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Fw: [RUGBYLIST] Review Italia di Planet Rugby

Giovanni Cardeti gcardeti a yahoo.it
Ven 28 Mar 2008 13:56:31 CET


Sono completamente d'accordo con te.
   
  Anche se non sono così convinto che allo stato attuale il rapporto costo/beneficio nel mettere Marcato all'apertura al posto di Masi sia a favore del trevigiano.
   
  Masi è palesemente in difficoltà nel ruolo (durante la partita con la Scozia faceva realmente tenerezza) ma la copertura difensiva della zona è assoluta.
   
  Perdiamo in attacco ma creiamo difficoltà agli attacchi avversari e non è poco.
   
  Vediamo se in futuro la migliore tecnica di Marcato nel ruolo riuscirà a sopperire a questa differenza, penso che la fiducia sia una cosa importante.
   
  Per ultimo mi preme ricordare a tutti i critici nei confronti di Mallet che il sudafricano è la prima persona che ha fatto giocare in Nazionale con continuità il trevigiano (tra l'altro gestendo il suo esordio a questi livelli molto oculatamente per evitargli la pressione), mentre tutti gli allenatori precedenti lo avevano lasciato nel dimenticatoio (tranne qualche partita saltuaria come il Giappone qualche anno fa).
   
  Da salame o promessa mancata a come era considerato fino a poco tempo fa a stella del rugby mondiale e giocatore in grado di fare la differenza come lo ritengono adesso tutti, ci sono molte vie intermedie.
   
  Oltre tutto bisognerebbe che anche in campionato giocasse con continuità a numero 10.
   
  Giovanni
  
cavallopazzo <14cavallopazzo a libero.it> ha scritto:
          Leggo sempre con piacere le mail del nostro listarolo Giovanni Ceraolo che apprezzo molto come conoscitore del nostro sport ma questa volta il mio pensiero va dalla
  parte opposta. Non me ne voglia, quindi, se intervengo sulla sua disamina.
  Concordo invece nel sostenere che il principale dei problemi della squadra azzurra sia proprio l'apertura. L'esperimento, come fu definito da Nick, sembra non
  abbia sortito effetti positivi. A mio parere nelle cinque partite del Six Nations non ho visto miglioramenti di Andrea Masi in questo ruolo. L'ultima partita giocata a Roma
  è stata punteggiata dai soliti errori e rallentamenti e mancanza dei tempi giusti proprio come la prima a Dublino. Piede spreciso, soluzioni sbagliate sotto pressione,
  rallentamento nell'apertura dei palloni. Mentre considero Andrea il più completo e forte centro che l'Italia abbia a disposizione: più forte sia in attacco che in difesa di
  Mirko ( credo non ci siano dubbi) ma anche più penetrante (come centro) di Canale, per non voler insistere sulla presa delle mani. E' però vero che Andrea all'apertura ci permette di avere una difesa alta che annulla o perlomeno riduce notevolmente la linea di attacco avversaria. Si è visto benissimo con l'Irlanda. O'Driscoll ebbe solo un pallone giocabile e con molto poco spazio. Ma rimane  sempre il modo migliore di come dover gestire i palloni che vengono riforniti alla nostra apertura: questo si che è il
  vero problema! Nell'ultimo quarto d'ora giocato contro la Scozia si è assistito al cambio totale della mediana con Travagli e Marcato che hanno cambiato il modo di giocare
  gestendo il possesso del pallone teso alla conquista ed occupazione del terreno di gioco. Ed abbiamo vinto. Spero ardentemente che Nick ( e ripeto che lo stimo
  tra i migliori tecnici di rugby al mondo) voglia considerare esaurito l'esperimento e cominciare ad investire per il ruolo di apertura su altri giocatori che ne abbiano le caratteristiche fisiche e mentali. Uno di questi potrebbe proprio essere Marcato.
  Sappiamo che abbiamo un pacchetto tra i più forti del torneo : dobbiamo concretizzare maggiormente i palloni che esso conquista e non sono pochi!
  Un caro saluto da Cavallo Pazzo.
   
   
  ----- Original Message -----   From: Giovanni Ciraolo 
  To: Massimo Gallo ; Gaetano Palmiotto ; rugbylisyt 
  Sent: Friday, March 21, 2008 7:59 PM
  Subject: Re: [RUGBYLIST] Review Italia di Planet Rugby

  

  Non mi sembra che l'analisi di Planet Rugby brilli per la sua profondita'. Affermare come il principale problema dell'Italia sia la mancanza di un'apertura esperta mi appare senza troppo fondamento. La presenza di un Dominguez in squadra non cambierebbe di molto la situazione, e del resto in questo 6 Nazioni le aperture, anche quelle piu' rinomate, non hanno brillato in nessuna squadra. Alcune aperture hanno quasi esordito al posto di altre che avevano gia' deluso in WCup, senza conseguire grandi risultati. Il problema dell'Italia, secondo me, non e' l'apertura, ma il fatto che si continui a lavorare sui singoli, e manca ancora una nostra scuola. Anzi, con Nick Mallett questa tendenza a lavorare sui singoli mi sembra accentuata rispetto al periodo di Berbizier. Non dimentichiamo che da 2 vittorie l'anno passato siamo tornati alla singola vittoria e di pochissimo. Insomma, ad ogni CT che cambia, tende a cambiare troppo anche il nostro gioco. Planet Rugby ci accredita di un
 progresso tattico. Credo che abbiamo avuto un progresso di singoli giocatori, e delle loro capacita' tattiche individuali, ma i progressi di tattica collettiva sono ancora da sviluppare. Questa e' la differenza principale con le altre nazioni. Forse in nazionale non esistono neanche specialisti (con le loro opportune riserve) per il gioco di piede e quello alla mano. Sarebbe il momento di sviluppare veramente questi settori. Troppi errori di trasmissione, troppe incertezze di piede mentre abbiamo numeri 10 assai piu' sicuri.
  Giovis   
   
       
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