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[RUGBYLIST] Dal Gazzettino del venerdì

allrugby allrugby a gmail.com
Sab 18 Nov 2006 14:10:13 CET


Riporto l'articolo del Gazzettino che ha suscitato appassionati
commenti in list.
Ognuno, logicamente, è libero d'interpretarlo secondo le proprie
vedute e di commentare di conseguenza.
Ciao.
Franco (TV)

RUGBY Oggi al Flaminio l'Italia prova a ripetere la bella prova contro
l'Australia incrociando l'Argentina dalle feroci lotte interne
I Pumas si sbranano fra loro, azzurri pronti a colpire

I Pumas continuano a sbranarsi fra loro. E gli azzurri si fregano le
mani. Miglior vigilia non poteva esserci per Italia-Argentina, secondo
Jaguar test che va in scena oggi alle 15 al Flaminio. A meno che la
rabbia dei giocatori argentini contro la loro federazione, invece di
distrarli dal match, non si tramuti in sacro furore sul campo. Allora
le possibilità di centrare la 5. vittoria (su 13 incontri) contro i
sudamericani potrebbero ridursi, e non aumentare. Ma questo lo
scopriremo solo a partita finita.
Quello che intanto rende ottimisti, è che l'Italia ha trascorso la
settimana di avvicinamento al test nel modo migliore. Tutto il
contrario dell'Argentina. Gli azzurri hanno confermato 14/15 della
squadra che ha sfiorato l'impresa con l'Australia, recuperando nel
ruolo di estremo il piede e la sicurezza (si spera) di David
Bortolussi, francese di Riscle con nonno di Sesto al Reghena (Pn). «Ho
ritenuto opportuno non stravolgere la formazione, per avere una linea
omogenea che dia continuità al nostro gioco» spiega il ct Berbizier.
Gli argentini, invece, hanno compiuto un massiccio turn-over (8/15)
rispetto alla storica affermazione contro l'Inghilterra, perdendo
Pichot e altri big.

Gli italiani hanno finalizzato gli allenamenti ai punti deboli visti
contro i Wallabies, in particolare touche (6 rubate) e palle aeree (6
calci d'invio persi). «Un ottimo lavoro - afferma capitan Bortolami -
su tutti gli aspetti nei quali avevamo problemi». I Pumas hanno
passato il tempo a litigare con i dirigenti federali, o consumandosi
in riunioni notturne fra giocatori (l'ultima fino alle tre di giovedì)
pensando a tutto tranne che all'Italia.

Gli uomini di Pierre Berbizier hanno studiato i punti deboli dei
rivali, 6. nel ranking mondiale, ma vulnerabili se bloccati in mischia
e aggrediti al largo. «Dovremo limitare il più possibile i loro maul,
rolling maul e farli giocare a terra» dice il ct. «Abbiamo visto al
video che l'Inghilterra non ha sfruttato le voragini difensive aperte
al largo, noi proveremo a farlo» rilancia il team manager Checchinato.
Gli uomini di Marcelo Loffreda, al contrario, hanno dovuto pensare a
difendere il loro allenatore da un incredibile attacco. In ritiro si è
presentato a sorpresa, portato dai dirigenti della federugby
argentina, Patricio Noriega, ex pilone di Pumas, Wallabies e oggi
tecnico dell'Hindù Club. Ufficialmente per affiancare il ct nel suo
lavoro. In realtà, secondo i beneinformati, per sostituire Loffreda, o
costringerlo a dimettersi dopo i test autunnali. La tensione così è
salita alle stelle. Solo 5 giocatori per protesta hanno rappresentato
la squadra al ricevimento in ambasciata. Si narra di un Noriega
avvilito e inconsapevole della manovra, lasciato per ore solo al bar
dell'albergo, perchè nessuno voleva avvicinarlo. Guerra fredda,
insomma, altrochè schemi di gioco.

In questo clima l'Italia degli oriundi argentini (6 nel XV), degli
emigranti nei club esteri (11 nel XV, uno in meno dei rivali) e delle
sfide in famiglia (Castrogiovanni-Ayerza entrambi piloni del Leicester
e tante altre) punta al successo. Centrarlo darebbe un segno
totalmente positivo ai test autunnali e varrebbe l'11. posto nel
ranking mondiale.

Ivan Malfatto



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