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[RUGBYLIST] Notizie del lunedì

allrugby allrugby a gmail.com
Lun 3 Nov 2008 13:45:10 CET


Ecco quanto riportato oggi dal Gazzettino e dalla Tribuna di Treviso
in fatto di rugby: un piatto abbastanza sostanzioso!
Ciao.
Franco


Dal Gazzettino:

«Il Veneto è la regione d'Italia con più tradizione, praticanti e
squadre di rugby credo. Meriterebbe ogni anno un bell'appuntamento con
la nazionale, come quello di sabato all'Euganeo contro l'Australia. Mi
ricordo l'entusiasmo quando a 12 anni mi hanno portato a vedere
Italia-Irlanda a Treviso. Da quel giorno partite simili ce ne sono
state poche in Veneto».
Andrea Marcato oscilla fra memoria e futuro. La prima è quella di un
ragazzino che ammira per la prima volta i suoi idoli azzurri in una
storica vittoria (22-12, 6 maggio 1995) contro una grande d'Europa. Il
futuro è che gli appassionati tornino a vedere con regolarità la
nazionale a Padova e nella regione leader d'Italia. Proprio ora che di
quegli eroi anche l'anatroccolo Andrea, come nella favola trasformato
a 25 anni in cigno, è entrato a far parte. Mettendo insieme 9 presenze
e diventando il piede più affidabile del lotto azzurro.

Allora Marcato, l'eterno dilemma: giocherà apertura o estremo?

«La speranza è quella di giocare e basta. Decida il ct dove. Nei due
raduni di preparazione ai test mi ha provato sia apertura che estremo
insieme a Luciano Orquera, Luke McLean e Andrea Masi (quest'ultimo
anche centro e ala). Da oggi agli allenamenti alla Guizza si capirà
quali sono le sue intenzioni».

Sempre questa storia che secondo Nick Mallett lei è troppo leggero per
giocare in cabina di regia nel rugby moderno?

«Così mi ha detto il ct a fine Sei Nazioni, affermando
contemporaneamente che era stato contento delle mie prestazioni».

Ci credo, quel suo drop all'ultimo secondo con la Scozia ha salvato il
bilancio del torneo. Allora è condannato a mettere su peso e muscoli
fino alla pensione?

«Sono alto 1,83. Quando sono arrivato al Benetton Treviso 4 anni fa
pesavo 76 chili. Abbiamo iniziato subito un progetto per sviluppare il
fisico. I primi due anni in particolare con il preparatore Fabio
Benvenuto abbiamo fatto un lavoro duro e ottimo. Ora sono 86 chili.
Dicono che dovrei arrivare intorno ai 90. Ci proverò entro il prossimo
Sei Nazioni. Durante l'estate mi sono sforzato di mangiare anche un
po' più delle mie abitudini. Ma non è questo che serve. E arrivato a
questo punto non credo sia un chilo in più o in meno a fare la
differenza».

Sulla precisione nel calcio invece tutto a posto, lo dimostra l'inizio
stagione da titolare a Treviso.

«A causa anche della squalifica di Marius Goosen, con il Benetton fino
ad oggi ho sempre giocato tranne nel derby con il Petrarca. Sono
contento. Come allenamenti individuali e specifici al calcio faccio
due sedute il martedì e il giovedì, che più ne sbaglio più si
prolungano. Poi c'è una seduta di rifinitura il venerdì».

Come Ghiraldini, i fratelli Bergamasco e Bortolami esordirà con la
nazionale a Padova.

«È molto bello giocare dove sono nato, ma la cosa non deve distrarmi
dalla concentrazione della partita e dall'obiettivo di fare il meglio
possibile. Dev'essere solo un piacere in più».

Anche lo stadio Euganeo affronta la sua prima nel rugby.

«Credo che per questo sport non sia purtroppo uno stadio ideale. Ci
sono stato una volta a vedere il calcio e un paio di volte per il
meeting di atletica leggera. C'è la pista intorno, le tribune sono
troppo lontane. Non conosco gli altri campi di Verona, Vicenza, e del
Veneto. Non so se sono migliori».

In tribuna ci saranno tutti i suoi familiari?

«La mia fidanzata Diletta, mia madre Mariangela, le mie sorelle. Tutti
tranne mio padre Bartolomeo. Si agita troppo quando io sono in campo.
Viene poco anche a Treviso. Preferirà guardarsi la partita a casa,
davanti alla tivù».

Ivan Malfatto
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Qui Italia Oggi al "Memo Geremia" il primo allenamento

(p.sp.) L'attesissimo test-match tra Italia e Australia in cartellone
sabato alle 15 all'Euganeo è da ieri più vicino che mai. La Nazionale,
infatti, è sbarcata in città. Da oggi pomeriggio gli azzurri
entreranno già in clima partita. Il citì Nick Mallett dirigerà il
primo allenamento "padovano" nelle strutture petrarchine del Memo
Geremia (via Gozzano, zona Guizza) che fino a sabato fungeranno da
vero e proprio quartiere generale della nazionale. La settimana dei
fratelli Bergamasco e compagni sarà particolarmente intensa. Domani è
previsto un trasferimento agli impianti del Valsugana rugby, dove nel
pomeriggio dalle 15.30 sosterranno la loro seduta d'allenamento
davanti ai rugbisti, giovani e adulti, della società di via Arnaldo da
Limena (Altichiero). Mercoledì, poi, ritorno al Memo Geremia. La
preparazione riprenderà al mattino alle 10. E proseguirà, sempre agli
impianti Geremia, anche nella giornata di giovedì. Venerdì, invece,
allo stadio Euganeo (alle 11) si terrà il "Captain's run", ovvero
l'allenamento che serve per prendere confidenza sul campo che sarà
teatro dell'incontro. Evento che per l'appunto sarà celebrato sabato.
La comitiva azzurra lascerà Padova domenica per trasferirsi nel
pomeriggio a Torino, dove è in programma il secondo test-match con
l'Argentina.
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SERIE B

 (al.pas.) Quinta giornata di campionato tra luci e ombre per le
padovane. Prosegue la serie di vittorie del Petrarca che supera il
Valpolicella. I petrarchini hanno giocato una partita molto attenta
contro un avversario non facile da affrontare. La principale
difficoltà è però stata il terreno di gioco, reso molto pesante dalla
pioggia. Questa situazione ha sicuramente penalizzato di più la
formazione guidata da Salamon che fa della manovra in velocità uno dei
suoi punti di forza. Il primo tempo è stato tutto di marca padovana
con due mete. Nella ripresa il Valpolicella è arrivato a un punto dal
Petrarca, che però non ha sbagliato più nulla in difesa e ha portato a
casa il successo.
Netta vittoria anche per il Cus, che comunque ha regalato un tempo al
Villorba. Nella prima parte il XV di Pellielo non ha giocato bene,
commettendo molti errori che però i trevigiani non hanno sfruttato.
Tutta un'altra musica nella ripresa, con il Cus padrone del campo. Con
quattro mete nei primi 16 minuti i cussini hanno dato la svolta alla
partita, conquistando anche il punto di bonus. Da segnalare l'ottima
prova di Zanin, autore di tre mete, e di Carletti, un giovane
proveniente dal vivaio padovano, che alla sua prima presenza ha
realizzato anche una meta.

