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[RUGBYLIST] R: R: R: mi dispiace ma a me l'Italia non convince e non piace

antoniomangano1962 a libero.it antoniomangano1962 a libero.it
Lun 12 Ott 2015 11:38:31 CEST


così di primo acchito mi vengono questi. A Viadana gioca Santamaria (capitano), al Petrarca Vento, a Piacenza Barbuscia, alle Fiamme Oro Mammana, Amenta e Duca. non so la sardegna. ma il problema non credo sia questo. In ambiente dilaniato da polemiche e in rosa massacrata dagli infortuni il nostro mondiale paradossalmente è un successone




----Messaggio originale----

Da: giandoscriba a giandomenicomazzocato.it

Data: 12/10/2015 10.46

A: <rugbylist a rugbylist.it>

Ogg: [RUGBYLIST] R: R: mi dispiace ma a me l'Italia non convince e non	piace







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Con franchezza.

SVEGLIA!!!!!SVEGLIA!!!!!!!!!!!!

Come si fa a disquisire su motivazioni tecniche quando il problema (e il
dramma) è un altro?

Abissalmente più di fondo, più di radice.

Quello di restituire identità ad una nazionale la cui crisi (di identità,
appunto, ormai perdurante) è specchio e conseguenza della crisi del sistema rugby
Italia e dell’intero movimento.

Tradotto significa leadership, crescita tecnica, allargamento
reale della base, riscoperta del territorio (dove sono finite Sicilia e
Sardegna?), restituzione di autonomia agli arbitri nella stagione in cui
producono gioielli come Mitrea e Blessano.

Tradotto significa: abbiamo dirigenti all’altezza? Vogliamo entrare
in una visione manageriale del nostro sport?

Poi, che Parisse sia al capolinea o no, conta un piffero.

È il vuoto che ha dietro che spaventa.

Gian domenico mazzocato

 

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giandoscriba a giandomenicomazzocato.it

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Da:
rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per
conto di tizianotaccola1 a alice.it

Inviato: lunedì 12 ottobre 2015 09:48

A: rugbylist a rugbylist.it

Oggetto: [RUGBYLIST] R: mi dispiace ma a me l'Italia non convince e non
piace



 

Abbiamo chiuso la nostra partecipazione al mondiale con
quella classifica che ci aspettavamo.



Devo dire che questo non vale per tutte le squadre che hanno
partecipato fino ad oggi al mondiale.





Prima di tutte l'Inghilterra, a seguire il Sudafrica e in
misura minore anche la Francia.





L'Irlanda, che era stata designata come nostra antagonista
al traguardo della qualificazione, ha sfoderato





una magnifica prestazione contro i galletti, battuti nel secondo
tempo da una immensa marea verde.





Una Francia, caparbia, forte in tutti i reparti, che ha
lottato fino all'ultimo contro una squadra che del





possesso e del volume di gioco ha fatto la sua arma
vincente. I galletti hanno forse sprecato un paio di calci





di punizione, forse tre (non scordiamo il palo), hanno
rubato qualche touche, ma poi nel gioco aperto sono stati battuti 





dagli irlandesi, specie nelle ruks, come ammesso dallo
stesso Saint-André.





 Vittoria strameritata
per O'Connel e compagni, che hanno sostituito dei campioni come Sexton 





e lo stesso capitano con altrettanti campioni che non hanno
certo fatto rimpiangere i titolari.





La partita Irlanda-Argentina sarà di quelle da non perdere
assolutamente: va guardata!





Tornando agli azzurri va detto che il primo tempo è stato
giocato con impegno, concentrazione,





acume tattico e peccato per qualche sbavatura che ci ha
impedito un paio di segnature pesanti.





Bene la nostra mischia che ci ha regalato i soliti calci di
punizione e occorre tener conto che il 





pacchetto rumeno è stato dato con circa 50 kg di scarto,
superiore al nostro. Un po' confusionario Benvenuti nel 





secondo tempo, dove si è fatto portare via l'ovale qualche
volta di troppo. I rumeni, come contro gli USA,





hanno reagito veementemente nell'ultima mezz'ora, complice
anche la girandola delle sostituzioni, a mio avviso alcune





affrettate ed altre non azzeccate, oltre ad un rilassamento
generale. Avrei fatto restare ancora qualche minuto Manici e McLean. Intanto il





tallonatore avrebbe avuto il tempo per alcuni lanci e per
amalgamare meglio i due piloni appena entrati, e 





Palazzani messo subito alla mischia avrebbe fatto una
figuraccia in meno. Quando Brunel se ne è accorto





(della difficoltà di Palazzani ad estremo) ha mandato in
quel ruolo un'apertura (quasi esordiente) che non





avevamo mai visto nella veste di "arrière".
Incomprensibile! Il francese già era stato criticato per aver lasciato Mauro in
tribuna





e credo che abbia toccato il fondo con queste cervellotiche
sostituzioni. Peccato perchè Jacques lascia l'Italia nel peggiore dei modi.





