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<DIV><FONT face=Garamond size=4>Non vorrei aver toccato inconsapevolmente
qualche filo scoperto a 220 volts. </FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>La mia era solo una curiosità.</FONT></DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4></FONT> </DIV>
<DIV><FONT face=Garamond size=4>angelo</FONT></DIV>
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style="PADDING-RIGHT: 0px; PADDING-LEFT: 5px; MARGIN-LEFT: 5px; BORDER-LEFT: #000000 2px solid; MARGIN-RIGHT: 0px">
<DIV style="FONT: 10pt arial">----- Original Message ----- </DIV>
<DIV
style="BACKGROUND: #e4e4e4; FONT: 10pt arial; font-color: black"><B>From:</B>
<A title=peppeporcaro@yahoo.it href="mailto:peppeporcaro@yahoo.it">GP</A>
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<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>To:</B> <A title=rugbylist@rugbylist.it
href="mailto:rugbylist@rugbylist.it">rugbylist@rugbylist.it</A> </DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Sent:</B> Wednesday, March 26, 2008 4:29
PM</DIV>
<DIV style="FONT: 10pt arial"><B>Subject:</B> [RUGBYLIST] trasferimenti da
BN</DIV>
<DIV><BR></DIV><BR><BR>> Sarà un mio problema, sicuramente, ma ogni volta
che<BR>> leggo il nome di Massimo Gallo in calce ad un<BR>>
articolo<BR>> sono certo che a leggere bene c'è sempre qualcosa da<BR>>
imparare. Oggi in ispecie ho appreso che mio<BR>> fratello<BR>> Antonio,
evidentemenete al pari mio e di Franco<BR>> Fiore,<BR>> che pure ci
abbiamo scritto un libro qualche mese<BR>> fa,<BR>> è per il rugby pane
e frittata: forse è uscita una<BR>> seconda edizione del volumetto, questa
volta a firma<BR>> di Antonio e devo essermela persa. <BR>> Ma veniamo
alle cose serie: sono in tanti<BR>> ultimamente<BR>> a preoccuparsi del
destino del Benevento. Noi ce ne<BR>> preoccupiamo da qualche giorno di più
e non so se<BR>> per<BR>> questo facciamo parte della schiera malefica
dei<BR>> senatori o che. Certo siamo appassionati di questa<BR>>
disciplina e, è forse una grave colpa?, <BR>> fortemenente<BR>> ancorati
ai colori biancocelesti. Molte cose non ci<BR>> piacciono della gestione
attuale del Presidente<BR>> Mennato Pedicini e vorremmo che si andasse
in<BR>> tutt'altra direzione: è nostro diritto, io credo.<BR>>
Non<BR>> è diritto di alcuno quello di svendere (in cambio di<BR>> cosa
poi non è dato di sapere - forse perché<BR>> dobbiamo<BR>> continuare a
non sapere?)un patrimonio accumulato in<BR>> 42 anni di attività. Questo è
il problema a mio modo<BR>> di vedere. Altro problema è di un Presidente
che<BR>> "minaccia" a mezzo stampa da due anni di dimettersi<BR>>
ma<BR>> poi non lo fa mai. Ora che il mandato è in scadenza,<BR>>
e<BR>> per evitare alla Società il rischio chiusura,<BR>>
qualcuno<BR>> cerca di organizzarsi. Ci si incontra, e ci si<BR>>
scontra<BR>> perché no?, su come si vuole coniugare il rugby in<BR>>
questa città Si parla anche di professionismo e di<BR>> dilettantismo
professionale, certo, ma si parla di<BR>> minirugby, di funzione sociale dl
nostro sport, si<BR>> parla di valori (che non sono solo soldi!) di<BR>>
solidarietà. E si parla anche del rapporto con i<BR>> "cugini" dell'Union
Sannio, certo. Si parla,<BR>> insomma,<BR>> come non si faceva da anni.