Sconfitta interna per il Rubano che ha dovuto cedere il passo alla
terza forza del campionato, il Rugby Riviera. Sfida che però lascia
qualche rimpianto al Rubano che ha subito la meta decisiva solo nei
minuti finali. Prova di rilievo per il ragazzi guidati in panchina da
Baratella e Allan, che per larghi tratti hanno tenuto testa a una
delle pretendenti alla promozione. Ai padovani è comunque mancata un
po' di precisione negli ultimi metri e nei calci piazzati.

Resta ancora vuota la casella delle vittoria per il Valsugana, battuto
dal modesto Villadose. Ancora troppi i problemi evidenziati dal
Valsugana. Squadra svogliata con poca grinta, avversari sempre
superiori nei contrasti. Il Valsugana ha dovuto anche rinunciare anche
a sei giocatori assenti per infortunio.

VALPOLICELLA-CARRERA PETRARCA 17-18. Marcatori: pt 1' cp Ragazzi, 24'
meta Amadio tr Ragazzi, 40' meta Caporello; st 3' cp Ragazzi.
Petrarca: Ragazzi (st 11' Mason), Borgato (st 18' Davanzo), Ercolino,
Sandonnini, Mussap, Politeo, Moretto, Amadio, Viel (st 11' Birtig),
Cucchio, Capri, Geremia, Caporello, Marchetto, Sindoni. All. Salamon.
Arbitro: Sandri di Trieste. Ammoniti: st 32' Mason. Note: pt 5-15;
punti 1-4.CUS PADOVA-VILLORBA 41-10. Marcatori: pt 7' meta Marchetto,
30' meta Zanin tr Colleselli; st 4' meta Zanin, 10' meta Zanin tr
Agostini, 14' meta Massaro tr Colleselli, 16' meta Ferullo, 32' meta
Carletti. Cus Padova: Paqualin, Pietrantoni (st 17' Carletti), Ferullo
(st 30' Moro), Politeo, Agostini, Colleselli (st 22' Iacchelini), Masi
(st 22' Maresio), Zanin, Palandrani, Franzina (st 12' Vladeanu),
Massaro, Suzzi, Musolino, Marchetto (st 22' De Giuli), Paccagnella (st
12' Crozzoletto). All. Pellielo. Arbitro: Fontana di Parma. Ammoniti:
pt 23' Massaro, st 3' Franzina. Note: pt 12-3; punti 5-0.

ROCCIA RUBANO-RIVIERA 11-16. Marcatori: pt 2' e 17' cp Borsetto; st
22' meta Boaretto. Rubano: Borsetto, Bertagnin, Mainardi, Callegaro,
Boaretto, Carroll, Bellin (st 12' Bano), Caldon, Baraldo, Ricardi,
Rocchio, Rizzo, Lucchetti, Toniato (st 30' Zanarella), Salizzato. All.
Baratella e Allan. Arbitro: Terilli di Brescia. Ammoniti: st 28'
Lucchetti. Note: pt 6-10; punti 0-4.

VILLADOSE-LOFRA VALSUGANA 22-10. Marcatori: pt 27' cp Waterhouse, 36'
meta Bertoncello tr Waterhouse. Valsugana: Waterhouse, Pantano (st 11'
Dandolo), Bortolami (st 30' Zara), Gambetta, Bertoncello (st 18'
Babolin), Andrea Bottone, Lorenzo Bottone, Fornea, Da Silva, Davide
Cardo, Paesotto, Alessandro Cardo (st 1' Baldo), Pilot, Pigato,
Testagrossa. All. Salvadego. Arbitro: Mitrea di Treviso. Note: pt
15-10; punti 4-0.
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 In casa Carrera Petrarca si minimizza, nonostante l'altro ieri a
Calvisano sia arrivata la terza sconfitta (19-3 il punteggio) su sei
incontri. Eppure a guardare i numeri c'è di che preoccuparsi: la
squadra è sesta, staccata di 5 lunghezze dal Calvisano che la precede
in quinta posizione, di 6 dal Rovigo che è quarto e di 7 dall'Overmach
che è terzo. Solo il Gran Parma, che è penultimo ha un attacco
leggermente peggiore dei bianconeri (77 contro 79, equivalenti ad
appena 12,83 a gara), che hanno inoltre la terza difesa più perforata
del Super 10 (134 punti subiti, a una media di 22,33 a partita), dopo
quelle delle ultime due, il già citato Gran Parma e la Capitolina
Roma. La società comunque tira dritta per la sua strada e non mette in
discussione nè l'operato del tecnico scozzese George Graham, nè la
bontà della campagna acquisti, convinta di avere allestito una squadra
quanto meno da play off. Anche se, sottovoce, qualcuno ammette che in
terza linea Sisa Koyamaibole e Mariano Lorenzetti non sono stati
adeguatamente rimpiazzati e che Pastormerlo, il mediano di mischia,
non è giocatore da formazione ambiziosa.
«In fin dei conti - dice il team manager, Guido Zorzi - abbiamo perso
in trasferta con Overmach, Benetton e Calvisano. Esattamente come
nella passata stagione. Solo che quest'anno il calendario ha
distribuito in maniera diversa e per noi maggiormente difficoltosa, le
partite».

Quindi, a suo parere, il Carrera può ancora recuperare il divario
attuale e lottare per i play off?

