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Reply: RI: R: [RUGBYLIST] Rugby: Scuola di vita o di maleducazione?

gaetano.palmiotto a fastwebnet.it gaetano.palmiotto a fastwebnet.it
Gio 6 Maggio 2010 10:15:56 CEST


Ciao a tutti.
Voglio fare un intervento contro-corrente. 
Come spesso facciamo noi Italiani, in tutti i campi, mitizziamo gli stranieri.
Vorrei però elencarvi alcuni episodi capitatimi di persona:

- Twickenham 2001: dietro di noi erano seduti un gruppo di studentelli adolescenti un pò alticci che, forse presi contropiede dalla partenza dell'Italia in vantaggio per gran parte del primo tempo, si lasciarono andare a gesti dell'ombrello e dita medie ad ogni meta inglese (e ne fecero molte quel giorno); questo nell'indifferenza dei vicini (e anche nostra che ignorammo la provocazione)
- Murrayfield 2005: eravamo con numeroso gruppo minirugby; anche lì l'accoglienza degli scozzesi (gran parte ragazzini, va detto) non fu delle migliori, nè per gesti, nè per parole. Anche in quel caso gli adulti accompagnatori non pensarono di intervenire.
- Dublino 2006: fuori dallo stadio, con un gruppo di amici tra cui il compianto Joker, fummo aggrediti verbalmente da una coppia di ubriachi che insultò il nostro paese, le nostre mamme e quant'altro. Purtroppo uno dei nostri non era particolarmente Zen e iniziò a menare il marito. Lo trascinammo via a peso, ma non fu una bella esperienza.
- Roma 2009: in mezzo ai Gallesi, alla meta del Galles si scatenano i tifosi dei dragoni. Un amico urta involontariamente un galles che fa cadere la macchina fotografica. Si scusa, si offre di pagare la riparazione. Vuole i soldi della macchina; si mettono d'accordo sul quantum e il mio amico si vuole tenere la macchina, giustamente. Il gallese dice che ci sono dentro le sue foto; il mio amico dice che non c'è problema, gli dà la memory card. A questo punto il gallese diche che il prezzo è salito, vuole altri 50 euro e comunque si tiene la macchina altrimenti ci spacca la faccia: gli altri gallesi, quelli "bravi" assistono in silenzio. Sono costretto a ricordargli che siamo a Roma, che se faccio una telefonata si potrebbe mettere molto male per lui. Si ac
contenta del rimborso della macchina, si prende la memory card e finisce là. Ma anche questa, non bella esperienza, i nostri figli undicenni sono abbastanza sconvolti.
- Torino 2004? : torneo minirugby, ci giochiamo una partita decisiva con lo Chambery; nel finale segniamo la meta della vittoria ma l'arbitro purtroppo non la vede e non la concede. L'allenatrice dello Chambery, molto sportivamente, ci insulta bellamente e ci fa il gesto dell'ombrello.

Questa una piccola carrellata sul Sei nazioni. Ovviamente potrei scriverci un libro.

Non arriviamo agli eccessi del calcio militarizzato, ma nel rugby ci sono degli imbecilli come ovunque. E spesso taciamo e per convenienza nascondiamo sotto il tappeto.
Prima che sia troppo tardi, serve un inversione di tendenza, un messaggio veramente forte o quanto prima saranno dolori.






<----Messaggio originale:---->
Da:	Oliver63 <rugbylist-bounces a rugbylist.it>
Inviato:	giovedì 6 maggio 2010 9.40
A:     'Rugbylist' <rugbylist a rugbylist.it>
Oggetto: R: [RUGBYLIST] Rugby: Scuola di vita o di maleducazione?

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Chi ha detto a qualcun altro che si deve vergognare di indossare la felpa
del Petrarca è un coglione che niente sa e niente mai saprà dello spirito
rugbystico.

Ma mentre in un contesto di 400 persone è facile isolare gli imbecilli, in
un contesto di 4.000 questo è molto più difficile e in un contesto di 40.000
diventa impossibile.

Il pubblico britannico è un esempio inarrivabile per noi perché la
percentuale di praticanti il rugby e in generale di praticanti l'attività
sportiva è molto più elevata. In Italia la pratica sportiva è un optional e
si vede da come viene considerata l'attività sportiva dalle nostre
istituzioni scolastiche. 

Quindi è un problema sociale e culturale prima ancora che sportivo.

Ora mi si dirà: "E ma voi di Rovigo ..." Sarebbe ora di finirla con questa
polemica e riportare gli occhi sul campo, da cui evidentemente invece si
vogliono togliere ... 

