Questo sito è dedicato alla rugbylist, un ritrovo "virtuale" dove si incontrano centinaia di appassionati di rugby.
 

[RUGBYLIST] Notizie del venerdì

allrugby allrugby a gmail.com
Ven 21 Set 2007 13:10:50 CEST


A firma di Antonio Liviero, un'altro articolo sulla "ruggine" italiana
al mondiale.
Ciao.
Franco (TV)

MONDIALI DI RUGBY Dopo la vittoria sofferta sul Portogallo, allarme in
casa azzurra. Il manager Checchinato: «Ritrovare i punti forti»
Un'Italia alla ricerca dell'identità perduta
Il citì Berbizier: «Abbiamo perso la padronanza collettiva del gioco»
- Il presidente Dondi: «Troppo turn over»

Parigi
NOSTRO INVIATO

Presto, un dottore. Il risveglio dell'Italia a Parigi è quello di una
squadra in crisi di identità. Una situazione che nessuno aveva messo
in cantiere. Tutti nel clan azzurro erano convinti che la partita con
il Portogallo sarebbe servita a far tornare il buon umore dopo la
batosta contro gli All Blacks e la striminzita vittoria con la
Romania. Invece non ha cancellato tutte le ombre. Il successo è stato
largo nel punteggio (31-5). Ma lo score ha preso corpo solo negli
ultimi dieci minuti con le mete di Mauro Bergamasco e di Masi e il
gioco non ha convinto.Allenatore e giocatori non ne fanno mistero.
«Centrano sia le gambe che la testa» ha sentenziato un Berbizier
deluso come mai. Il citì è tornato a respirare l'aria della Coppa del
Mondo e sente l'attenzione dei francesi per i quali è un mito. Ha
scommesso sulla partita con la Nuova Zelanda schierando la formazione
migliore, non certo per vincere ma per sorprendere. È andata male. E
quattro giorni dopo una squadra stanca ha rischiato grosso contro i
rumeni. Poi la notte del Parco dei Principi in una cornice da sogno
(45.600 spettatori), cinque minuti travolgenti seguiti da una serie
interminabili di scelte irrazionali ed errori (14 possessi perduti).
«Dovevamo chiudere prima la partita restando ancorati alle nostre basi
di gioco - analizza a mente fredda il citì -. Invece siamo tornati ai
fondamentali sono nel finali. Ancora una volta abbiamo perso la
padronanza collettiva del gioco».

Il presidente federale Giancarlo Dondi se la prende con il turn over:
«La rotazione dei giocatori non ci ha certo aiutato a conservare gli
automatismi». Ma è il primo ad ostentare fiducia per la partita con la
Scozia del 29 settembre a St. Etienne: «Non abbiamo ancora perso
nulla, anzi con la vittoria sul Portogallo abbiamo già ottenuto la
qualificazione alla prossima Coppa del Mondo. Come dico sempre ai
ragazzi devono mostrare coraggio. La Scozia è alla nostra portata».

Ora davanti all'Italia c'è il muro. Una sorta di ottavo di finale che
può lanciare per la prima volta gli azzurri ai quarti di un mondiale.
Berbizier cerca nel suo passato situazioni analoghe: «Nel '94 con la
Francia perdemmo la prima partita della tournée contro il Canada ma
poi riuscimmo clamorosamente a battere gli All Blacks».Il manager
Carlo Checchinato avverte: «Dobbiamo trovare immediatamente la
concentrazione e la fiducia ed evitare il logoramento nervoso nei
dieci giorni che ci separano dalla partita con gli scozzesi. Quello
che conta adesso è continuare a credere nei princìpi del nostro gioco.
Tornare ad insistere sui nostri punti forti che abbiamo un po' perso
di vista contro il Portogallo».

Mauro Bergamasco, oscar della generosità al Parco dei Principi, ma
poco seguito dai compagni, lancia un messaggio ai tifosi: «Abbiate
fede». E uno ai compagni: «Evitiamo ogni alibi e cerchiamo di avere
piena consapevolezza della situazione. Finora abbiamo giocato al di
sotto delle nostre possibilità. Perché siamo molto più forti di quello
che si è visto».

Da ieri sono scattati due giorni di libertà per la squadra. Ma all'ora
dell'aperitivo giocatori, staff e dirigenti si sono presentati a «Casa
Italia» nel tendone allestito ai piedi della Tour Eiffel per
festeggiare la centesima presenza di Alessandro Troncon in Nazionale
che ha ricevuto in dono da Dondi un piatto d'argento. Commosso, il
mediano di mischia trevigiano ha rincuorato la squadra con una
promessa: «Mi resta ancora un obiettivo». Sottinteso: battere la
Scozia. Dondi ieri al Trocadero lo ha preso paternamente per mano
davanti a telecamere e fotografi e, scherzando, lo ha invitato a non
fermarsi a cento presenze: «Spero che tu arrivi a 104». Ovviamente si
accontenterebbe di due di meno che significherebbero i quarti di
finale.Tutti al lavoro da sabato. Senza Zanni, infortunato, che
rientra in Italia. Sarà sostituito da Mandelli.

Antonio Liviero



Maggiori informazioni sulla lista Rugbylist