«Non tanto a mio parere, ma a quello di Graham e di tutta la squadra.
Quando avremo recuperato tutti gli infortunati, cosa che - con
l'eccezione di Leonardi - accadrà per la ripresa del Super 10, il 29
novembre, si comincerà a vedere il reale valore di questa squadra.
Siamo stati troppo penalizzati sotto questo punto di vista. A
Calvisano, per l'assenza di Gatto e Matteralia, abbiamo fatto
debuttare come tallonatore il ventenne Dario Chistollini, un ragazzo
sudafricano con passaporto italiano che ha ottime prospettive, ma che,
ovviamente, è ancora acerbo a questi livelli».

Quella di lanciare dei giovani può essere una consolazione.

«Derbyshire, Gatto, Bertetti, Innocenti, Rosa, Giovanchelli, Patrizio
e Billot, sono giovanissimi ma giocano perchè se lo meritano. Quando
tutti i "senatori" rientreranno ci sarà qual giusto mix di esperienza
e gioventù necessario per ingranare una marcia in più. La stagione è
ancora lunga e il tempo per recuperare posizioni non manca. Siamo
tutti fiduciosi».

Segnate pochissimo e subite troppo.

«A Calvisano la difesa è stata ottima, anche se in effetti abbiamo
concesso calci di punizione da posizioni agevoli, cosa che i giocatori
del Cammi, più smaliziati, non hanno fatto. Per quanto riguarda
l'attacco, è vero, ci sono dei problemi. Graham dice che c'è troppa
precipitazione e continua a invitare la squadra a giocare con maggior
lucidità. Ma, e qui torniamo a quanto già detto, quando mancano i
giocatori di maggior classe ed esperienza, in fase offensiva tutto
diventa più complicato. Bartholomeusz è appena rientrato, così come
Leaega, Little è stato fuori un mese e Flechter si è infortunato nella
prima partita con il Rovigo».

Tuttavia qualcosa di meglio potevate farlo.

«Ne siamo consapevoli. Soprattutto in casa non siamo ancora riusciti a
esprimerci positivamente e ci mancano un paio di punti di bonus che si
dovevano prendere. Però pur non giocando bene al Plebiscito abbiamo
sempre vinto e questo ci permette di ritenerci in corsa per i play
off».

Alberto Zuccato
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«A Padova c'è grande passione, la Fir deve tenerne conto»

In azzurro vanta 34 caps, ed è stato anche consigliere federale.
Fulvio Lorigiola, presidente del Carrera Petrarca, che di nazionale se
ne intende è particolarmente contento del ritorno degli azzurri a
Padova. «L'Italia non giocava qui da dodici anni - ricorda - E
l'ultima volta era stato proprio con l'Australia (il 23 ottobre 1996;
punteggio di 40-18 per i Wallabies) in occasione dei 100 caps di David
Campese. In quella occasione il Plebiscito era strapieno».
E stavolta sarà pienissimo l'Euganeo.

«Se non ho capito male sarà l'evento in assoluto con più spettatori
paganti che ci sia mai stato a Padova».

Ha capito benissimo.

«Questo significa che c'è grande passione che deve fare meditare. Se
Padova dà risposte del genere, mi sembra giusto che la Fir prenda in
considerazione l'opportunità di sfruttare maggiormante questa piazza.
Lo dico senza alcun spirito polemico, perchè come società siamo in
perfetta sintonia con le scelte della Federazione e del suo presidente
Giancarlo Dondi».

Tanto più che ora avete un petrarchino doc come Andrea Rinaldo nel
nuovo consiglio federale.

«Dondi ha appoggiato in pieno la candidatura di Rinaldo perchè sa che
si tratta di un personaggio che può dare molto al rugby italiano. È
stato giocatore di alto livello, ha fatto il presidente del Petrarca.
L'uomo giusto per programmare il futuro».

Cosa intende?

«Che per due successive legislature sportive, Dondi e la Fir hanno
lavorato duramente per far decollare la nazionale e ci sono riusciti
perche siamo entrati nel Sei Nazioni e perchè ora, grazie agli
azzurri, il rugby è diventato molto più popolare. Adesso però si deve
trovare il modo per rilanciare il campionato italiano».

Già, perchè questa nazionale non è figlia del Super 10.

«È così. Tutti i migliori giocano all'estero. Va trovata la maniera
per farli rientrare in Italia a giocare nel nostro campionato. Non è
facile, me ne rendo conto, ma qualcosa va studiato».

Dica la verità: le dispiace che in azzurro non ci sia alcun giocatore
del Petrarca?

«Ovvio. Quel paio che potevano essere convocati, sono infortunati.
Però mi riempie d'orgoglio il fatto che Mauro e Mirco Bergamasco,
Bortolami, Ghiraldini e Marcato sono usciti dal nostro vivaio. Nessuno
altro club può vantare altrettanto. Aggiungo che, in un futuro che è
già cominciato, i nostri giovani migliori non andranno più via. Sono
già tre anni che nessuno "scappa" dal Petrarca. Allo stadio farò il
tifo per l'Italia, ma in particolare per questi ragazzi».

Se la sente di fare un pronostico?

«Se non ricordo male, attualmente l'Australia è seconda nel ranking
mondiale. È una squadra più forte della nostra, in particolare per
qualità tecniche. Mi auguro di assistere a un test combattuto e che
gli azzurri si comportino bene».

g.d.z.
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Qui Australia Zanato "ambasciatore": «È un grande onore»

(im) L'Australia, avversaria dell'Italia nel test di sabato
all'Euganeo, è arrivata ieri sera a Padova. Alloggia al Plaza in corso
Milano e per tutta la settimana avrà come "ambasciatore" italiano al
seguito un allenatore padovano, Marzio Zanato.
«Più che ambasciatore direi ufficiale di collegamento, usando una
terminologia militare - spiega sorridendo Zanato - Il mio compito è
tenere i contatti fra la città e lo staff manageriale dell'Australia,
per risolvere qualsiasi tipo di problema pratico: dagli allenamenti al
Plebiscito alla macchina di mischia, dai contatti con la stampa ai
numeri di maglia. Parteciperò inoltre alle sedute dello staff tecnico,
guidato dal ct Robbie Dean, sulla preparazione della partita. Una
grande esperienza, che varrà credo più di tanti corsi di formazione».

