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[RUGBYLIST] Interviste e varie

allrugby allrugby a gmail.com
Mer 7 Feb 2007 13:31:17 CET


Riporto dal Gazzettino di oggi.
Ciao.
Franco (TV)

IL PERSONAGGIO Il trevigiano Dallan sempre presente nelle uniche tre
vittorie azzurre nel Sei Nazioni di rugby: «Pronto per Twickenham»
Occhio a Denis, se vinciamo lui c'è


È il portafortuna azzurro. L'unico ad aver giocato tutte e tre le
partite vinte dall'Italia nel Sei Nazioni, su 36 disputate. Un primato
indice di classe e continuità. Denis Dallan, trevigiano, 28 anni e 41
presenze, confessa: «Non lo sapevo». Scoprirlo lo rende orgoglioso e
mitiga la delusione per il ko con la Francia (39-3) nel giorno del suo
ritorno nel Sei Nazioni dopo il grave infortunio subito nel 2004
(lacerazione del tendine d'Achille sinistro). «Sono già tornato in
Nazionale nel tour estivo in Giappone, ma il Sei Nazioni è un'altra
cosa». È il torneo dei tornei e non concede tregua. Difatti sabato a
Twickenham c'è già l'Inghilterra. Contro la quale è d'obbligo
riscattarsi dopo la batosta.
Come ci riuscirete?

«Capendo cosa non ha funzionato con la Francia, riacquistando la
fiducia nei nostri mezzi e andando a giocarsela, senza timori».

Cosa non ha funzionato sabato scorso?

«La capacità di sfruttare le occasioni. Noi potevamo segnare 25 punti
e non l'abbiamo fatto. Loro sì. Alla mezzora tutti gli equilibri erano
già rotti».

Dopo il rientro con la Francia, sarà nel XV anche a Londra?

«Spero di sì. Al Flaminio ho fatto un paio di gravi errori, un avanti
più uno sulle opzioni di gioco. Però era tanto che non giocavo. Ho
bisogno di continuità».

Che Denis ha ritrovato l'Italia dopo il grave infortunio?

«Con un fisico che non ha più la freschezza e la potenza di prima, ma
sopperisce con solidità mentale ed esperienza».

Lei è l'unico ad aver vissuto in campo le tre vittorie azzurre nel
torneo. Spieghi ai compagni la ricetta per la quarta.

«Aggressività e voglia di vincere. Quando sono di fronte 30 atleti di
alto livello la differenza sta tutta qui. Poi bisogna avere il
coraggio di mettere in pratica quanto provato in allenamento, tenere
sotto pressione sempre l'avversario e crederci. A Twickenham, come
altrove, vincerà chi ci crede di più».

Un flash, un ricordo che porta dentro dei tre storici successi.

«Con la Scozia nel 2000 (30-24) l'emozione della prima partita in un
palcoscenico da leggenda e la fame di vittoria che avevamo. Con il
Galles nel 2003 (30-22) lo spirito di sacrificio per 80' e le giocate
di Dominguez. Nel 2004 con la Scozia (20-14) la gioia di aver a fianco
mio fratello Manuel e l'esperienza del Mondiale, che ci ha permesso di
far fuori una rivale in grossa difficoltà».

Per ripetervi, cosa vi ha detto di fare Berbizier?

«Le cose semplici. Rispettando i fondamentali. Sapendo gestire i
momenti cruciali. Alternando gioco al piede e manovrato. Lui ci ha
trasmesso tutto quello che poteva, ora tocca a noi».

L'esperienza allo Stade Francais cosa le sta dando?

«Finora non ho avuto molto spazio. All'ala ci sono 6 atleti, danno la
priorità ad altri e ho disputato solo 6-7 partite. Da un lato non mi
dispiace, così ho potuto gestirmi il recupero. Dall'altro spero di
dimostrare in azzurro quanto valgo. Il mio contratto scade a fine
stagione. Un bel Sei Nazioni potrebbe valere la riconferma. A Parigi
sto bene, sembra il Paese delle meraviglie. Lo Stade è un club
fantastico. Esercito la mia passione di tenore nei locali. Ho superato
i provini per una parte nel musical "Giulio Cesare"».

E non mancano le belle donne. Sabato in tribuna c'erano Alexandra
Rosenfeld, Miss Europa, e la finalista di Miss Francia Sophie Ducasse.
Hanno tifato per i francesi o per italiani dello Stade?

«Per noi, ovviamente. In questo siamo i numeri uno. Almeno lì la
Francia l'abbiamo battuta prima di scendere in campo...».

Ivan Malfatto
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GLI AZZURRI
Andrea Scanavacca è disponibile per l'Inghilterra


(im) Andrea Scanavacca a posto dopo gli ultimi esami eseguiti per
verificare le conseguenze del colpo fra diaframma e costato. Mauro
Bergamasco, Santiago Dellapè e Sergio Parisse che si sono allenati a
parte per recuperare dai colpi alla coscia (i primi due) e all'anca.
Sono le novità di ieri nel raduno dell'Italia in vista del secondo
match dell'Rbs Sei Nazioni, sabato a Twickenham (ore 14,30) contro
l'Inghilterra di Wilkinson. Domani la formazione. L'altro ieri impegno
da "modelli" per gli azzurri, che hanno posato per il set fotografico
della collezione primavera-estate 2007 della Lebole, marchio a loro
abbinato come i due nuovi Cariparma (di maglia) e Valle d'Aosta
(250mila euro l'anno).
INGHILTERRA - Due novità nella squadra inglese che affronterà gli
azzurri rispetto a quella che ha battuto 42-20 la Scozia. L'estremo
Balshaw torna dopo l'infortunio al posto di Morgan; debutta Easter,
28enne terza linea degli Harlequis, sostituirà Woesley toccato duro
nel match. La formazione. Iain Balshaw - Josh Lewsey, Mike Tindall,
Andy Farrell, Jason Robinson - Jonny Wilkinson, Harry Ellis - Magnus
Lund, Martin Corry, Nick Easter - Danny Grewcock, Louis Deacon - Phil
Vickery (cap), George Chuter, Perry Freshwater. All. Ashton. A
disposizione: Lee Mears, Julian White, Tom Palmer, Tom Rees, Shaun
Perry, Toby Flood, Mathew Tait.

FRANCIA - Torneo finito per il tallonato Szarzeswki (venerdì sarà
operato) e 5 cambi nella Francia che affronterà l'Irlanda rispetto al
match con l'Italia: dentro Marconnet, Papè, Harinordoquy, Marty e
Clerc, fuori Milloud, Thion, Bonnaire, Fritz e Heymans.
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