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R: [RUGBYLIST] dalla bassa Valle Scrivia: galli e galletti impazziti

Piero Filotico pierofilotico a alice.it
Dom 7 Ott 2007 15:35:11 CEST


 

…non dipende da noi in lista…

E’ vero, ma se e’ per questo in list non dovremmo parlare quasi di nulla,
visto che non abbiamo 

influenza…Ma non credo affatto che non contiamo proprio niente.

…con la bandiera e le felci sotto…

Felci ? Guarda che quella e’ ujna corona d’alloro. Quella che ai tempi dei
romani un soldato 

teneva sulla testa del vincitore durante la sfilata al ritorno da una
guerra. Oppure con cui 

venivano incoronati i grandi poeti.

Ecco, quello potrebbe essere un BEL simbolo che fa parte della nostra
storia. Anzi,  bellissimo. 

C’e’ solo che mi sembra che una nota marca (Fred Perry) lo usi gia’ come
marchio.

…cambiarlo ancora…

Di questo non so proprio nulla. Quand’e’ che e’ stato cambiato l’ultima
volta ?

Ciao a tutti. Piero

 

  _____  

Da: Pier Luigi Maciocia [mailto:plmaciocia a mclink.it] 
Inviato: domenica 7 ottobre 2007 14.41
A: 'Giovanni Ciraolo'; 'Piero Filotico'; 'ruggero rizzi'; 'cavallopazzo'
Cc: 'rugbylist'
Oggetto: R: [RUGBYLIST] dalla bassa Valle Scrivia: galli e galletti
impazziti

 

...senti, purtroppo non dipende da noi in lista la scelta del simbolo della
Nazionale, peraltro credo che ormai lo scudetto con la bandiera e le felci
sotto siano da considerarsi il simbolo riconosciuto dell'Italia nel mondo
rugbystico.

Per quanto mi riguarda, da nazionalista convinto, non mi sta male..anzi, mi
piace molto. Certo non sarebbe male l'idea delle Frecce Tricolori, che alla
fine del tricolore si portino appresso un pallone da rugby, ma credo che non
sia più in discussione il nostro simbolo, e secondo me cambiarlo ancora
sarebbe un grave errore che denoterebbe instabilità politico/gestionale,
meglio fermarsi qua.

 

 

 

plm

 

p.s. suggerisco alla FIR di mettere in circolazione un congruo numero di
adesivi del simbolo della Nazionale, magari da appiccicare al vetro della
macchina (c'è chi lo farebbe) o da mettere sulla stampante in ufficio.

 

 

 

  _____  

Da: Giovanni Ciraolo [mailto:jxcira a tin.it] 
Inviato: domenica 7 ottobre 2007 13.40
A: Piero Filotico; plmaciocia a mclink.it; 'ruggero rizzi'; 'cavallopazzo'
Cc: 'rugbylist'
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] dalla bassa Valle Scrivia: galli e galletti
impazziti

Nessun paese sputa sulla propria bandiera ma non e' quello il simbolo con il
quale una nazione viene riconosciuta all'estero. L'Australia per il mondo
non e' la sua bandiera ma il canguro. La bandiera suscita l'emozione
maggiore in quanto accumula l'amor patrio nei secoli. I francesi sono piu'
attaccati di noi ai simboli. In Francia lo Stato e' rispettato, da noi si fa
a gara per aggirarne le regole. Stranamente, pero', gli italiani all'estero
rispettano le regole. Quindi non siamo dei veri anarchici, tutt'altro. Qundo
mori' De Gasperi, la sua bara attraverso' in treno l'Italia e ad ogni
stazione la gente (anche di sinistra) si toglieva il cappello, e molti
piangevano. Ci sono enormi diversita' tra regione e regione in Italia,
questo e' un problema ed anche un opportunita'. Anche il rugby italiano
presenta delle diversita' spiccatissime, insomma il rugby veneto e quello
parmense possono convivere, molto meno si armonizzano con lo spirito
raccolto dell'antico rodigino. Se poi si esce dalle squadre del top, le
differenze si accentuano, lo stile della polisportiva a Messina o Monopoli o
L'Aquila e' diverso dall'associazionismo di Benevento o di Salerno o della
stessa Capitolina ed anche diverso dal rugby universitario un pizzico
elitario (nel senso nobile del termine) di Torino o di Genova o di Cosenza.
Il prossimo Presidente di Federugby dovra' saper federare queste differenze
(non e' facile) con un trainer nazionale che giri come una trottola per
l'Italia, opportunamente ospitato da listaroli delle varie zone, e che
raccolga, elabori, sviluppi progetti e soluzioni integrando tutto quello che
bolle in pentola.

Per quanto riguarda il simbolo, personalmente opterei per quello delle
frecce tricolori, davvero carino (andate a vederlo sul sito delle frecce) e
cosi' accontentiamo anche i listaroli piu' legati alla bandiera. Eviterei la
stella emblema della Repubblica, ci sono ancora molti monarchici in Italia e
forse non hanno torto. l'Italia monarchica era piu' seria di quella attuale.
C'e' anche qualche vecchio disegno sabaudo da considerare....