Il ruolo svolto da Zanato si chiama in inglese Liason officer. È stata
la federazione australiana a chiedere ufficialmente alla Fir che fosse
lui a ricoprirlo. Il tecnico padovano, 43 anni, attualmente sulla
panchina dell'Hafro Design Udine in serie A1, in passato alla guida di
Rovigo, L'Aquila (S10) e Italia A, ha infatti eletto l'Australia a sua
patria d'adozione rugbistica. Vi ha svolto numerosi stage, l'ultimo
l'estate scorsa. Conosce bene l'inglese e ha tessuto molti rapporti
con il mondo dei Wallabies. Per questo motivo i dirigenti australiani
hanno scelto lui. «Per me si tratta di un grande onore, oltre che di
una grande esperienza - continua Zanato - Pensate che pur abitando a
Padova dovrò dormire la notte nell'albergo dell'Australia. A
dimostrazione di come il tour di una potenza mondiale sia organizzato
managerialmente nei minimi dettagli e comporti l'impegno di un
esercito di persone».

Intanto, la nazionale australiana ha richiesto la collaborazione dello
staff medico del Cus per i giorni di permanenza a Padova. la
polisportiva universitaria metterà a disposizione lo staff coordinato
dal dottor Marco Cesana. Una delegazione di giocatori australiani sarà
ospite mercoledì alle 17.30 al Piovego, per incontrare tutte le
formazioni cussine.

Infine, per chi vorrà conoscersi i campioni australiani e ricevere
autografi prima della partita, gli allenamenti al campo e alla
palestra della piscina al Plebiscito sono pubblici.
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Gli under 19 del Petrarca espugnano Treviso

SERIE A FEMMINILE Le Red Panthers Benetton hanno vinto lo scontro al
vertice col Sitam Riviera del Brenta e si sono staccate.
Risultati:Benetton-Sitam 36-8, Monza-Biella 46-3, Piacenza-Pesaro
22-0; classifica: Benetton 20, Sitam, Monza 14, Piacenza, Roma 5,
Biella, Pesaro 0.
SERIE C Elite: Conegliano-Belluno 21-28, Pordenone-Monselice 8-19,
Bassano-Jesolo 17-5, Feltre-Alpago 39-12, Lido-Lemene 14-7.
Classifica: Belluno 22, Bassano, Feltre 20, Jesolo 15, Alpago 12, Lido
5, Monselice, Pordenone 4, Lemene 1, Conegliano - 1. CIV Est:
Montebelluna-Cus Ud 100-0, Oderzo-Spilimbergo 91-11, Ped
Livenza-Venjulia 49-0, Montereale-Mirano 8-11, Valsugana-Silea 17-10.
Classifica: Montebelluna 25, Oderzo, Ped. Livenza 15, Valsugana 14,
Mirano 13, Venjulia 12, Silea 6, Cus Ud 3, Montereale 2, Spilimbergo
0. CIV Ovest: Vicenza-Frassinelle 28-3, Valeggio-Trento 7-10,
Monsters-SudTirolo 43-7, ValpSolicella-Villadose 29-0,
Altovicentino-Cus Verona 13-10. Classifica: Vicenza 26, Monsters 21,
Altovicentino 18, West Vr 14, Frassinelle 11, Cus Vr 9, SudTirolo 6,
Trento 4, Valpolicella 2, Valeggio 1, Villadose -4.

UNDER 19 Girone 1: Montepaschi-Cammi 27-20, Benetton-Carrera 8-30,
AlmavivA-Plusvalore 27-14, Noceto-Firenze 19-19, Benevento-Tarvisium
33-6. Classifica: Montepaschi 17, Carrera 16, Benetton 13, AlmavivA
12, Cammi 11, Plusvalore 9, Firenze 7, Noceto 6, Benevento 5,
Tarvisium 0. Girone 2: Overmach-San Donà 25-26, Colorno-Modena 47-7,
Casinò Ve-Femi CZ 21-14, MarchiolSanMarco-Amatori Milano 7-49, Grande
Milano-Mirano 47-10. Classifica: San Donà 20, Colorno, Overmach 15,
Femi CZ 11, Amatori Milano, Casinò Ve 10, Modena 9, Grande Milano 5,
MarchiolSanMarco, Mirano 0.

Ennio Grosso
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(im) L'Italia si è radunata ieri sera al Crowne Plaza di Padova in
vista del test di sabato contro l'Australia (ore 15, Euganeo, diretta
tivù la 7 come tutti gli altri). Stamattina (in palestra) e nel
pomeriggio (in campo) sosterrà i primi allenamenti al centro "Memo
Geremia" del Petrarca, che sarà la sua casa in settimana durante la
preparazione. L'Australia, arrivata ieri sera e con Liason Officer
Marzio Zanato, alloggia al Plaza in corso Milano e si allenerà agli
impianti del Plebiscito.
Tra i 26 azzurri convocati manca il 2. linea Santiago Dellapè,
infortunato. «Per il momento non abbiamo chiamato nessuno al suo posto
- spiega il manager Carlo Checchinato - Se lo faremo nei prossimi
giorni i quattro candidati sono Jaco Erasmus, Quintin Geldenhuis del
Viadana, Jean Francois Montauriol del Venezia e Paul Derbyshire del
Petrarca».

Nel Top 14 e nella ProD2 francesi del week-end hanno giocato 6
azzurri: Clermont-Stade Francais 22-6 (Canale fino al 73'; Mauro
Bergamasco 80', Mirco Bergamasco dal 63', che poi ieri erano ospiti a
"Quelli che..." da Simona Ventura su Rai 2), Tolosa-Brive 21-15
(Perugini dal 61'), Biarritz-Bayonne 12-14 (Masi dal 50'); Racing
Metro-Colomiers 9-9 (Lo Cicero dal 51'). Nella Anglo Welsh Cup inglese
invece Newcastle-Gloucester 11-10 (Nieto 80'). Non sono scesi in campo
Aguero, Ongaro, Bortolami, Parisse e Del Fava.
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 ERASMUS, GELDENHUIS, MONTAURIOL E DERBYSHIRE CANDIDATI A SOSTITUIRE
IL SECONDA LINEA Dellapè infortunato, ballottaggio per quattro.
Wallabies rinnovati

Con il test di Hong Kong tra Nuova Zelanda ed Australia (gli All
Blacks hanno vinto 19-14 in rimonta grazie alle mete di Sivivatu e
McCaw che hanno risposto alla doppietta di Drew Mitchell) ha preso il
via il bollente autunno dei test-match.Gli unici ad affrontare tutte e
quattro le Home Unions saranno proprio i neozelandesi dove Henry ha
convocato 7 nuovi volti tra i quali la sensazionale ala Hosea Gear ed
il solido estremo Cory Jane entrambi di Wellington. Dopo la meritata
vittoria nel Tri-Nations, la Nuova Zelanda spera di rinverdire i fasti
del passato ottenendo il Grande Slam contro le quattro compagini
britanniche.
L'Australia oltre agli Azzurri visiterà i terreni di Inghilterra,
Francia e Galles prima di chiudere il tour il prossimo 3 dicembre
quando allo stadio di Wembley affronterà i Barbarians allenati per
l'occasione dal sudafricano Jake White, che un anno fa condusse i Boks
al titolo mondiale. Gli uomini di Deans, un gruppo con tanti nuovi
volti e parecchi stimoli rispetto a quello naufragato a Francia 2007,
sono forse quelli che meglio si stanno adattando alle nuove regole
sperimentali (le oramai famose Elvs) introdotte dall'International
Board che sempre più fanno rassomigliare l'Union al Rugby League.

