Intervita e la Federazione Italiana Rugby ancora insieme per la campagna Diritti alla Meta a favore dei diritti dei bambini

Iniziativa lanciata in occasione del Sei Nazioni

Per il secondo anno consecutivo la Federazione Italiana Rugby rinnova il proprio sostegno alla campagna di Intervita Diritti alla Meta dedicata alla tutela dei diritti dei bambini nel Sud del mondo.

 

Abbiamo scelto di schierarci anche quest’anno a fianco di Intervita per promuovere i progetti di sviluppo dedicati a centinaia di bambini nel Sud del mondo – commenta Giancarlo Dondi, Presidente della Federazione Italiana Rugby– perché crediamo profondamente nel valore dell’impegno di Intervita per costruire un futuro migliore.

 

Siamo grati alla Federazione – spiega Daniela Bernacchi, direttore generale di Intervita – perché è importante coinvolgere il mondo dello sport che ha un pubblico molto vasto e che si è già dimostrato disponibile e sensibile nei confronti di tematiche delicate come la tutela dei diritti dei bambini”.

 

In occasione delle partite previste dal 6 Nazioni 2011, la Federazione promuoverà la campagna Diritti alla Meta attraverso un appello dello speaker e con la proiezione dello spot sul mega screen dello Stadio Flaminio. Lo spot è stato realizzato la scorsa estate, grazie alla disponibilità di alcuni giocatori della nazionale che si sono prestati per la realizzazione del video, trasmesso poi anche da diverse reti televisive.

 

PROGETTI DI “DIRITTI ALLA META”

Benin: promozione del diritto all’istruzione, alla salute e alla famiglia anche attraverso l’iscrizione all’anagrafe dei bambini come affermazione della loro esistenza e dei loro diritti;

Cambogia: sostegno fisico e psicologico ai bambini vittime della tratta di persone e ai bambini di strada a rischio di sfruttamento sessuale;

Brasile: contrasto dell’assenteismo scolare, del lavoro minorile e dello sfruttamento sessuale di bambini ed adolescenti, attraverso la formazione dei ragazzi e dei loro insegnanti.

 

 

Sostenere Intervita è semplice: basta accedere al sito www.intervita.it e seguire le indicazioni per donare (tramite versamento postale, bonifico bancario, carta di credito, paypal o RID) oppure chiamare il numero 848 883388.

 

Chi è Intervita

L’Associazione Intervita Onlus è presente in Italia dal 1999 con la sede di Milano. E’ un’organizzazione non governativa di cooperazione allo sviluppo, aconfessionale, apartitica e indipendente, che ha l’obiettivo di migliorare le condizioni di vita delle fasce più deboli di popolazione nei paesi nel Sud del mondo. Per la realizzazione di progetti di sviluppo a medio e lungo termine Intervita Onlus opera con partner locali presenti nei Paesi del Sud del mondo. La peculiarità di Intervita Onlus è quella di realizzare progetti di sviluppo integrato: sceglie cioè di intervenire in zone con un alto indice di povertà dove, operando in diversi ambiti contemporaneamente (salute, istruzione, sicurezza alimentare, produzione, diritti dei bambini e delle donne, sostenibilità ambientale, partecipazione comunitaria), si propone di creare solide basi per uno sviluppo reale e duraturo delle comunità. Disponendo di team di professionisti in diversi settori, nel momento in cui si sono verificate catastrofi naturali nei paesi dove è presente, Intervita si è mobilitata per mettere a disposizione la propria esperienza nelle operazioni di primo soccorso e di ricostruzione, come in occasione dello tsunami che devastò la costa orientale dell’India nel dicembre del 2004 o dell’uragano Stan, che aveva colpito il Sud America e il Salvador nel 2005 e del ciclone Nargis in Myanmar nel maggio 2008.

Da dicembre 2010 Intervita Onlus aderisce all’Istituto Italiano della Donazione, che ne verifica annualmente i processi gestionali per l’uso chiaro e trasparente dei fondi raccolti.

DATI INTERVITA

42.000 sostenitori in Italia

800mila bambini, donne e uomini sostenuti da Intervita nelle comunità più povere del Sud del mondo

13 Paesi di intervento: Myanmar, Nepal, El Salvador, Nicaragua, Ecuador, Brasile, India, Cambogia, Filippine, Mali, Benin, Tanzania e Kenya.

 

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