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[RUGBYLIST] Notizie del lunedì

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Lun 27 Apr 2009 14:23:37 CEST


Dal Gazzettino.
Ciao.
Franco (TV)

SUPER 10 Circa tremila spettatori all’evento, flagellato dalla
pioggia. Mascioletti: «Pensavamo di avere tanti amici, abbiamo
scoperto tanti fratelli»
Petrarca e Treviso padroni del Derby Day
Benetton matematicamente ai playoff, Rovigo crede nel rush finale.
Carrera tiene viva la speranza, Casinò di Venezia coriaceo

 Il Benetton Treviso ha vinto il derby numero 120 contro il FemiCz
Rovigo e stacca, con due turni di anticipo, il pass per le semifinali.
      Un Benetton attento ed opportunista con una prestazione
superlativa in mischia ordinata, ha messo a tacere le velleità di un
Rovigo che puntava molto su questo confronto, una sfida da disputarsi
in campo neutro nel primo Derby Day. Invece ora i polesani dovranno
aver ragione di due pericolanti, Roma e Venezia, due squadre che
sembrano aver ritrovato proprio in quest’ultima parte della stagione
il vigore necessario per portare a casa punti pesanti.
      Treviso, pur con palla scivolosa e campo bagnato, non ha evitato
di giocare anche se le sue mete le ha trovate in situazioni un po’
rocambolesche, la prima allo scadere di tempo dopo un calcio rapido
giocato da Vilk e difesa rodigina sorpresa, la seconda al quarto d’ora
della ripresa dopo alcuni rimpalli e pallone piovuto tra le mani di
Kingi, pesante e potente da portarsi oltre la linea di meta un paio di
avversari. Due mete che comunque non hanno limitato la prestazione del
Benetton che pur giocando per mezz’ora in inferiorità numerica (gialli
a Picone, Van Zyl e Andrea Ceccato, in sequenza) ha tenuto bene le
sfuriate di Rovigo e dato parecchio fastidio in fase offensiva.
      Dal Rovigo ci si attendeva sinceramente di più, ma bisogna anche
riconoscere i meriti del Benetton, squadra in continua crescita. A
parte i primi 15-20’, nei quali ha assediato nella loro metà campo gli
avversari, per il resto Rovigo ha soprattutto contenuto con un solo
sprazzo a metà ripresa e meta di Orlandi segnata di forza.
      I primi punti sono del Benetton, ma ben presto Rovigo si
installa nella metà campo trevigiana. Un quarto d’ora durante il quale
i polesani hanno ben saldo in mano il pallino della gara anche perché
il Benetton si trova a dover giocare per 4’ in 14 e per altri 6’ in 13
(gialli a Picone e Van Zyl). Treviso si difende come può, talvolta con
poca disciplina. Rovigo però spreca un po’ troppo e dopo un quarto
d’ora di semi-assedio si trova solo sul 6-3 grazie a due piazzati di
Bustos e altrettanti errori del regista rossoblu.
      Il Benetton capisce che Rovigo è tutto qua e quando produce
qualche accelerazione, nonostante il campo pesante, per i polesani è
sempre difficile recuperare. E’ un Benetton che spreca poco e alla
prima inferiorità numerica di Rovigo (giallo a Bacchetti) prima
impatta con un piazzato di Marcato e poi allunga con la meta di Vilk.
Il parziale si chiude col Benetton avanti 11-6, ma nel quarto d’ora
iniziale della ripresa i trevigiani chiudono la gara. Marcato colpisce
ancora dalla piazzola e poi è Kingi, dopo una serie di rimpalli, a
planare di forza in area polesana. Sotto 21-6, Rovigo ha una reazione
d’orgoglio, trova la meta con Orlandi, punta quindi al bonus, ma
Treviso gli nega anche questo.
      Ennio Grosso

