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[RUGBYLIST] Notizie della domenica (sera)!

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Dom 30 Set 2007 23:07:28 CEST


Riporto quanto scritto oggi dal Gazzettino.
'notte.
Franco (TV)

RUGBY Ai mondiali fallisce lo storico passaggio ai quarti degli
azzurri. Gli scozzesi vincono di misura: decisivo l'ultimo calcio
sbagliato
Il sogno è infranto: l'Italia torna a casa
Match di grande intensità agonistica: la meta di Troncon ci illude,
poi siamo costretti sempre a rincorrere gli avversari

Saint Etienne
NOSTRO INVIATO

Addio sogni di gloria. Alla Coppa del Mondo l'Italia non regala la
seconda sorpresa di giornata (dopo l'eliminazione del Galles per 38-34
contro le Figi dei petrarchini Koyomaibole e Little, quest'ultimo
uscito per un grave infortunio) e fallisce l'impresa. Doveva scrivere
la storia qualificandosi per la prima volta ai quarti di finale e non
c'è riuscita. Passa la Scozia, che i quarti in sei edizioni non li ha
mai falliti. Grande gioia nelle Highlands, birra a fiumi nei pub e
sorrisi di Gavin Hastings presentatosi con addosso il kilt in sala
stampa: l'onta del ko a Murrayfield di febbraio è lavata. Delusione
per gli oltre 12mila tifosi italiani, stimati, giunti a St. Etienne da
ogni parte della penisola. Sono entrati allo stadio cantando sotto la
pioggia ne sono usciti, metaforicamente e no, piangendo. La presenza
del ct campione del mondo di calcio Marcello Lippi non ha portato
fortuna. Per quello del rugby, Pierre Berbizier, l'esperienza italiana
si chiude con il bilancio di 13 vittorie, 1 pari, 17 sconfitte e dopo
due anni di gloria un'incompiuta finale.

Parte forte la Scozia, a differenza di 7 mesi fa. Sul calcio d'invio
mischia, fallo e Paterson dai 22 non perdona (0-3). Al 4' palla persa
in attacco dell'Italia (calcetto insulso di Pez), capovolgimento di
fronte, punizione sul ruck e 6-0. Al 7' giallo a Mauro Bergamasco per
fallo su Taylor e Italia in 14. Peggio di così non poteva iniziare.
Altroché lo 0-21 di Murrayfield. Con l'aggravante che la palla una
saponetta per la pioggia e gli errori si sprecano da ambo le parti.

Ma al 12' un up and under di Pez su cui Lamont non trattiene, perchè
placcato da Mirco Bergamasco (che nella corsa travolge anche
l'arbitro), suona la riscossa. Sole recupera la palla vagante,
passaggio a Troncon che s'infila facendo sponda col corpo su Del Fava
e segna (7-6). Un minuto dopo una serpentina di Masi e un break di 30
metri di Parisse mettono i brividi ai rivali. Anche la mischia inizia
il lavoro di demolizione, nonostante il pack scozzese sia più pesante
di circa 20 chili, e al 17' si procura un calcio a metà campo che
Bortolussi centra (9-6). Dieci a zero di inferiorità numerica, è
grand'Italia! Aggressiva, decisa, che sa occupare il campo e ha preso
le redini del match.

Al 20' brutto incidente a Rory Lamont, che cadendo su un contrasto con
Masi sbatte a terra violentemente il capo, si rialza groggy e non ce
la fa. Al 23' fischi per un antisportivo sgambetto di Mirco su buco di
Parks, che fa recuperare palla e crea la superiorità al largo, ma un
avanti di Canale a Robertson vanifica l'azione da meta. Inizia il ping
pong tattico al piede, in cui Pez talvolta azzecca, altre svirgola.
Gli scozzesi soffrono i calci alti più di noi (bene stavolta
Bortolussi) e rischiano sulle palle di recupero. Ma l'indisciplina
costa cara all'Italia. Al 30' un calcio per placcaggio al collo senza
palla di Troncon (graziato) su Parks riporta sotto la Scozia (10-9).
Quattro minuti dopo una punizione su Mirco decreta il sorpasso
(10-12). Qui si chiude il primo tempo, la partita si gioca punto a
punto.