C'è inoltre molta curiosità per rivedere all'opera i controversi
Springboks dopo le figuracce dell'estate ma sulla carta le scelte del
discusso tecnico Peter de Villiers non sembrano avere voluto porre
rimedio alle deficienze degli scorsi mesi. All'apertura invece di
convocare Peter Grant o Morné Steyn è stato chiamato Earl Rose che
solo in qualche match di Currie Cup ha ricoperto questo ruolo essendo
quasi sempre stato impiegato come estremo. Tra gli avanti se non altro
il tecnico non si è potuto esimere dal chiamare il flanker dei
Cheetahs, Heinrich Brussow, che statistiche alla mano nel Super 14 di
quest'anno ha avuto una percentuale di riuscita nei placcaggi
addirittura superiore a quella del kiwi Richie McCaw.L'unica partita
che si terrà a metà settimana è quella di martedì 18 novembre al
Thomond Park di Limerick dove il Munster ospiterà gli All Blacks.La
sfida celebrerà il trentennale del leggendario match giocato il 31
ottobre 1978 quando l'allora Munster capitanato da Donal Canniffe
sconfisse 12-0 gli All Blacks con una meta di Christy Cantillon e con
8 punti al piede (di cui 2 drop) della geniale apertura Tony Ward.

Infine i Pumas. In settimana hanno ingaggiato il francese Fabien
Galthié come assistente del vacillante Citì Phelan. Francia, Italia e
Irlanda ci diranno se Tati resterà alla guida della nazionale o se
dopo nemmeno nove mesi si sarà trattato di un parto abortito della
Uar.

Giampaolo Tassinari
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«Andrea Marcato avrà la sua chance all'apertura nei prossimi test
match. Sarà in campo titolare in questo ruolo già sabato contro
l'Australia».
Ipse dixit, tradotto dal latino: l'ha detto. Sabato nello spogliatoio
del Battaglini, dopo FemiCz Rovigo-Arix Viadana, il ct azzurro Nick
Mallett oltre ai complimenti per l'intelligenza e la maggior rapidità
in touche dimostrata dal capitano rossoblu Tommaso Reato, ha fatto
l'affermazione che gli appassionati aspettavano da tempo. L'Italia nei
Cariparma test di novembre (sabato all'Eguaneo di Padova contro
l'Australia, il 15 a Torino con l'Argentina e il 22 a Reggio Emilia
con i Pacific Islanders) avrà finalmente una mediano d'apertura di
ruolo. Basta esperimenti, come Andrea Masi spostato da centro. Basta
adattamenti, come Luke Mc Lean spostato da estremo.

«L'obiettivo principale di questi test, oltre che provare a vincere e
fare bella figura in tutti e tre - conferma il tecnico sudafricano - è
trovare la coppia in mediana del prossimo Sei Nazioni. Proveremo
subito Pablo Canavosio numero 9 (il ct gli ha fatto i complimenti per
la prestazione fatta con il Viadana a Rovigo, ndr) e Marcato numero
10. Poi potrà esserci spazio anche per gli altri». Ovvero Giulio
Toniolatti mediano di mischia (unico debuttante dei 26 convocati) e
Luciano Orquera mediano d'apertura (provato nei raduni in questo ruolo
insieme a Mc Lean e Marcato). Per la 25enne apertura del Benetton è
quindi la grande occasione. Al caps numero 10 in azzurro (un segno?)
giocherà finalmente in nazionale nel ruolo che predilige (e non da
estremo) nella sua città, Padova. Il massimo. Anche se lui, con
l'umiltà che lo contraddistingue, si limita a dire: «Per me
l'importante sarà giocare, e basta. Decida il ct dove. Se succederà da
apertura sarà molto bello farlo nella città dove sono nato. Sarà un
piacere in più, che non deve però deconcentrarmi dall'obiettivo di
fare la miglior prestazione possibile».

Come avversario diretto Marcato si troverà di fronte Matt Giteau. «Una
delle più grandi aperture al mondo - conferma Mallett - E lo stesso
sarà quando affronteremo l'Argentina con Juan Martin Hernandez. La
qualità dei rivali in questi test è altissima. Non sarà facile
affrontarli con l'obiettivo di una mediana stabile da trovare, ma non
possiamo fare altrimenti». Se il livello tecnico dei numeri 10 di
fronte a Marcato sarà terribile, non da meno sarà il livello fisico.
Basta pensare ai 105-110 chili della coppia Seremaia Bai-Pierre Hola,
aperture dei Pacific Islanders. Per questo serve che Mallett
predisponga soluzioni tattiche atte a proteggere il più possibile la
visione tattica e il gioco al piede dell'apertura padovana, di cui
abbiamo estremo bisogno. Serve che la squadra, in particolare il
flanker dal lato aperto e il primo centro, giochino per sopperire alle
inevitabili lacune che si verranno a creare vista la poca esperienza
internazionale. Serve che se qualcosa andrà storto, e il rischio c'è
non bisogna nasconderlo, Marcato non venga messo in croce e poi
dimenticato per anni. Com'è successo ad Andrea Scanavacca dopo
un'infausta Italia-Romania a Parma per le qualificazioni ai Mondiali
'03.

Con questa interessante novità la nazionale raccoglie così per tre
settimane il testimone dal Groupama Super 10. La speranza è di trovare
3 belle prestazioni, 1-2 vittorie e una mediana affidabile per
predisporre l'Italia nel migliore dei modi ad affrontare in febbraio
l'Rbs Sei Nazioni del decennale.