MARCATORI: pt 2' Marcato p.; 12' Bustos p.; 21' Bustos p.; 29' Marcato
p.; 34' Vilk meta; st 6' Marcato p.; 13' Kingi meta tr. Marcato; 28'
Orlandi meta tr. Bustos; 39' Marcato p.
      BENETTON TREVISO: Williams; Mulieri, Waters, Neethling, Vilk (st
40’ Filippucci); Marcato, Picone (st 29’ Semenzato); Kingi, Louw,
Gilbride; Van Zyl (st 35' E. Pavanello), A. Pavanello; Di Santo, E.
Ceccato (st 1' Vidal), Allori (st 29' A. Ceccato). A disp. Sgarbi e
Galon. All. Smith.
      FEMI CZ ROVIGO: Basson; Calanchini, Pizarro, Di Maura (st 35'
Ambrosio), Bacchetti; Bustos, Legora; Cribb, (st 22' Tumiati)
Immelman, Favaro; Britz, Reato; Orlandi (st 29' Sclosa), Mahoney (st
37' Anouer), De Marchi (st 22' Damiano). A disp. Badocchi e Canale.
All. Brunello.
      ARBITRO: Marrama di Padova.
      NOTE: cartellino giallo a Picone (15’ pt), Van Zyl (19’ pt),
Bacchetti (25' pt) e Andrea Ceccato (33’ st); Uomo del Match Mark
Gilbride del Benetton, spettatori 2.800; Calciatori: Benetton
(Marcato) 5 su 7, Femi CZ (Bustos) 3 su 5; pt 11-6.
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     «Pensavamo di avere tanti amici; abbiamo scoperto di avere tanti
fratelli». Queste le parole pronunciate da Massimo Mascioletti,
allenatore de L'Aquila, durante le premiazioni avvenute al termine dei
due derby veneti giocati al Plebiscito. Quello tra Carrera Petrarca e
Casinò Venezia, non si può dire sia stato esaltante. Tantissimi errori
da ambo le parti, certamente favoriti dalla scivolosità del terreno,
dalla pioggia battente e dal freddo novembrino, invero inusuale per
una giornata di fine aprile.
      Il solo vero lampo di classe, lo regala, dopo appena un minuto,
Ludovic Mercier, che mette nell'acca una punizione da oltre metà
campo. La partita vive sugli attacchi del Carrera, che però è molto
impreciso in fase di rimessa laterale. Al 24', l'arbitro assegna una
mischia al Casinò nella sua area. L'introduzione è precaria, la palla
esce, la cattura Derbyshire che è lesto ad andare in meta. Mercier
trasforma e punteggio di 10-3. Al 38', Ziegler si impossessa di una
palla vagante nella sua area dei 22. Il campo è aperto, e pur non
essendo un emulo di Usain Bolt, l'estremo del Casinò riesce a correre
per una sassantina di metri ed andare in meta. Alejandro Canale
completa l'opera e impatta il punteggio. Un minuto dopo su rinvio di
Crane, la palla colpisce in pieno volto Mercier. Il francese rimane a
terra alcuni minuti, si rialza barcollante ed è costretto ad
abbandonare il campo. Solo una botta.
      Nella ripresa la confusione aumenta. Improvvisamente, verso il
5', dagli spalti parte uno scrosciante applauso: è riservato ai
giocatori dell'Aquila, appena arrivati al Plebiscito. Anche il gioco
si ferma per circa un minuto. Quando si riprende, Bartholomeusz segna
un calcio di punizione: Carrera avanti per 13-10. Il breack decisivo,
è molto fortunoso. La terza linea del Casinò perde palla in mezzo al
campo. Spragg la sospinge avanti di piede, rasoterra. Tenta di
riprenderla, ma non ci arriva con le mani. Allora dà un'altra pedata
all'ovale, che intanto è arrivato sulla linea dei 22. Altro calcetto,
stavolta di Faggiotto, sul quale si avventa Bartholomeusz che va in
meta. Lo stesso giocatore trasforma e punteggio di 20-10. Non
succederà molto di più, anche se il Casinò in qualche modo si consola
con il punticino di bonus guadagnato grazie a un calcio messo tra i
pali da Pilat.
      Per il Carrera è la quinta vittoria di fila, che serve a tenere
accesa una flebilissima speranza di acciuffare il Calvisano in
extremis. Per il Casinò questa sconfitta segna l'addio definitivo alle
possibilità di giungere sesto e di qualificarsi per la Coppa Europa,
dove invece andrà aritmeticamente il Carrera.
      Alla fine, le quattro squadre, nuovamente in campo a fare da
"corona" ai giocatori dell'Aquila. È il momento di maggiore commozione
della giornata, l'abbraccio del rugby veneto alla città abruzzese dove
il rugby è molto di più che uno sport. L'incasso di 30 mila euro,
figlio di duemila biglietti venduti, va in buone mani. Mani
sfortunate, ma solide, oneste. Mani che ricostruiranno quanto è
caduto.
      Alberto Zuccato

