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Re: [RUGBYLIST] Notizie del lunedì

LUCA Giarratana lucagiarratana a gmail.com
Mar 26 Giu 2007 12:09:24 CEST


Ma... Munari?

Ciao.
Luca


Il 25/06/07, allrugby <allrugby a gmail.com> ha scritto:
>
> Riporto puntualmente le notizie sul rugby pubblicate dal Gazzettino di
> oggi.
> Ringrazio pubblicamente, anche a nome della list, tutti quelli che
> rendono possibile questo servizio.
> Una delle notizie più tristi, in fondo alla rassegna, danno l'ex All
> Blacks Shelford malato di cancro.
> Ciao.
> Franco (TV)
>
> La scelta del ct che assumerà la guida della Nazionale dopo la Coppa
> del mondo: dubbi sull'australiano, in pista anche Lairle, Gajan e
> Lanta
> Panchina azzurra tra Jones e quattro francesi
> Ma si fa strada anche una soluzione transitoria con il ritorno di
> Coste per una stagione, in attesa di Mallett o Saint-Andrè
>
> Tre piste per arrivare al futuro allenatore dell'Italia. Una che porta
> a un ct di grande prestigio (Eddie Jones). La seconda di continuità
> con la linea francese (Serge Lairle, Cristian Gajan, Cristian Lanta o
> un altro tecnico di questo calibro). La terza interlocutoria (George
> Coste, l'attuale staff e Alessandro Troncon per il Sei Nazioni '08).
> Sono questi gli scenari apertisi dopo il no di Philippe Saint-André.
> Il candidato numero uno alla panchina azzurra. Con lui sembrava
> praticamente fatta. Mancavano solo dettagli all'accordo. Poi
> motivazioni familiari, la pressione del Sale dove ha ancora un anno di
> contratto (in particolare dei giocatori portati da lui), la speranza
> di giocarsi fino in fondo la corsa alla guida della nazionale francese
> (Bernard Laporte da ottobre farà il segretario di Stato per lo sport)
> e forse i dubbi sull'effettivo potenziale azzurro hanno fatto sfumare
> l'intesa. Così l'Italrugby per il dopo Berbizier sta valutando tre
> soluzioni. La decisione sul nome sarà presa da qui alla Coppa del
> Mondo, ma potrebbe essere ufficializzata dopo. Verrebbe così meno
> l'ipotesi di affiancare il nuovo allenatore allo staff durante la
> preparazione o il torneo, perché conosca meglio l'ambiente azzurro.
>
> UN GRANDE CT -Eddie Jones, 47enne vice campione del mondo con
> l'Australia di cui è stato ct nel 2001-05), vincitore del Super 12 nel
> '01 con gli Act Brumbies, è un nome ad effetto. E' considerato uno
> degli allenatori più preparati a livello internazionale. Dopo la
> pessima stagione con i Reds (ultimi nel S14) non vuole più allenare in
> Australia. Trasferirsi in Europa, dove è già consulente del Saracens,
> sarebbe per lui una grande opportunità. I colloqui con i dirigenti
> italiani sono stati proficui. C'è da superare solo un problema di
> tempi. Lui è intenzionato a rimanere in Europa pochi anni. Cerca un
> contratto breve, non per un quadriennio. Ipotesi che può fare il gioco
> anche della Fir, impegnata nella scadenza elettorale dopo l'Olimpiade
> di Pechino.
>
> LA LINEA FRANCESE -Ma un ct australiano con il suo gioco strutturato è
> adatto per gli azzurri? E' vero che l'Australia come l'Italia pesca da
> numero ridotto di giocatori, quindi l'approccio alla selezione è
> simile, ma mentalità e professionalità latina sono diverse da quelle
> anglosassoni. Ne abbiamo visto l'esisto con i due ct neozelandesi.
