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R: [RUGBYLIST] LA PAGLIUZZA (E DUE COSETTE SULLA PARTITA)

Giovanni Ciraolo jxcira a tin.it
Lun 25 Giu 2007 13:19:27 CEST


Si e' giusto quello che dite Maurizio e Riccardo, e lo condivido in pieno. Non esiste solo l'anti-gioco, perche' anche il rugby esclusivamente fisico e intimidatorio e', di fatto, un anti-gioco.
Vorrei ricordare, tuttavia, come gli Springboks (ed NZ ad un altro livello), posti di fronte a squadre ben organizzate e dal gioco fluido, si trovino sempre in grande difficolta' e, in caso di insistenza sul gioco iperfisico o distruttivo, ci rimettano anche le penne. Contro la Francia, ma anche contro l'Argentina, per esempio, certi sudafricani si esprimono di meno, e quando si buttano per reazione sull'iperfisico o sull'ipercontrasto, essi rimediano spesso la peggio (anche fisicamente).
Rimane comunque il problema degli arbitraggi. E' un problema reale. Nel rugby di una volta le regole erano rispettate piu' facilmente. Oggi, apparentemente, tutte le norme spingono verso la liberazione rapida dell'ovale, verso la velocita', e verso l'interdizione di molte piccole cose che facevano (anche) il rugby di una volta, con i suoi meravigliosi mediani di mischia e tallonatori, con le sue piccole astuzie (pisciare la palla etc..) che rendevano il gioco non solo bello a vedersi, ma anche gradevole e divertente sia per chi lo giocava che per gli spettatori. Attenzione dunque! Se perdiamo il senso del divertimento giocando a rugby, abbiamo perso il cinquanta per cento del fascino della palla ovale e forse anche di piu', cioe' abbiamo perso in pratica la creativita' insita in questo gioco. Non si gioca a rugby per stressarsi mentalmente, basta il calcio per questo!
E' importante, anzi fondamentale secondo me, che i bambini e i giovani avviati allo sport escano dalla mentalita' dello stress e del sentirsi troppo importanti. Lo stress rischia di uccidere la creativita' e l'autocoscienza di individui.
Credo che dobbiamo conservare alla palla ovale il fascino di vedere una 'vecchietta' che guarda un match di rugby per la prima volta e se ne appassiona! A me e' capitato recentemente con un'amica di famiglia belga di 70 anni, e dunque...vi siete chiesti perche' mai una anziana signora puo' appassionarsi di primo acchito alla palla ovale? Forse, e azzardo l'ipotesi, questo avviene perche' l'anziana donna (che sa ormai che cos'e' la vita) vede degli uomini appassionati che non fanno troppo storie, che agiscono cooperativamente e di buon umore, insomma vede delle persone disciplinate e non degli automi presuntuosi. Se il rugby diventasse esclusivamente un gioco ad eliminazione dell'avversario, lo spettacolo rientrerebbe nella tristezza della societa' dei consumi, ed il pubblico del rugby si ridurrebbe a dei signori troppo occhialuti, seriosi, e francamente del tutto insopportabili.
Come evitare questo?
Forse ci vuole, da parte degli arbitri e dell'IRB, meno severita' da una parte, e molto di piu' da un'altra. Ci vorrebbe meno severita' sull'applicazione di tante modifiche degli ultimi anni, che di fatto hanno eliminato pause e tattiche di gioco che facevano parte del gioco stesso. Ci vorrebbe invece molta piu' severita', anzi un muso duro costante e implacabile, sul doping e sul gioco distruttivo. Ragazzi, non possiamo assolutamente far passare il gioco distruttivo! Se lo facciamo passare, addio propaganda per il rugby, addio rugby formativo e soprattutto addio divertimento cioe' addio rugby. I nostri dirigenti si uniscano dunque di buona lena a chi la pensa nel modo giusto a livello IRB, facciano le dovute alleanze e si diano da fare, senza guardare in faccia a nessuno!
Giovanni 
  ----- Original Message ----- 
  From: mauri45 a clarence.com 
  To: riccardo.melegari a arix.it 
  Cc: jxcira a tin.it ; giandoscriba a tin.it ; rugbylist a rugbylist.it 
  Sent: Monday, June 25, 2007 12:07 PM
  Subject: Re: R: [RUGBYLIST] LA PAGLIUZZA (E DUE COSETTE SULLA PARTITA)


  E' vero, ai sudafricani ormai viene concesso di tutto, non solo in questa partita ma anche in quella della settimana scorsa con l'Australia, vedi il tuffo su Gregan che aveva recuperato la palla in difesa e che ha poi fruttato il primo drop che ha portato i sudafricani al pareggio.

  Sul gioco intimidatorio, poi, ormai seconde e terze linee sudafricane fanno di tutto e viene punita solo una minima parte delle scorrettezze di Burger e compagni. Se ai mondiali vince questa squadra, con questo tipo di gioco, allora per il nostro sport sono tempi cupi.

  Maurizio


  --- Messaggio originale ---


  Concordo con i vari interventi della List sulla partita, in particolare di Giandomenico e Giovanni.

  Vorrei pero’ sottolineare, a mio modo di vedere, che nonostante un’arbitro europeo, ai Sudafricani e’ stato permesso di tutto, sia nel gioco a terra che definirei perlomeno intimidatorio, che negli off side incredibili della difesa.

  Nella telecronaca inizialmente anche Antonio Raimondi e Vittorio Munari hanno soprasseduto su questa “pratica” ormai consolidata del Sudafrica, per poi evidenziare sempre di piu’ durante la partita le “sviste” arbitrali sul tema.

