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R: [RUGBYLIST] Arbitraggio di sabato

Giovanni Cardeti gcardeti a yahoo.it
Lun 10 Nov 2008 13:48:57 CET


Concordo sulle tue considerazioni.

La cosa che ha fatto rabbia non è tanto la meta decisiva in cui il buon Lawrence non ha visto il velo su Parisse (un episodio, seppur decisivo, in una partita ci può sempre stare), quanto la gestione complessiva della mischia ed in parte della touche (primo lancio ed un australiano si è appeso a due mani su Bortolami- punizione netta e al limite un giallo o almeno un richiamo verbale all'australiano ed invece niente).

Con la scusa di dare velocità e spettacolarità al gioco l'IRB (ma in realtà le federazioni australi, in primis quella Neozelandese) hanno depotenziato sempre di più la mischia ordinata rendendo nel contempo difficile e confusionaria la gestione dal punto di vista regolamentare di certe situazioni.

Così il gioco è più spettacolare (?) ma si è complicata terribilmente la chiarezza e la coerenza dello stesso, con fischi che sembrano dati a caso e che spesso vanno a vantaggio delle nazioni più forti.

Gli arbitraggi visti ultimamente sono stati spesso imbarazzanti (specialmente in alcune partite dell'emisfero sud) e soprattutto non mantengono una linea di coerenza comprensibile ai giocatori e soprattutto al pubblico competente (mentre magari la gente meno addentro al gioco apprezza la velocità e lo spettacolo televisivo).

Ognuno arbitra a modo suo e cosa ancora più grave all'interno della stessa partita non mantiene la coerenza nelle sue decisioni, con fischi che spesso sembrano dati a caso.

Un arbitro come Lawrence non sa neanche cosa sia la mischia ordinata e spesso fatica anche a valutare le situazioni intorno al punto di incontro e questo non è casuale ma dovuto al fatto che chi lo manda ad arbitrare non ha interesse a chiarire questi aspetti.

Ad un certo punto su una ruck italiana, un giocatore australiano è scivolato di lato alla mischia ed ha dato un calcio all'indietro alla palla, in una posizione di fuorigioco assoluto, da sanzionare e forse da cartellinare, ma l'arbitro, ad appena un metro, neanche ha fischiato.

Un ultima considerazione riguarda il nostro buon Damasco: se questi sono i fischietti che si vedono al giro, non si capisce perchè il buon Carlo non si veda ad arbitrare incontri di un certo livello o se vogliamo essere maliziosi lo possaimo capire perfettamente.

Giovanni


--- Lun 10/11/08, Luigi Bocchino <giggibocchino a yahoo.it> ha scritto:

> Da: Luigi Bocchino <giggibocchino a yahoo.it>
> Oggetto: [RUGBYLIST] Arbitraggio di sabato
> A: rugbylist a rugbylist.it
> Data: Lunedì 10 novembre 2008, 10:30
> Sabato ero anche io allo stadio.
> Ad un certo punto, come tutti, ci speravo proprio...
> 
> Non si può dire che la partita non sia stata condizionata
> dall'arbitro.
> Al di là del decisivo episodio della meta, per il quale
> ritengo che la responsabilità sia dei guardalinee più che
> dell'arbitro, secondo me è stato scandalosa la gestione
> della mischia chiusa.
> Gli australiani non rispettavano i comandi, si vedeva
> lontano un chilometro. Nieto era già basso e pronto per
> l'ingaggio quando loro stavano ancora alti. Aggregavano
> i due momenti del tocco-contatto e il mediano di mischia
> introduceva quasi in anticipo.
> 
> Il colmo è stato che ha anche sanzionato la nostra
> mischia!
> Incredibile.
> 
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