Ma a qualcuno questo<BR>> confronto democratico non deve fare tanto
piacere.<BR>> Ci<BR>> si riunisce in luoghi pubblici, ci si riunisce
alla<BR>> club House, ma il messaggio che arriva fuori è che<BR>>
c'è<BR>> una fronda, una congiura contro il Presidente che<BR>> vuole la
fusione con il Sannio. Ho partecipato a<BR>> quasi<BR>> tutti gli
incontri/confronti dei "senatori", ore e<BR>> ore<BR>> di discussione ma
del Sannio se ne è parlato si o no<BR>> 10 minuti. Snobbismo, certo. So
però che qualcuno in<BR>> questa città vuol far credere al mondo intero che
la<BR>> fusione con il Sannio è la soluzione ai problemi del<BR>> rugby
beneventano: bene, o ha le fette di mortadella<BR>> sugli occhi o è in
totale malafede. In entrambi i<BR>> casi<BR>> non è persona da cui si
potrebbe comprare un auto<BR>> usata.Io almeno non la comprerei<BR>> p.s
Mi scuso con la lista ma davvero qui a Bn non se<BR>> ne può più di
scienziati che dal loro pulpito, in<BR>> genere sempre e comunque lontano
dall'impianto di<BR>> Pacevecchia, pensa di menare sberle a destra e
a<BR>> manca<BR>> pur di conservare il suo piccolo angolo di<BR>>
privilegio.<BR>> <BR>> --- Massimo Gallo <<A
href="mailto:gallomassimo@iol.it">gallomassimo@iol.it</A>> ha
scritto:<BR>> <BR>> > <BR>> > <BR>> > Mi ero ripromesso
di non parlare piu' del rugby<BR>> > beneventano in list per evitare
futili polemiche e<BR>> i<BR>> > confronti anche accesi con un
persona che mi<BR>> conosce<BR>> > da 25 anni e che stimo vale a dire
Franco Fiore,<BR>> che<BR>> > sulla gestione del rugby a Benvento la
pensa<BR>> > diversamente da me. Pero' ora sono venuti fuori<BR>>
due<BR>> > argomenti proposti dalla list stessa, Angelo<BR>>
chiede<BR>> > chiarimenti e allora quattro righe (saranno di<BR>>
piu')<BR>> > le devo scrivere. In primis: con Antonio Porcaro i<BR>>
> mieri rapporti si sono interrotti anni fa quando<BR>> gli<BR>> >
contestati che un capitano non puo' remare contro<BR>> il<BR>> > suo
allenatore per di piu' pubblicamente. Il<BR>> > capitano in questione
non era lui che pero' prese<BR>> le<BR>> > difese del giocatore in
barba proprio ai valori di<BR>> > cui parla Ascantini nell'Articolo che
è sul sito<BR>> > dell'Air. Sulle sue competenze ad onor del
vero<BR>> > posso solo essere d'accordo. Un concetto non mi è<BR>>
> chiaro: ma la squadra del veneto in questione lo<BR>> > paghera'
per i suoi servigi? Non è un dettaglio ma<BR>> > un elemento importante.
Perchè Antonio, il<BR>> fratello<BR>> > Peppe e Franco Fiore sono gli
uomini del 'pane e<BR>> > frittata', del rugby iperdilettantistico...
quindi<BR>> > se Antonio predica in casa cio' che fuori non vale<BR>>
> mi pare un paradosso.Sono certo che in veneto ci<BR>> > andra' a
gratis. <BR>> > La premessa era obbligatoria perchè a
Benevento,<BR>> > anzi nel Rugby Benevento, si sta consumando<BR>>
> l'ennesima faida. C'è un presidente in scadenza di<BR>> > mandato,
colui che ha foraggiato la societa' negli<BR>> > ultimi anni, colui che
mettendo i soldi ha<BR>> permesso<BR>> > al settore giovanile di
vincere tre scudetti, alla<BR>> > prima squadra di sfiorare i play off
per il Top<BR>> Ten<BR>> > e colui che ha dato linfa alle casse
della<BR>> societa'<BR>> > che vorrebbe chiudere con il botto. Vale a
dire<BR>> > raggiungere un accordo con il Rugby Sannio per una<BR>>
> squadra seniores fatta prevalentemente di<BR>> > beneventani in
grado di primeggiare. La<BR>> maggioranza<BR>> > della società è con
lui, il Rugby Sannio è<BR>> > disponibile, ma i senatori si sono messi
di<BR>> > traverso. Per capire meglio in coda faccio un<BR>> >
copia/incolla della sua intervista sull'argomento<BR>> > per chi ha
voglia di leggere. La cosa curiosa è<BR>> > un'altra: i senatori hanno
praticamente detto a<BR>> > Pedicini che se si fara' da parte dovra'
