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[RUGBYLIST] Notizie del lunedì

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Lun 3 Ago 2009 15:10:00 CEST


Dal Gazzettino.
Ciao.
Franco (TV)

RUGBY Il consigliere federale Torretti scettico sul recupero del
Treviso: «L’autosospensione non basta, azioni più forti»

«Celtic, servono le dimissioni»

      Un’azione forte, dimostrativa. Questo è quanto le società del
Veneto, presenti giovedì sera nell’incontro avvenuto a Zelarino, hanno
chiesto ai consiglieri veneti e al presidente del Civ, Roberto
Bortolato. Un’azione che dimostri la compattezza, ma soprattutto la
determinazione della regione leader del rugby italiano. «Faccio fatica
a pensare che possa cambiare la situazione – avverte Luigi Torretti,
veneziano, uno dei sette consiglieri Fir del Veneto –. Ora ci sono
delle commissioni che stanno lavorando per valutare se tutto è stato
fatto nella massima correttezza, ma ritengo si tratti solo di una
formalizzazione.
      «Certo che questo risultato - prosegue - apre a delle
considerazioni forti e sicuramente ci vuole una presa di posizione
altrettanto forte. Non vuol essere una contrapposizione a quanto è
stato deciso durante la votazione, ma è evidente che le candidature di
Treviso e Viadana sono quelle più adatte. Io ho dato la mia
disponibilità, di solito non amo fare dei passi indietro, ma se
dovesse servire sono disposto anche a rimettere il mio mandato».
      Le società venete, in primis il presidente del Cus Padova,
Roberto Zanovello, hanno chiesto però solo una autosospensione, non
delle dimissioni vere e proprie.
      «Sì, è vero, ma in prospettiva potrebbero servire azioni ancor più forti».
      Solo lei e parzialmente Trevisiol l’altra sera avete apertamente
ammesso di aver votato Treviso.
      «No, dovete crederci, il nostro è un gruppo molto compatto e a
più riprese anche gli altri consiglieri veneti, non soltanto io e
Trevisiol, hanno ammesso di aver appoggiato la candidatura del
Benetton. Purtroppo è stato commesso un errore, abbiamo valutato male
le cose».
      Anche il voto segreto doveva far capire che ci poteva essere
sotto qualcosa…
      «Non lo so, io mi sono attenuto a quanto ci hanno detto di fare.
Credo che anche sotto questo aspetto dev’essere fatta una valutazione,
esaminare se quanto è accaduto in sede di votazione sia stato corretto
o meno. Con il senno di poi si capisce che c’è stato un problema di
opportunità politica: ognuno doveva esprimersi apertamente, avere il
coraggio di ammettere le proprie scelte, invece così non è stato».
      Lei quindi ritiene difficile che la situazione possa cambiare?
      «Mi auguro di sbagliare, mai come adesso avrei piacere di
pensare in maniera errata, ma credo che a questo punto la situazione
sia molto compromessa. Stiamo valutando ogni possibile soluzione per
cercare di recuperare, ma come ho già detto, ritengo sia molto
difficile capovolgere l’esito della votazione. Oltretutto – conclude
Torretti – se le commissioni dovessero trovare non idonei i requisiti
tecnici o finanziari di Viadana o Roma, significherebbe cadere
veramente nel ridicolo».
      Intanto i club attendono che Roberto Bortolato indica
un’assemblea straordinaria del Civ. Da sabato, però, il Comitato del
Triveneto è in ferie.
      Ennio Grosso
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«L’esclusione dalla Celtic League penalizza anche noi»

Le società veneziane protestano: «Senza competizioni di alto livello i
giovani si allontaneranno»