La ripresa comincia con la prima touche rubata all'Italia (4 in
tutto). Ma l'occupazione è buona e al 2' per uno scozzese non rimasto
in piedi sul raggruppamento fa gridare c'è al difficile calcio di
Bortolussi, ma passa sotto. Al 5' una leggerezza di Robertson, che
tocca una palla destinata in touche, costa sull'azione successiva
l'ennesimo calcio in mezzo ai pali (10-15). L'Italia non sfrutta il
possesso e l'occupazione che si procura. E all'11' l'avanti volontario
di Masi su up and under permette al giustiziere Paterson di punirci
ancora, scavando il primo break meta (10-18).

Ma con il diluvio che riprende a cadere e l'ingresso di Ongaro
l'Italia torna a farsi sotto. Un break del tallonatore porta al
placcaggio alto su Masi nei 22 che ci dà il 13-18 e la superiorità
numerica per giallo a Hines. Il gioco di occupazione al piede di Pez
funziona. E arriva il momento del maul che al 21' frutta per crollo la
punizione del 16-18. Emozionante! La paura di sbagliare incatena le
due squadre a un ping pong tattico al piede. Il gioco non si schioda
da metà campo. Fino a quando ancora il maul regala il calcio del
possibile sorpasso a 5' dal termine. Da metà campo Bortolussi però
sbaglia.

Teniamo comunque la Scozia nel suo terreno di gioco. Fino a quando, su
una decima fase fatta di cuore e nervi, l'Italia è costretta a
capitolare. Il muro scozzese non si sgretola, Tronky ci prova con un
calcetto a scavalcare, Parks cattura il pallone ed esce in touche. Il
tempo è già scaduto. L'arbitro fischia la fine. Gli azzurri si
accasciano sfiniti, Troncon scoppia in lacrime. Poi l'arringa di Mauro
Bergamasco con i compagni stretti intorno in cerchio è da brividi. Il
sogno è sfumato, ma l'Italia esce a testa alta.

Ivan Malfatto
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Saint Etienne
NOSTRO INVIATO
Alessandro ...


Saint Etienne
NOSTRO INVIATO

Alessandro Troncon che non vuole più uscire dal campo è l'ultima
immagine del Mondiale dell'Italia. E anche di lui in maglia azzurra.
Per questo vuole centellinare ogni istante. Guarda gli spalti
vuotarsi, ripensa alla sua carriera, saluta qualcuno. A Treviso a
Clermont, passando per le 101 battaglie con l'Italia tutto gli passa
davanti. Come in un film. Poi corre in tribuna ad abbracciare Sara, la
sua fidanzata, che indossa una tuta azzurra con scritto "Italia".
Tutto si scioglie in un lungo bacio e un abbraccio tra le lacrime.
Commovente. Il tenero addio di un duro. Di un grande guerriero che
mancherà al rugby italiano.

"Sono andato via per ultimo dallo stadio - dice commosso il capitano -
perché ho cercato di assaporare il più possibile questi momenti. Sono
contento, se si può esserlo quando si finisce, di averlo fatto con una
partita del genere. Dando tutto il campo per il mio Paese". Sulla
partita afferma: "Abbiamo dato tutto quello che avevamo, anche se è
vero che abbiamo sbagliato qualcosa, altrimenti avremmo vinto".

Berbizier commenta così il risultato: "Siamo stati più forti, ma la
Scozia è stata più brava a vincere. Complimenti. Sono stati più
disciplinati, hanno saputo sfruttare meglio i calci e il gioco al
piede". Anche per lui, come per Troncon, è il momento dell'addio alla
Nazionale: "Ringrazio l'Italia per i due anni eccezionali che mi ha
permesso di vivere. In bocca al lupo a questo gruppo, che può fare
bene in futuro, e al rugby italiano".

I.M.



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