Ivan Malfatto
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Quattro milioni di dollari e una finta da impazzire

Lo chiamavano Dinamite Kid, per via dello scatto esplosivo. Ma nel
2006 sui media australiani Matt Giteau è diventato mister quattro
milioni e mezzo di dollari, la cifra del contratto triennale (tre
milioni di euro) che lo ha spinto a lasciare la sua città, Canberra, e
una squadra stellare, i Brumbies, per raggiungere Perth nella regione
più vasta e isolata del paese, diventata la base della Western Force,
la franchigia entrata da poco nel Super 14.
Nessuna stella del Rugby League e del football australiano, gli sport
più popolari della terra dei canguri, era mai stato pagato tanto. E
nel volgere di poche settimane la classe è stata superata dalla fama,
che ha raggiunto quella del mito nazionale dello sport Ian Thorpe e
delle rockstar. A dispetto di una taglia fisica normale (1,78 per 85
chili), Giteau di dinamite nei muscoli certo ne ha. Ma in misura
inferiore alle abilità tecniche e mentali che nell'anno seguito al
mondiale di Francia hanno fatto di lui la miglior apertura al mondo
dopo Dan Carter. I suoi talenti sono la visione di gioco e la qualità
del passaggio con cui spinge sulla pianura i cavalli veloci
dell'Australia: traiettorie rapide, lunghe, lievi. O alla bisogna,
corte e impovvise. Indirizza la palla con la stessa facilità a destra
e a sinistra, con le mani e con i piedi. Sotto pressione è freddo.
Quando va a placcare anticipa il movimento difensivo come fanno i
tredicisti.

Ma a cambiare il movimento offensivo dell'Australia è stato il suo
gioco frenetico di appoggi. «Deborda l'avversario nello spazio di una
cabina telefonica» ha detto un giorno Ben Perkins, uno dei suoi
allenatori. Prima Larkham lavorava alla grande tela del gioco. Tesseva
le azioni con angoli di corsa ispirati che aprivano spazi e dettavano
gli inserimenti. Ora invece Giteau, da astuto maestro di inganni qual
è, varca personalmente le porte della difesa con il suo fulminante
side step nello spazio stretto. Per poi lanciare il compagno lontano
dal punto di rottura della linea. La meta di Horwill nella "finale"
del Tri Nations di quest'anno è nata da un numero del genere: finta di
passaggio sul lato aperto e doppio side step interno-esterno che in
due metri ha fatto fuori McCaw e So'oialo. Poi in terza fase fase un
delizioso passaggio lungo per il seconda linea schierato in posizione
di centro.

Tuttavia Giteau è un'icona che non ha nulla del divo. È cresciuto in
una famiglia modesta. Il padre era un campione del Rugby League quando
non si beccava un soldo o quasi. Ha cresciuto quattro figli spaccando
pietre alla cava del paese e facendo il camionista. Matt ha mantenuto
uno stile di vita semplice: a Perth ha scelto di abitare in un anonimo
mini a metà strada tra lo stadio e il campo di allenamento. Ed è
rimasto con i piedi per terra e disponibile come quando non era
nessuno. «Non sa rifiutare un'intervista, devo dire io di no al posto
suo» ha sibilato un po' seccato l'addetto stampa della Western Force.
In allenamento lavora come un pivello. Di regola doppia razione. «Fa
sempre più di quello che gli si chiede» ha confermato il suo
allenatore John Mitchell che lo considera uno dei rari al mondo con
Carter, Michalak e Wilkinson in grado di cambiare da solo il corso di
una partita.

Giteau, sicuro, non si accontenta. Uno come lui non vuole essere
secondo a nessuno. Carter permettendo. Il bello è, per ora, che pensi
di riuscirci più con l'umiltà e la fatica che con il pur smisurato
talento.
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Tribuna di Treviso


Rugby. Gli azzurri da ieri in raduno, oggi arriva l'Australia

Sabato primo test-match all'Euganeo. Per Marcato caviglia ok, la star
Giteau in forse contro l'Italia

 PADOVA. L'Italia del rugby di Nick Mallett s'è radunata ieri a Limena
nella cintura padovana. L'Australia di Robbie Deans arriva stamane in
città. Gli azzurri ospiti al Crowne Plaza hotel di Limena iniziano
oggi ad allenarsi (palestra in mattinata, campo nel pomeriggio dalle
16) agli impianti del Petrarca alla Guizza, mentre i Wallabies - che
risiedono al Plaza in pieno centro storico - hanno scelto quelli
dell'area Plebscito per disporre sia del campo (dove si disputò
l'ultimo test azzurro padovano nel '96 sempre contro i canguri, 100º
cap per David Campese) anche di palestra e delle adiacenti piscine.
Nell'hotel di via Po a due passi dall'Euganeo dove sabato (ore 15,
diretta tv La7) si disputerà il primo dei tre test match, sono
arrivati 24 dei 26 azzurri convocati: i piloni Lo Cicero (Racing
Parigi) e Nieto (Gloucester) impegnati con i club sono attesi oggi. In
realtà sono 25 perché l'infortunato Dellapè (Tolone) non è ancora
sostituito. «Nessun problema per Marcato, la sua caviglia è a posto e
quindi giocherà» ha rassicurato Carlo Checchinato, team manager
azzurro, parlando del mediano uscito sabato dal Monigo per un colpo
subito durante Treviso-Parma.
 Potrebbe saltare il match la star degli australiani: l'apertura Matt
Giteau che sabato ad Hong Kong - dove i Wallabies hanno perso per
19-14 la Bledisloe cup contro la Nuova Zelanda - ha subito colpi al
collo e ad una spalla. Deans ha detto che potrebbe farlo riposare
contro l'Italia. I Wallabies in arrivo dalla Cina sono stati
anticipati da un tir che ha scaricato al Plaza l'imponente mole di
materiale necessaria per il lungo "spring tour" in chiusura il 3
dicembre al Wembley di Londra nella sfida del centenario dell'oro
olimpico, contro i Barbarians capitanati stavolta - segnale di partita
vera e non di gala - da Richie McCaw. Il flanker che sabato ha messo
il suo sigillo segnando - con una magia atletica in sostegno all'ala -
la meta della rimonta e della vittoria All Blacks.
(Fabrizio Zupo)
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Rugby: serie A. Il Marchiol San Marco cede nettamente a Colorno:
fondamentali le assenze

