dello stile "Wallabies" preferirei le capacità tecniche, piuttosto che i chilometri percorsi.<div><br></div><div>paolo imp.</div><div><br><br><div class="gmail_quote">Il giorno 31 gennaio 2012 09:05, roberto vanazzi <span dir="ltr"><<a href="mailto:robyvan2005@yahoo.it">robyvan2005@yahoo.it</a>></span> ha scritto:<br>
<blockquote class="gmail_quote" style="margin:0 0 0 .8ex;border-left:1px #ccc solid;padding-left:1ex">Squadre e aziende di rugby in Italia - <a href="http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby" target="_blank">http://www.coobiz.it/it/aziende/trova/1?q=rugby</a><br>
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<br><table cellspacing="0" cellpadding="0" border="0"><tbody><tr><td valign="top" style="font:inherit"><div><font face="garamond, new york, times, serif" size="4">Un saluto a tutti. </font></div>
<div><font face="garamond, new york, times, serif" size="4">Riporto il seguente articolo:</font></div>
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<h1><font size="5">Rugby, un navigatore satellitare nelle maglie degli azzurri</font></h1>
<div>Gli azzurri del rugby indosseranno un navigatore Gps. Il dispositivo sarà inserito nella maglia e servirà al ct Jacques Brunel per monitorare in diretta ogni movimento dei suoi giocatori nei match del Sei Nazioni ed a trarne una serie di dati grazie ai quali preparare al meglio gli azzurri. Il «Global Positioning System» verrà piazzato sotto le maglie di Parisse e compagni fin dal match di sabato a Parigi contro la Francia, il primo del torneo 2012. Verrà posizionato in una speciale imbracatura in neoprene, che assicurano dal ritiro della nazionale, «non darà il minimo fastidio ai giocatori», con un taschino che ‘avvolgè completamente l’antenna e che sarà piazzato fra le scapole. «Non è un navigatore, nel senso che non diremo ai nostri giocatori dove andare – spiega il manager dell’Italrugby Luigi Troiani -. Io la definirei piuttosto un’antenna ‘ricevitricè». Catturerà gli impulsi dal satellite e potrebbe regalare a
Brunel un’Italia stile Australia, visto che i primi ad avere questa idea, e ad applicarla senza pubblicizzare la cosa, sono stati i ‘Wallabies’, seguiti ora dall’Italrugby. «Serve a molte cose – chiosa Troiani -, come ottimizzare la gestione del recupero fisico dei giocatori». Di ogni azzurro impiegato in partita si saprà tutto: dai chilometri percorsi, alla velocità media, da quella massima alle calorie bruciate in ogni singola giocata ed ovviamente anche in mischia.<br>
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<div style="FONT-WEIGHT:bold;COLOR:rgb(0,64,127);FONT-FAMILY:verdana,helvetica,sans-serif">
<div><font size="3"><em><font color="#000000"><font face="verdana, helvetica, sans-serif">Roberto Vanazzi</font><br></font></em></font></div></div></td></tr></tbody></table><br>_______________________________________________<br>
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