> Così la tentazione francese rimane forte. I big o si sono accasati
> (Novès altri 4 anni a Tolosa), o ambiscono alla panchina di casa
> (Saint-Andrè, Galthiè) o hanno situazione personali che li tengono in
> Francia (Lagisquet). Allora si apre il vasto mercato degli allenatori
> di seconda fascia, che possono comunque bastare all'Italia. Circolano
> i nomi di Serge Lairle, 50 anni, ex pilone che dal 30 giugno lascia
> Tolosa dove come uomo di campo di Guy Novès ed esperto della mischia
> ha vinto 5 scudetti e 3 Heineken Cup; Christan Lanta (lascia il Lione
> dopo una stagione fallimentare) e Christian Gajan (è in Giappone ai
> Fukuoka Sannix Blues), due vecchie conoscenze per gli scudetti vinti a
> Treviso. Girava anche il nome di Laurent Rodriguez, 47 anni, ex 3.
> linea (56 caps con la Francia), che l'anno scorso ha salvato il
> Catania e nel Top 14 ha guidato Pau, Brive ed è stato co-allenatore 6
> anni a Biarritz. Ma nei giorni scorsi è stato confermato dall'Amatori
> e un accordo, con rescissione del contratto con il club, sembra
> difficile.
>
> IL QUADRUMVIRATO - Infine lo scenario dell'interregno, che verrà
> scelto solo se uno dei primi due non sarà perseguibile. Carlo Orlandi
> (mischia) e Jean Philippe Cariat (trequarti) restano nello staff dopo
> la partenza di Berbizier. Pilotati dalla vecchia volpe Coste, già
> sotto contratto con la Fir, e affiancati per i mediani da Troncon, se
> deciderà di appendere le scarpe al chiodo, potrebbero costituire il
> quadrunvirato che traghetti l'Italia fino al giugno 2008. Quando si
> libereranno altri tecnici di spessore internazionale (Nick Mallett
> dagli Stormes, Saint-André se resterà al Sale, ecc.) fra cui
> scegliere. Oppure saranno maturi i tempi per un allenatore italiano.
>
> Ivan Malfatto
> ---------------------------------------------------------
>
> Berbizier e i Bleus più completi della storia
>
>
> Vent'anni fa, a pochi mesi dalla prima edizione della Coppa del mondo,
> la Francia conquistava il suo quarto grande slam nel Cinque Nazioni.
> Squadra concreta e allo stesso tempo seducente plasmata da due mediani
> di mischia di pasta antica: piccoli, coraggiosi e ispirati. E dal
> temperamento di fuoco: Jacques Fouroux, scomparso nel dicembre 2005
> dopo essere stato allenatore dell'Aquila, e l'attuale ct dell'Italia
> Pierre Berbizier.
> Fouroux dopo lo slam da capitano nel '77, aveva ripetuto l'impresa
> nell'81 da allenatore, con Berbizier al comando della mischia. Tra i
> due si era creata un'affinità sorprendente. Il tecnico fu il mentore
> di Telemaco "Berbize": stesso rigore tattico, stessa passione per il
> combattimento collettivo. Ma capaci nelle iniziative individuali di
> una leggerezza che toccava la poesia. Pierre era sempre nel vivo
> dell'azione. E di una precisione assoluta nei passaggi. Con il pilone
> Dubroca guidava una mischia di ferro, nella quale troneggiava un
> leader naturale, Laurent Rodriguez. Il mediano di mischia, con Blanco,
> era anche uno degli animatori delle costruzioni offensive. L'estremo e
> il centro Sella, poi facevano soffiare il vento dell'imprevedibilità
> in un linea di trequarti molto muscolare per il rugby di quegli anni.
> E regalarono a noi italiani, quando ancora spiavamo il Torneo dal
> piccolo schermo, immagini ed emozioni indelebilii. Durante un terzo
> tempo a Treviso capii dai racconti dell'amico Richard Escot, scrittore
> e famosa penna sportiva, anche quale posto occupasse quella squadra
> nella memoria dei francesi: la più completa della loro storia.