Giovanni   

 

----- Original Message ----- 

From: Piero <mailto:pierofilotico a alice.it>  Filotico 

To: plmaciocia a mclink.it ; 'Giovanni Ciraolo' <mailto:jxcira a tin.it>  ;
'ruggero <mailto:ruggerorizzi a gmail.com>  rizzi' ; 'cavallopazzo'
<mailto:14cavallopazzo a libero.it>  

Cc: 'rugbylist' <mailto:rugbylist a rugbylist.it>  

Sent: Sunday, October 07, 2007 11:59 AM

Subject: R: [RUGBYLIST] dalla bassa Valle Scrivia: galli e galletti
impazziti

 

Scusa, ma non c’entra nulla. Quella e’ la BANDIERA, sacra per tutti.. Qui si
sta parlando 

di simboli: il galletto, la felce, la palma, la gazzella, il canguro, la
rosa, il cardo, il puma….

Ogni nazionale di rugby ne ha uno, salvo noi.

Quale potrebbe essere, secondo voi ? Qualcosa che rappresenti l’Italia del
rugby…

Per favore, risparmiarsi spiritosaggini, come una pizza o un mandolino. E
attenzione 

a possibili accostamenti politici o calcistici (quercia, lupo, ecc….).

Ci proviamo ? Cosi’, in attesa delle partite di oggi…

A me viene da proporre la colonna di un tempio romano.
Piero

 

 


  _____  


Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
Per conto di Pier Luigi Maciocia
Inviato: domenica 7 ottobre 2007 11.00
A: 'Giovanni Ciraolo'; 'ruggero rizzi'; 'cavallopazzo'
Cc: 'rugbylist'
Oggetto: R: [RUGBYLIST] dalla bassa Valle Scrivia: galli e galletti
impazziti

 

...noi un simbolo lo abbiamo ed è il TRICOLORE, non basta???

 

plm

 


  _____  


Da: rugbylist-bounces a rugbylist.it [mailto:rugbylist-bounces a rugbylist.it]
Per conto di Giovanni Ciraolo
Inviato: domenica 7 ottobre 2007 9.28
A: ruggero rizzi; cavallopazzo
Cc: rugbylist
Oggetto: Re: [RUGBYLIST] dalla bassa Valle Scrivia: galli e galletti
impazziti

Ci si puo' chiedere perche' chiamiamo galletti i giocatori francesi e
perche' il gallo e' il simbolo della nazione francese, stampato sulla maglia
dei rugbisti e di altri sportivi nazionali transalpini. Il simbolo dei Galli
non era il...gallo ma l'allodola, il gallo ha preso il suo posto con
l'emergere della Francia agricola, ed e' presente anche sul campanile di
ogni chiesa dell'esagono in associazione con quello evangelico. La prima
origine del gallo associato ai francesi fu degli inglesi, che nel pieno
medioevo intendevano associare i difetti di quest'animale (orgoglio etc..)
al sovrano transalpino di allora (Filippo Augusto). Per l'ovvio spirito di
contraddizione che contraddistingue i due popoli, i francesi adottarono
allora subito l'animale a proprio simbolo puntando sulle sue qualita',
soprattutto fierezza e forza, coraggio e vigilanza e generosità (visto che
quest'animale divide il suo cibo con le galline...), anche fiducia e
sicurezza poiché il gallo annuncia il sorgere del sole e la fecondita'
giornaliera che ne deriva. Nel libro di Giobbe il gallo e' il simbolo
dell'intelligenza venuta da Dio. Il gallo ebbe un periodo di crisi con
Napoleone, che gli sostitui' l'aquila, ma fu ben presto riabilitato con
Luigi Filippo e figura, oltre che come emblema sportivo incontestato, anche
su alcune monete e cancellate di uffici pubblici, soprattutto l'Eliseo a
Parigi. 

L'Italia non ha un simbolo nazionale, contrariamente alla rosa inglese o al
gallo francese. I nostri partiti politici sembrano comunque prediligere le
piante agli animali, anche se la scarsa educazione botanica degli italiani
accorcia la vita di queste piante specie se sono governative. Tuttavia,
l'attuale governo mi suggerisce di fare una proposta. Il simbolo francese e'
il gallo unico, noi potremmo forse adottare il gallo multiplo ovvero un
altro animale ancora piu' litigioso. Vi deputo la scelta. Abbiamo comunque
talmente tanti simboli locali che se ce ne fosse uno nazionale verrebbe
deformato in tanti modi diversi a pochi chilometri di distanza, per esempio
i bambini di Pisa e Livorrno invertirebbero reciprocamente il proprio
simbolo in modo da farlo apparire esattamente l'opposto della raffigurazione
del vicino! 

Giovanni       



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