[RUGBYLIST] MARCATO APERTURA

[athos.fba]

Hai perfettamente ragione, visto che qua in Italia siamo solo capaci di criticare tutto e tutti suggerirei, e siamo in molti, al buon Andrea di provare fortuna all'estero, chissà che trovi estimatori, si metta davvero in luce, e che se chiamato in nazionale... ci pensi ....
Che poi Bocchino e Buso, che hanno tutta la mia stima e considerazione gli siano cosi di tanto superiori io qualche dubbio lo conservo.
Un atleta che solo pochissimi anni fa viene nominato migliore apertura del Mondiale U21 e poi nessun club in Italia  gli offe l' opportunità di giocare con continuità...allora il problema non è nel costruire talenti o nel singolo giocatore ma va ricercata in un movimento "povero" di idee e progetti a lungo termine, anzi uno c'è si chiama "progetto altezza" o "stazza" che a dir si voglia e che non so in quanti anni, e "se" ci porterà fuori dalla mediocrità.

ciao
fabio
  ----- Original Message ----- 
  From: Salvatore Messina 
  To: rugbylist a rugbylist.it 
  Sent: Thursday, June 12, 2008 4:56 PM
  Subject: I: [RUGBYLIST] MARCATO APERTURA


  Su questo non c'è alcun dubbio.

  Semmai bisognerebbe poi dire a Marcato di andare a giocare a touch rugby e non provarci nemmeno sia con il Treviso sia con la nazionale.
  Invece pare che voglia continuare ed anche guadagnare qualche soldino.

  Premesso che nel S10 (soprattutto nei 3/4) i ruoli sono un po' aleatori, io sono dell'idea che, se uno è sotto contratto (quindi un professionista) come apertura per una squadra che si gioca la HC e di conseguenza viene convocato in nazionale, le terze del Sudafrica le deve tirare giù. Non è che se giochi ala o estremo e le devi placcare quelle si buttano a terra per farti un piacere.....

  Detto questo, visto il suo finale di campionato e considerando i concorrenti italiani più giovani, penso che Marcato abbia esaurito le sue possibilità. Gente come Bocchino o lo stesso Buso hanno rendimenti superiori.
  Certo che se aspettiamo a convocarli in nazionale maggiore quando hanno 24/25 anni l'esperienza di livello internazionale non la fanno più.
  I giovani hanno fame di crescere, di vincere e di arrivare e bisogna saper cavalcare questi entusiasmi prima che si adagino sul sofà buono dei campionati nazionali.
   
  PEACE & LOVE & PLAY RUGBY 



  Salvatore Messina 


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