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[RUGBYLIST] Notizie di ... qualche anno fa

Piero Filotico pierofilotico a alice.it
Mar 18 Nov 2008 10:59:09 CET


I lucciconi mi vennero quel giorno, lo confesso.
Ricordo mia moglie che mi guardava, perplessa
e preoccupata.
Oggi, invece, mi vengono i rodimenti, perchè non
capisco dove sia finito 'quel' cuore.
Piero

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To: <rugbylist a rugbylist.it>
Sent: Tuesday, November 18, 2008 10:11 AM
Subject: [RUGBYLIST] Notizie di ... qualche anno fa


Che non vi vengano i lucciconi, però ...
Ciao.
Franco (TV)

Pagina 40
(23 marzo 1997) - Corriere della Sera

IL TRIONFO / Dopo il successo in Irlanda, i ragazzi di Coste espugnano
un altro campo proibito: 40 32 nella finale di Coppa Europa
Storica meta, l' Italia insegna rugby ai francesi
A Grenoble straordinaria impresa azzurra contro la squadra che aveva
ottenuto il grande slam nel Cinque Nazioni

IL TRIONFO / Dopo il successo in Irlanda, i ragazzi di Coste espugnano
un altro campo proibito: 40 - 32 nella finale di Coppa Europa Storica
meta, l'Italia insegna rugby ai francesi.

 A Grenoble straordinaria impresa azzurra contro la squadra che aveva
ottenuto il grande slam nel Cinque Nazioni GRENOBLE - Con una vittoria
da sogno sui maestri francesi, la nazionale di Georges Coste entra
nella storia. A Grenoble, davanti a 19.000 spettatori (3.000 gli
italiani), gli azzurri hanno disintegrato la Francia, vincendo con un
netto 40 - 32 e hanno conquistato per la prima volta la Coppa Europa.
Un successo clamoroso e inatteso, perche' i francesi soltanto sabato
scorso avevano festeggiato la vittoria nel "Cinque Nazioni". Gli
azzurri hanno inflitto una vera lezione ai galletti, aggredendoli per
80 minuti e mettendo in mostra sprazzi di vero rugby - champagne. Non
ci sono scuse per la Francia: in campo c'erano nove giocatori della
squadra che quest'anno ha centrato il Grande Slam nel "Cinque
Nazioni". Stavolta l'Italia e' stata piu' forte e, soprattutto, ha
giocato con maggior cuore. Emblematiche le parole pronunciate, con gli
occhi lucidi, dal capitano degli azzurri, Massimo Giovannelli, a fine
partita: "Grenoble e' la citta' francese dove vivono piu' italiani. E'
gente che ha fatto tanta fatica per ottenere rispetto; noi, con questa
impresa, gli abbiamo regalato un motivo in piu' per andare orgogliosi
di essere italiani". Quando la partita e' finita e' successo di tutto.
La squadra francese e' uscita dal campo a testa bassa, tra i fischi,
mentre i tifosi italiani si sono riversati sul campo per festeggiare i
15 guerrieri azzurri, autori di un'impresa che apre una nuova era per
il rugby italiano. Ormai soltanto giochi politici e affari economici
possono lasciare l'Italia fuori dal "Cinque Nazioni"; tecnicamente
Dominguez e compagni possono confrontarsi alla pari con gli altri
avversari e le vittorie ottenute in trasferta sull'Irlanda e la
Francia lo testimoniano. Si e' capito presto che l'Italia era scesa in
campo con lo spirito giusto. Gia' al 5' Ivan Francescato e' volato in
meta, lanciato da Dominguez. La reazione dei galletti e' stata
veemente e i francesi sono riusciti a pareggiare con una meta tecnica
concessa dall'arbitro, ma l'Italia e' subito tornata in vantaggio con
un calcio piazzato di Dominguez. La Francia ha avuto il suo momento
migliore a meta' del primo tempo, quando e' riuscita a passare in
vantaggio (13 - 10), con due "piazzati" di Aucagne. Ci ha pensato il
solito precisissimo Dominguez (otto centri e un solo errore nei calci
in mezzo ai pali) a riportare l'Italia in parita'. La svolta e'
arrivata alla fine del primo tempo, quando la mischia azzurra e'
riuscita di forza a sfondare la linea difensiva francese; a
schiacciare l'ovale in meta e' stato uno straordinario Gardner. Ma la
mischia azzurra si e' superata qualche minuto dopo, quando e' riuscita
a fermare il pack francese, che premeva sulla linea di meta azzurra. I
ragazzi di Coste sono andati al riposo in vantaggio (20 - 13) e nella
ripresa sono entrati in campo ancora piu' determinati. Troncon e
Dominguez hanno continuato a gestire il gioco con grande intelligenza
tattica e gli azzurri, dopo aver subito in avvio la meta di Bondouy,
sono saliti in cattedra. La terza meta azzurra e' stata fantastica:
due fasi con il pallone giocato da un lato all'altro del campo. E'
stato Croci a finalizzare l'azione, impostata da Vaccari e Troncon.
Sul 27 - 20 per l'Italia ci si aspettava la reazione francese e,
invece, gli azzurri non hanno smesso di placcare ferocemente e di
ripartire con micidiali contrattacchi. L'Italia ha preso cosi' il
largo e l'apoteosi e' arrivata al 30', quando Vaccari, dopo un altro
break devastante di Gardner, e' schizzato rapidissimo in meta,
portando l'Italia sul 40 - 20 con il pubblico francese che trasformava
l'incredulita' in rabbia. E fischiava senza pieta' i suoi. Il finale
ha visto uscire l'orgoglio dei "galletti", che, con due mete negli
ultimi tre minuti, hanno reso meno pesante il punteggio, ma non meno
amara la giornata piu' nera degli ultimi anni. Per gli azzurri era
solo l'inizio della festa piu' attesa e piu' bella.

Rossano Emanuele
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