<!DOCTYPE HTML PUBLIC "-//W3C//DTD HTML 4.0 Transitional//EN">
<HTML><HEAD>
<META http-equiv=Content-Type content="text/html; charset=iso-8859-1">
<META content="MSHTML 6.00.2900.3199" name=GENERATOR>
<STYLE></STYLE>
</HEAD>
<BODY bgColor=#ffffff>
<DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2>riprendo e pubblico come da post di
prima:</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Arial size=2></FONT> </DIV>
<DIV>Da eurosport</DIV>
<DIV><BR><BR>Il saluto a fine gara che il Franchi di Firenze ha riservato
all'Inter <BR>capolista ha sorpreso un po' tutti. La Lega, con una marcia
indietro <BR>improvvisa, lo renderà obbligatorio su tutti i campi da
gennaio.<BR>Fiorentina-Inter è agli sgoccioli, Farina porta il fischietto alla
bocca e <BR>decreta la fine delle ostilità. Gli uomini di Prandelli si dirigono
verso il <BR>tunnel degli spogliatoi e si dispongono su file, una di fronte
all'altra.<BR><BR>I giocatori dell'Inter escono dal campo tra le maglie viola
mentre ricevono <BR>complimenti, pacche sulle spalle e strette di mano dagli
avversari appena <BR>battuti. In contemporanea, intanto, il Franchi è in piedi
ad applaudire la <BR>formazione di Mancini che ha da poco vinto 2-0 sul campo
l'ennesima partita <BR>di una stagione strepitosa.<BR><BR>Un episodio che ha
fatto il giro d'Italia. Ha sconvolto e sorpreso un po' <BR>tutti. Ma perché? Il
motivo è molto semplice; in Italia manca, <BR>terribilmente, la sportività. Il
tributo all'avversario deve essere parte <BR>integrante del calcio. Perdere ci
sta ma non bisogna mai dimenticare chi si <BR>ha di fronte. L'Inter ha
dimostrato contro la Fiorentina di avere una marcia <BR>in più; e i ragazzi di
Prandelli con questo gesto conclusivo hanno fatto <BR>capire che sul campo si
può anche perdere, ma fuori, sempre, bisogna <BR>vincere.<BR><BR>La Fiorentina
ha vinto e la Lega, che vietava questo tipo di riconoscimento
<BR>all'avversario, cosa che invece accade puntualmente nel rugby, sport molto
<BR>più fisico del calcio, ora di colpo fa marcia indietro ufficializzando dal
<BR>prossimo gennaio l'entrata in vigore del "terzo tempo" su tutti i campi dei
<BR>campionati italiani.<BR><BR>Il calcio ha ancora molto da imparare.
Bisognerebbe sorprendersi per uno <BR>sputo o una gomitata lontano dagli occhi
dell'arbitro, e non per un gesto <BR>pulito e trasparente come quello della
Fiorentina che, da oggi, può dire <BR>invece di aver insegnato
qualcosa.<BR><BR>Andrea Tabacco / Eurosport<BR><BR></DIV></DIV></BODY></HTML>