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[RUGBYLIST] Il rugby contemporaneo ha bisogno di super-atleti?

Giovanni Ciraolo jxcira a tin.it
Mer 8 Ott 2008 14:12:07 CEST


Interessante questa opinione del Daily Telegraph, che ha la migliore rubrica rugbistica, credo, dell'intera stampa del Regno Unito. Non vi e' dubbio, penso, che il fisico dei rugbisti di oggi sia piu' sofisticato e 'gonfiato' di quelli di una volta, meno ossessionati dalla necessita' continua di tornare i migliori dopo un incidente. Un tempo, il rugby veniva raccomandato perche' era uno sport che consentiva ai vari tipi di giocatori, magri o grossi che fossero, di trovare un ruolo. Inoltre, era anche uno sport dove le persone non si prendevano troppo sul serio. Mi sembra che oggi i rugbisti diventino maniacali nella preparazione e nella mentalita', salvo ubriacarsi dopo una sconfitta come e' accaduto persino a Wilkinson dopo l'ultima finale mondiale. Sembra che oggigiorno tutti debbano tendere al fisico di un pilone culturista. E' assurdo! Tra l'altro, i piloni di oggi, con tutta la loro sbandierata velocita' muscolare, non riescono a correre piu' rapidamente di un Paparemborde che negli anni settanta correva i 100m in 11 secondi ed andava ripetutamente in meta. La folle pressione di training sugli atleti deve finire e spero vengano ridimensionati anche i folli calendari di impegni copiati sul calcio! 
Giovis 
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  From: tempodirugby 
  To: rugbylist a rugbylist.it 
  Sent: Tuesday, October 07, 2008 9:55 PM
  Subject: [RUGBYLIST] Il rugby contemporaneo ha bisogno di super-atleti?


  Una riflessione del "Daily Telegraph" lancia un sasso nello stagno: il caso di Wilkinson, sempre infortunato, sarebbe emblematico

  IL RUGBY CONTEMPORANEO HA BISOGNO DI SUPER-ATLETI?


  In un interessante articolo apparso sul "Daily Telegraph" ci si interroga se l'ennesimo infortunio occorso a Jonny Wilkinson, l'ultimo di una impressionante serie, non sia per caso il segno che il rugby moderno è diventato troppo esigente verso il fisico dei giocatori: se, cioè, la preparazione atletica e la prestanza fisica non siano, oggi, molto più importanti, necessarie e rilevanti rispetto anche a pochi anni fa.

  A riprova di questa tesi si aggiunge che la notoria superiorità delle selezioni dell'emisfero australe rispetto a quelle europee potrebbe ben essere dovuta non solo a doti tecniche, ma anche alla generale ed evidente maggiore potenza degli atleti di quella zona del mondo rispetto ai più gracili rugbisti del Vecchio Continente.

  La vittoria del Mondiale del 2003 da parte dell'Inghilterra sarebbe dovuta anche al fatto che, solo in quel particolare periodo, la selezione con la rosa presentava atleti anche fisicamente superiori a molte nazionali del resto del mondo.

  L'articolo potrebbe gettare un doloroso sasso nello stagno delle nostre certezze ed aprire un dibattito, innanzitutto nel mondo della palla ovale britannica.





  Qui l'articolo:

  http://www.telegraph.co.uk/sport/rugbyunion/club/3146353/Fear-not-for-Jonny-Wilkinson-do-so-for-rugby-union-Rugby-Union.html




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  (Massimo Coppa Zenari)
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