Il Benetton espugna Viadana

Quattro mete messe a segno dai biancoverdi di Treviso

BLUGEO COLORNO - MARCHIOL S.MARCO:   49 - 24
BLUGEO COLORNO: Assandri, Cantusci, Estomba (38' st Bettati), Spadaro,
Casagrande (34' st Palumbo); Manu, Iemmi (26' st Zantelli); Stead
(cap), Lopez, Pelizzari (38' st Da Lisca); Alvarez, Nicol; Golfetti
(23' st Geraci), Sanfelici (29' st Privitera), Martini Barzolai. (Non
entrato: Vedrani).
MARCHIOL SAN MARCO: Del Bubba; Furin, Ceccato (12' pt Endrizzi),
Sauan, Torresan; Eigner (23' st Pagotto), Lambrè; Sincock, Ghittino
(13' st Candiago), Mereghetti (13' st Benetello); Ferraresi, Pavanello
(cap); Gazzato (1' st Ruffert), Cipriani (1' st Pin), Brugnaro (13' st
Guglielmo). All. Foglia.
ARBITRO: Cason di Rovigo.
MARCATORI: pt: 10' cp Estomba (3-0), 14' cp Estomba (6-0), 28' cp
Eigner (6-3), 36' m. Cantusci (11-3).
St: 6' m. Spadaro tr Estomba (18-3), 12' m. Cantusci tr Estomba
(25-3), 16' m. Furin tr Eigner (25-10), 18' m. Manu (30-10), 24' m.
Manu tr Estomba (37-10), 36' m. Stead tr. Estomba (44-10), 39' m.
Lambrè tr Endrizzi (44-17), 41' m. Privitera (49-17), 43' m. Lambrè
tr. Endrizzi (49-24).
NOTE: cartellini gialli 21' pt Del Bubba; 31' st Assandri.

 COLORNO. Trasferta nera per il Marchiol San Marco: il quindici
moglianese di Roberto Foglia è stato affondato inesorabilmente dal
Blugeo Colorno con il per 49 a 24. Nonostante i calci di Estomba diano
già dall'inizio il vantaggio ai padroni di casa, il San Marco riesce
comunque a difendere fino alla meta di Cantusci al 36'.
 Nel secondo tempo il San Marco soccombe all'assedio del Colorno, che
conquista l'area moglianese per ben sei volte, contro le tre mete del
San Marco. «E' stata una partita dura, giocata contro una squadra di
merito - commenta Foglia il coach del Marchiol San Marco - abbiamo
subìto sull'uno-contro-uno, si sono visti vari break creati da
giocatori singoli che non siamo riusciti ad arginare. Nonostante
questo abbiamo lottato fino all'ultimo».
 Ha avuto un ruolo determinante anche l'assenza dei giocatori
infortunati (compreso Ceccato, uscito al 12'): Damo, Durand, Biasin e
Gerotto torneranno però ad allenarsi già in settimana e quindi c'è ben
da sperare per le prossime partite.
 Per il Marchiol è stata una trasferta da dimenticare. Rimane l'alibi
che le assenze hanno giocato un ruolo determinante. Non rimane che
attendere che gli infortunati recuperino per riprendere al più più
presto il posto da titolari.
(Giacomo Molucchi)

MPS VIADANA - BENETTON TREVISO:   10 - 38
MPS VIADANA: Ghizzi (st 20' Cullhaj); Idammou (st 32' Bilello), Magri,
Talotti, O' Sullivan; Tonni, Manoghan; Vella, Rossin (st 22' De
Bonis), Puliti; Di Vito, Bezzi; Alonso, Sciamanna, Savi. A disp.: A.
Casolari, Mortali, R. Casolari, Cucciari.
Allenatore: Bernini.
BENETTON TREVISO: Candiago (st 30' Bosco); Marconato, Sartoretto (st
5' A. Cendron), Neethling, De Nardi; Duca, Memo (st 15' Gobbo);
Borghetto, Zanocco (st 25' A. Bot), Simion; A. Pauletti (st 29'
Gerini), Sutto; M. Barbieri (pt 35' C. Cendron), E. Ceccato (st 25'
Zara), Muccignat.
Allenatore: Zanon-Visentin.
ARBITRO: Castagnoli di Livorno.
MARCATORI: pt 7' Duca p.; 13' Duca p.; 18' Candiago meta tr. Duca; 20'
Manoghan p.; 29' Duca p.; 42' Duca p.; st 15' Candiago meta; 19' C.
Cendron meta tr. Duca; 25' De Nardi meta tr. Duca; 42' Vella meta tr.
Manoghan.
NOTE: cartellino giallo a Bezzi (st 10'), Alonso (st 30'); pt 3-19.

 VIADANA. Prosegue imperterrita la marcia del Benetton che a Viadana
ha tenuto nettamente a distanza i padroni di casa imponendosi
nettamente in un match delicato. Match winner Duca, che ha avuto una
mira infallibile. Quattro le mete realizzate dal Benetton: due da
Candiago, una da Cendron e una da De Nardi.
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 Rugby: Super Ten. Smith e lo stop con il Parma

«Il Benetton ha dominato ma siamo stati poco cattivi»

 Come una squadra di calcio che attacca sempre, sbaglia tutte le palle
gol e viene infilzata tre volte in contropiede: l'Overmach ha fatto
fare al Benetton la figura del tordo in un Monigo che negli ultimi tre
anni era stato violato solo dai più forti club europei. Un tonfo
rumoroso dopo il successo stentato di Roma.
 Franco Smith, cosa c'è che non funziona e, soprattutto, come si può
perdere 27-9 avendo quasi sempre la palla in mano?
 «Me lo sto ancora chiedendo. Di solito in 80 minuti facciamo 100-120
placcaggi, sabato appena 30, la squadra ha attaccato creando almeno un
centinaio di punti d'incontro, insomma abbiamo proprio dominato ma
loro hanno sfruttato in pieno ognuno dei nostri tre errori, palloni
persi dopo anche una sesta fase, andando a segnare tre volte sotto i
pali. E questi sono 21 punti. Poi quel drop da 40 metri e fanno 24...
Sinceramente durante il match non ho mai pensato di essere davvero in
difficoltà».
 Allora la domanda è: perché tutte questi problemi a segnare?
 «Il Parma ha rallentato molto la nostra azione nei punti d'incontro
anche con il fallo, mi sarei aspettato qualche giallo o almeno qualche
punizione, però c'è anche da dire che non abbiamo avuto molta
fantasia, qualcuno ha perso un po' di creatività, ci manca il killer
instinct: a volte ci siamo trovati quattro contro due e non sapevamo
cosa fare, Williams per esempio invece di andar dritto a segnare ha
passato la palla. Sarà compito mio far capire che bisogna metterci più
attenzione, forse c'è anche un po' di stanchezza ma non voglio nemmeno
trovare tante scuse, ora arriva la pausa che a noi sta non bene ma
benissimo, non sarà difficile rimotivare i ragazzi: da questa
sconfitta voglio prendere solo le cose positive, la squadra ha fatto
tutto ciò che le avevo chiesto ma non ha completato il lavoro».
 Siete comunque rimasti in vetta alla classifica.
 «E penso proprio che ce lo meritiamo: per quanto fatto vedere finora
il Benetton merita di essere in testa. Immagino che i tifosi siano
delusi ma chi ha visto la partita ha capito qual è la nostra
potenzialità».
 Alla ripresa del campionato siete a Rovigo che ha battuto Overmach e Viadana.
 «Sarà una battaglia ma va bene così, in questo modo potremo vedere in
quali condizioni saremo in quel momento».
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Rugby: serie B. Villorba e Paese, trasferte amare