Il rugby veneziano si è ritagliato una fetta di palcoscenico
nell'assemblea delle società del Triveneto svoltasi in settimana a
Zelarino per discutere della scandalosa esclusione del Veneto dalla
Celtic League, la competizione anglosassone per società alla quale dal
2010 parteciperanno anche due superselezioni italiane, nessuna delle
quali però espressa dal movimento veneto.
      Un'esclusione che coinvolge negativamente anche le società della
provincia di Venezia, le quali hanno manifestato la loro solidarietà
pur con alcuni distinguo, alla Benetton Rugby tagliata fuori dalla
Celtic, reclamando inoltre una soluzione che riporti in pista il
Veneto. «Ho scritto a Treviso per dire che siamo tutti con loro – dice
Giorgio Solagna del Mirano1957 – anche se la loro forza non deve
essere solo quella dei soldi, bensì quella del coinvolgimento
collettivo del movimento, comprese le realtà minori».
      Più in particolare Gianluca Galzerano del VeneziaMestre 1986,
chiede ai vertici federali presenti in tribuna «quale azione concreta
intendono intraprendere ora, per sanare una lacerazione che ferisce
gravemente tutto questo sport?»
      A Galzerano ha risposto in parte il consigliere federale
Checchinato, che ha chiesto alle società un maggiore coinvolgimento
degli organi federali nelle loro attività di club, anche se, «le
azioni giuste andavano fatte prima dell'esclusione».
      Sulla stessa scia anche Massimo Ballarin del Riviera del Brenta,
che si è chiesto «cosa dobbiamo aspettarci adesso, che siamo fuori dal
rugby che conta, quale attività mettere in programma?»
      Stefano Biondi del Lido di Venezia, ha detto che «portare
lontano le competizioni di alto livello come la Celtic e l'Heineken
Cup, comporterà una disaffezione dei giovani praticanti veneziani
verso questo sport», e ha fatto una proposta di forte impatto: «Noi
presidenti di società e consiglieri federali veneti, dovremo
sospenderci dalle nostre cariche, e chiedere ai vertici una assemblea
federale, una sorta di stati generali del rugby che oltretutto è
prevista nello statuto».
      Il presidente del Comitato triveneto Roberto Bortolato ha
affermato che «in otto anni questa è la prima volta in cui ci si trova
assieme a discutere, credo che da ciò questa intera vicenda possa
prendere esiti positivi».
      In generale, l'ingresso della Benetton nella Celtic League
avrebbe nei fatti coinvolto anche il territorio veneziano, limitrofo a
Treviso e primo per vocazione turistica, ricettività alberghiera e
strutture aeroportuali e ferroviarie. Una piccola speranza è ancora in
piedi, legata alla valutazione tecnica e finanziaria delle due squadre
prescelte Aironi Viadana e Pretoriani Roma, che sarà fatta entro il 30
settembre da due commissioni federali create all'uopo.
      Intanto riprende gradualmente l'attività delle società: lunedì
in serata infatti si è radunato ufficialmente il VeneziaMestre
sponsorizzato Casinò di Venezia, sotto la direzione del nuovo
allenatore Marzio Innocenti. Ecco la rosa al completo. Pacchetto di
mischia: Ceglie, Previati, McGovern, Levaggi, Gianesini, Pipitone,
Dickason, Montauriol, F. Cazzola, A. Cazzola, Wium, Boioli, Candiago,
Ciochina, Krause, Paschini, Palmer, Ramadoro; mediani: Pilat, Canale,
Benetti, Daupi; trequarti: M. Dallan, Higgs, Perziano, Pozzebon,
Carlesso, Ziegler, Lunanova, Veronese, Gavagnin, Van Niekerk,
Ferrulli.
      Michele Salin
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Il San Donà festeggerà i 50 anni di attività
ospitando al Pacifici la neopromossa Noceto

Ad una settimana dalla presentazione del calendario della Top Ten per
la stagione 2009/10 puntuale è arrivato anche quello della serie A e
dell’Under 20. L’Amatori rugby San Donà aveva fatto la richiesta alla
Federazione di iniziare con una partita in casa, ed è stata
accontentata. Il 30 settembre infatti il Club biancoceleste compirà 50
anni di vita e sarà la neopromossa Noceto domenica 27 a scendere per
prima allo Stadio Pacifici a dare inizio alle contese e concludere i
festeggiamenti previsti nell’arco di tutta la settimana.
      Quello che partirà l’ultima domenica di settembre è un
campionato che si articolerà in più fasi: una regular season che
terminerà domenica 2 maggio cui faranno seguito semifinali e finali
per l’assegnazione del titolo. Tre le promozioni nel nuovo campionato
d’eccellenza (ex Top Ten ) che partirà dalla stagione 2010/11 e che
riguarderà le vincitrici dei play off, quattro le retrocessioni in
serie B. «Promozioni e retrocessioni non sono argomenti a cui
intendiamo pensare – ci dice il ds sportivo Alberto Marusso - Il San
Donà parte per un campionato di assoluta tranquillità e con un grande
obiettivo quello di dare continuità in prima squadra al grande lavoro
che si sta facendo a livello giovanile. Quindi spazio ai nostri
talenti che non sono pochi e grande collaborazione con i Club che ci
stanno vicino. Speriamo di dare respiro alla nostra area che da tanti
anni sta ben lavorando nella promozione del nostro sport».
      Con coach Jason Wright ed il suo assistant Mauro Dal Sie
parliamo del calendario appena comunicato. « A prima vista –
sottolineano i tecnici – sembra un avvio di campionato assolutamente
morbido perché nelle prime due giornate incontriamo due neopromosse il
Noceto ed il Brescia. Bisogna però non commettere errori di
sottovalutazione».
      Mauro Dal Sie che ben conosce la Serie A ricorda che proprio il
Noceto, dopo aver vinto con più di 20 punti di vantaggio il Campionato
di A2, lo scorso maggio ha messo in seria difficoltà nei play off il
Prato, approdato poi nella top Ten. «Il Noceto – continua – è una
delle tre squadre che punteranno al prossimo campionato di
eccellenza».
      Il mese di novembre sarà quello dei grandi derby: si comincerà
l’8 novembre ad Udine, squadra allenata dall’ex coach Federico Dalla
Nora, per proseguire, dopo la pausa per gli impegni della Nazionale,
il 29 ospitando il Mogliano. «Il Mogliano in questi ultimi due
campionati – prosegue Dal Sie – è stata la nostra bestia nera.
Quest’anno il team trevigiano si è ulteriormente rafforzato ed io
penso che col Noceto e la Lazio sia una delle squadre da cui guardarci
con particolare attenzione».
      Il trittico dei derby si concluderà la domenica successiva, il 6
dicembre in Polesine in casa dello Zhermack Badia.
      Luigino Zecchinel
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