[RUGBYLIST] Campionato forte

[Antonio Luca Cuddè]

D'accordo con il gap culturale, pienamente d'accordo, ma questo c'è perché 
mentre negli altri paesi si punta a tenere sempre un gruppo con più giovani, 
affiancati da bravi "vecchi", (vedere i continui svecchiamenti delle 
nazionali australi e nord europee), in Italia i baronati e i centri di 
potere vedono sempre o quasi sempre gli stessi volti, fa parte della 
concezione dello sport in genere in Italia.
Grazie per la risposta, Antonio.

>From: "luca qso bonisoli" <qso a libero.it>
>To: "antoniolucacudde" <antoniolucacudde a hotmail.com>
>CC: "rugbylist" <rugbylist a rugbylist.it>
>Subject: Re:[RUGBYLIST] Campionato forte
>Date: Thu, 23 Nov 2006 09:07:46 +0100
>
>Sono completamente daccordo a metà col mister...
>
>Tutto sacrosanto, tranne forse la speranza che, tolti questi sassi dagli 
>ingranaggi (che, scanso equivoci vanno tolti), il "campionato forte" verrà 
>da sè.
>
>Il mio mestiere è quello di pianificare strategie tecnico commerciali per 
>aziende del mio settore (acciaio). Gli imprenditori con i quali mi 
>incontro/scontro sono fermamente convinti che sia sufficiente investire 
>nella pianificazione, organizzazione, planning e quant'altro per far girare 
>meglio la propria azienda.
>Quando replico che le aziende non sono fatte da hardware e da processi, ma 
>da uomini; e che se gli uomini sono dei menapirla, le aziende possono 
>essere superorganizzate, ma non funzioneranno mai lo stesso; questi 
>imprenditori, ti dico, mi guardano come un alieno sbarcato in piazza del 
>Duomo. Non sanno capacitarsi che una realtà tanto semplice e banale, sia in 
>realtà la chiave di volta che manca a loro.
>
>Sono daccordo con te sulla necessità di intervenire svecchiando: ma siamo 
>sicuri che là fuori ci sia un gruppo di persone in grado di far funzionare 
>questa baracca? Non credi che il gap culturale che chiunque può verificare 
>facendo una vacanzina dalla Francia all'Inghilterra Germania ecc sia in 
>realtà il nostro vero tallone d'Achille?
>
>Un saluto
>
>Luca qso Bonisoli
>
>
> > Da sempre si discute del tema CAMPIONATO "FORTE" in Italia e da sempre 
>si
> > cercano i problemi senza mai dirsi in faccia che per un campionato forte 
>e
> > la nazionale forte è necessario andare oltre il provincialismo che 
>assale le
> > categorie inferiori e il mondo juniores.
> > Se la nazionale, e raramente qualche squadra di top 10, può competere a
> > livello internazionale sicuramente un club di serie A o B o C italiana 
>non
> > può per nulla competere alla pari con club starnieri di serie 
>equivalente.
> > Qui da noi c'è guerra tra regione e regione (con relativi interessi
> > politico-economici) gli arbitri vengono indotti a sbagliare soprattutto
> > quando non viene permesso che si giochi (si legga "vantaggio") da parte 
>di
> > tanti allenatori e società influenti nei centri regionali.
> > E' necessario svecchiare i nostri settori, ci sono persone troppo legate 
>a
> > un rugby già passato come mentalità e spesso come gioco.
> > Lavorando per tutta Italia ed anche all'estero dove vedo le H ergersi su
> > campi da gioco sono felice... mi rammarica il fatto che veda i nostri
> > allenatori non seduti in panchina (o in tribuna) con giacca e cravatta, 
>ma
> > in piedi spesso en campo a infierire contro arbitri e giocatori, mi fa 
>male
> > che esistano città e paesi nei quali serpeggia ancora un "razzismo" 
>sportivo
> > assai bieco e nocivo alla società stessa, pensiamo a eliminare questi 
>mali e
> > il "campionato forte" verrà da sé. Antonio Luca.
>
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