<br>ci dovrebbero cacciare fuori a calci nel sedere, altro che Keltic.<br><br>Tra l'altro, stiamo facendo carte false (letteralmente, a quanto pare) per andare a prendere legnate in quantità industriale. <br>L'Italia, tutta, ha una capacità endemica di rendersi ridicola agli occhi degli altri, sempre.<br>
<br>paolo Imp. <br><br><br><div class="gmail_quote">Il giorno 08 ottobre 2009 14.15, allrugby <span dir="ltr"><<a href="mailto:allrugby@gmail.com">allrugby@gmail.com</a>></span> ha scritto:<br><blockquote class="gmail_quote" style="border-left: 1px solid rgb(204, 204, 204); margin: 0pt 0pt 0pt 0.8ex; padding-left: 1ex;">
_______________________________________________<br>
<br>
<br>Dal Gazzettino e sulla "querelle" Celtic League. Tralascio le<br>
considerazioni dei politici, faziosamente esagerate, che porterebbero<br>
dar luogo anche a commenti extra rugbistici.<br>
Ciao.<br>
Franco (TV)<br>
<br>
CONTROMOSSA<br>
I Pretoriani faranno<br>
immediato ricorso<br>
dopo il sì a Treviso<br>
<br>
LA DENUNCIA<br>
«Centro sud escluso:<br>
così si spacca l’Italia<br>
Istituzioni d’accordo»<br>
<br>
Mentre Roma e Venezia si dividono per le Olimpiadi del 2020 (ma il<br>
ministro Brunetta propone una "alleanza" e una candidatura comune), la<br>
Capitale e tutto il Veneto sono ai ferri corti per il rugby.<br>
Dopo l'esclusione dalla Celtic League 2010-2011 dei "Pretorians<br>
Roma rugby" (franchigia formata da Capitolina, Rugby Roma e Mantovani<br>
Lazio) decisa dalla Federazione italiana lo scorso 2 ottobre con<br>
l'ammissione al suo posto di Treviso, la franchigia romana, con il<br>
sostegno delle istituzioni della capitale (Comune, Provincia e<br>
Regione), che si erano fatte da garanti mettendo già a bilancio 1,5<br>
milioni di euro per sostenere il budget richiesto dalla Federazione,<br>
hanno annunciato ieri in conferenza stampa non solo lo sdegno per la<br>
decisione presa dalla Fir, ma soprattutto l'intenzione di fare<br>
immediato ricorso.<br>
«La prima cosa che faremo - ha spiegato Pino Abbondanza,<br>
presidente del Rugby Roma - è il ricorso sulla delibera della Fir. Se<br>
non dovesse bastare siamo pronti ad andare fino all'ultimo grado della<br>
giustizia sportiva. Vogliamo capire cosa è successo e ci rivolgeremo<br>
anche al Coni. Con questa decisione, che riteniamo illegittima e<br>
arbitraria, si taglia fuori tutto il rugby del centro sud e si spacca<br>
l'Italia in due».<br>
La "querelle" era cominciata lo scorso 18 luglio, quando a<br>
sorpresa, dopo apposita votazione in Fir, la candidatura veneta della<br>
Benetton Treviso era stata messa fuori a beneficio degli Aironi del Po<br>
e dei Pretoriani di Roma.<br>
Dopo l'infuriare delle polemiche, con i veneti e alcuni<br>
esponenti politici, in particolare leghisti, che avevano parlato di<br>
«lesa maestà e «scandalo autentico» per l'esclusione di Treviso in<br>
favore della Capitale, il Consiglio della Fir aveva il 2 ottobre<br>
invertito la propria decisione, riammettendo Treviso ed escludendo<br>
Roma.<br>
La cui colpa, secondo la Federugby, è stata quella di non aver<br>
fornito adeguate garanzie in merito al "ticketing" e sui contributi<br>
provenienti dagli enti pubblici. «Li hanno messo in bilancio - ha<br>
spiegato il presidente della Fir Giancarlo Dondi - ma poi certe cifre<br>
nessuno le ha confermate».<br>
Ora, mentre i Pretoriani si chiedono come sia possibile che<br>
questi enti locali non vengano giudicati affidabili e si preparano a<br>
portare la questione in tribunale, sono le stesse amministrazioni a<br>
chiedere spiegazioni al presidente Dondi. «Comincia a diventare<br>
insopportabile - ha spiegato l'assessore allo sport del comune di Roma<br>
Alessandro Cochi - questo atteggiamento del Veneto nei confronti della<br>
capitale. Prima la vicenda della Formula 1, poi la candidatura<br>
olimpica di Venezia e ora questa brutta storia del rugby. Ritengo che<br>
l'esclusione di Roma sia uno scippo a furor di politica messo in atto<br>
da deputati leghisti e dal ministro Zaia. Ci aspettiamo delle risposte<br>
dal governo dello sport perché il verdetto va rivisto».<br>
Profonda indignazione espressa anche dalla regione, attraverso<br>
le parole dell'assessore Mario Di Carlo, e dalla provincia, con Pino<br>
Battaglia che hanno garantito come l'appoggio sia stato «sostanziale»<br>
e non «verbale».<br>
Rimane il fatto che il Benetton deve fornire tutte le garanzie<br>
tecniche e finanziarie. La Fir ha chiarito che se alla fine i veneti<br>
non ce la facessero per qualsiasi motivo, sarebbe la federazione<br>
stessa, formando una propria selezione, ad entrare nella lega celtica.<br>
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<br>
IL COMMENTO di Claudio De Min<br>
<br>
Ma quale scippo: giustizia è fatta<br>
<br>
Per una volta ha vinto lo sport: escludere il Veneto sarebbe stata una<br>
follia. E la politica non c’entra<br>
<br>
Appaiono francamente sorprendenti (nei toni e nel merito) le<br>
dichiarazioni dell’Assessore allo sport del Comune di Roma. Mescolare<br>
Formula 1, Olimpiadi e Rugby è un’operazione piuttosto acrobatica e<br>
difficile da capire, oppure comprensibilissima se lo scopo è quello di<br>
creare confusione. La battuta di Massimo Cacciari sull’ipotesi F1 a<br>
Roma e il testa a testa olimpico Venezia-Roma nulla hanno a che vedere<br>
con il caso-Celtic, dove tutto appare invece chiarissimo.<br>
Cochi parla di "scippo a furor di politica" ignorando che il<br>
vero scippo era semmai avvenuto in estate con la incomprensibile<br>
(quella sì) decisione di escludere il Veneto dalla partecipazione alla<br>
Celtic League.<br>
Se c’è una volta in cui la politica non c’entra e, al contrario,<br>
se c’è una volta in cui il ravvedimento, per quanto pasticciato e<br>
tardivo, evita una colossale ingiustizia sportiva, è proprio questa.<br>
Poi, certo, è del tutto comprensibile l’amarezza del rugby<br>
romano, che prima ha avuto e adesso si vede togliere, che aveva fatto<br>
progetti e ora si trova a mani vuote, ma la protesta del Veneto fu<br>
legittima e l’assegnazione del secondo posto disponibile a Treviso<br>
sacrosanta. La Fir sbagliò prima, non adesso.<br>
Lo dimostra la classifica del Super 10 (Treviso - campione<br>
d’Italia in carica - al comando e tre venete nelle prime cinque), lo<br>
dimostra il fatto che fra le dieci squadre del massimo campionato<br>
quattro sono venete, lo dimostra la carta d’identità dei nazionali e<br>
l’albo d’oro dello scudetto e della Coppa Italia. Lo dimostra, dunque,<br>
la storia di questo sport.<br>
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