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[RUGBYLIST] I: il Rugby globale e Villipreux

Salvatore Messina totorugby a yahoo.it
Mar 3 Nov 2015 07:25:47 CET


Il rugby è uno sport particolare in cui servono doti tecniche paragonabili al basket ed aggressività da incontro di pugilato ed è per questo che rimarrà sempre in Italia uno sport di nicchia e nel resto del mondo faticherà ad imporsi. A parte la sua versione seven che è appunto una versione con molto poco a che fare con il XV.E' ormai dimostrato che l'allargamento della base non solo ha dei limiti fisiologici che ormai stiamo raggiungendo ma anche non sforna la qualità che qualcuno prevedeva. Snaturare una disciplina sportiva per facilitarne l'accesso alla fine allontana sempre di più la base dal vertice ed alla lunga crea una disaffezione. Come si può ben vedere dal fatto che ad un aumento dei tesserati non è seguito un aumento degli appassionati e questo è riscontrabile dalla tiratura della stampa sportiva e dagli spettatori televisivi. Per non parlare di quelli allo stadio.Insomma: fin che riesco a giocarlo alla buona e senza troppo impegno bene, dopodiché smetto e torno a guardarmi il calcio in tv.Un'occhiata all'esplosione del campionato UISP anche a livello giovanile rispetto a quello federale può farci capire la portata della regressione.
Visto che sono 3 volte campioni del mondo magari prendere spunto dalla Nuova Zelanda non fa male e analizzando la loro filiera notiamo che non è la quantità di praticanti, che è comunque alta in relazione alla popolazione, a fare la differenza, perché in questo caso Inghilterra e Francia sarebbero inarrivabili, ma la cura nella qualità. 
Che poi se uno considera che gli AB hanno un bacino d'utenza che spazia su "tutto il Pacifico"... Salvatore Messina
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  Da: anna maria <begione11 a yahoo.it>
 A: Rugbylist Rugbylist <rugbylist a rugbylist.it> 
 Inviato: Domenica 1 Novembre 2015 9:04
 Oggetto: [RUGBYLIST] il Rugby globale e Villipreux
   
Intanto cominciamo a giocare a capirci. Qual è l'obiettivo che si pone questo dibatto all'interno della list? L'alto livello, dove a mio avviso le Accademie sono indispensabili  solo se ad insegnare ci sono tecnici di provata capacità, oppure l'aumento della base dei praticanti, in modo da godere di una scelta più ampia per poter forgiare quei talenti che esistono negli altri sport anche nel nostro Paese, dove può invece iniziare l'insegnamento pure un ragioniere.Ricordo a tutti che Villepreux nei suoi corsi dal primo al terzo grado "apriva" sottolineando che il livello ludico non doveva mai mancare nelle sedute di allenamento e che per Rugby globale ho sempre creduto si sarebbe dovuto intendere far muovere la palla in modo che fosse coinvolta tutta la squadra. Proprio per quanto riguarda i piloni schierati come trequarti, Eraldo Sgorbati, che credo non abbia bisogno di presentazioni, negli anni Sessanta utilizzava Quadrelli e Germano Niccoli, nati uomini di prima linea, anche come trequarti a seconda di chi era l'avversario.
Romano Rambaldi
PS- Tifavo Australia "tradita" però da alcuni giocatori con notevoli difficoltà in fase difensiva e da una rimessa laterale poco efficace sia nella conquista sia nell'utilizzo dell'ovale. 


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