>
> Forti del successo sugli All Blacks in autunno a Nantes (16-3) al
> termine di una partita segnata dalla durezza del combattimento,
> aprirono il Torneo il 7 febbraio a Parigi contro il Galles. I Bleus si
> svegliarono nel secondo tempo e chiusero 16-9. Due settimane dopo a
> Twickenham sotto un cielo da lupi le cose sembrarono mettersi male. I
> francesi negli impatti subivano sistematicamente la pressione. Erano
> sul punto di rottura quando un'illuminazione improvvisa nel pomeriggio
> nero e umido scompigliò la scena. Intercettato un lungo passaggio di
> Hill a Andrew davanti all'area dei 22 metri, Sella si scagliò come una
> saetta nella metacampo inglese: con una finta mise a sedere sull'erba
> bagnata Rose e Underwood e firmò una meta sontuosa dopo una cavalcata
> di 70 metri: 19-15.
>
> A marzo si presentò al "Parco dai Principi" una Scozia preoccupata
> soprattutto di contenere il talento smisurato di Sella e Blanco.
> Invece esplose Eric Bonneval. Il ragazzo terribile del Tolosa aveva
> qualità atletiche che ricordavano Kirwan e Campese. Segnò tre mete.
> Sul primo tuffo in bandiera Jeffrey, lo "squalo bianco", riuscì appena
> a sfiorargli i pantaloncini. Nell'ultima meta ridusse gli scozzesi a
> paletti di uno slalom. Ma quelli del Border, la piccola regione a sud
> di Edimburgo che pulsa rugby, non si arresero: Rutherford, Robertson,
> Dean, lo stesso Jeffrey, reagirono con fierezza accettando la sfida
> del gioco. Match memorabile. La rincorsa si fermò sul 22-28. Il 21
> marzo a Dublino ci fu la battaglia del grande slam. Lansdowne Road, al
> solito, era spazzato da un vento rabbioso. Si andò al riposo sul 10-0
> per i verdi. I galletti rischiavano il naufragio. Ma nella ripresa
> Berbizier assunse il controllo totale delle operazioni. Prima lanciò
> in meta Champ, il pirata de Toulon, con un astuto passaggio corto. E
> quando arrivò la seconda marcatura, su intercetto di Bonneval,
> strinsero i denti per contenere la furia irlandese. Berbizier strinse
> saggiamente anche il perimetro delle operazioni, tenne il Trifoglio
> sotto i cingoli della propria mischia. Fu il trionfo del gruppo, della
> solidarietà. Come amava ricordare Fouroux, "un grande slam è come
> farsi una famiglia".
> -------------------------------------------------------------
>
> Christian Lanta
>
> Ha lasciato la direzione tecnica del Lyon dove era approdato dopo
> numerose stagioni da allenatore ad Agen. Una sola stagione a Treviso
> nel '97-98 coronata da scudetto e Coppa Italia.
>
> Serge Lairle
>
> Tolosano, 50 anni, ex pilone. Da giocatore tre scudetti (85, 86, 89) e
> una coppa Du Manoir (88) con lo Stade Toulousain. Da allenatore, con
> lo stesso club, 5 campionati e 3 Heineken Cup.
>
> Christian Gajan
>
> Ex tecnico dei trequarti dello Stade Toulousain e poi capo allenatore
> a Castres, 49 anni, allena ora in Giappone. A Treviso ha vinto il
> campionato '98-99, eliminato in semfinale l'anno dopo dall'Aquila.
> -----------------------------------------------------
>
> All'esordio nel Tri Nations gli All Blacks raddrizzano la partita nel
> finale
> Gli Springboks ci restano male
>
>
> (a.li) Il mondo ha sognato per 70 minuti sabato a Durban e davanti ai
> televisori. Settanta minuti intensi, nella seconda giornata del Tri
> Nations, che stavano dimostrando che questi All Blacks, a due mesi e
> mezzo dall'inizio della Coppa del mondo in Francia non sono
> imbattibili. Invece gli Springboks, grossi e cattivi come non mai,
> alla fine sono rimasti di sasso. Su due palloni di recupero i
> neozelandesi hanno raddrizzato le sorti della partita.
