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[RUGBYLIST] Berbizier, Troncon e varie

allrugby allrugby a gmail.com
Mer 24 Gen 2007 13:54:33 CET


Dal Gazzettino di oggi, riporto l'articolo che segue.
Ciao.
Franco (TV)

RUGBY Per le prime due partite del Sei Nazioni il citì convoca l'ex
capitano e il trequarti Denis Dallan. Dondi: «Il Flaminio comincia a
starci stretto». Cariparma è il nuovo sponsor
Berbizier richiama Troncon: «Voglio un'Italia di alto livello»

Roma
Il 2007 sarà l'anno della verità per la nazionale azzurra. A settembre
in Francia la Coppa del Mondo offre all'Italia l'occasione storica di
qualificarsi per la prima volta ai quarti di finale. Si giocherà con
la Scozia, teoricamente alla nostra portata, il secondo posto del
girone che vede nella Nuova Zelanda la sicura vincitrice. Intanto però
gli azzurri dovranno onorare il torneo delle Sei Nazioni, che le serve
per continuare la sua crescita e, possibilmente, porre fine alla serie
delle onorevoli sconfitte. L'esordio, il 3 febbraio al Flaminio, è da
brividi, contro quella Francia detentrice del trofeo e che quest'anno
punta dichiaratamente, All Blacks permettendo, a quel titolo mondiale
che la consacrerebbe. A favore degli azzurri, che in questa sfida
vorrebbero confermare nella pallaovale quanto è successo nel luglio
scorso a Berlino nel calcio, c'è il fatto che i francesi all'inizio
del Sei Nazioni stentano sempre.

Ieri il citì Berbizier ed il team manager Checchinato hanno diffuso la
lista dei convocati, con le novità del ritorno dell'ex capitano, il
mediano di mischia Alessandro Troncon, e del trequarti ala dello Stade
Français Denis Dallan. Mentre spiccano alcune assenze per infortunio:
dall'estremo italo-francese Bortolussi (il calciatore che l'Italia
aveva appena trovato) a Canavosio e Stanojevic. Mentre è confermata
l'esclusione per scelta tattica di una delle colonne del rugby
italiano dell'ultimo decennio: il trequarti centro del Montpellier
Stoica, già lasciato a casa nei test autunnali.

Il ct Berbizier precisa che «è inutile parlare degli assenti: la
nostra crescita deve continuare, dopo le buone prestazioni e lo
storico pareggio in Galles dell'anno scorso. Dobbiamo giocare alla
pari con i nostri avversari, e cercare di raggiungere il top della
nostra stagione in Francia ai Mondiali. Possiamo riuscirci giocando un
Sei Nazioni di alto livello». Inevitabile la domanda sul ritorno di
Troncon. «La nazionale è aperta a tutti coloro che hanno voglia di
dare qualcosa - spiega il citì - e crediamo che questo sia il caso di
Alessandro. Ora vedremo cosa vorrà darci».

Il presidente della Fir Giancarlo Dondi, durante la presentazione del
torneo al Salone d'onore del Coni, ha ringraziato lo sponsor di maglia
uscente, la Jaguar, e presentato quello nuovo, il gruppo Cariparma
legatosi alla Fir con accordo triennale grazie ai "buoni uffici" di
Diego Dominguez, ex fuoriclasse ora manager della SportFive, una delle
principali agenzie mondiali di marketing sportivo, e vicino ai vertici
della Credite Agricole, che di CariParma è il principale azionista.
Dondi ha accennato al problema dello stadio. «Il Flaminio comincia a
starci stretto - dice - quindi spero che decolli il progetto
presentato nei giorni scorsi dal sindaco Veltroni (Flaminio ampliato a
35mila posti, ndr), e questo anche se la Lazio dovesse confermare di
non essere interessata a gestirlo con noi. Mi hanno promesso che i
lavori partiranno in ogni caso alla fine di questo Sei Nazioni,
speriamo sia davvero così, perché non voglio pensare all'eventualità
di dover lasciare Roma».

«L'entusiasmo ci circonda - ha detto il presidente della Fir - al
punto che per le nostre partite in casa sono rimaste disponibili solo
poche migliaia di biglietti, e in trasferta a Edimburgo dovrebbero
seguirci seimila persone. Tutto questo affetto ci fa molto piacere,
ora dobbiamo ripagare sul campo».



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