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[RUGBYLIST] Primordi del rugby

Fabio Manta fabiomanta a hotmail.com
Ven 18 Gen 2008 10:37:14 CET


Oltre a questo spot che mi ha lasciato un po' c'è anche da riferire la
pessima figura di 4 comici, i "Turbo Lenti", a Colorado Cafè su Italia Uno
in prima serata. Più che "propaganda" del rugby mi è sembrato quasi uno
sbeffeggiamento...

Quartino

----- Original Message ----- 
From: "allrugby" <allrugby a gmail.com>
To: <rugbylist a rugbylist.it>
Sent: Friday, January 18, 2008 10:31 AM
Subject: [RUGBYLIST] Primordi del rugby


Da alcuni giorni, la pubblicità radiofonica di radiodue, tra gli
altri, dirama uno spot per il lancio di un'automobile di una nota
marca nazionale.
Questo sport parla di William Webb Ellis accostandolo alla vettura con
i termini di "sportivo ribelle pazzo".
Poi lo spot prosegue dicendo che William fu l'inventore del rugby
perche nel 1823 al posto di tirare una punizione in un incontro di
calcio, prese la palla tra le mani e si mise a correre.

C'è qualche cosa da chiarire.
Nel 1823 il calcio, come lo intendiamo oggi, non esisteva: era
qualcosa che gli assomigliava vagamente, senza regole ben precise, ed
aveva la finalità di calciare la palla in mezzo a pali a forma di "H".
Non si poteva prendere la palla in mano, questo sì.
Che William, in gioventù, fosse uno sportivo è vero (praticava il
cricket); che fosse un ribelle non lo so (non si può definire
"ribelle" chi infrange una regola sportiva, magari per riderci su);
pazzo non credo.
Già: la pubblicità, a volte, calca la mano sugli aspetti meno
conosciuti ai più per calamitarne l'attenzione.
William prese i voti e morì senza nemmeno sapere di aver inventato il rugby.
Infatti, si erano già disputati i primi incontri tra squadre
britanniche quando, a un suo ex compagno alla Rugby School, nel 1980,
ritornò in mente il gesto di Williams di correre con la palla verso la
linea di meta avversaria.
La memoria di quel ricordo fu pubblicata dal giornale della Rugby
School circa 57 anni dopo il gesto di William, che nel frattempo era
deceduto.
Anche se fu praticamente l'unica testimonianza, quella dell'ex
compagno di scuola fu sufficiente a creare il mito di William Webb
Ellis.
Ciao.
Franco (TV)
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