trovare<BR>> un<BR>> > degno sostituto (in pratica chi mette i
soldi)<BR>> pero'<BR>> > ovviamente a decidere vogliono essere sempre
loro.<BR>> > Perchè si sono messi di traverso? I motivi veri<BR>>
sono<BR>> > di carattere personali: piccoli screzi che si sono<BR>>
> ingigantiti con il tempo, il motivo fasullo dietro<BR>> > il quale
si tricerano è appunto il rischio di<BR>> > 'professionalizzare' il
rugby, come se fosse una<BR>> > jattura. Concetto quel del
professionismo o<BR>> > dilettantismo professionale, proprio del
Rugby<BR>> > Sannio. Per chiarimeti sono disponibile, per il<BR>>
> confronto pure l'importante sono i toni. Sono<BR>> > cosciente del
fatto che Franco ora se la prendera'<BR>> > con me: ti prego solo di non
trattarmi male :-P il<BR>> > momento è delicato e persone come te
dovrebbero<BR>> > remare in favore del rugby. Sei una persona<BR>>
> carismatica e la tua parola ha un peso. Se in list<BR>> > c'è anche
Antonio potrebbe intervenire e chiarire<BR>> e<BR>> > perchè no
contrabbattere. I tempi per una birra<BR>> > chiarificatricce sono
maturi da un pezzo. Anzi<BR>> > bisognerebbe comprare un fusto alla
spina e<BR>> mettere<BR>> > attorno ad un tavolo una decina di
persone per<BR>> > arrivare subito alle conclusioni migliori.
Spero<BR>> di<BR>> > essere stato chiaro. <BR>> > <BR>> >
<BR>> > <BR>> > <BR>> > La svolta auspicata dal presidente
del Rugby<BR>> > Benevento Mennato Pedicini non c'è stata.<BR>> >
L'assemblea dei tesserati del sodalizio<BR>> > biancoceleste, tenutasi
venerdì 22 febbraio alla<BR>> > Club House del Pacevecchia, non ha
ratificato il<BR>> > progetto di apertura all'esterno e di<BR>>
collaborazione<BR>> > con le altre realtà della palla ovale sannita,
di<BR>> > cui lo stesso Pedicini si era fatto promotore. <BR>> >
Certo, la situazione rimane fluida e in movimento,<BR>> > in attesa che
si celebrino le elezioni per il<BR>> > rinnovo del consiglio direttivo
del Benevento,<BR>> > programmate per il prossimo 5 giugno. Ma
nella<BR>> > riunione di venerdì scorso, molto partecipata e<BR>>
> vivace, è emersa una forte resistenza alle idee<BR>> > nuove e,
forse, più consone alla realtà, che una<BR>> > parte della dirigenza
aveva proposto. E' lo stesso<BR>> > Mennato Pedicini, che come da
statuto si è<BR>> > presentato dimissionario, insieme a tutto il<BR>>
> consiglio direttivo, a spiegarci cosa è successo<BR>> in<BR>> >
assemblea e i possibili scenari per il futuro. <BR>> > Presidente,
dunque nessun passo avanti sulla<BR>> strada<BR>> > dell'apertura
all'esterno del Rugby Benevento? <BR>> > "Non abbiamo fatto passi
avanti, dall'assemblea è<BR>> > emerso con chiarezza che una parte della
società<BR>> > vuole rimanere ferma, non vuole aprirsi<BR>>
all'esterno.<BR>> > Si tratta di una parte, che peraltro mi
sembra<BR>> > minoritaria, che è rimasta legata al passato e che<BR>>
> non riesce a guardare al futuro e ad una<BR>> condizione<BR>> >
di collaborazione che secondo me è vitale per la<BR>> > società stessa".
<BR>> > Emerge pessimismo dalle sue parole. <BR>> > "Non è
pessimismo. E' semplicemente una presa<BR>> d'atto<BR>> > di una
situazione. Io ho esposto quella che è la<BR>> mia<BR>> > idea per il
futuro di questa società, ma<BR>> > evidentemente non sono riuscito a
farglielo<BR>> capire.<BR>> > E siccome ritengo che fare una
forzatura in quella<BR>> > situazione sarebbe stato esagerato, ho
preferito<BR>> > fare un passo indietro". <BR>> > Presidente, che
intende per forzatura? <BR>> > "Avrei potuto mettere in votazione la mia
proposta<BR>> > perchè la maggioranza la pensa come me e dunque<BR>>
> ritengo che avrei avuto la maggioranza. Ma in<BR>> questo<BR>> >
modo avrei spaccato la società. Ma non mi sembra<BR>> una<BR>> >
scelta opportuna. Non posso certo puntare a<BR>> > riunificare il
movimento sannita spaccando il<BR>> Rugby<BR>> > Benevento!".
