I: [RUGBYLIST] Parliamo di cose serie....

Lun 13 Feb 2012 14:52:07 CET

Ti ringrazio Jeppo per il tuo preziosissimo contributo.
Scusa il modo ma la notizia probabimente è sfuggita.....

Sono anni che si sanno i rimedi ma, siccome la medicina è amara, nessuno la prescrive.

Quando alleno una squadra, che sia di U8 o seniores, ho sempre in mente il massimo riferimento possibile. Un ragazzo è gratificato se gli insegni i movimenti di Shane Williams e il divertimento nell'allenarsi ce lo mette lui.

Occorre ristrutturare con metodologie adeguate il nostro movimento, in caso contrario fra altri 10 anni saremo ancora qua a discutere su Botes & Burton.

Non aspettiamo che la FIR ci imponga l'obbligatorietà per il rugby di base e investiamo nella qualità dei tecnici di base. Troppo spesso si sente dire: "il nostro obbiettivo è creare giocatori dal nostro vivaio e per questo alcuni ragazzi hanno preso il brevetto di allenatore di 1° livello". Con che esperienza e con che metodologia insegneranno se devono ancora imparare loro come allenatori????
Allenare il rugby è come guidare la macchina: non basta fare i corsi e prendere la patente ma bisogna guidare con uno esperto a fianco.

Troppo spesso il "metodo globale" all'italiana è un alibi alla mancanza di concetti e preparazione tecnica.
Siamo lenti? La velocità e l'agilità si acquisiscono e perfezionano fino all'U10, dopo è tutto inutile.
Quante società hanno un preparatore atletico specifico per la velocità in U8?
Quanti tecnici allenano la velocità?
Si dice che a quell'età l'importante è divertirsi... Non capiamo che a non divertirsi facendo correre i ragazzi è l'allenatore pilone con la pancia che vorrebbe tanti proseliti piloni che fanno bene il saluto ed il terzo tempo.
Siamo vecchi! 
Il ragazzino che si spacca i denti e rompe le ginocchia facendo i salti con lo skateboard si diverte perché impara le basi per essere bravo e fare il wheelie e l'ollie, come quello che si mette a palleggiare ore e ore con il pallone da calcio al di fuori degli allenamenti.

Serve un cambio di mentalità e non è un problema di costi perché  se si vuole imparare (anche l'inglese ) il sistema si trova...
Vero Jeppo?

TVB e ti stimo, come dice mia figlia....

PEACE & LOVE & PLAY RUGBY

Salvatore Messina

----- Messaggio inoltrato -----
Da: Andrew <jeppo678 a virgilio.it>
A: Salvatore Messina <totorugby a yahoo.it> 
Cc: rugbylist a rugbylist.it 
Inviato: Lunedì 13 Febbraio 2012 13:21
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] Parliamo di cose serie....

Ho frequentato molti corsi sia come docente e osservatore durante il mio 16 - 18 anni qui in Italia. Ho anche lavorato a tempo pieno per RFU come sviluppatore allenatori per 7 anni. Durante i corsi basati sulla metodologia anglosassone l'effettiva costruzione di una tecnica viene proposto, discusso e concordato. Gli allenatori poi tornano ai loro club per diffondere la tecnica. Ciò significa che quando i giovani giocatori si muovono attraverso il sistema rappresentativa, hanno un bagaglio di tecnica individuale e collettiva che è molto simile da un giocatore all'altro.
Il messaggero è l'allenatore. Speriamo che lavorerà con 20-30 giocatori al suo club.
10 allenatori, 30 giocatori ciascuna = 300 i giocatori che ricevono nuove informazioni.
Quando mi capita di incontrare giovani allenatori in Italia che hanno frequentato i corsi di coaching preliminari, sono stati tutti insegnato a parlare la stessa lingua. Trovo però molti che non sanno come costruire, ad esempio, un maul,  posizione del piede durante una touche, come costruire una mischia, ecc. 
Ho partecipato ad un aggiornamento di 3 livello a Roma un paio di anni fa. Durante questo aggiornamento un allenatore FIR ci ha mostrato come recuperare la palla dopo un placcaggio, ecc. Penso che questo dovrebbe invece essere materia di 1 Livello.
Personalmente ritengo che sia necessario imparare le parole per fare poi la frase che sarà parte della storia finale.
Recentemente ho partecipato ad un aggiornamento per allenatori. Uno dei docenti ha spiegato di aver osservato alcuni partiti U14, ed era preoccupato per la mancanza di recuperare la palla dopo il placcaggio. Ha spiegato la sua preoccupazione, ma non ha offerto una soluzione tecnicamente. Allenatori mi chiedono dove possono ottenere informazioni tecniche aggiornate, e dirigerle verso un vasto numero di siti web. Spesso ritornano con il solito problema: "Ho guardato il sito, ma non parlo inglese".
Quindi, tornando alle piramidi.
Se c'è una perdita di 15% anche tenendo conto di reclutamento, poi un gruppo  U12 - 20 bambini;  a U14 diventa 17 giocatori, U16 diventa 15 giocatori, U18 diventa 12 giocatori.
Che cosa può ridurre la perdita di giovani giocatori dal rugby? 
Qualità di coaching / insegnamento, e costante aggiornamento delle informazioni per loro allenatori. Se i giocatori giovani accettare il concetto che quando partecipano a sessioni di allenamento possano imparare qualcosa di nuovo, allora essi saranno incoraggiati a partecipare e provare la loro nuova conoscenza. Quando, tuttavia, gli allenatori sono interessati solo a preparare la squadra per vincere la prossima partita, allora siamo sulla strada sbagliata. Imparare a vincere, e perdere, è essenziale, ma anche insegnando che una buona prestazione può essere molto soddisfacente è anche necessario. In caso contrario, dare la palla alla grande e forte (o grassi) giocatore; fargli segnare meta dopo meta, ma non essere sorpreso quando il piccolo ala congelato sulla fascia campo non viene più.
“Dare un uomo un pesce, avete dato da mangiare per oggi. Insegnare a pescare, e avete dato da mangiare per tutta la vita, Insegnagli a insegnare agli altri a pescare, e saranno nutrire una moltitudine di persone.”
Andrew Jepson. Coach Educator I.R.B.
Colli Del Tronto; A.P. 
From: Salvatore Messina 
Sent: Monday, February 13, 2012 11:58 AM
To: rugbylist a rugbylist.it 
Subject: [RUGBYLIST] Parliamo di cose serie....
Squadre e aziende di rugby in Italia - http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby
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"Insegnare 10 giocatori qualcosa di nuovo, e 10 i giocatori possono migliorare. Insegnare 10 allenatori qualcosa di nuovo, e forse si può migliorare 200 giocatori o anche di più.
Piramidi con una base piccola e stretta finire prima rispetto a quelli con una grande base larga.
Vorrei mandare piu allenatori possibile, non giocatori." 

Sarebbe interessante sentire un approfondimento dell'autore di questa frase sia sulla notizia sia sulle opinioni che condivido in toto.

PEACE & LOVE & PLAY RUGBY

Salvatore Messina

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