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[RUGBYLIST] Aria di Derby Petrarca-Rovigo

Luca Oliva luca.oliva a katamail.com
Ven 28 Mar 2008 14:14:22 CET


Provo io:

Gallina alla canevera (che sarebbe la canna: vedi poi, NdT)

ingredienti:

- Una gallina o anche un cappone, fate voi

- Un cucchiaino di zucchero

- Sale

- Mezza costa di sedano

- Un pezzettino di aglio

- Quattro fogliette di salvia

- una carota

- Mezza cipolla

- Un bel cucchiaio di olio extravergine di oliva

- Due chiodi di garofano

- Un pezzettino di cannella

- Un quarto di mela

- Una canna di bambù (pensa te.)

Preparazione:

Pulire bene la gallina, togliendole la testa, le gambe e il collo (osteria (tipica espressione veneta, NdT), non fatevi impressionare). Cominciare a mettere dentro la gallina tutti questi ingredienti alternati e tagliati a pezzettini. Sbattere la povera galina dentro un sacchettino per cucinare a vapore. Poi si deve legare bene il buco dell'apertura di questo sacchetino, ma prima di chiudere infilate la canna di bambù lunga venti centimetri, insomma, siamo 

lì. centimetro più, centimetro meno. Ma si deve stare attenti, perchè almeno quindici centimetri devono stare fuori dal sacchetino.

Prendere una pignattona e farci bollire dentro acqua, sbatterci dentro il sacchetino con la gallina, guardando bene che questa apertura del sacchetto con la canna stia fuori dall'acqua. Mi racomando, il sacchettino con la gallina deve sempre stare coperto dentro l'acqua!

Questa acqua deve bollire sempre, senza mai fermarsi, per almeno tre orette, aggiungetene dell'altra se serve, ma sempre bella calda da bruciarsi.

Quando che questa gallina si è cucinata, tirare tutto fuori, versare il sacchetino su una pirofila e mangiarsela tutta col liquidino della cottura e infilarci un pochettino di sale grosso.

Si consiglia: fatevela fuori anche con un pò di cren (rafano: una radice fortemente piccante, NdT), le dà gusto, un buon Merlot di Bagnoli e dopo non state a fare i galletti.



2 note aggiuntive:

1) nella ricetta originale il cappone andava cucinato nella vescica di un maiale appositamente conservata

2) la canna va infilata ... beh, insomma, avete capito dove ...



Luca

(un 'rovigoto' emigrato)

  ----- Original Message ----- 
  From: Franco Fiore 
  To: rugbylist a rugbylist.it 
  Sent: Friday, March 28, 2008 12:57 PM
  Subject: Re: [RUGBYLIST] Aria di Derby Petrarca-Rovigo


  Hello Angelo,




  Friday, March 28, 2008, 12:33:56 PM, you wrote:




        >
       Difficile esprimere in poche parole cosa sia l'atmosfera del derby più giocato d'Italia. Porto l'esempio tratto dal Blog della Rugby Rovigo che per l'occasione pubblica  una ricetta di cucina di un proprio iscritto appositamente per l'evento rugbystico Il nickname del cuoco è semplicemente Omo de rebi (uomo di rugby): http://rugbyrovigoblog.wordpress.com/



        Credo di poter affermare senza timore di smentite che questo è il vero spirito dell' ultra decennale confronto tra Padova e Rovigo. Scontro/confronto sul campo, ma rispetto fra gli uomini. A buon intenditor poche parole...



        ...il tutto naturalmente in stretto dialetto rovigoto!



        Omo de Rebi e l'Arte Culinaria

        Marzo 27, 2008 by rugbyrovigo.blog 

        Avevamo chiesto un commento al simpatico Omo de Rebi riguardante l'incontro di domenica scorsa: "Mejo ca tasa!" è stata la sua perentoria risposta. Allo stesso tempo ci ha fatto pervenire una nuova ricetta, in onore della squadra che ci ospiterà sabato al "Plebiscito": il Petrarca Padova, storico rivale rossoblu.

        Gaina aea canevera 

        I ingredienti:

        - 'Na gaina o anca un capon, fasì vialtri

        - Un scuierin de zucaro

        - Sae

        - Meza costa de sedano

        - Un tochetin de aio

        - Quatro foiete de salvia

        - 'Na carota

        - Meza zègoea

        - Un bel scuiero de oio estravergine de oiva

        - Dò ciodi de garofano

        - Un tochetin de canea

        - Un quarto de pomo

        - 'Na cana de bambù (pensa ti.)

        Ea preparazion:

        Puire ben ea gaina, cavandoghe ea zuca, e zate e el coeo (osteria, no

        stasì farve impresionare). Tacare a metare drento aea gaina tuti

        'sti ingredienti alternà e tajà a tochetini. Sgnacare ea pora

        gaina in t'un sachetin pa' cusinare a vapore. Po' se gà da

        ligare bene el buso dea apertura de 'sto sachetin, ma prima de

        serare metare ea cana de bambù longa venti zentimetri, insoma, semo

        lì. zentimetro più, zentimetro manco. Ma se gà da stare

        'tenti, parchè almanco quindese zentimetri i gà da essare fora dal

        sachetin.

        Tore 'na pignatona e farghe boiere drento acqua, cazonarghe drento

        el sachetin co ea gaina, vardando ben che 'sta apertura del

        sacheto co ea cana ea staga fora dal'acqua. Me racomando, el

        sachetin co ea gaina el gà sempre da stare coerto in te l'acqua!

        'Sta acqua ea gà da boiere sempre, senza mai fermarse, par almanco

        tre orete, zonteghene de altra se serve, ma sempre bea calda da

        brusarse.

        Quando che 'sta gaina ea se gà cusinà, tirare tuto fora, verzare el

        sachetin su 'na pirofia e magnarsea tuta col liquidin dea cotura e

        sgnacarghe un fiantenin de sae gròso.

        Se consillia: fasivea fora anca con un fià de cren, ghe dà

        gusto, un bon Merlot de Bagnoi e dopo no stasì fare i gaeti.


       







  e per noi poveri cristi non veneti?

  TRADUZIONE PREGO!!!!!!!!

  Saluti

  Franco Fiore
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