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[RUGBYLIST] Dita negli occhi. Dico la mia...

Angelo Volpe a fast volpe_angelo a fastwebnet.it
Ven 29 Feb 2008 11:20:44 CET


Vado controcorrente, spero che nessuno se la prenda o si scandalizzi, ma...

Mauro Bergamasco si è beccato 13 settimane di squalifica. In giro (chiacchiere al bar, sui giornali, in rete) qualcuno tende a buttare la croce addosso a Mauro e lo addita come un cattivo esempio che getta una cattiva luce sul rugby dei valori preso ormai da tutti a modello di sport corretto e di sani principi. Eccetera eccetera...
Facciamo un passo indietro. Siamo all’ultimo minuto di gioco in una partita che ha visto l’Italia tenere benissimo l’avversario nel primo tempo (poteva anche chiuderlo in vantaggio se non fosse andato tutto, o quasi, storto). Nel secondo tempo il Galles monta come una marea inarrestabile che travolge l’Italia con le gambe insolitamente molli e la testa ancor di più. In pochi minuti, diciotto, subisce ben 31 punti. E’ la débàcle. I gallesi si esaltano, fiutano il colpo grosso e soprattutto hanno il dente avvelenato perchè vengono da un pareggio e una sconfitta contro di noi negli ultimi due anni di 6Nazioni. E per i maestri del rugby questa è un’onta vergognosa come poche altre. Ecco che sul finale di partita cominciano ad assumere un atteggiamento derisorio. E allora… ok non riuscire a vincere la partita, ok perdere di brutto, ok subire la superiorità degli avversari, ok vedere che l’arbitro usa poco elegantemente due pesi e due misure nel punire i falli azzurri e quelli gallesi, ok tutto… ma non ci sta proprio per niente subire la derisione degli avversari. E quando un provocatore per scelta e per gusto come Lee Byrne ne fa una di troppo, ecco che Mauro abbozza a farsi giustizia da solo. Le dita negll’occhio ci sono finite deliberatamente oppure l’intenzione era quella di bloccarlo a tutti i costi, anche con le mani in faccia? Difficile, se non impossibile, dirlo. Può saperlo solo lui, Mauro.
Ma… parliamoci chiaro. Quasi tutti in list abbiamo giocato a rugby come ci ho giocato io. Sappiamo bene che certe cose nel rugby vanno tradizionalmente “regolate” subito, al volo, sul campo. Non ci sono strascichi, ci si rende giustizia immediata a botta calda. E stop. Chiunque abbia giocato sa che le cose vanno così. Addirittura un tempo, neanche tanto distante, gli arbitri facevano finta di non vedere quei “botta e risposta” che facevano giustizia immediata. Regole non scritte, ma che hanno convissuto con il rugby per secoli (vedi le svariate mail sul "rugby che mi manca" qui in list).

Io non mi sento di gettare la croce addosso a Mauro. Perchè, sinceramente se fossi stato in campo, di fronte ad un avversario che ti deride quando vince, i conti li avrei regolati subito anch’io. E stop. Bisogna far comprendere bene a tutti che il gallese supponente e insolente di turno non si deve neppure sognare di deridere l'avversario italiano, come non lo farebbe se si trattasse di un inglese o di uno scozzese. Il fatto che siamo gli ultimi arrivati nel 6N non può essere una giustificazione e un motivo per comportarsi in maniera irrispettosa nei nostri confronti. E se la buona educazione uno non ce l'ha, gliela si insegna con le buone o con le cattive. Specie se la tensione in campo è tanta. 

Mauro, hai tutta la mia solidarietà. L'unica pecca è che ti sei fatto beccare.


angelo
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