  MARCATORI: 1’ pt cp Mercier, 6’ cp Canale, 25’ meta Derbyshire tr
Mercier, 38’ meta Ziegler; st 18’ cp Bartholomeusz, 26’ meta tr
Bartholomeusz, 31’ cp Pilat.
      CARRERA PETRARCA: Acuna, Faggiotto, Bertetti, Bartholomeusz,
Spragg, Mercie (st 1’ Innocenti), Leonardi, Ansell (st 25’ Cavalieri),
Galatro, Derbyshire, Stoltz, Fletcher, Matteralia (st 7’ st Paoletti),
Costa Repetto (st 7’ Giovanchelli), Rizzo (Cap). All. Graham-Roux.
      CASINÒ DI VENEZIA: Ziegler (st 32’ Pilat), Perziano, Crane,
Dallan M., Mentz, Canale, Benetti, Krause, Palmer (st 32’ Minello),
Candiago (cap) (pt 39’ Paschini), Rameka, Montauriol, Penn (pt 25’
Levaggi), Gianesini (st 3’ Pipitone), Boccalon. All. Sgorlon.
      ARBITRO: Ventura di Roma.
      NOTE: spettatori 3.000 circa. Groupama Man of the Match: Paul
Derbyshire (Carrera Petrarca). Punti conquistati: Carrera Petrarca 4,
Casinò di Venezia 0.
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   Lo stadio “Romolo Pacifici” di San Donà ha scritto ieri una grande
pagina di umanità. L’Aquila Rugby tornava su un terreno di gioco dopo
quasi un mese di sosta forzata a causa della tragedia del terremoto e
l’ha fatto in riva al Piave nel match di serie A1 contro l’Orved.
      Appena si è saputo di questa coincidenza del calendario in città
è scattato il passaparola: ”Allo stadio dobbiamo essere tutti rugbisti
e non”. A farsi promotori di ogni iniziativa in primis l’Amatori Rugby
San Donà e l’amministrazione comunale, sostenitori di un contributo
pari al doppio del sostanzioso incasso della partita, anche questo
dato tutto pro terremotati (complessivamente circa 5 mila euro). Con
queste premesse inevitabili le lacrime, incontrollabili che sono corse
negli occhi di tutti, al fischio d’inizio. Sugli spalti gremiti
all’inverosimile c’erano proprio tutti: genitori con i loro bambini,
tanti ex giocatori che in oltre trent’anni di storia, proprio contro
L’Aquila hanno ripetutamente vestito la maglia biancoceleste. Molti
anche coloro che ieri per la prima volta hanno visto una partita di
rugby ma hanno capito che essere presenti significava anche donare.
      Prima del match i giocatori sono passati tutti, assieme al
tecnico ad acquistare il biglietto. Loro protagonisti hanno voluto
dare il loro tangibile contributo. Poi la partita vera preceduta da un
toccante minuto di silenzio, alternativamente abbracciati, a
trattenere con difficoltà le lacrime. Sugli spalti campeggiavano
giganteschi striscioni dal “Bentornata L’Aquila”, a “L’Aquila tornerà
a volare”. Un pullman di appassionati è arrivato dall’Abruzzo.
L’Aquila dopo 80’ ha vinto per 36-8 e la convinzione che potrà
ripartire è iniziata proprio ieri da San Donà.
      Luigino Zecchinel
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SERIE A FEMMINILE – Si è chiusa ieri la fase regolare del Campionato
di serie A femminile. Red Panthers Benetton-Red&Blu Roma e Sitam
Riviera del Brenta-Monza sono gli accoppiamenti delle semifinali in
gara unica da giocarsi domenica rispettivamente a Treviso e Mira.
Finale il 30 maggio a Roma. Risultati ultimo turno: Red Panthers
Benetton-Biella 139-0, Piacenza-Sitam Riviera 0-22, Pesaro-Red&Blu
Roma 0-17, riposava il Monza. Benetton 60, Sitam 45, Monza 35, Red&Blu
33, Piacenza 19, Pesaro 9, Biella 1.
      UNDER 19 – Si è chiusa la prima fase anche nell’Under 19.
Carrera, Montepaschi, AlmavivA e Benetton accedono al Secondo Barrage
in programma il 10 maggio, mentre le prime 2 classificatesi dei gironi
2 e 3 effettueranno una fase di barrage con le 4 vincitrici dei Trofei
organizzati dai comitati regionali, sempre in gara unica in programma
domenica prossima. Accoppiamenti Primo Barrage: Orved San
Donà–vincente Trofeo Appennini, Colorno–vincente Trofeo Serenissima,
Futura Park Roma–vincente Trofeo Alpi, Mantovani Lazio–vincente Trofeo
3 Mari. Risultati di ieri. Girone 1: Carrera-Benevento 83-7, Vibu
Noceto-Montepaschi 10-36, Benetton-AlmavivA 25-27, Cammi-Tarvisium
19-13, Firenze-Plusvalore 25-5; Carrera 77, Montepaschi 60, AlmavivA
57, Benetton 54, Cammi 49, Vibu 43, Plusvalore 38, Firenze 29,
Benevento e Tarvisium 10. Girone 2: Orved San Donà-Femi CZ 40-6,
Colorno-Overmach 32-3, Grande Mi-Casinò di Venezia 12-49,
Modena-Amatori Mi 28-5, Mirano-Marchiol 13-17; Orved 78, Colorno 68.
      E.G.
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La scuola Cal (Campania, Abruzzo, Lazio) ha vinto al "Battaglini" il
35. trofeo Aldo Milani under 17 battendo in finale (nella foto) per
15-3 l’Academy Rovigo. Al 3. posto la Junior San Donà di Piave
(sconfitta 3-0 in semifinale dal Cal), al 4. la Roma, al 5. il
Mogliano, al 7. il Piazzola-Cus Padova, al 9. il Benetton al 14. il
Mirano.


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