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<DIV><FONT face=Tahoma size=2>Sulla partita avete detto tutti.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Tahoma size=2>Queste le mie dichiarazioni alla stampa
monzese:</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Tahoma size=2></FONT> </DIV>
<DIV>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN
style="mso-ansi-language: IT"><FONT face=Verdana>Un esodo di massa: centinaia i
giocatori, tifosi e amici del Rugby Monza presenti a Saint Etienne per sostenere
gli Azzurri in un'impresa che viene sfiorata per due soli punti. E tantissimi i
sostenitori accorsi al Campo Chiolo per incoraggiare l'Italia, oltre 200
caldissimi supporters.</FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN
style="mso-ansi-language: IT"><FONT face=Verdana>Peccato per il risultato, ma
l'esperienza vissuta dai monzesi a Saint Etienne resterà a lungo nei cuori e
nelle menti; il commento del DG Palmiotto:</FONT></SPAN></P>
<P class=MsoNormal style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt"><SPAN
style="mso-ansi-language: IT"><FONT face=Verdana>"La delusione per la sconfitta
è tanta, ma il rugby è anche questo: saper perdere. Credo che dobbiamo tornare a
Monza portandoci dentro le cose stupende che questa trasferta ci ha donato;
ieri, dalle ore 18 in poi, i tifosi Italiani (in larga maggioranza, oltre 20.000
rispetto ai 7.000 scozzesi ndr) hanno marciato affiancati ai rivali scozzesi dal
centro città fino allo Stadio cantando e ballando insieme. Un corteo con
cornamuse e tamburi, con cori scozzesi e canzoni Italiane che hanno sfilato per
il centro di Saint Etienne paralizzando la città per oltre un'ora tra gli
applausi dei locali per nulla infastiditi dalla pacifica invasione. E il grande
rispetto durante l'incontro e dopo, quando a piccoli gruppi ci siamo mischiati
coi tifosi scozzesi che festeggiavano, alcuni che ci donavano la loro
bandiera: un gesto di infinito rispetto per l'avversario. Questo è il grande
valore del rugby, e questo ci deve restare. Le sconfitte sul campo si
superano, pensando fin d'ora alla prossima rivincita"</FONT></SPAN></P></DIV>
<DIV><FONT face=Tahoma size=2></FONT> </DIV>
<BLOCKQUOTE
style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=antoniomangano1962@libero.it
href="mailto:antoniomangano1962@libero.it">Antonio Mangano</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=rugbylist@rugbylist.it
href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist@rugbylist.it</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Sunday, September 30, 2007 6:55
PM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [RUGBYLIST] ita-scozia</DIV>
<DIV><BR></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2><FONT face="Times New Roman" size=3>...Il guaio
Luca è che tu porteresti Paterson dalla ns parte, probabilmente <BR>per la sua
precisione al piede non per il suo ruolo. Noi siamo rimasti <BR>inchiodati ad
un dilemma in questi ultimi anni che è quello del piazzatore. <BR>Avere
recuperato Bortolussi che aveva prestazioni al 100% doveva <BR>risollevarci ma
così non è stato. Proprio quando dalla piazzola Pez sembrava <BR>più sicuro. E
le scelte sono state fatte anche in funzione delle prestazioni <BR>dalla
piazzola. Come dimenticare Wakarua. Ma questi sono se e ma che non <BR>fanno
la storia e ancor meno il rugby. Non siamo quelli delle partite <BR>iniziali e
neanche quelli dell'ultima partita. Siamo sciuramante qualcosa di <BR>più.
Cosa saremo tra 4 anni nessuno lo può sapere e belle gatte da pelare lo
<BR>avranno anche galles, irlanda e la stessa Scozia. Noi in fin dei conti dei
<BR>siamo ancora dei parvenu e l'Irlanda era considerata tra le principali
<BR>outsider dopo il quartetto delle migliori. tra squadre del VI nazioni
fuori <BR>dai quarti sono un dato su cui riflettere. E la scozia è lì per il
rotto <BR>della cuffia.</FONT><BR></FONT></DIV>
<P>
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