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[RUGBYLIST] Re: rugby del passato, rugby di oggi, non in Italia, per ora almeno.

Psycho a wupsite.com Psycho a wupsite.com
Mer 4 Giu 2008 10:01:31 CEST


Se qualcuno ha voglia di "rugby del passato" venga a Librino, città del 
futuro alle porte di Catania: mercoledì della scorsa settimana trenta 
neofiti della palla ovale si sono allenati nel parcheggio davanti al centro 
dove svolgono attività sociale (vera, doposcuola, scuola di musica, 
minirugby etc etc) perchè nel campo comunale c'era una invasione di 
zecche!!!!!
Io ne vado fiero, perchè si sono allenati sul serio, con la passione di cui 
tanti di voi scrivono in questi giorni.
Dimenticavo di dire che il parcheggio non è pianeggiante e che i ragazzi si 
allenavano "in salita"!!!!!!!!!!
Umberto Bonaccorsi 

 

 

[Windows-1252] Antonio Luca Cuddè Scrive: 

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> From: antoniolucacudde a hotmail.comTo: stellagiada84 a libero.it; rugbylist a rugbylist.itSubject: RE: [RUGBYLIST] rugby del passato, rugby di oggi, non in Italia, per ora almeno.Date: Tue, 3 Jun 2008 16:08:18 +0200 
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> Grazie Giada per l'argomento, a volte è importante chiedere ai grandi di raccontarci esperienze di rugby, racconti storie...sono cresciuto al villaggio Goretti a Catania a due passi dall'omonimo campo di rugby, in tutto il quartiere tutti crescevano e crescono con il rugby, giocando "a toccare" nelle piazzette d'asfalto (forse è proprio qui che bisognerebbe cercare la famoso aggrassività che serve alla nazionale...), aspettand il fine settimana per andare a vedere l'Amatori... ricordi di tante partite, ma come ricordi tu ci innamoravamo del rugby vero quello del grande Galles, dei Neozelandesi, dei Sudafricani che vinsero anche sul fronte dell'antirazzismo... qui in Italia il provincialismo ci uccide, uccide il rugby, uccide i grandi giocatori che per continuare essere grandi e LIBERI devono andare fuori Italia, il rugby in Italia è in mano a troppe poche persone di media cultura e abbastanza ricche per farsi i convegni quando e come dicono loro e per chi non può andare c'è un "rosso" sventolato in faccia con un ben servito e un niente da fare per il futuro. Quindi compriamoci i libri, leggiamoli, compriamo dvd, cd, scarichiamo partite, solo così potremo godere dei sani valori del rugby.Solo svecchiando TUTTI i reparti dirigenziali del nostro rugby potremo vedere anche in Italia trionfare il gioco e i valori della palla ovale. Antonio.> Date: Thu, 29 May 2008 09:52:05 +0200> From: stellagiada84 a libero.it> To: rugbylist a rugbylist.it> Subject: [RUGBYLIST] rugby del passato, rugby di oggi> > Buon giorno a tutti,> vorrei proporre un argomento, che serve anche a me per colmare alcune lacune > riguardo il nostro sport preferito.> Sono nata nel 1984 e anche se ho iniziato a respirare aria di rugby fin da > subito (padre e due fratelli rugbisti) quando ho veramente iniziato a seguirlo > e capirlo eravamo già nella cosi detta era moderna, o era del professionismo.> Mi ha sempre appassionato comunque il rugby del passato: ho letto articoli, > libri, ho visto vhs e dvd, mi sono innamorata, ad esempio, del Galles di Barry > Jones, Gareh Edwards e JPR Williams.> Vorrei però chiedere a chi ha vissuto quel periodo, se ha voglia di > raccontare com’era lo spirito di quel rugby, di com’è cambiato adesso in > confronto ad allora, non tanto le regole ma il modo di vivere e giocare il > rugby. Se davvero era più romantico e i giocatori più eroici.> Insomma, quello che libri e cassette non riescono a spiegare.> Grazie> > Giada 
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