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[RUGBYLIST] I: R: I: R: R: I: R: R: Italia-Sudafrica

Piero Filotico pierofilotico a alice.it
Mar 25 Nov 2014 01:39:59 CET


 

 

Sarà di sicuro una mia c@##@t@, ma la FIR non potrebbe imporre che nei centri al di sotto di un certo numero di abitanti ci può essere solo una società e stabilire incentivi in questo senso?
piero

 

Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di ilfalco7 a libero.it
Inviato: lunedì 24 novembre 2014 23:29
A: rugbylist a rugbylist.it
Oggetto: [RUGBYLIST] R: I: R: R: I: R: R: Italia-Sudafrica

 

Quì concordo, a tal punto che vi dico che siamo l'unico sport dove la nazionale tira moltissimo ed i cui club non seguono affatto lo stesso andamento ed addirittura non riescono nemmeno ad esprimere una lega.

Volley e basket sono l'esattto contrario.

Sull'accorpamento sarebbe auspicabile ma siamo così campanilisti che non vedo uno spiraglio.

Se in realtà piccolissime es. avezzano ed anzio esistono due società per città che si fanno la guerra e non riescono ad esprimere numeri importanti ed a volte nemmeno sufficenti per fare attività juniores come possiamo sperare di trovare dirigenti lungimiranti che diano un cambiamento radicale per la salvezza del movimento.

 

----Messaggio originale----
Da: totorugby a yahoo.it
Data: 24/11/2014 17.27
A: "rugbylist a rugbylist.it"<rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: [RUGBYLIST] I: R: R: I: R: R: Italia-Sudafrica

Mi sono dimenticato di aggiungere anche una considerazione sulle società italiane....

 

Premesso che geograficamente l'Italia è fatta male e a sud dello stivale gli spostamenti sono veramente complicati (senza considerare le isole), il nostro movimento paga le divisioni campanilistiche che hanno dato pepe al movimento (come si fa a togliere Padova-Rovigo????) ma che dal 6 Nazioni in poi hanno frenato tutto il progresso. Costringendo la federazione a scindere tra club e formazione nazionale.

L'unica società in grado di competere fino all'anno scorso era Treviso ma anch'essa è stata ridimensionata.

 

Il Galles sanguina ancora oggi per la ferita inferta con la creazione delle franchigie ma senza il PRO12 col cavolo che raggiungeva certe prestazioni e lo stesso vale per l'Irlanda. 

 

In Italia abbiamo creato 2 franchigie ma così facendo i campionati nazionali sono stati ridicolizzati e pensare di andare avanti così è da irresponsabili. Questa volta però non è la federazione che deve intervenire ma i club. Accorpandosi o, più facilmente, creando nuove realtà che operino ad alto livello su territori più ampi, prima di tutto recuperando sostentamento economico regolare. In più sarà obbligatorio creare una didattica aggiornata e veramente formativa. Tranne alcune realtà lombardo/venete e l'isola aquilana il pressapochismo regna sovrano.

La vedo molto dura me chi fra 10 anni ci sarà sarà strutturato così.... In natura ed economia la legge di Darwin (evoluzione per sopravvivere) è l'unica che funziona!

 

Salvatore Messina

 

----- Messaggio inoltrato -----
Da: ilfalco7 <ilfalco7 a libero.it>
A: rugbylist a rugbylist.it 
Inviato: Lunedì 24 Novembre 2014 12:56
Oggetto: [RUGBYLIST] R: R: I: R: R: Italia-Sudafrica

 

 

Condivido la prima parte. Direi anche che giocare con l italia non è facile xche distrugge e rallenta. 

Ma lo si fa x non soccombere poi vincere è un altra cosa.

Che molte squadre non siamo nemmeno vicini. Basta vedere cosa ha fatto la n zelanda ad un galles fantastico nei minuti finali quando in campo i dragoni hanno messo forze fresche e hanno alzato la speranza do un sogno.

Mostruosi nella competenza nella tenuta fisica nelle variazioni di gioco.

Con questi siamo indietro anni luce e non sono nella qualita dei giocatori. La loro decima apertura è migliore della nostra.

Ma non sono d accordo sul canada e Giappone. 

Sono in crescita e l ingresdo del giappone sarà di enorme stimolo per tutti.

Ma per ora restano dietro a noi per fortuna. 

Ricordiamoci che 25 anni fa eravamo molto ma molto piu indietro. 

Ma ancora non siamo riusciti a dare una svolta e una profondità alle strutture dei club.

Li tutto è rimasto uguale anzi sono diminuiti gli investimenti e quasi nessun club è riuscito a darsi una struttura professionale. 

 

Inviato da Samsung Mobile.