  In tutta franchezza un Rugby sempre piu’ e SOLO fisico come quello del Sudafrica non mi appartiene.

  Dietro il comportamento di Roland non vorrei vi fosse invece la volonta’, non certo esplicita, delle Europee di minare la solidita’ mentale e quindi del gioco AB.

  A tratti, durante la partita, era quasi impossibile giocare, pur alla velocita’ supersonica in cui dalle Rucks venivano estratte le palle dagli AB. E non mi si parli per favore della famosa Rush defense sudafricana!





  Riccardo Melegari

  ARIX S. p. A.






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  Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it] Per conto di Giovanni Ciraolo
  Inviato: domenica 24 giugno 2007 15.09
  A: GIAN DOMENICO MAZZOCATO; RUGBYLIST
  Oggetto: Re: [RUGBYLIST] LA PAGLIUZZA (E DUE COSETTE SULLA PARTITA)



  Okay Giandomenico...

  e se il copione etologico tiene, NZ e' imbattibile, pero'...

  Quante volte ai mondiali i tuttineri sembrava dovessero sfracellare il mondo, ed invece? Cosa e' accaduto, specie in World Cup, quando il contesto del match e' diventato imprevedibile, spirituale e totale nel vero senso del termine, e non semplicemente fisico o tattico? Quante Coppe del mondo hanno vinto i tuttineri?

  Non v'e' dubbio che la Nuova Zelanda sia, come tu dici, la piu' grande fucina di talenti del mondo. Ed indubbiamente, se tutto va come da copione 'etologico' (gazzelle e leoni), New Zealand prevale, pero'...c'e' una costante eterna nel mondo dello sport, e qual'e'?

  Di fronte ad un avversario come All Blacks, l'opportunita' permanente che sempre, o quasi sempre, ha funzionato in World Cup, e' stata quella di ingaggiarli in un contesto di genialita' e di imprevedibilita', dove la mente si incrocia totalmente con lo spirito e le trasmissioni di palla, le progressioni, i contrasti diventano continui, quasi miracolosi. Nel rugby si gioca insieme all'avversario non meno che contro l'avversario. La Francia ci e' riuscita totalmente nel 1999, e l'obiettivo di WC dei tuttineri, che sembrava ancora una volta certo, e' naufragato in uno dei piu' grandi match della storia. Come si dice oltralpe, il talento fa cio' che vuole, il genio fa cio' che puo'!

  Se una squadra di grandi, incomparabili talenti come NZ, incontra la squadra di chi, quel giorno, puo' quasi tutto, pollice verso! 

  Questa e' la bellezza, questa e' l'imprevedibilita' continua dello sport. Solo la musica, credo, possiede una analoga capacita' di sorprendere.  

  Ai Mondiali, comunque, questa sorpresa e' quasi sempre avvenuta.  

  Ecco dunque il mio pronostico per la World Cup:

  - se la Francia gioca geniale, vince la Francia

  - se tutto va come da 'copione', vince NZ

  - se il grande cuore inglese riemerge (pur sottovalutato come sempre da tutti, e in questo ci sono paralleli tra noi e gli inglesi...), si riconferma ENG (il    leone britannico puo' sempre uscire dal suo relativo letargo, quando necessario!)  

  - se le grandi squadre si imbrigliano, e le sorprese si accavallano l'una con l'altra, possono vincere anche gli Argies, al limite

  - infine, se si va sul fisico pesante e continuo, e se gli arbitri sono molto incerti, come nel 95, vince SU 



  Giovanni



    ----- Original Message ----- 

    From: GIAN DOMENICO MAZZOCATO 

    To: RUGBYLIST 

    Sent: Sunday, June 24, 2007 8:40 AM

    Subject: [RUGBYLIST] LA PAGLIUZZA (E DUE COSETTE SULLA PARTITA)



    C'è ancora l'apartheid?

    Già, me lo chiedo anch'io.

    Avete notato che mentre si eseguono gli inni nazionali le riprese sono dosate col millimetro e non si vede mai come stanno tra loro in riga gli atleti di colore e quelli dalla pelle senza colore?

    Però amici miei non facciamo la parte di chi vede la paglIuzza e non vede eccetera eccetera.

    L'altro giorno mi sono guardato la partita di spareggio tra Verona e Spezia per restare in B e ogni volta che Do Prado (colpa gravissima la sua: ha la pelle scura) toccava palla erano ululati dalla tribune.

    Io mi vergogno e non poco per i miei simili.

    (per la partita: bellissima soprattutto sul piano dell'intensità. I Neri mi sono piaciuti perchè hanno giocato di istinto quando si sono accorti che a ragionare troppo non si cavava un ragno dal buco. Come dire? Una rovente freddezza, una febbre ardente ma controllata e incanalata. Ed è venuto fuori quello che sappiamo: la Nuova Zelanda è la più grande riserva di talento rugbistico del mondo. Avete visto i cambi? Negli ultimi 20 minuti la forbice dei valori in campo si è allargata proprio con i cambi. Sempre altissimo il valore dei Neri, sempre più fievole quello delle Gazzelle. E poi la capacità di resistere fino in fondo a tendere agguati, ad aspettare la preda. Quando le Gazzelle pensavano di avere tutto il fieno che serviva in cascina, si sono trovate alla fame senza la forza di reagire.

    Ma c'è un aspetto che va sottolineato: i Neri hanno vinto una partita importante e che non volevano perdere, senza scoprirsi troppo. Lo hanno fatto in casa dei loro avversari. Hanno detto: visto? siamo più forti. E non avete ancora visto il meglio di noi. Aspettatevi ancora di più.

    Chapeau, amici miei)

    cordiali saluti a tutti

    gian domenico mazzocato



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