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Re: [RUGBYLIST] Dov'è la diversità di valori del rugby?

ilfalco ilfalco7 a libero.it
Lun 5 Mar 2007 16:37:21 CET


No mi spiace dirlo oggi la scazzottata non ci può più stare, è cambiato il nostro gioco anche in questo.
Ero un assertore quando giocavo della virilità del pugno dato a viso aperto ma non è più così, il gioco falloso , scorretto e , violento deve essere sanzionato in modo durissimo ...............in campo e dopo dal giudice sportivo.
Oggi il rugby è uno sposrt molto più fisico di alcuni anni fa e la traumatologia è aumentate in relazione agli scontri sempre più veloci e con soggetti atleticamente preparati.
Sono perciò intollerabili le scorrettezze che volutamente ledono l'integrità fisica dei giocatori.
  ----- Original Message ----- 
  From: Massimilano De Silva 
  To: d.massimi a iol.it ; rugbylist a rugbylist.it 
  Sent: Monday, March 05, 2007 10:03 AM
  Subject: RE: [RUGBYLIST] Dov'è la diversità di valori del rugby?


  E' fuor di dubbio che, soprattutto nelle categorie minori e nei campi che vanno dal centro, fino giù verso lo stretto, il controllo domenicale sia minore rispetto altre categorie e comitati regionali.

  Tutto ciò imbruttisce il rugby e soprattutto lo degrada. Rispetto i valori sportivi sul terreno da gioco in quei casi vengono posti, mancanza di rispetto e spesso codardia di gruppo.

  La scazzottata ci può stare, quante ne ho fatte io, ma pur se denigrabile deve essere fine a se stessa e intesa come stretta circostanza di rapido scambio di opnioni. Poi finire lì per lì e magari anche con una stretta di mano. Il fischio che sancisce la fine della partita deve essere l'inizio dei saluti e dei complimenti per gli avversari, SEMPRE.

  In tutto ciò i comitati regionali e la Fir devono organizzarsi meglio sui controlli e instituire(prevedere) la nomina di guardalinee federali anche per la serie C e i campionati giovanili. Inoltre devono essere rispettate le norme di sicurezza (una volta giocai su un campo dove poco prima avevano pascolato greggi di pecore). Se si permette di giocare su strutture fatiscenti e evidente che effetivi controlli dai preposti non ci sono e di conseguenza la superficialità e l'abbandono spesso è terreno fertile di cattivi comportamenti.

  Per evitare ciò deve sempre regnare il buon senso, l'eduzione sportiva e il rispetto. Chi non ha queste cose non è uno sportivo.

  Un saluto a tutti









   


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    From:  Dario Massimi <d.massimi a iol.it>
    To:  rugbylist <rugbylist a rugbylist.it>
    Subject:  [RUGBYLIST] Dov'è la diversità di valori del rugby?
    Date:  Sun, 04 Mar 2007 22:54:34 +0100
    >Buonasera,
    >scusatemi tutti, ma ho bisogno di condividere con chi vuole capire 
    >un momento di particolare tristezza per il nostro sport. Oggi ho 
    >assistito a una partita Under 17 del girone d'élite Centro-Sud che 
    >si è conclusa con una rissa generalizzata. Ometterò di scrivere i 
    >nomi delle squadre. L'arbitro scriverà il suo referto, il giudice 
    >sportivo prenderà le sue decisioni, e chi vorrà le potrà vedere sul 
    >sito del Comitato regionale laziale (www.rici.it) tra qualche 
    >giorno. Io voglio solo mettervi a parte di quello che ho visto io e 
    >poi porre anche a voi il quesito se questo è rugby, se questo è 
    >sport e se basta giocare in un campo con le porte ad acca per 
    >definirsi rugbisti. Io oggi ho visto giocatori esultare per l'uscita 
    >di un avversario infortunato alla spalla dopo una carica di spalla 
    >molto, ma molto al limite del regolamento; ho visto, durante la 
    >rissa, tre o forse più giocatori colpire ripetutamente con calci e 
    >con pugni alla testa un avversario a terra, non ho visto ancora il 
    >referto del medico, ma il ragazzo ha perso i sensi; ho visto ragazzi 
    >di quindici e sedici che prima di gettarsi nella rissa si sono tolti 
    >la maglia per non essere identificati; ho sentito genitori 
    >minacciare che nessuno sarebbe uscito vivo da lì se suo figlio si 
    >fosse fatto male; ho sentito solo il segnalinee della società di 
    >quei ragazzi scusarsi per quanto successo. Sono convinto, e lo dico 
    >soprattutto ai dirigenti e agli allenatori di quella società, che 
    >forse con questo "stile" si può anche vincere una partita, ma 
    >sicuramente non si arriverà più a vincere un campionato di 
    >categoria, sicuramente non si costruiscono dei rugbisti, ma 
    >soprattutto non si costruiscono degli uomini. E mi piacerebbe non 
    >sentire più certa gente riempirsi la bocca con l'ipocrisia dei 
    >"Valori" del rugby.
    >Buonanotte,
    >Dario Massimi

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