
    To: rugbylist 
    Sent: Thursday, June 24, 2010 4:11 PM
    Subject: Re: [RUGBYLIST] Dondi e...

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    A Zibana ha scritto: 
      Povera rugbylist. Sonego dovrebbe intervenire per evitare che la list diventi una tribuna politica. O Sonego interviene assicurando che in futuro si parli solo di rugby o mi considero fuori. 

      Antonio 

    E Sonego, a domanda, risponde... (Non mi rivolgo, ovviamente, a nessuno in particolare, tantomeno ad Antonio)

    Per poter praticare lo sport c'è bisogno di praticanti e di pubblico, di strutture, di soldi, di patroncini, di sponsor, di leggi che regolamentano l'attivita' e di attivita' di ricerca medica per migliorare le prestazioni, o di di sulla traumatologia sportiva, di assicurazioni di organizzazioni. Cioe', una qualsiasi attivita' sportiva non e' un mondo a se stante, ma impatta e si relaziona con il resto della societa'.

    Questo impatto e questa forza di relazione con la societa' tanto più grande, tanto piu' è grande l'organizzazione sportiva.  
    E' normale che un'organizzazione sportiva come la federazione italiana rugby, con tanti praticanti e sempre piu' appassionati (e con tanti soldi), abbia un impatto non indifferente nella cosa pubblica. 

    Pensare ad uno sport disgiunto dalla politica, mi sembre utopistico, idealistico e anche un po' ipocrita. 

    La politica a mio avviso, riguarda tutti i soggetti facenti parte di una società, e non esclusivamente chi fa politica attiva. 
    La politica è l'occuparsi della cosa pubblica e di come questa viene gestita. 

    Percio' sono assolutamente contrario a di dire "fuori la politica dalla ista".

    --------------

    Dobbiamo però intenderci.

    Negli ultimi anni, ho sentito sempre piu' usare la parola "politica", con un'accezione molto limita: la politica è l'attivita' svolta dagli eletti del popolo, divisi in partiti. Parlare di politica, negli ultimi anni, non ha piu' riguardato i modelli di sviluppo, i modelli ecomici, i problemi della societa', le soluzioni, ecc. ecc.  ma soltanto LO SCHIERAMENTO PARTITICO.

    Chi in queste ore chiede alla rugbylist di "mettere al bando la politica" probabilmente sta usando la parola POLITICA con un significato diverso.  Sta chiedendo: "Non portiamo anche qui in lista l'assurda divisione tra partiti e schieramenti che gia' ci avvelena la vita di tutti i giorni". 

    Allora, IN QUESTO SENSO, sono d'accordo anch'io.

    Ciao
    Giovanni Sonego

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