In questi ultimi venti minuti del mondiale si è rimangiato
tutto quello che ha predicato per 4 anni.





Tant'è! Adesso occorre
voltare pagina e ricominciare a pensare al prossimo 6 Nazioni che , a scanso di
equivoci, gli





azzurri hanno dimostrato di meritare. Vedremo chi verrà
chiamato per portare avanti l'Italrugby. Fino ai prossimi





test ( quando ci saranno?) seguirò le formazioni della
Guinness. 





Un caro saluto da 14Cavallopazzo





 







 

----Messaggio originale----

Da: Paolo.Familiari a eni.com

Data: 12-ott-2015 3.57

A: "rugbylist a rugbylist.it"<rugbylist a rugbylist.it>

Ogg: [RUGBYLIST] mi dispiace ma a me l'Italia non convince e non piace



Mi
dispiace andare forse controcorrente ma ieri ci siamo trovati di fronte una
squadra alquanto mediocre che ci ha lasciato spazio alle facili illusioni.

Mi
dispiace ancora di più constatare che del professionismo abbiamo acquisito i
valori più beceri e vergognosi.

Come
ha scritto Massimo (Giovannelli, il vero capitano visto degli ultimi 30 anni)
non convocare per scelta tecnica Bergamasco alla sua ultima partita in
Nazionale è stato ridicolo, ci stiamo appiattendo come il calcio dove conta di
più la forma che la sostanza!!!!!!

 

Grande
Giovannelli, un amico fuori e dentro il campo.

 

Paolo

 

 

 

 

 





From:
rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] On
Behalf Of Giovanni Ciraolo

Sent: Monday, October 12, 2015 4:45 AM

To: rugbylist a rugbylist.it

Subject: [RUGBYLIST] la guerra del tifo è finita





 

La
domanda che mi pongo è: come ha fatto questa Italia, tutto sommato produttiva
nel suo gioco anche oggi contro la Romania, battuta con il minimo sforzo, a
perdere 32-10 da questa Francia rivista oggi? E’ evidente che quel primo nostro
match è stato completamente dominato dall’arbitro, ma del resto Joubert aveva
un enorme debito precedente di errori verso i francesi …. 

La
dietrologie previsionali a mio parere si possono archiviare. Abbiamo una
squadra discreta, abbastanza regolare, fisicamente da registrare ma mi sembra
grottesco sostenere che il rugby azzurro sia al terminal finale. Questa squadra
ha ormai un leader indiscutibile che non è assolutamente Parisse, e nemmeno
Allan, ma Gori. Questo ragazzo ha l’età giusta, ha l’intelligenza, ha la
volontà, del resto è questo il nostro destino: il leader della nostra nazionale
è sempre stato il mediano di mischia. Qui abbiamo una scuola di vecchia data e
forse la prevalenza del ruolo dipende anche dalle nostre caratteristiche
fisiche e morfologiche, e dalla nostra tendenza all’astuzia come uno dei motivi
dominanti del nostro gioco.

Sono
rimasto senza parole nel seguire Francia-Irlanda. Un’Irlanda quasi
esclusivamente fisica, errori di passaggio elementari da entrambe le parti,
galletti totalmente sterili e depotenziati: francamente poteva andarci molto
meglio in questa coppa del mondo. Le distanze si riducono, del resto è un fenomeno
generale. Dire che oggi siamo giunti al terminal dei giocatori pensionabili,
scusatemi ragazzi, ma significa vivere in una dimensione intellettualistica e
sterile come la Francia vista oggi. Va bene che la provincia italiana
culturalmente ricca consente anche di rimanere nel mondo di Platone, ma
caliamoci un po’ nella realtà concreta dei nostri giovani. Penso che non
sopportano le nostre litanie e i nostri dogmi. 

g.
ciraolo           







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