Tarvisium ringrazia Pin Casale perde il derby

CASALE-TARVISIUM: 11-12 CASALE: Baldo (1' st Chelemaniz), Dosso (1' st
Carnio), Chiarato, Turchetto, A. Chinellato, Criveller, Megetto (1' st
Lorenzon), Padoan, L. Bellio, Dotto, R. Bellio, Benetti (35' st
Vittori), Scaramuzzi, Giuliato, Bonazza (25' pt Nordio). Allenatore:
Pavin.
TARVISIUM: Durante, Pistole (12' st Ccchetto), Visonà, Saracco, Pin
(32' st Longo), Tosone (1' st Coletti), Tosatto, Torresan, Fogarolo,
Sartoretto, Busatto, Mariese, Vergani. Allenatore: Vendramin.
ARBITRO: Luise di Verona.
MARCATORI: 3' pt Dotto cp, 5' pt Pin cp, 29' pt Dotto cp, 20' st Pin
cp, 21' st Pin cp, 32' st Chinellato m, 37' st Pin cp.

PADOVA-VILLORBA: 40-10 PADOVA: Pasqualin, Pietrantoni (25' st
Iachelini), Ferlo (25' st Carletti), Politeo, Agostini, Colleselli,
Masi, Zanin, Palladriani, Franzina, Massaro, Suzzi, Mussolino,
Marchetto (25' st De Giuli), Parcagnella (15' st Vladeano).
Allenatore: Pellielo.
VILLORBA: Rofarè, Sisti, Zanchetta (25' pt PIetrobon, 20' st Lovat),
Zanella, Fusaro, Nardelli, Guerrieri, L. Simionato, Zuccon (26' st
Golfetto), Ceccato, Negri (22' st Venturato), Quaggia, Vezzani (12' st
Vendramin), Guerra (35' pt Brunello), Morandin (37' st Berto).
Allenatore: Simionato.
ARBITRO: Dordolo di Udine.
MARCATORI: 7' pt Marchetto m, 31' pt Guerrieri cp, 36' pt Zanin m, tr
Colleselli, 5' st Palladriani m, 11' st Zanin m, Agostini tr, 17' st
Mussolino m, Coleselli tr, 19' st Ferullo m, 29' st Lovat, Guerrieri
tr, 35' st Carletti m.

CUS VERONA-PAESE: 22-20 CUS VERONA: Dordogli, Furieri (21' st M.
Federzoni), Pietrogrande, E. federzoni, Pizzardo, Moro, Mariani,
Rampazzo, Spotorno (6' pt Gasparato), Olivieri (31' st Lorenzetto), De
Luca, Draghi, Passi (43' st Kraus), Bernasconi, D' Agostino.
Allenatore: Vitadello.
PAESE: Vendramini, Cempioni (21' st Luison), Caselin, Pavan, Galiazzo,
Pavin, Franceschin, Durigon (14' st rufoloni, 27' st Maggiolo),
Genoese, Grippo (2' st Grespan), Trombetta, Menelle, Rebellato,
Gigliodoro, Povegliano. Allenatore: Zaffalon.
ARBITRO: Checchinato di Rovigo.
MARCATORI: 11'pt Moro cp, 9' pt Pavan m, Pvin tr, 21' pt Pavin drop,
27' pt Pavin cp, 39' pt Pietrogrande m, Moro tr, 1' st Furieri m, 6'
st Pizzardo m, Moro tr, 39' st P. Galiazzo m, Pavin tr.
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 Rugby donne: serie A

Red Panthers scatenate Mete a raffica

RED PANTHERS - SITAM RIVIERA:   36 - 8
RED PANTHERS BENETTON: Furlan; Carlet (st 35' Visentin), Colusso,
Renosto (st 37' Agnoletti), Rossi (st 1' De Nicolao); Peron, Barattin;
G. Bado, Menuzzo (st 32' Tosello), F. Gallina; Bortoletto, Severin;
Franchin, Stefan, Zanon. A disp.: Marchioro, Nascimben, Martucci. All.
Rossetti.
SITAM RIVIERA DEL BRENTA: Di Martino (pt 40' S. Gabrieli); Zampieri,
Pizzati, Gai, Veronese; Ve. Schiavon, Va. Schiavon; Molic, Bettin (st
1' Vigato), Vaghi; Nespoli, Fattori; Bonaldi, Giraudo, Gastaldi. A
disp.: C. Gabrieli. All. Botter.
ARBITRO: Salvini di Firenze.
MARCATRICI: pt 10' Di Martino meta; 16' Schiavon p.; 20' Stefan meta
tr. Barattin; 33' Carlet meta; 43' Renosto meta tr. Barattin; st 11'
De Nicolao meta; 24' Renosto meta; 31' Peron meta tr. Peron.
NOTE: cartellino giallo a Veronese (st 3') e Barattin (st 22'); pt 19-8.
 Gli altri risultati: ASR Monza-L'orso Biella 46-2; Utensilnord
Piacenza-Le formiche Pesaro 22-0; riposa: Red&Blue Roma.
 Classifica: Red Panthers 19, Riviera del Brenta e ASR Monza 14,
Red&Blue Roma (*) e Utensilnord Piacenza 5, L'orso Biella (*) e
Formiche Pesaro 0. (*) = una partita in meno. (l.p.)



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