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[RUGBYLIST] Finale Top 14 a Barcellona e Brexit

Giovanni Ciraolo jxcira a tin.it
Sab 25 Giu 2016 16:23:10 CEST


Brexit avrà delle conseguenze sul rugby europeo e sulla libertà di ingaggio dei giocatori:

http://www.rugbyworld.com/news/brexit-mean-rugby-56194

Fino adesso, per avere un contratto o permesso di lavoro in UK bastava un passaporto UE dello sportivo o della sua partner ovvero un nonno nato in UK o infine l’aver partecipato negli ultimi 15 mesi ad un livello Test nella propria nazione di appartenenza. Adesso si tratta di vedere quali accordi provvisori verranno firmati dal governo britannico e dalle federazioni sportive per dare esecuzione all’uscita dalla UE. In teoria il governo di sua Maestà potrebbe stipulare degli agreements sulla libertà di circolazione delle persone anche con paesi extra UE purché inclusi nella zona di libero scambio europeo. Mi sembra di capire però che, senza accordi precisi, ogni giocatore UE avrà bisogno di una procedura di passaporto britannico per poter giocare in UK salvo se ritenuto conforme ai livelli Test ricordati in precedenza.

I club UK sono in prospettiva scoraggiati nell’ingaggiare giocatori esteri. In termini reciproci, i giocatori britannici che vorrebbero giocare in Francia possono ancora farlo con un permesso di lavoro che peraltro sarà simile come necessità di adempimenti a quello di un neozelandese o fijiano   etc..

Considero questa Brexit purtroppo quasi inevitabile, anche se moralmente parlando avrei votato per la permanenza nella UE perché Brexit causerà diversi fastidi ai giovani che già di fastidi ne hanno troppi. E’ ridicolo ma anche drammatico restringere i movimenti tra i giovani. A questo punto i populisti con le loro magliette moralistiche dovrebbero anche darsi da fare per smontare i palchi e gli impianti dei concerti internazionali al grido di vade retro, gioventù confusionaria e globalizzata! Comunque il Regno Unito non è mai entrato a Bruxelles se non con il proprio corpo, con il quale ha cercato di fare mischia, ma l’anima indissolubile degli inglesi (che un po’ ricorda anche la nostra) è sempre rimasta transatlantica in senso strettissimo. Pirandello, non Shakespeare, è andato in scena per anni nella capitale belga, ma adesso tutta la verità si ricompone ed anche in campo sportivo si richiedono veri leaders per scrivere nuove regole e difenderle. De Gaulle, da buon appassionato di rugby, ha placcato per 10 anni l’ingresso di UK in CEE, e a posteriori non gli si può dare completamente torto sulle sue ragioni (in realtà aveva ragione quasi su tutto e quando stava nel Parco dei Principi con i Bleus al suo posto di Presidente diventava anche malleabile e sincero).      

Intanto, la finale del Top 14 francese si è giocata a Barcellona tra Racing e Tolone (vittoria Racing) con 100.000 persone provenienti da tutta la Francia e forse parecchi spagnoli. Perché non fare lo stesso anche noi, e giocare in Europa la nostra finale? Sarebbe un incentivo per avere giocatori esteri migliori e proporre il nostro rugby a paesi vicini. 

 

Giovanni C.

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