Domenica ci sono due importanti partite: Prato-Rovigo e Petrarca-Viadana ...
Pensiamo a quelle e ai risultati che verranno fuori ...

C'è anche l'importante novità di due arbitri scozzesi, uno dei quali mandato
proprio ad arbitrare Petrarca-Viadana ...

Buon rugby a tutti !!

-----Messaggio originale-----
Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
Per conto di Giorgio Betteto
Inviato: mercoledì 5 maggio 2010 16.38
A: Rugbylist
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] Rugby: Scuola di vita o di maleducazione?

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Ciao a tutti da Giorgio

gianni zanasi wrote:
> Coobiz.it - Gestisci la tua azienda in rete - http://www.coobiz.it
>   
>
> ------------------------------------------------------------------------
>
>
> 	
>
> Quindi dobbiamo rassegnarci, perchè la popolarità, perchè il 
> professionismo si ottiene con l'imbarbarimento del rugby?
> Non dobbiamo più stupirci se dagli spalti sentiamo gli insulti più 
> beceri, indirizzati agli avversari, agli arbitri ecc. come nel 
> demenziale e pericoloso comportamento di fanatici del calcio?  Tutto 
> questo per ottenere cosa: la popolarità? il professionismo?-  Quando 
> alcuni mesi prima della dipartita di Giuseppe Tognetti, nell'ultima 
> intervista che mi concesse, gli chiesi, perchè aveva smesso di 
> scrivere del rugby, mi rispose testualmente: " il rugby di adesso e 
> per la strada che stà intraprendendo, non è più il mio rugby". Il 
> destino ha voluto per mano della C.I.A.R. che mi fosse consegnato il 
> "Premio Beppe Tognetti" ed allora vi dico che per me quello che ci 
> aspetta col professionismo sarà la massa di pubblico che a volte 
> supererà altri sport, ma qualche nostalgico, come me, dirà: che bel 
> spettacolo! Ma com'era bello lo *sport* del rugby.
> Com'è che ci chiamano, i romantici del rugby?
> Grazie, quale onore!
> Gianni
>
> 	
>
>
Non so, Io non vorrei proprio farne una questione , ma è un fatto che 
praticamente SOLO a Rovigo (ed in misura più ridotta all'aquila) ci sono 
questi comportamenti, e non mi riferisco ai fischi sui piazzati, ma agli 
insulti ed in generale al comportamento tipico del tifoso ultras del 
calcio, che non riconosce mai il valore dell'avversario.
A Rovigo stanno decisamente degenerando, perchè, a parte i cori di 
insulti contro i giocatori ,  nel terzo tempo ad un mio amico che 
indossava la felpa del Petrarca gli è stato detto a muso duro di 
vergognarsi  di averla addosso... sono andati vicino allo scontro fisico 
e non è stato un caso isolato ...

Non riesco proprio a comprendere come uno che si reputi rugbysta possa 
pensare di dire ad un altro di vergognarsi della maglia avversaria ..

D'altra parte è anche logico che con una stampa locale che scrive 
*esattamente* come scrivono sui siti ultras, per cui le sconfitte sono 
colpa degli arbitri , che gli avversari non meritavano di vincere e 
tutto l'armamentario tipico ultrà - per cui di una partita giovanile 
U.18 vinta per 12-5 si scrive "Rovigo che schiaccia gli avversari" non 
possa far altro che stimolare e promuovere proprio questo tipo di 
comportamenti.

Per fortuna è una cosa piccola e limitata , nella stragrande maggioranza 
delle altre partite non si sentono insulti, nella maggioranza nemmeno i 
fischi sui calci...
Domenica scorsa al campo del Petrarca si è giocata la semifinale secca 
fra Petrarca e Benetton : un derby vero e proprio, veneto e  giovanile e 
forse per questo anche più sentito, tant'è vero che la tribuna era piena 
con oltre 1400 spettatori , quasi la metà trevigiani, un tifo caldo e 
molto rumoroso... ma niente insulti, niente cori di scherno, nemmeno un 
fischio sui piazzati ... ed era una partita che valeva la stagione , chi 
vinceva va in finale , gli altri a casa...

Ma allora non è impossibile ! forse andrebbe seriamente rivisto il 
giudizio sui tifosi di Rovigo, probabilmente troppe volte la semplice 
inciviltà è stata passata e scusata come "folklore" "goliardia" "hanno 
sempre fatto così" ..


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