<BR>> > Il futuro di Mennato Pedicini quale sarà nel mondo<BR>> >
del rugby? <BR>> > "Nel momento in cui mi sono dimesso, non ho
dato<BR>> la<BR>> > mia disponibilità a ricandidarmi, ne come<BR>>
> presidente, ne come consigliere. E ci tengo a<BR>> > sottolineare,
anche per smentire voci che si<BR>> stanno<BR>> > diffondendo, che io
non ho alcuna intenzione di<BR>> > creare una nuova società di rugby.
Sarebbe una<BR>> > contraddizione grande per uno che cerca di<BR>>
> riunificare l'ambiente. Il mio intento adesso è<BR>> solo<BR>> >
quello di lavorare affinchè il mio successore<BR>> possa<BR>> > avere
meno traumi possibili". <BR>> > Ed il futuro degli altri dirigenti,
quelli che<BR>> hanno<BR>> > sposato la sua proposta? <BR>> >
''In assemblea tutto il consiglio direttivo si è<BR>> > presentato
dimissionario. Adesso non so se altri<BR>> > amici che hanno condiviso
le mie idee, daranno la<BR>> > disponibilità a dare il loro contributo
anche in<BR>> > futuro. Io sarei felicissimo se qualcuno di loro<BR>>
si<BR>> > candidasse''. <BR>> > Presidente Pedicini, è proprio
sicuro che non<BR>> fosse<BR>> > il caso di forzare la mano e porre
in votazione la<BR>> > sua proposta? <BR>> > "Si, di questo sono
sicuro. D'altronde non posso<BR>> > dimenticare che questa è una società
che finora ha<BR>> > dato risultati così come è strutturata. Certo,
il<BR>> > mio rammarico è forte, perchè sono sempre più<BR>> >
convinto che il ragionamento avviato con l'Union<BR>> > Sannio era
foriero di grandi novità per tutto il<BR>> > movimento. A breve ci
saranno delle scadenze<BR>> > importanti, come la questione del centro
tecnico<BR>> > Bios, o del passaggio degli under 20 in prima<BR>>
> squadra, situazione che sarebbe stato molto meglio<BR>> >
affrontare con un ambiente compatto". <BR>> > Nel corso dell'assemblea
ci sono stati molti<BR>> > interventi e sono state esposte molte idee.
Che<BR>> cosa<BR>> > le è dispiaciuto di più di quanto ascoltato
in<BR>> > quella sede? <BR>> > "In effetti il dibattito è stato
molto vivace e<BR>> > partecipato. Quello che non riesco a capire è
il<BR>> > ragionamento di chi continua a mettere dei<BR>>
paletti,<BR>> > e di chi ribadisce con insistenza "io sono", "io<BR>>
ho<BR>> > fatto". Credo che chi la pensa così non abbia<BR>> >
futuro. A meno che non si abbia l'idea di<BR>> > organizzarsi
diversamente, facendo un rugby<BR>> diverso<BR>> > e caso mai
accontentarsi di giocare in categorie<BR>> > inferiori. Io il futuro del
rugby lo vedo in<BR>> maniera<BR>> > diversa". <BR>> > Questa
situazione crede che possa avere un<BR>> influsso<BR>> > negativo
sulle residue speranze della prima<BR>> squadra?<BR>> > <BR>> >
"Questo non lo credo. Anzi, questa domanda mi<BR>> > consente di fare
una ulteriore riflessione: il<BR>> > futuro di questa società se lo
costruiscono<BR>> > prevalentemente i giocatori. E visto che<BR>>
> all'assemblea erano presenti tutti i giocatori<BR>> della<BR>> >
prima squadra, mi ha lasciato perplesso che<BR>> nessuno<BR>> > di
loro sia intervenuto nel dibattito. Comunque,<BR>> > ritornando al
campionato, credo che per<BR>> raggiungere<BR>> > un traguardo
bisogna crederci e bisogna lottare<BR>> fino<BR>> > in fondo per
ottenerlo". <BR>> > <BR>> <BR>> <BR>>
<BR>>
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