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class=MsoNormal><B style="mso-bidi-font-weight: normal"><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; FONT-SIZE: 12pt">Il Mattino di Padova —
21 gennaio 2010, pagina 33</SPAN></B><SPAN
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class=MsoNormal><B><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; FONT-SIZE: 24pt; mso-font-kerning: 18.0pt">Marco
Bortolami racconta il suo cammino spirituale<o:p></o:p></SPAN></B></P>
<P style="MARGIN: 0cm 0cm 0pt" class=MsoNormal><SPAN
style="FONT-FAMILY: 'Times New Roman'; FONT-SIZE: 12pt"> GLOUCESTER
(Inghilterra). Due le notizie che riguardano Marco Bortolami, la seconda linea
padovana in forza al Gloucester, club inglese di Premiership. Intanto il suo
rientro in squadra dopo un lungo infortunio. Il 23 settembre aveva riportato una
lussazione alla spalla sinistra, e gli sono serviti quasi quattro mesi per
ristabilirsi completamente. Ma ora è pronto a tornare in mischia, fin dal
prossimo fine settimana, in Heineken Cup con il suo club. L’altra notizia è
«letteraria». Marco racconta in un libro la sua esperienza, intitolato «Vita da
capitano». Ed è Paolo Cecinelli, giornalista e inviato sportivo, responsabile
degli eventi sportivi de La7, il coautore che accompagnare il lettore nel mondo
di Marco Bortolami e corredato da belle fotografie. Bortolami tocca in maniera
diretta i momenti importanti della sua vita sportiva e personale, dai primi
passi su di un campo da rugby alla decisione di diventare un rugbista
professionista, dal Sei Nazioni alla Coppa del mondo 2007, dal forte legame con
la famiglia fino ai momenti indimenti-cabili della sua carriera. Il racconto
appassionante di un ragazzo che - vestito con una maglia da rugby - diventa uomo
grazie alle esperienze e gli insegnamenti appresi dentro e fuori dal campo e che
ha imparato a guardare negli occhi la vita. «Quello raccontato nel libro è
un cammino quasi spirituale», spiega Bortolami, «tra aneddoti, partite e
rapporti umani con i compagni di squadra e gli allenatori. Rapporti a volte
anche conflittuali, ma sempre improntati a schiettezza e correttezza, descritti
senza false ipocrisie». Marco, nato a Padova il 12 giugno 1980, inizia a
giocare a rugby all’età di 10 anni con il Petrarca. Appena passata la soglia dei
21 anni, Marco entra nella storia della Nazionale Italiana diventando il più
giovane capitano azzurro di sempre, voluto dal C.T. John Kirwan. Ha preso parte
alle Coppe del Mondo del 2003 e del 2007, oltre che a tutti i Sei Nazioni
disputati dal 2002. Nel 2004 la decisione di trasferirsi in Francia, per giocare
nel Top 14 con conil Narbonne, quindi nel 2006 emigra una seconda volta
spostandosi in Inghilterra dove - nella stagione 2007/2008 - diventa il capitano
del Gloucester. Il libro è edito dalla Baldini Castoldi Dalai che cinque anni fa
aveva dedicato un altro volume al rugby, ad Andrea Lo Cicero. -
<STRONG><I>(Federico Fusetti)</I>
<o:p></o:p></STRONG></SPAN></P></FONT></DIV></BODY></HTML>