> Al '69 un contrattacco partito da una touche non trovata dai
> sudafricani, ha portato a una monumentale discesa di So'oailo che,
> fermato a ridosso dell'area dei 22 metri ha trovato il sostegno di
> Collins per un'altra "trapanata" alla difesa. A quel punto l'azione è
> stata trasformata sull'asse laterale per una serie di ruck.
> Dall'ultima capitan McCaw è schizzato come un freccia verso la meta.
> Carter (in una giornata balisticamente incerta) ha trasformato e
> portato i Blacks a due sole lunghezze (19-21). Poco dopo, il sorpasso.
> Pietersen perde il possesso in attacco, McDonald si fionda e governa
> un tre contro due per Rokocoko all'esterno che sigla la sua
> trentottesima meta in 42 test. Carter aggiunge due punti: 26-21 e non
> se ne parla più.
>
> Ma per tutto il primo tempo la Nuova Zelanda aveva subito di brutto, e
> in ogni settore, la pressione degli Springboks: touche e ruck rubate,
> una difesa intrattabile e armata ai limiti del lecito. La squadra di
> McCaw sembrava intimidita. Si esibiva in un paio di azioni
> inconcludenti. Mentre i sudafricani trovavano la meta alla fine del
> primo tempo su un maul penetrante (schiacciata di BJ Botha), e in
> avvio di ripresa raddoppiavano con Butch James su intercetto.
>
> Ma gli Springboks sono calati di intensità mentre al contrario gli All
> Blacks si sono impadroniti delle fonti di gioco, in particolare hanno
> messo una pressione enorme in mischia chiusa. Ritrovata la qualità dei
> possessi, affidata a Carter una maggior occupazione del campo al
> piede, sono tornati a eccellere nell'arte di evitare gli impatti
> frontali grazie all'agile gioco di finte e appoggi. L'efficace
> conservazione che ne è derivata, aggiunta alla precisione e alla
> velocità nel gioco di passaggi, ha ridato loro il controllo del match.
> Anche se poi le mete sono venute da palloni di recupero.
> ------------------------------------------------------
>
> Il pilone dei London Wasps McKenzie al Calvisano, Bordon affianca
> Ringeval a Roma
>
> La settimana appena trascorsa ha sancito gli arrivi al Benetton
> Treviso del piloneGaston De Robertis, 26 anni, italo-argentino, lo
> scorso anno in forza al Biarritz, in Francia, quindi quello diAlistair
> McKenzie, inglese, pilone, al Cammi Calvisano proveniente dal London
> Wasps, recenti vincitori della Heineken Cup, mentreAlvaro Tejeda,
> tallonatore in scadenza di contratto e lasciato libero dal Benetton,
> si è accasato a Parma, sponda Overmach, proprio nella squadra contro
> la quale aveva giocato l'ultima partita prima della lunga squalifica
> che lo aveva di fatto tolto dalla disputa dell'ultima parte della
> stagione scorsa.
> Il Casinò di Venezia ha ingaggiato Harley Crane, mediano di
> mischia-centro, proveniente dal XV francese del Montpellier, ma anche
> con una lunga militanza all'Arix Viadana. L'AlmavivA Capitolina ha
> chiuso con due argentini,Gaston Llanos, seconda linea, ex di Petrarca
> e nella scorsa stagione al Gran Parma, quindiFernando Guatieri,
> tallonatore, proveniente dal XV francese di seconda divisione del
> Tarbes e prima ancora a Bordeaux e a Piacenza.
