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[RUGBYLIST] Italia - Pacific Islanders & Co. - Considerazioni

cavallopazzo 14cavallopazzo a libero.it
Dom 23 Nov 2008 08:58:58 CET


E' proprio così! Le nuove regole ci hanno depotenziato e purtroppo non ci 
siamo ancora accorti che il modo di giocare del pacchetto
è cambiato radicalmente. Già gli australiani, meno i Pumas, ma ancor di più 
gli isolani pacifici l'hanno capito e si sono adeguati.
Mini rucks che fissano il punto e sostegno per ripartire velocemente, altra 
mini ruck ed altra ripartenza immediata, senza aspettare
di vedere lo schieramento dei tre-quarti a destra e a sinistra, e poi ancora 
mini-ruck ed ancora sostegno e via avanti a sfondare.
Placcati in terra e palla sotto la pancia con il culo rialzato ed appena si 
sente il compagno dietro si spinge il pallone dietro il culo.
il tutto velocemente e con gesti ormai istintivi. Il terzo che arriva prende 
il pallone e riparte sfondando e sempre il sostegno dietro.
Una specie del vecchio pick and go ma senza le pausa di studio. Una sequenza 
micidiale che ha sostituito i carrettini nei quali
gli azzurri ormai eccellevano. Occore riadeguarsi alle nuove regole. Se noi 
facciamo le rucks e poi aspettiamo dei minuti per
decidere se andare a destra o sinistra e poi magari aspettiamo ancora perchè 
un giocatore è attardato diamo agli avversari tutto il
tempo per riorganizzarsi. Tra l'altro ci hanno rubato molti palloni proprio 
nelle rucks perchè non siamo sufficientemente organizzati.
Con tutto il rispetto di chi ieri ha indossato la maglia azzurra per giocare 
a rugby, oltre all'organizzazione di gioco occore anche il
cuore. Gli isolani ce l'hanno sicuramente messo. Gli azzurri hanno giocato 
con il cuore solo gli ultimi 20 minuti. E magari avrebbero
potuto farcela se in campo ci fosse stato un capitano esperto ( è mancato il 
"vecchio" Troncon ) a dare il colpo decisivo o a prendere
le decisioni giuste. Per esempio tre calci pizzabilissimi calciati in touche 
che potevano essere piazzati. Questa decisione ci avrebbe
permesso di essere a tiro fino all'ultimo secondo e forse di metterli in 
ansia. Loro hanno controllato molto bene il vantaggio con tutti
i trucchetti del mestiere. Il mio vecchio allenatore diceva:<< I tre punti 
vanno sempre presi.>>
Che dire ancora? Credo che sarà molto dura vincere una partita al 6 nazioni.
Un desolato saluto da Cavallo Pazzo.

----- Original Message ----- 
From: "allrugby" <allrugby a gmail.com>
To: <rugbylist a rugbylist.it>
Sent: Saturday, November 22, 2008 8:29 PM
Subject: [RUGBYLIST] Italia - Pacific Islanders & Co. - Considerazioni


Dal momento in cui le nuove regole hanno depotenziato il maul, ci
hanno praticamente tolto la possibilità di rientrare nelle prime 10
del ranking mondiale, ed il declino, a breve, potrebbe non essere
arrestabile.
L'abbiamo visto oggi e la settimana prima contro l'Argentina; contro
l'Australia è stata tutta un'altra cosa, l'arbitro ci ha messo del suo
e noi non siamo stati, all'inizio, abbastanza furbi per reagire a
dovere.
Quello che mi dà da pensare è che - e qui chiedo la collaborazione ed
il commento di tutta la list - abbiamo tenuto per troppo tempo
nascosta la ns. arma segreta, e quando è venuto il tempo d'usarla,
abbiamo preferito tenerla ancora a riposo per le occasioni future.
Mi riferisco alla mischia.
Lasciamo perdere l'Argentina, acqua passata.
Ma oggi?
Primo tempo da dimenticare, fiammata della meta a parte.
Ma, continuamente ed ostinatamente, tutti a cercare il gioco al largo,
specie nel secondo tempo, con un possesso ed un'occupazione del
territorio da brivido (credo il 70%). Senza risultato tangibile, meta
a parte.
E questo dovrebbe far riflettere su almeno due punti: 1) se gli ordini
di scuderia dicono di giocare in più fasi per disorientare la difesa
isolana "notoriamente in difficoltà nei ripiazzamenti" (????), quando
vedi che ciò non ti fa fare dei punti è d'obbligo pensare a
qualcos'altro.
2) Se nessuno, in squadra, riesce a capire e a dare le indicazioni
necessarie per cambiare registro, durante l'incontro, vuol dire che si
difetta in personalità e tattica.
Il ns. carro armato (la mischia), che contro l'Australia si era
inizialmente inceppato nello sparo, è stato, poi, tenuto prudentemente
a riposo, coccolato, rifornito di benzina purissima anzichè di nafta,
spolverato e lucidato e preservato da traumi.
Alla fin fine, mi chiedo: perchè, anche oggi, non abbiamo usato la
mischia? le ripartenze a raso nei raggruppamenti?, il sostegno
immediato al portatore di palla? Forse nessuno si è ancora accorto
che, dietro, abbiamo le polveri bagnate? Perchè usare il temperino,
per attaccare, quando abbiamo un carro armato che non adoperiamo? Ed i
bazooka avversari, fin'ora, non sono stati molto efficaci ...
Un'altra considerazione, augurandomi di essere smentito: Bortolami. E'
fisicamente irriconoscibile, non incide più: sembra spento.  Calo
temporaneo di forma? Usura? Con questo voglio solo esprimere
un'opinione, indipendente dalla gara di oggi. Mi sembra più triste,
più rassegnato, il mio "eroe" che vacilla. Forse ritornare nel Veneto,
ed a Padova in particolare, gli ridarebbe un po' di quello smalto che
io non riscontro più.
Vorrei dire altre cose, ma mi accorgo di essere stato già lunghetto.
Domani, per me, giornata "full immersion". Spero almeno di poter
riportare, magari in ritardo, i commenti dei quotidiani.
A tutti una buona serata.
FRanco Meneghin (TV)
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