 

-------- Messaggio originale --------

Da: tizianotaccola1 a alice.it 

Data:24/11/2014 12:18 (GMT+01:00) 

A: rugbylist a rugbylist.it 

Oggetto: [RUGBYLIST] R: I: R: R: Italia-Sudafrica 

 

Chiaro, crudo e preciso. Commento dai sapori forti.

Come nel suo stile.

Stavolta sottoscrivo.

14cavallopazzo

 

----Messaggio originale----
Da: totorugby a yahoo.it
Data: 24-nov-2014 11.59
A: "rugbylist a rugbylist.it"<rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: [RUGBYLIST] I: R: R: Italia-Sudafrica

Come ho già detto si può valutare una partita per lo spettacolo e dal punto di vista tecnico.

Nel primo caso buone le coreografie sugli spalti ma a livello di scarsa sagra di paese sul campo.

 

Per quanto riguarda l'analisi tecnica devo dire che finalmente, dopo un anno, si sono visti gli azzurri giocare a rugby, prima firmavano solo autografi. Per il resto siamo ancora lontani da Canada e Giappone e ce la giochiamo con la Georgia (sempre che non schieri i migliori giocatori). 

Nessuna contesa sui punti d'incontro ci ha permesso di giocare più fasi, tanto quando si arrivava nella loro red-zone o perdevamo palla o davamo un turn over.

Siamo deficitari sulle prese aeree e il nostro estremo non sa nemmeno cosa sia il gioco al piede (d'altronde Masi è un centro e pure primo portatore/placcatore); l'altra ala non pervenuta.

Se poi consideriamo che abbiamo dovuto aspettare uno straniero di terza fascia (arrivato alle Zebre non certo per averlo strappato alla concorrenza) per vedere come si deve giocare a 10 siamo messi male... Poi entra Orquera e finisce tutto...

Se siamo fortunati ed abbiamo tutti i giocatori "migliori" in forma riusciamo a mettere giù un 15 da trincea almeno per 50 minuti.

Ma a rugby si gioca imponendosi sull'avversario. Se partiamo già per difendere meglio non giocare nemmeno....

 

Per quanto riguarda il fatto che non si possa giocare con il freno a mano tirato è una sciocchezza che può aver detto solo uno che non ha mai giocato a rugby o che ha pensato di averlo fatto....

Un placcaggio può essere fatto alla massima intensità fisica, solo tecnico, solo a bloccare o solo a rallentare/atterrare.... Per intenderci come la finta di placcaggio di Parisse che ha regalato una meta al SA.

 

Le partite si giocano per vincere e io sarei contento se cominciassimo a vincerle anche giocando malissimo. Il SA, finché il nostro movimento sarà questo, non sarà mai alla nostra portata (non lo è per l'Inghilterra pur non essendo al top). Per un allenatore questa sconfitta potrebbe dare solo indicazioni per il futuro con squadre al nostro livello atletico e di competenza e la considerazione è che abbiamo fatto un notevole passo avanti dall'anno scorso e adesso possiamo giocarcela con USA, Georgia, Russia e tentare la ciliegina con Canada e Giappone.

Visto come andrà a cambiare il panorama delle competizioni mondiali per club e per nazionali, compreso l'Europa, è un bel sospiro di sollievo....

 

Salvatore Messina

 

----- Messaggio inoltrato -----
Da: "tizianotaccola1 a alice.it" <tizianotaccola1 a alice.it>
A: rugbylist a rugbylist.it 
Inviato: Lunedì 24 Novembre 2014 9:35
Oggetto: [RUGBYLIST] R: R: Italia-Sudafrica

 

Spero vivamente di essere stato spocchioso e non un analista che interpreta la partita secondo le mie capacità e la mia esperienza.

Comunque lo sapremo a febbraio.

Sorvolo sull'affermazione che se facciamo una buona prestazione non sia corretto dire che la facciamo (sempre) rispetto alla prestazione degli avversari.

A me sembra tanto ovvio.

Saluti da 14cavallopazzo

----Messaggio originale----
Da: antoniomangano1962 a libero.it
Data: 24-nov-2014 9.04
A: <rugbylist a rugbylist.it>
Ogg: [RUGBYLIST] R: Italia-Sudafrica

 

Sono ben impressionato. Secondo me è una falsa rappresentazione pensare che una squadra in uno sport di combattimento come il rugby possa giocare con il freno a mano. E ovviamente quando facciamo una buona prestazione non è corretto dire che la facciamo grazie agli avversari. E' un po' spocchioso non rende merito a chi va in campo. Ricordando che si va in campo in 30! Anzi come dicono i puristi in 31. Di questa finestra novembrina mi sono piaciute molte cose, tranne la gestione di Allan. 

 

 


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