>
> L'Amatori Catania ha confermato il franceseLaurent Rodriguezcome
> allenatore, mentreLoreto Cucchiarelli, nuovo ds dell'Aquila, affiderà
> la guida tecnica aDarren Coleman, australiano di 34 anni, per il
> rilancio della società abruzzese.
>
> Ramiro Martinez, pilone del Gran Parma e prima ancora di Grenoble e
> Benetton, passerà alla Futura Park Roma in serie A da dove se ne vaWim
> Visser, seconda linea, altro nome conosciuto nel Veneto per aver
> militato parecchie stagione nel Benetton. Visser giocherà sempre a
> Roma ma con la Lazio. E alla Futura Park arriverà anche il
> polesanoStefano Bordon che affiancherà il franceseMichel Ringeval alla
> guida tecnica. InfineSantillo, ala, passerà dall'AlmavivA Capitolina
> all'Aquila.
>
> NUOVA STAGIONELa Lire ha ufficializzato le date d'inizio della
> prossima stagione. Si giocherà ancora in prevalenza di sabato e il
> Groupama Assicurazioni Super Ten scatterà il 13 ottobre, mentre la
> settimana precedente (venerdì 5 ottobre o sabato 6) ci sarà la sfida
> di Super Coppa di Lega tra Arix Viadana e Benetton Treviso, che
> diversamente dalle altre discipline e rispetto a quanto stabilito lo
> scorso anno dalla stessa Lire, stavolta si giocherà in casa della
> vincitrice della Coppa Italia, l'Arix.
>
> Ennio Grosso
> --------------------------------------------------
>
> Nel Super 10 gli spettatori sono aumentati del 20\%
>
> SPETTATORI SUPER TEN Un recente studio della Lire ha evidenziato che
> sono stati 135.708 gli spettatori che hanno assistito alle partite
> della Regular Season e dei playoff dell'ultimo Super Ten, con un
> incremento di presenze rispetto al Campionato precedente di 22.000
> spettatori, circa il 20 per cento.
> I Club con maggior incremento di pubblico sono stati Arix Viadana,
> Carrera Padova e Infinito L'Aquila.
>
> PACIFIC NATIONS CUPNel quinto e ultimo turno del Sei Nazioni
> dell'Emisfero Sud, gli All Blacks Junior hanno rullato anche il
> Giappone chiudendo a punteggio pieno. All Blacks Junior-Giappone 51-3,
> Samoa-Tonga 50-3, Fiji-Australia A 14-14. Classifica: All Blacks
> Junior 25, Australia A 16, Samoa 13, Fiji 9, Tonga 5, Giappone 4.
>
> CURRIE CUP Nel primo turno a valanga i Cheetahs. Risultati:
> Cheetahs-Boland 91-3, Blue Bulls-Falcons 43-26, Western Province-Lions
> 18-13, Griquas-Sharks rinviata. Cheetahs, Blue Bulls 5 punti, Western
> Province 4, Lions 1, Griquas, Sharks, Falcons, Boland 0.
>
> SEVEN Per le finali Fira Seven di Mosca, il tecnico Marco Gabrielli ha
> convocato 10 giocatori: De Jager, M. Nitoglia (Amatori Catania),
> Erasmus, Mariani (Arix), Gentile, Molaioli, Sepe (Capitolina),
> Pucciariello (Munster), Rosa (L'Aquila), Varani (Roma).
>
> SHELFORD MALATO Wayne Shelford, capitano degli All Blacks dal 1987 al
> 1990, sarebbe malato. A Shelford sarebbe infatti stato diagnosticato
> un cancro.
>
> LOMU NELLA HALL OF FAMEI. Evans (Galles), Gerber, Osler e J. Van der
> Westhuizen (Sudafrica), Slattery e Kiernan (Irlanda), Leonard
> (Inghilterra), Lomu e Mourie (Nuova Zelanda) sono stati inseriti nella
> lista dei membri della Hall of Fame dell'IRB. È la prima volta di un
> giocatore ancora in attività come Lomu.
>
> E.G.
> _______________________________________________
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