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Re: [RUGBYLIST] Dov'è la diversità di valori del rugby?

Franco Fiore francesco_fiore1 a virgilio.it
Mer 7 Mar 2007 20:28:10 CET


Hello Dario,

Sunday, March 4, 2007, 10:54:34 PM, you wrote:



Caro Dario
hai assistito ad una delle scene più obbrobiose che può capitare a chi
segue il rugby; vergognoso soprattutto per l'età degli artefici.
Come già detto da qualcuno, certe cose sono annunciate, sono
conseguenziali di un modo di fare.
Un modo di fare che dal mondo "normale" si è trasferito nel mondo del
rugby.
La tracotanza, la voglia di sopraffazione (che non è la sana voglia di
vincere) in individui non preparati mentalmente e fisicamente, porta a
risultati del genere, e mi riferisco a chi gestisce questi ragazzi; i
ragazzi sono solo l'effetto finale.
Il "potere politico" impone dei consensi, ed i consensi si possono
"costruire" con anni di lavoro duro o semplicemente "comprandoli",
mettendo insieme una attività arrabattata con quello che è disponibile
sulla piazza, in cambio di pochi spiccioli o millantando possibilità
future.
Gli uomini disponibili a questo, si sà, di valori ne hanno ben pochi,
figuriamo se possono essere portatori di valori sani, valori da rugby.
Mi riferisco, naturalmente, sempre agli adulti che gestiscono i
ragazzi; di solito, i ragazzi, sono sempre i meno colpevoli,
soprattutto se, come in molti casi, pur di mettere insieme il
"quindici" che scende in campo e qualche numero in panchina, si
ricorre alle telefonate dell'ultimo minuto ed a convocazioni di
ragazzi che non hanno fatto assolutamente niente per conquistarsi il
posto.
Parlo a ragion veduta; lo scorso anno, sullo stesso campo, una partita
della Under 19 (Nazionale)è iniziata con 20 minuti di ritardo perche non
avevano il numero minimo da mettere in referto e aspettavano il
dirigente che era andato a casa di un ragazzo a convincerlo e portarlo
sul campo.
Quindi, mettere insieme un bel giocattolino, ben vestito, con un nome
altisonante, tutto tirato a lucido, ma tenuto insieme con collante di
scarsa qualità, è naturale che al primo colpo va in mille pezzi.
Questo è il risultato della "politica dei numeri"; politica del
tesserare tutti a tutti costi e, la domenica, scendere tutti in campo,
costi quel che costi, purchè le carte (elenco gare - referto
arbitrale) siano ben compilate e con i numeri previsti.
Credo che in Italia siano molte le Società che i "numeri" li abbiano
solo sulla carta.
Dario, scusa, solo una ultima cosa, una piccola precisazione, a scanso
di tutti gli equivoci, quella Società della quale a giorni conosceremo
il nome, non ha mai vinto un titolo nazionale; non confondiamo la lana
con la seta; quella alla quale probabilmente ti riferivi tu è un'altra
Società, totalmente diversa, sia sotto l'aspetto tecnico
organizzativo che sotto l'aspetto di tradizioni rugbystiche e relativi
valori.
Saluti a tutti
Franco Fiore




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